Post n°201 pubblicato il 10 Ottobre 2014 da legs_68
farsi attraversare dal vento ad occhi chiusi e braccia tese come ali sono volo d’aquila finalmente il tocco delle nuvole a bagnare la pelle del viso Il mio volo continua da questa altezza non ho motivo per ridiscendere plano immobile sulla cresta delle alture e risalgo dimenticando il respiro tra i polmoni liberarsi nel vento tra le nuvole fino a scordarsi di emettere un respiro. |
Post n°199 pubblicato il 26 Giugno 2014 da legs_68
il profumo di tiglio mi accompagna in queste sere e m'acquieta passa dalle narici come la brezza del mare attraversa le finestre aperte di case spiaggiate m'acquieta ma non m'appartiene. mentre il profumo di zagara quello si che è madre e radice. a volte lo sento e mi viene d'ascoltarlo perché ha voce che richiama agli anni d'infanzia e attraverso questo presente mi porta nella terra del mio futuro.
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Post n°198 pubblicato il 06 Marzo 2014 da legs_68
sospesa oltre le nuvole guardo giù e tutto appare distante, estraneo, anche la tua bellezza vista da qui si manifesta come ricordo dalle luci soffuse da quassù sono solo sguardo e aria la mia materia dissolta dall’altitudine è così che da qui, perdo il desiderio di te, e i pensieri arrestano la loro corsa verso la tua indifferenza. |
Post n°197 pubblicato il 29 Novembre 2013 da legs_68
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Post n°196 pubblicato il 18 Novembre 2013 da legs_68
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Post n°195 pubblicato il 18 Novembre 2013 da legs_68
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Post n°194 pubblicato il 11 Aprile 2013 da legs_68
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Post n°193 pubblicato il 18 Febbraio 2013 da legs_68
scandagliare i fatti vissuti le persone incontrate per dare risposte a domande che voglio imparare a pormi. è forse questa la vita? o piuttosto, la sorpresa dei riflessi infuocati dell'alba e sentire dentro nel profondo del mio pozzo un vuoto che chiama inascoltato? eco vuota, profonda si espande in rivoli straripanti ha brama di colmarsi di un significato che non so dare. in silenzio, osservo il sole che sorge dal mare e trattengo nel respiro l'eco. |
Post n°192 pubblicato il 10 Luglio 2012 da legs_68
il tempo passato, quello dei bei tempi, quello dei ricordi e del cos’è stato? il tempo dei com’eravamo, quello scivolato, defilato in punta di piedi senza che ce ne accorgessimo. quello scandito dalla luna piena e dal ritmo delle maree il tempo della cenere che non è più fuoco e del fuoco che non è più tronco quanto pesa questo tempo passato? tanto quanto più è vuoto il peso del presente è sempre il tempo che ha fatto sì che arrivasse l’oggi. |
Post n°191 pubblicato il 08 Novembre 2011 da legs_68
Sai distinguere l’istante dell’alba dal tramonto? parlo dei colori nel punto in cui il sole sfiora la linea dell’orizzonte e in cielo è tutta una danza di fiamme che solo i gabbiani osano attraversare il silenzio è d’attorno e l’animo s’acquieta la vita e la morte non fanno paura. il respiro è trattenuto per non turbare il cuore anch’esso dai battiti sospesi mentre lo sguardo raggiunge la linea rossa limite tra la verità del cielo e la saggezza del mare, ma solo per me, che non so distinguere il momento in cui nasce il giorno dall’istante in cui cede alle ombre notturne, così il risveglio alla vita dall’istante in cui il sole poggia sull’onda. |
Post n°190 pubblicato il 18 Ottobre 2010 da legs_68
seguo il sole al tramonto come le foglie d’ottobre seguono il vento e così rossa del riflesso raggiungo la linea di confine tra cielo e terra sconfinando oltre l’orizzonte mi lascio trasportare prima che arrivi la malinconia della penombra Perché il sole va a riposare per lasciare spazio e tempo al buio? così riempio le giornate di quella luce che confonde l’alba col tramonto ora so che il viaggio del sole non è per dare spazio al buio ma per formare un altro giorno. |
Post n°188 pubblicato il 01 Giugno 2010 da legs_68
scegli colori per il tuo disegno fedele ne seguo i tratti allegri il mio compito è copiare hai impartito l’ordine con l’autorità dei tuoi sette anni e la dolcezza negli occhi docilmente eseguo ridi, con le dita che sembrano intinte nell’arcobaleno, mi dici: << il tuo albero tocca il cielo, hai sbagliato, nessuno può toccare il cielo!>> è vero, nessuno può toccare il cielo! Piccolina ho provato a farlo, sai quante volte! Ho provato con gli aquiloni, finchè il filo mi restava in mano il cielo rimaneva lontano ho provato a farmi trasportare dal vento affidando sogni ma il vento ha restituito ricordi di amori vissuti che credevo persi è vero, nessuno può toccare il cielo, noi, però, continuiamo a provarci così non perderemo il sole, la luna, il vento, la pioggia e i sogni.
