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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b  si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale  a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico  elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Messaggi del 23/10/2008

Dalle stelle alle stalle

Post n°848 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da vocedimegaride
 

di Patty Ghera
E’ normale che voi napoletani vi preoccupiate della malavita organizzata che soffoca la vostra vita e vi condiziona l'esistenza dal momento che venite al mondo fino a quando morite. Se fossi napoletana, vivrei anch'io come voi questo tormento. Ne trattate spesso ed è doveroso continuare nella vostra battaglia che è anche la battaglia di tutti gli italiani ma in diverse altre regioni italiane non minori sono i problemi. In Toscana, nella mia zona, ci sono altre emergenze che, negli ultimi anni hanno peggiorato, e non di poco, le nostre condizioni di vita. Mi riferisco alla presenza massiccia della comunità cinese localizzata nella zona del pratese dove, il 50% della popolazione è autoctona e l'altro 50% è formata da cinesi. Fra non molto saremo superati alla grande.Si sono impadroniti della nostra economia che verteva prevalentemente sull'industria tessile, con i mezzi noti a tutti, noti anche alle forze dell'ordine. Lavorando ventiquattro ore su ventiquattro a ciclo continuo, con costo di manodopera vicino allo zero, in condizioni di schiavitù e,  è il caso di dire, per una ciotola di riso, hanno distrutto le nostre piccole e medie imprese, molto spesso a conduzione familiare e si sono imposti sul mercato diventando così i nuovi padroni dell'economia locale. Il tutto sotto il controllo della loro mafia che gestisce il giro di affari. Le ultime notizie dicono che i cinesi stanno facendo il loro ingresso anche nell'edilizia, ovviamente come impresari. Fra poco tempo anche questo tipo di attività molto fiorente da noi, sarà soppiantata dalla concorrenza sleale degli orientali. I toscani diventano sempre più poveri, in tanti hanno perso il lavoro, troppi, il ceto medio di pochi anni fa oggi va ad ingrossare le fila dei poveri, chiamati nuovi poveri; allo stesso tempo vediamo sempre più spesso cinesi alla guida di grosse autovetture e proprietari di case lussuose. Tutto questo grazie alla politica scellerata dei nostri governi. Basta fare una capatina in un qualsiasi paese della vicina Europa (quella civile), per rendersi conto che i governi europei hanno gestito in maniera differente il fenomeno dell'immigrazione e, in particolare, quello cinese. Non vedrete mai, in Germania o in Austria, una Casa che produce birra da generazioni, essere soppiantata dai  graziosi musi gialli. Non vedrete mai in questi paesi, da sempre produttori della "Trachtenmode" (moda tirolese) i capi di abbigliamento con l'etichetta "made in China". Al massimo è stato concesso loro di aprire, qua e là, qualche ristorante cinese. E di questo si devono accontentare. Nel paese del bengodi, con leggi "fanfarone", permettiamo di togliere crocifissi dalle scuole perché disturbano i musulmani, costruiamo loro, con i soldi pubblici, moschee e luoghi di culto, gli enti pubblici si adoperano per cercare interpreti che parlino la loro lingua, insomma ci adattiamo alle loro regole e non loro alle nostre. Vi sembra di vivere in un paese normale? A completamento di quanto sopra, ho ritrovato una interessante dichiarazione del Ministro australiano Peter Costello in materia di immigrazione. Non sarebbe male farne un unico interessante argomento di conversazione sul vostro online.
DICHIARAZIONI DEL MINISTRO AUSTRALIANO PETER COSTELLO
Non sono contrario all´immigrazione e non ho niente contro coloro che cercano una vita migliore venendo in Australia. Tuttavia ci sono questioni che coloro che recentemente sono arrivati nel nostro paese e, a quanto sembra, anche qualcuno dei nostri concittadini nati qui, devono capire.  