LA DANI INVECCHIA ;-)
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Post n°191 pubblicato il 10 Novembre 2010 da lasolitadani
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Post n°190 pubblicato il 25 Ottobre 2010 da lasolitadani
Sono anni oramai, per la precisione più di 26, che in negozio addobbiamo la vetrina personalizzandola con oggetti di qualunque genere per renderla più 'accattivante'. Così di volta in volta vengono esposti: foto di viaggi, locandine colorate, statuette, piante, fiori, ecc. L'altra settimana una signora ci ha regalato dei melograni bellissimi, così mia madre ha pensato di esporli in vetrina allestendola con capi di abbigliamento che richiamavano i colori dei frutti. Spesso sono i bambini di tre o quattro anni che vengono attirati dalla piccola oggettistica esposta, divertendosi ad indovinare i nomi delle cose o a chiedere ai genitori o ai nonni: " cosa è questo e cosa è quello?". Anche stavolta un bambino accompagnato dalla nonna ( una signora che ha meno di 60 anni), si è avvicinato alla vetrina ammirando i melograni e, poichè lui non li aveva mai visti prima di allora, ha chiesto informazioni alla nonna. La signora, con tono saccente, si è rivolta al bambino esclamando: " Ma non vedi che sono zucche?! Perchè mi fai domande così stupide?!" Già trovo di cattivo gusto che un adulto si rivolga ad un bambino dandogli dello stupido, ma in questo caso direi che la vera figura da idiota l'abbia fatta la nonna. O sbaglio? ;-) |
Post n°189 pubblicato il 16 Settembre 2010 da lasolitadani
Estate atipica questa che si sta concludendo per me e per Coinqui. Niente ferie, solo due ore di spiaggia in una località vicina, diversi giri in scooter per le colline del nostro Monferrato, che nulla ha da invidiare ad altre regioni. In compenso sono state settimane che ci hanno fatto vivere diverse emozioni, alcune poco belle, altre del tutto soddisfacenti. Tralascio quelle spiacevoli e mi concentro solo su quelle positive... anzi... su QUELLA positiva! Eh sì, perchè alla fine di luglio, abbiamo potuto sfogliare la prima copia del libro scritto da Coinqui. Maury è ufficialmente entrato a far parte della schiera dei nuovi autori e grazie al fatto che la casa editrice è di Roma, abbiamo trascorso due giorni e mezzo nella capitale. Dopo sei ore e mezzo di viaggio eccoci a calpestare il suolo della città eterna. Per Coinqui è una novità assoluta, dato che non è mai stato a Roma; per me invece si tratta di un ritorno dopo 29 anni (il pensiero è subito andato a quando, da bambina, mi lasciai convincere a buttare una monetina nella Fontana di Trevi. Evidentemente è vero il famoso detto secondo il quale se getti una moneta nella Fontana sicuramente tornerai a vedere Roma!) Anche se non si è trattato propriamente di un viaggio da turisti, per via della promozione del libro, siamo riusciti lo stesso a visitare buona parte della città. Cosicchè tra un'intervista televisiva ed una radiofonica, balzavamo sugli autobus che di volta in volta ci portavano ad ammirare gli edifici, le piazze, i monumenti e le chiese che rendono Roma una delle città più affascinanti e visitate al mondo. Salire a piedi i 551 gradini che portano alla cima della Cupola di San Pietro è stata un'esperienza che ricorderemo senz'altro per molto tempo: sia per la fatica sia per il disagio di dovere camminare in uno spazio stretto, per un tratto inclinato e con scale a chiocciola talmente anguste da far levare il fiato. Quando ci si trova sulla terrazza esterna ad ammirare l'immensità della città che si apre intorno a noi, ci si dimentica quasi subito dello sforzo appena compiuto: è come se tutta Roma si inchinasse di fronte alla Santità della Basilica di San Pietro. Per contro, la discesa sembra durare un secondo rispetto a quanto sembravano infiniti quei gradini all'andata! Purtroppo in men che non si dica ci siamo di nuovo trovati sul treno che ci riportava a casa, per cui, caro Coinqui, se per tornare a Roma bisogna aspettare un altro invito dalla casa editrice, allora sbrigati a scrivere un secondo libro!! ;-)
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Post n°188 pubblicato il 08 Agosto 2010 da lasolitadani