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Post n°187 pubblicato il 11 Dicembre 2009 da legs_68
Dite di volere il bene del paese Io non vi credo Dite di essere persone oneste Io non vi credo Dite che le stragi italiane sono senza colpevoli Io non vi credo Dite che la mafia non esiste Io non vi credo Dite che i manifestanti sono senza coscienza Io non vi credo Dite che la giustizia vi perseguita Io non vi credo Dite che i lavoratori sono scansafatiche Io non vi credo Dite che al g8 di Genova i colpevoli sono le vittime Io non vi credo Dite che il nucleare è energia pulita Io non vi credo Dite che la guerra è utile alla pace Io non vi credo
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Post n°186 pubblicato il 04 Dicembre 2009 da legs_68
con un unico tasto tocchi tutte le mie paure quelle che neanche il vento di ponente riesce a spazzare via con le sue folate intermittenti sbatte porte e finestre, si ma le paure quelle ferme restano lì scopro così, che è la perdita e non la tempesta più forte ad ostacolarmi la mia nona onda ora è il tuo essere ogni giorno più debole fisicamente certo, perchè i tuoi occhi riflettono come fari luce viva che dirige il percorso e l’onda. c’è una fermata alla quale bisogna scendere e non si vuole e non voglio lasciarti scendere ti afferro così ma sento i freni stridere e così il tempo, ancora una volta, è il padrone e i miei timori diventano lancette che una mano inconsapevole ha voluto mandare avanti è lo spazio che conta riempire ogni silenzio così da beffare l’attesa |
Post n°185 pubblicato il 25 Agosto 2009 da legs_68
i vecchi vivono nella nostra solitudine percorrono strade arroccate, ripide e scivolose. le mani rugose sostengono il passo appoggiate a ruvidi muri tra sassi e argilla è deposto il ricordo di una giovinezza inafferrabile. ne parlano, i vecchi, voci dai colori sbiaditi mescolano il vissuto col desiderato la fantasia diventa medicina che allontana il futuro per dimenticare il presente. noi ascoltiamo con l'imbarazzo degli anni e lo sguardo ad un orologio che sembra fermo. avete provato ad ascoltarli guardandoli negli occhi annacquati? perché, in quello sguardo tra quelle rughe, vi scorgiamo il nostro futuro. |
Post n°184 pubblicato il 27 Luglio 2009 da legs_68
Sarà per il mare inspiegabilmente pulito, sarà per gli scogli del romito che s’affacciano su tramonti che danno un senso a qualunque vita, sarà per il quartiere venezia, col suo puzzo d’acqua stagnante in estate che si mescola cogli odori di cucina che provengono dalle trattorie più o meno storiche, sarà perchè la gente è così schietta che sa metterti a tuo agio mentre ti manda affanculo, sarà che tra queste vie tra queste onde tra questa gente ti senti a casa tua anche se una casa non l’hai mai avuta, sarà per le passeggiate mano nella mano fatte di sera tra i canali. Che volete che vi dica io a livorno ci andrei a vivere. |
Post n°183 pubblicato il 26 Giugno 2009 da legs_68
sono una solitaria ho contato bene i sassolini del percorso il risultato è che sono una solitaria vado incontro all’alba trattenendo il respiro tra un nugolo di pensieri che alla rinfusa si svegliano senza mai diventare parole perchè dei solitari è anche il silenzio non il non detto ma il non dire. eppure sappi che sono una solitaria se a tratti ti capita di vedermi camminare lungo gli argini sembra che io stia attenta a seguire il sentiero in realtà sono persa nella ricerca di quel filo d’erba che si lascia vibrare dal vento tu ora lo sai mentre stringi la mia mano nella tua e i palmi si appiattiscono scambiandosi quel calore che nella memoria rimane come ricordo dell’essere in due. |
Post n°182 pubblicato il 11 Giugno 2009 da legs_68
sei sicura sia l'immagine reale e non il riflesso adagiato su uno specchio d'acqua? a volte, ciò che è può apparire altro e ciò che non è appartenere a se stesso. di amore potrei parlarti comprenderresti, subito che la mia conoscenza è ferma al suo riflesso. immagine capovolta stagliata nel cielo d'acqua stagnante. potrei capovolgerne l'immagine ma anche così quel che resta è l'illusione d'aver conosciuto ciò che mi appare come realmente non è. |
Post n°181 pubblicato il 29 Maggio 2009 da legs_68
questo è parte di un regalo che oggi margherita mi ha fatto. è più di un regalo, dalla solennità che le si leggeva negli occhi, quel suo sguardo fiero di donna libera, a tratti duro, di donna che si è conquistata la libertà pezzo per pezzo. emozionata per l'importanza che quel gesto si portava dietro, la solenne promessa di saper leggere e conservare con la propria vita le radici del sapere femminile. questo libro appartiene ad una collana edita da donne in italia negli anni del femminismo e rappresenta il prezioso forziere dal quale margherita ha tratto le sue prime esperienze e conoscenze della dignità delle donne scevra da fardelli di impotenza. da qui leggo una poesia di Tina (non appare il cognome): titolo: il sogno che mi ero proibito una parete stupenda bagnata e muschiosa come solo certi sogni riescono a immaginare una finestra su alta sbarrata di ferro come solo certi sogni riescono a sbarrare oltre la finestra acqua irraggiungibile e tanta come solo certi sogni riescono a inalveare acqua scura profonda densa acqua quieta tiepida avviluppante acqua smossa da ritmico battito di cuore alghe di sangue spiaggia di placenta memoria salmastra di un mare come il mio mare ho scalato la parete passati tanti anni bagnata e muschiata divelte le sbarre immersa nel ventre d'acqua che mi è amico sono tornata |
Post n°180 pubblicato il 13 Maggio 2009 da legs_68
una sera me ne andai col sorriso triste di mia madre che stringeva come pugno nel petto. e ricca di giovane speranza lasciavo che il vento del futuro soffiasse sulle mie verdi fronde da qui la mia forza dal mio presente di allora che un viaggio trasformò in passato da qui la mia paura che allora chiamavo futuro. sono qui ora in questo luogo che come esperto fabbro ha saputo forgiarmi sono qui ora e sono lontana ora lontano da me attendo una nuova sera per andare. |
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