Blog
Un blog creato da vocedimegaride il 09/11/2006

La voce di Megaride

foglio meridionalista

 
 

UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLI

FIRMA E DIVULGA LA PETIZIONE
 
www.petitiononline.com/2008navy/petition.html 

UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLI

"mamma" della MARINA MILITARE ITALIANA


 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

FAMIGLIE D'ITALIA

"ARGO" (dim.di LETARGO) il caporedattore de "LA VOCE DI MEGARIDE"/blog, coraggioso foglio indipendente, senza peli sulla lingua... ne' sullo stomaco!
ARGO

Il social family project di Umberto Napolitano
http://famiglieditalia.wordpress.com/

 

IL BLOG DI ANGELO JANNONE

LE NOSTRE VIDEO-NEWS

immagine
L'archivio delle video-news e delle interviste filmate per "La Voce di Megaride" è al link http://www.vocedimegaride.it/Fotoreportages.htm

********* 

 

SFIZIOSITA' IN RETE

 Il traduttore online dall'italiano al napoletano
http://www.napoletano.info/auto.asp

*********

Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
immagine

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 23
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

AREA PERSONALE

 

Ultimi Commenti

vocedimegaride
vocedimegaride il 11/11/12 alle 11:48 via WEB
A prescindere dal fatto che chi interviene in questo "forum" ... e su CAUSE IMPORTANTI... generalmente ha la buona educazione di mostrare il volto, firmandosi senza nascondersi dietro ridicoli nicknames... é inopportuno, inutile ed insensato il commento di tale " scic1 " : nulla apporta alla causa di Bruno Contrada se non un'essenza di velenoso livore; probabilmente si è sentito oggetto delle nostre rimostranze.... sempreché si riferisca (perchè non si capisce bene) ai contenuti del post e non ad uno dei commenti a questo; nella seconda ipotesi (ma non ne sono convinta), mi scuso!
 
