Far From Heaven

Medico arrestato in Iraq per aver pubblicato un articolo sull'omosessualità

Adel Hussein è stato condannato al carcere per aver scritto un articolo medico sui `problemi derivati dalle pratiche di sodomizzazione’. In Iraq gli omosessuali vengono trucidati per le strade senza alcun processo.

Un articolo medico sulla cura dei problemi derivati dalle pratiche di sodomizzazione ha causato una condanna al carcere di 6 mesi a un medico curdo. Adel Hussein è stato accusato di violazione della pubblica decenza e arrestato nella parte curda dell’Iraq. Hussein non ha preso posizione sulla liceità dell'omosessualità ma ha solo descritto una forma di comportamento sessuale dal punto di vista medico.

In Iraq sono migliaia gli omosessuali ammazzati nelle strade dalle milizie islamiche, senza processo, solo in base al semplice sospetto di omosessualità. Il metodo preferito è lapidarli oppure legarli vivi con una corda a un camion e portarli in giro per le strade.

Quest’articolo l’ho tratto oggi dal sito di gay.tv e mi pareva azzeccato riportarlo proprio ora mentre in Italia (e non solo) ferve la polemica sul NO del Vaticano alla proposta di depenalizzare l’omosessualità presentata all’ ONU dalla Francia, per la recondita (ma non troppo) paura che ciò possa aprire in futuro la strada per le unioni fra persone dello stesso sesso…

La Francia e la presidenza dell'Unione europea hanno replicato alla Santa Sede rispetto alla mancata volontà di depenalizzare l'omosessualità: essere gay non può essere considerato un crimine in 90 paesi del mondo. Respinta quindi la presunta accusa del Vaticano di volere creare nuove regole e nuove discriminazioni. Eric Chevalier, portavoce del Ministero degli Esteri della Francia (prima firmataria della proposta), ha dichiarato: "L'idea non è di creare una nuova regola giuridica, ma di creare, a partire dai testi esistenti, una dinamica in favore della depenalizzazione. Ci sembra una scelta che rispetta la giurisprudenza attuale e che ci sembra giusta sul piano etico e umano". Del medesimo tono le dichiarazioni della presidenza, sempre francese in questo semestre, dell'Unione europea: il portavoce a Bruxelles ha sottolineato che "l'omosessualità non può essere considerata un crimine e tanto meno essere punita con la prigione o la pena di morte" (fonte www.gay.tv).