" La collera dell'uomo eccelso dura un momento, del mediocre due vigilie, dell'uomo volgare un giorno e una notte; del malvagio non cessa mai" Di natura non sono una persona collerica, forse perchè in passato mi sono ostinata a cercare di capire il perchè dei comportamenti delle persone sia nei miei confronti sia nei confronti della società, con l'unico risultato di fare accrescere in me un menefreghismo che uso più come barriera difensiva che non per vera indole. Certo, pure io ho avuto le mie sfuriate dovute soprattutto al fatto di sentirmi intrappolata in situazioni che non mi erano congeniali. Il mio anticonformismo mi ha sovente messo in condizioni di 'minoranza' rispetto alla massa, questo mi faceva arrabbiare tantissimo nel periodo adolescenziale, in seguito ho saputo 'canalizzare' questo sentimento negativo neutralizzandolo con la razionalità. Ci sono riuscita talmente bene da venire accusata di essere una persona 'fredda'. Se il non accettare provocazioni insulse, non cadere in volgarità gratuite, il non sentirmi parte di un gruppo ben definito significa mostrare 'freddezza' allora sì ... la sono. Il punto è che ora come ora non vorrei essere diversa da come sono...giusta o sbagliata che sia, è una condizione che mi è assolutamente congeniale. ;-)
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Post n°187 pubblicato il 21 Luglio 2010 da lasolitadani
CELLULARE SFASCIATO! TUTTI I DATI PERSONALI COMPRESE FOTO E FILMATI DI VACANZE NELLA MEMORIA DEL TELEFONO CHE NON VUOLE SAPERNE DI DARE UN ULTIMO CENNO DI VITA PER POTERLE RECUPERARE ALMENO IN PARTE CORRIERE CHE SI RIFIUTA DI AIUTARMI A PORTARE SU DALLE SCALE DUE COLLI DA 30 KG CHE ,DETTO PER INCISO, CONTENGONO MATERIALE DI COINQUI. MIA MADRE CHE MI SOFFOCA PIU' DEL CALDO BASTA!!! ORA NON NE POSSO DAVVERO PIU'!!! |
Post n°186 pubblicato il 02 Luglio 2010 da lasolitadani
Sorrido se penso che, in passato, per me, il mese di luglio è sempre stato il più bello di tutto l'anno. Le giornate lunghe, il caldo (quando non era ancora così insopportabile come ora), il vedere le persone in qualche modo più sorridenti perchè erano già in ferie o prossime a farle. Tutta la smania che avevo un tempo di uscire, stare all'aperto, conoscere nuova gente sembra svanita nel nulla. In queste giorni, soprattutto quando sono sola a casa nell'ora di pranzo, mi piace perdermi nel verde delle piante che ho dall'altra parte della strada. Verde e azzurro: sono questi i colori che preferisco in questa stagione. ;-) |
Post n°185 pubblicato il 12 Giugno 2010 da lasolitadani
Televisione, radio e giornali per sette giorni su sette vi rimandano come uno specchio la situazione attuale dello STATO ITALIA. Dopo esservi pasciuti di notizie quali: sprechi, corruzioni e scandali vari vi recate al lavoro pensando che, tutto sommato, per voi che abitate in una tranquilla cittadina di provincia, le cose vanno ancora bene. Poi però cominciate a considerare la vostra piccola fetta di mondo e prendete nota delle incongruenze più rilevanti: 1 il/la collega che dà malattia per 10 mesi richiedendo ferie per gli altri 2 restanti e non perchè abbia seri problemi di salute personali o in famiglia, ma solo perchè avendo un lavoro a tempo indeterminato ed essendo sicuro/a di percepire uno stipendio tutti i mesi, si rifà alla carta dei DIRITTI DEL LAVORATORE per potere fare nulla ed essere garantito per farlo. Così almeno si può concedere tre mesi estivi al mare, una settimana bianca in inverno ecc. ecc. ecc. 2 il/la suddetta collega, nei giorni in cui vi concede la grazia della sua presenza in ufficio, vi sommerge di lamentele perchè secondo il suo punto di vista, che per altro è del tutto inconsistente, lo/la oberate di troppo lavoro e minaccia anche di farvi licenziare rivolgendosi ai sindacati. Questi due esempi se lavorate come dipendenti. Non molto diversa è la considerazione se tutte le mattine vi alzate e andate a tirare su una saracinesca sperando che qualche anima pia, di questi tempi, scelga voi come negoziante di fiducia per fare i suoi acquisti. Anche in questo caso di incongruenze se ne notano: 1 - Sei sottoposto periodicamente a controlli per vedere se i prezzi sono tutti esposti in vetrina, se effettivamente le fatture che presenti sono relative agli acquisti fatti per la ditta e non per spese personali, se ti sei premurato di pagare l'ennesimo balzello creato ad arte dal giorno alla notte e di cui nemmeno coloro che devono riscuoterlo sanno darti delucidazioni in merito al perchè e a come devi pagarlo, se emetti tutti gli scontrini per le vendite che effettui ecc. ecc. Però poi ti guardi intorno e vedi che: 2 - All'angolo della strada tre volte a settimana si ferma un camioncino dal quale scendono due giovani che mettono un lenzuolo per terra e di volta in volta si mettono a gridare che hanno l'aglio migliore che ci sia sul mercato raccolto a Napoli meno di sei ore prima (fanno il loro commercio su di una strada del centro di Alessandria n.d.r.), che hanno il pecorino fresco proveniente dalla Sardegna nottetempo o che hanno gli agrumi freschi di Sicilia appena raccolti visto che hanno ancora le foglie e i rametti attaccati! Ovviamente i prodotti da loro venduti non hanno alcun tipo di bollino che ne certifichi la provenienza, come dovrebbe essere per legge. Nell'arco