L´idea che l´Australia deve essere una comunità multiculturale è servita soltanto a dissolvere la nostra sovranità ed il sentimento di identità nazionale. Come australiani, abbiamo la nostra cultura, la nostra società, la nostra lingua ed il nostro modo di vivere. Questa cultura è nata e cresciuta durante più di due secoli di lotte, processi e vittorie da parte dei milioni di uomini e donne che hanno cercato la libertà di questo paese. Noi parliamo l´inglese, non il libanese, l´arabo, il cinese, il giapponese, il russo o       qualsiasi altra lingua. Perciò, se desiderate far parte della nostra società, imparate la lingua! La maggioranza degli australiani crede in Dio. Non si tratta soltanto di un affare privato di qualche cristiano fondamentalista di destra, ma vi è un dato di fatto certo ed incontrovertibile: uomini e donne cristiani hanno fondato questa nazione su principi cristiani, ed è chiaramente documentato nella nostra storia e dovrebbe essere scritto sui muri delle nostre scuole. Se il nostro Dio vi offende, allora vi consiglio di prendere in considerazione la decisione di scegliere un'altra parte  del mondo per mettere su casa, perché Dio è parte della nostra cultura. Accetteremo le vostre opinioni religiose, e non vi faremo domande,  però daremo per scontato che anche voi accettiate le nostre e cercherete di vivere in pace ed armonia con noi.  Se la Croce vi offende, o vi molesta, o non vi piace, allora dovrete  pensare seriamente di andarvene da qualche altra parte. Siamo orgogliosi della nostra cultura e non pensiamo minimamente di cambiarla, ed i problemi del vostro paese di origine non devono essere trasferiti sul nostro. Cercate di capire che potete praticare la vostra cultura, ma non dovete       assolutamente obbligare gli altri a farlo. Questo è il nostro paese, la nostra terra, il nostro modo di vivere vi offriamo la possibilità di viverci al meglio. Ma se voi cominciate a lamentarvi, a piagnucolare, e non accettate la nostra bandiera, il nostro giuramento, i nostri impegni , le nostre credenze cristiane, o il nostro modo di vivere, vi dico con la massima franchezza che potete far uso di questa nostra grande libertà di cui godiamo in Australia: il diritto di andarvene. Se non siete felici qui, allora andatevene. Nessuno vi ha obbligato a venire nel nostro paese. Voi avete chiesto di vivere qui: ed allora accettate il paese che avete scelto. Se non lo fate, andatevene! Vi abbiamo accolto aprendo le porte del nostro paese; se non volete essere cittadini come tutti in questo paese, allora tornate al paese da cui siete partiti! Questo è il dovere di ogni nazione.  Questo è il dovere di ogni immigrante.
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di Marina Salvadore
Ci piacerebbe, eccome, che Veltroni e Berlusconi (che oggi è a Pechino) nelle varie “piazzate” leggessero il proclama del ministro australiano, sostituendo Australia con l’assonanza Italia… ma non lo faranno mai, così come, nonostante la decimazione dei Tibetani, abbiamo ampiamente foraggiato le Olimpiadi cinesi che dell’autentico spirito di Olimpia non conservavano neppure un alito, uno spiffero. Il Dio Danaro è quello che organizza i giochi mondiali: dalla vendita di armi ai guerriglieri in paesi già stroncati dalla fame e dalla siccità, all’importazione di alimenti adulterati nelle opulente civiltà d’occidente, alla svendita e rottamazione dei simboli identitari di ogni moderna realtà sociale. C’è tutto un pullulare febbrile di pubbliche relazioni con gli esteri più temibili , giustappunto perché ne temiamo la preponderanza numerica in fatto di popolazione, gli strumenti di annientamento di cui dispongono e quelli che ci lasciano immaginare di possedere… ma, più di tutti, esercita su di noi un perverso fascino  la ricchezza ostentata come un vessillo; quella dove non fa schifo ad alcuno, di sinistra o di destra, intingere le dita, sporcarsele e leccarsele. E, badate bene, questi “ricchi” e misteriosi paesi dell’altra parte del mondo, sono proprio quelli dove ogni diritto umano è abolito, dove il popolo è schiavizzato e ridotto nella miseria più inenarrabile, dove la Legge quando non è un optional  prende ispirazione  dalle antiche superstizioni  e crudeli riti tribali, in gran conflitto con la tecnologia ed il progresso manageriale ostentato. La Cina, nel nostro immaginario collettivo rsiede tutta nel fascino di prezioso VASO della dinastia Ming, così come gli arabi siamo soliti pensarli in virtù di un TAPPETO magari volante… La storia contemporanea ha più volte svuotato quel Vaso Ming, più  simile al Vaso di Pandora ed ha srotolato molti tappeti, trovandoci avvolti molti cadaveri senza nome. Napoli, la comprendiamo, spesso, solo attraverso un mandolino ed un corno di corallo… ma Napoli