scic1
scic1 il 11/11/12 alle 09:49 via WEB
Articolo che, allo stesso tempo, mi lascia indifferente e sorpreso. Non so spiegarmi ancora bene in che cosa sento questo sentimento di sorpresa. Forse nel fatto che l'autrice non sia dotata di apparecchiature per inoltrare fax. Vicini a Bruno Contrada e alla sua famiglia.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
autore della lettera il 06/11/12 alle 00:47 via WEB
NON CI DOBBIAMO SOLO ADATTARE, MA DOBBIAMO CONDIVIDERE. NON POSSIAMO E NON DOBBIAMO VOLTARE LE SPALLE ALLA VITA, AL PRESENTE. CI HANNO DATO UN MONDO CHE CI FACEVA VIVERE DISCRETAMENTE, MENTRE SI ARRICCHIVANO ALLE NOSTRE SPALLE. CI HANNO ABITUATO, NEL TEMPO, A FARCI I CACCHI PROPRI, DISINTERESSANDOCI DEGLI ALTRI... LASCIANDO POCO SPAZIO AL SENSO CIVICO. CHI DI VOI NON SI è MAI LAMENTATO CHE VORREBBE PER I PROPRI FIGLI QUALCOSA DI PIù!...EBBENE! NONOSTANTE LE DIFFICOLTA'..IO NON MI SONO MAI ARRESO E VI ASSICURO CHE DI MOTIVI PER FARLO NE AVREI AVUTI TANTI. MI ASPETTO CHE ANCHE VOI FACCIATE LA STESSA COSA..." NON PERMETTETE A NESSUNO DI DIRVI CHE SIETE FINITI..NEANCHE A VOI STESSI E REAGITE A CHI HA DECISO CHE DOVETE SOCCOMBERE. SIATE VOI ARTEFICI DEL VOSTRO DESTINO
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 03/11/12 alle 09:11 via WEB
da Nadia Citarella: Rifiuti tossici da Milano diretti in Campania. Le indagini di questi giorni condotte dalla Dia di Napoli ci dicono che dal 1988 al 2005 lo sversamento di rifiuti provenienti da Milano in Campania è avvenuto in maniera praticamente ininterrotta. Nell’informativa che riassume le indagini, è raccontato il caso dei rifiuti urbani del Consorzio Milano Pulita: da qui, solo tra i mesi di dicembre 2002 e febbraio 2003, sono state 6.000 le tonnellate di rifiuti urbani sversate nel Casertano. Compromettendo per sempre ambiente, colture, territorio. Adesso, visti i fatti conclamati, bisogna pretendere il DANNO ambientale e le BONIFICHE in tutto l'agro aversano!!! Quando sentiamo dire che quelli del Nord sarebbero i "fessi" e al Sud i "furbi" mi viene da ridere... un riso amaro e sdegnoso. Al Sud i tumori e la morte, mentre loro produrrebbero prodotti biologici e sani.... ecco la VERA MAFIA Signori! Con le loro TV e testate giornalistiche sanno solo offendere mentre vendono morte. Questi sono da SEMPRE i "fratelli" d'italia, celebrati in strade,scuole e statue. E' ORA DI SVEGLIARCI.
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 02/11/12 alle 14:40 via WEB
Ai GRUPPI FB dedicati al Caso Contrada: Illustrissimi amici, con Molto Affetto vi saluto e vi ringrazio per Aver difeso nobilmente la Giusta Causa di Bruno Contrada. Lascio QUESTO Gruppo ritenendo ormai del Tutto esaurito il mio Compito ed Inutile - fin qui - la mia battaglia, la cui Finalità Quella della invocata ed impossibile PIENA RIABILITAZIONE di Contrada!
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 29/10/12 alle 11:02 via WEB
Qualche volta ci piacerebbe fossero PUBBLICATI anche i nomi dei "COMMENDA DEL NORD" collusi ai nostri Camorristi!!!....................................CASERTA - Un terreno agricolo di Trentola Ducenta (Caserta), trasformato in discarica di rifiuti industriali altamente tossici, anche provenienti dal Nord, è stato sequestrato dalla Squadra mobile di Caserta. Era nella disponibilità dell'imprenditore Elio Roma, secondo i collaboratori di giustizia vicino al clan dei Casalesi. Roma é indagato insieme a Nicola Mariniello, 61enne a cui lo scorso 19 maggio furono sequestrati 20mila metri quadrati di terreno usati per le stesse finalità. RIFIUTI TOSSICI SPACCIATI PER CONCIME AI CONTADINI I reati contestati ai due indagati - Elio Roma e Nicola Mariniello - sono attività di gestione di rifiuti non autorizzata, attività organizzata per il traffico illecito e disastro ambientale, aggravati dal fine di agevolare il gruppo Bidognetti del clan dei Casalesi. I rifiuti tossici, che dovevano essere trattati nell'impianto di compostaggio gestito dalla società RFG, intestata al figlio di Roma, finivano, invece, direttamente nei terreni agricoli del Casertano, individuati anche grazie alla collaborazione con il clan dei Casalesi. I contadini, alcuni compiacenti, ricevevano in cambio del denaro. Ad altri, invece, ignari di quanto stava realmente accadendo, veniva riferito che si trattava di concimi e fertilizzanti. Sia su quello sequestrato che in quelli circostanti, gli accertamenti disposti dalla Procura Antimafia di Napoli nel corso delle indagini hanno evidenziato preoccupanti livelli di contaminazione da arsenico, cadmio, idrocarburi pesanti, stagno ed altre sostanze altamente nocive.