di mezz'ora incassano i loro soldi, non emettono uno scontrino o ricevuta fiscale, risalgono sul loro camioncino rigorosamente parcheggiato in divieto di sosta e se ne vanno per altri lidi. Tanto sanno benissimo che se anche qualcuno si prendesse la briga di chiamare un vigile urbano o la finanza, prima che questi intervengano passano delle mezz'ore. Per non parlare poi delle ragazze di vent'anni o poco più , solitamente clandestine, che ti entrano in negozio chiedendoti di far loro la spesa dato che devono mantenere due figli più quello in arrivo. A questo punto cari lettori che voi siate zelanti lavoratori dipendenti oppure lavoratori autonomi rispettosi delle normative vigenti, sappiate che quando ritornate al lavoro dopo la pausa pranzo, il bruciore allo stomaco che sentite non è da addebitare al ristoratore dove di solito vi recate o alla mamma/moglie/fidanzata che vi ha servito la pasta troppo al dente...perchè quello che non riuscite a digerire non è affatto ciò che avete mangiato. Buon week end! ;-)
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Post n°184 pubblicato il 08 Giugno 2010 da lasolitadani
Telefonata all'ufficio informazioni di un ente pubblico. Risponde una voce maschile. "Pronto ufficio dell'.........." "Sì buongiorno, vorrei un'informazione in merito ad un contratto di ....." "Non lo so". A questo punto l'impiegato mi stacca la comunicazione senza dire nulla e mi ricollega ad un altro ufficio dove a rispondere questa volta è una donna. "Pronto ufficio dell'..........." "Buongiorno, vorrei un'informazione in merito ad un contratto di ......." "Ah lei ha ricevuto una lettera in merito alle nuove normative bla bla bla ..." "No. In realtà ho chiamato per avere una delucidazione su di un contratto di ......" "Questo ufficio non dà quel tipo di informazioni. deve chiamare il numero 000xyz oppure il numero 000xxx oppure il numero 000xyy i colleghi che rispondono a quei numeri trattano solo esclusivamente i contratti sui quali lei richiede informazioni" Provo a digitare uno dei tre numeri e mi risponde anche questa volta una voce femminile che però mi sembra molto scocciata. "Buongiorno, senta posso chiedere a lei per un contratto di......?" "PROVI!" ( PROVI?!?!?! Quelli che rispondevano a questi numeri non dovevano trattare solo esclusivamente i contratti sui quali io richiedevo informazioni?!?!?!?!??) "Vorrei sapere se è cambiato qualcosa in questi ultimi due anni sulla compilazione dei contratti di....?" "Naaaa ... è tutto uguale...buongiorno" Avrei voluto dirle: "Ti è andata bene che ti ho fatto una domanda facile facile, ma se per combinazione avessi dovuto farti una richiesta un pò più complessa chissà che mi avresti risposto?" Magari a quest'ora ero ancora al telefono 'rimbalzata' da un ufficio all'altro. ;-) |
Interlocutore: ciao Dani Dani: ciao Int: è da un pò che non ti si vede, come stai? D: avrei bisogno di riposo Int: non puoi prenderti qualche giorno per te? D: no, è da settembre che combatto in prima linea e su diversi fronti Int: non puoi delegare qualcun altro al tuo posto? D: no. i miei collaboratori hanno perso lucidità , per cui spesso devo scontrarmi anche con loro Int: sei proprio giù di tono, ma d'altronde come si dice: basta la salute! D: Int: che c'è? D: anche quella fa difetto Int: che hai? D: tanti piccoli disturbi originati dalle continue tensioni Int: e il tuo dottore che dice? D: non ci sono ancora andata... Int: brava! vuoi stramazzare al suolo prima di chiamarlo? D: spero di non arrivare a tanto Int: non si vive di speranza D: hai ragione. mi fai venire in mente un proverbio che dice: nella speranza non vi è certezza; nella certezza vi è speranza. Int: carino D: veritiero Int: coraggio tieni duro, IO SO che tu puoi farcela D: è consolante Int: che cosa? D: il sapere che TU SAI cose che io non so Int: vedi che qualche guizzo di ironia lo hai sempre D: allora vuol dire che non sono poi in uno stato così pietoso Int: sei sempre la solita tu D: eh già... lasolitadani ;-) |
Non ci si può scindere dalla propria natura, sarebbe come morire, come perdere noi stessi.
Per cui, nonostante l'amarezza che ora provo per certi comportamenti che si sono tenuti nei miei confronti, dico che continuerò lo stesso a preoccuparmi per gli altri, ad essere la valvola di sfogo, la spalla su cui piangere.
E se gli altri non saranno così con me, poco importa: ho sempre me stessa su cui contare, di risorse ne ho ancora molte e poi... poi qualcosa accadrà.
D.
Inviato da: lasolitadani
il 22/09/2013 alle 11:17
Inviato da: cassetta2
il 22/09/2013 alle 10:42
Inviato da: frakazzodaferrara
il 10/07/2013 alle 15:52
Inviato da: frakazzodaferrara
il 10/07/2013 alle 15:51
Inviato da: lasolitadani
il 15/03/2012 alle 13:56