è una radio accesa, è pettegola, è chiassosa… ed è per questo che la sua Camorra non può tenerla secretata al mondo. Ed è per questo che il mondo parla SOLO della Camorra napoletana e niente affatto dei più pericolosi Tappeti arabi e dei Vasi cinesi, anche perché a Napoli c’è il SanMarzano e c’è la mozzarella, non c’è il petrolio e non c’è il magico “fungo cinese” che realizza ogni desiderio. A noi, il corno di corallo serve solo quale parafulmine, a tenere lontane le disgrazie; il “fungo cinese”, invece – anche se molto velenoso – chiama soldi! Perciò, ‘sto corno smagnetizzato ficchiamocelo pure in quel posto, visto che sul sentiero della Via Lattea, la nostra mozzarella di bufala, l’unica cosa autoctona che riuscivamo ad esportare in tutto il mondo, è stata macabramente messa all’indice con le notizie false, prodotte ahimè in Italia ed amplificate proprio da queste merdacce di cinesi, che hanno collassato l’unico nostro mercato possibile. Solo dopo averci provocato il danno, l’ennesimo, si è saputo ch’era una “bufala” sulla bufala, una menzogna perfida quel tam tam vajasso e senza pudore, ben orchestrato sulla teoria malthusiana dello sfruttamento allarmistico della paura. Intanto, la Via Lattea era percorsa, su e giù, dai furgoncini della non più italiana Galbani  e da altre simili industrie che trasportavano formaggi e derivati putrefatti, ammuffiti e lerci di sterco di topo, belli belli rigenerati e rietichettati, da smerciare in tutti i mercati, soprattutto nel più grande mercato del Nord CH’E’ il SUD! Il traffico sulla Via Lattea vedeva scorrere camionate di latte e cerali cinesi alla melamima, un plastificante solubile in acido cianurico, destinate ai nostri bravi produttori italiani di pappe e snacks per bambini, per  cani e per gatti. I nostri bambini, i nostri  amici animali! Saranno forse gli stessi imprenditori italioti del nord – tuttora impuniti - che procuravano, in complicità con la Camorra, di seppellire le loro tonnellate di rifiuti tossici in Campania Felix? Veltroni, Prodi, Berlusconi, Fini e compagnia cantante esterofila, votata tutta alla plutocrazia dell’aziendalizzazione di questo Stato ormai da intendere  solo – grammatica alla mano - come un “participio passato”, cosa volete che dicano, che facciano, per l’onore perduto di questo piccolo Paese lungo, frammentato e ridicolo, già per metà portaerei americana e… per l’altra metà contaminato e scassato e predato dai pirati? Ogni tanto, una chicca buonista di Veltroni, ci sprona all’antirazzismo, poi giù un bicchierino di disinfettante-sicurezza versato dalla destra sui problemi dell’integrazione… tanto per far vedere che si guadagnano lo stipendio che gli passiamo, passando sopra, serenamente, alle autentiche sofferenze di madre Patria.
Ora, tornando alle parole del ministro australiano che sognamo inutilmente di sentir profferire da almeno UNO dei nostri  pavidi conductor, non posso evitare di segnalare che Costello è comunque un cognome diffuso nell’Italia meridionale e che l’Australia, al pari del Mezzogiorno d’Italia pre-unitario, dell’America dei nativi americani prima di Colombo, è stata rubata ai suoi figli ed alla sua antica Civiltà, quella degli aborigeni che parlavano con gli alberi, le balene e la creazione di Dio, conquistati, decimati e ridotti nei ghetti del folklore. Proprio come hanno fatto i savoiardi piemontesi ed i garibaldeschi con noi! Tra l'altro, siamo molto simili ai cinesi: mangiamo spaghetti, tarocchiamo tutto, spariamo i botti, ci ammazziamo tra di noi... fors'è per questo che non ci riesce di essere razzisti ad oltranza, come lo sono gli ariani leghisti. Siamo tolleranti, è vero, ma non del tutto FESSI predichiamo il rispetto, purchè sia reciproco.

 
 
 
 
 

PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti 
a Marina Salvadore

Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…

 

PREMIO INARS CIOCIARIA 2006

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A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
immagine                                                   www.inarsciociaria.it 

 

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E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.

 

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RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!


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