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 24/10/12 alle 12:22 via WEB
Pentiti affidabili soltanto quando accusano Contrada di Diego Gabutti «Quando suonarono pensai subito che non fosse il lattaio, ma immaginavo una perquisizione, non l'arresto», racconta il poliziotto Bruno Contrada alla giornalista Patrizia Leviti in un libro bello e terribile: La mia prigione. Storia vera di un poliziotto a Palermo, Marsilio, pp. 224, euro 16,50, ebook 9,99. È la vigilia di Natale del 1992 (la prima repubblica è moribonda, la guerra fredda soltanto un ricordo, Islam ancora una parola esotica, la mafia ha ucciso da poco Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e il partito comunista italiano, che sempre da poco ha cambiato nome, è intenzionato a «prendere il potere», come si diceva soltanto pochi anni prima sia nei «covi» delle Brigate rosse che nelle sezioni di partito) quando questo servitore conclamato dello Stato, uno sbirro modello, viene tratto in arresto su mandato della Procura di Palermo, dove, per decenni, ha combattuto le cosche, sulla base d'accuse avanzate da mafiosi pentiti, tutti arrestati da lui sotto altre lune politiche e giudiziarie. Comincia la grande Merenda del Cappellaio Matto alla quale siamo tutti invitati ancora oggi, vent'anni dopo, e guai a chi non gradisce un'altra pasta, ancora uno zuccherino, un altro biscotto. Al centro di tutto l'affare ci sono i rapporti tra Contrada e il superboss Rosario Riccobono. Accoppato nel 1982 dai corleonesi, forse strangolato personalmente da Totò Riina, che lo accusa d'essere un confidente di Contrada, Riccobono subisce, anni dopo, una trasformazione, o meglio una metamorfosi kafkiana, nel racconto dei pentiti, dove non è più lui a disposizione di Contrada ma Contrada a disposizione sua. Eppure «Rosario Riccobono», racconta Contrada, «io l'ho perseguito in tutti i modi, proponendolo anche per il soggiorno obbligato e svariate misure di prevenzione. Sono riuscito a trascinarlo in Corte d'assise, ma qui è stato assolto. Il giudice a latere relatore, estensore di quella clamorosa sentenza, fu il dottor Francesco Ingargiola, lo stesso magistrato che, anni dopo, ritroverò presidente di quella V Sezione penale che mi condannerà, ritenendomi colluso proprio col boss Rosario Riccobono». Nel mondo alla rovescia dei processi alla mafia di terzo livello (il livello politico) è normale «che quello stesso giudice che ha assolto Riccobono perché non ha ritenuto sufficienti gli elementi per condannarlo quale associato per delinquere mafioso, condanni il poliziotto che lo ha denunciato, che gliel'ha portato davanti per farlo processare e condannare e condanni addirittura il poliziotto perché (a detta del complice di Riccobono e coimputato Mutolo) è amico di quel delinquente mafioso che lui ha assolto. Un giudizio più logico, se non più appropriato, dovrebbe essere che non è stato il poliziotto a favorire il boss, ma assolvendolo (ovviamente in buona fede) è stato il giudice». Prosegue Contrada: «E allora mi chiedo: ma i pentiti sono sempre e comunque attendibili? La Cassazione, per tredici volte, ha smentito le dichiarazioni di Tommaso Buscetta; quanto a Salvatore Cancemi è stato sbugiardato da tre tribunali e due Corti d'appello; Pietro Scavuzzo è stato dichiarato inattendibile dai tribunali di Trapani e Caltanissetta; le accuse di Siino nei confronti del Pm Lo Forte sono rimaste lettera morta; Rosario Spatola è stato dichiarato, e s'autodichiara, inattendibile; Gaspare Mutolo, in concorso con Giuseppe Marchese, Francesco Marino Mannoia e Salvatore Cancemi, ha accusato di collusione mafiosa molti giudici, tutti prosciolti. Ne ricordo alcuni: Pasquale Barreca, Carlo Aiello, Carmelo Conti, Salvatore Curti Giardina, Francesco D'Antoni, Domenico Mollica, Pietro Giammanco, addirittura Alfonso Giordano, presidente della Corte d'assise del maxiprocesso e il consigliere istruttore Rocco Chinnici». Contrada non lo dice, tuttavia è evidente che, dietro la sua condanna a dieci anni, come dietro i processi contro Giulio Andreotti e Corrado Carnevale, per non parlare di quelli intentati a Marcello Dell'Utri e a Berlusconi, c'era un disegno politico. «Occorreva dimostrare», dice Contrada, «che le stragi, Capaci e via d'Amelio, nonché quelle successive realizzate in continente, non erano opera soltanto della sanguinaria mafia militare dei corleonesi capeggiati da Totò Riina e Bernardo Provenzano, ma che c'erano implicazioni che coinvolgevano le strutture dello Stato: il governo, tramite i servizi segreti, più o meno deviati, più o meno inquinati. Avevo le physique du rôle». Per questo «è stata adottata la tecnica dei processi politici stalinisti degli anni Trenta del secolo scorso, perché siccome si trattava di mandare davanti ai plotoni di esecuzione eroi della rivoluzione sovietica, bisognava prima distruggere, di fronte all'opinione pubblica, l'immagine di questi uomini, in modo tale che, al momento della loro condanna, il popolo non poteva che dare il proprio consenso. Si trattava di esponenti di rilievo del bolscevismo, come per esempio Zinoviev, Kamenev, Bucharin, lo stesso Lev Trotsky. A ciò aggiungasi che io non venivo mai indicato quale dirigente generale della polizia di Stato, ma quale agente segreto al servizio di forze occulte e potenti e avvolto da sinistre e fosche ombre di stragismo». Quella, oltretutto, era la cultura degl'inquisitori palermitani. Pericolosi i magistrati, certo, ma altrettanto pericolosi, se non di più, i giornalisti, che, in un paese civile si opporrebbero a queste derive della giustizia nell'horror giudiziario. «Perdoni l'indelicatezza, ma voi giornalisti siete veramente incredibili per la qualità e la quantità di inesattezze e sciocchezze che riuscite a scrivere. E che scrivete anche ostentando sicurezza e conoscenza della materia, a fronte – non sempre, ma spesso – di una profonda ignoranza degli argomenti e, a volte, con manifesta malafede, alla ricerca di chissà quale scoop_ ma ancora cercate questo scoop?».
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 23/10/12 alle 17:46 via WEB
Onestamente, signora Luisa Iannelli, non ho afferrato il senso della sua rivendicazione; a quanto pare ha volutamente frainteso il mio pensiero a riguardo...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
luisa iannelli il 23/10/12 alle 17:23 via WEB
Signora Salvadore ma da dove scrive?da Giove , da Venere o Marte? Ipotizza che la triade avrebbe dovuto compattarsi nella lotta alla mafia ?non mi sembra che cio possa essere attinente alla realtà.Come lei ben dovrebbe sapere i corpi di Polizia sono tenuti al segreto delle indagini e mi sembra assurdo che qualcuno possa scrivere che un investigatore debba mettere a conoscenza il mondo intero del risultato delle proprie indagini. Quanto poi alla notizia che lei dice sarebbe uscita solo adesso, la invito a ritornare sulla Terra e leggere i giornali (Libero e il Giornale )di 4 o 5 anni fa,
 
vocedimegaride
vocedimegaride il 22/10/12 alle 10:44 via WEB
Becero, inutile ed ipocrita servizio sul caso Contrada! Gli avresti reso miglior servizio, caro Giletti, accompagnandolo a Lourdes in lettiga! Peccato: una grande occasione di fare BUONA televisione miseramente persa!
 
 
 

PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

immagine

A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

versione integrale

 

DEDICATO AGLI EMIGRANTI

 

NOMEN OMEN

E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO

immagine

vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
per le foto:
http://www.vocedimegaride.it/html/Articoli/Immagini.htm
per i video:
http://www.vocedimegaride.it/html/nostrivideo.htm

 

VISITA I NOSTRI SITI

 

I consigli di bellezza
di Afrodite

RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


Il libro del mese:



 

 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963