A little Skeptic
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XI Convegno Nazionale del CICAP:
L'EVOLUZIONE DEL MYSTERO
Behind The Stage - Part II
Venerdì 9
First Day
Alle 8.30 siamo già tutti in teatro per gli ultimi preparativi. Una nuova sfida ci attende: non si sa bene quando, forse durante la notte, sono arrivati nuovi scatoloni dall’ufficio del turismo, con buste da riempire di volantini. Creiamo una catena di montaggio che ci fa subito capire il significato del termine “alienazione” e la nostra pazienza (soprattutto quella di Mauro, a dir la verità) viene messa a dura prova quando ci accorgiamo di non aver aperto uno scatolone e il malcapitato di turno è costretto a rivedere tutte le buste per aggiungere il volantino mancante!
Intanto le porte a specchio del foyer ci permettono di vedere l’arrivo dei congressisti che si accalcano in attesa dell’apertura. Alle 9 ecco spalancarsi le porte, noi siamo lì pronti a riceverli e a consegnare a tutti badge e cartelline. Ogni volta che c’è un problema o un disguido ecco Laura pronta a risolvere la questione. Inserisco qui il mio ringraziamento a lei per esser stata capace, durante i tre giorni, di ascoltare tutte le mie domande anche mentre stava parlando con qualcun altro ed esser riuscita a risolvere ogni complicazione!
Intanto, mentre su in sala inizia il convegno e noi siamo giù ad aspettare i ritardatari e a risistemare i banchetti dei libri, divento sempre più cosciente del fatto che il convegno non lo seguirò seduta in poltrona ma da dietro le quinte o in giro durante le sessioni, in sala durante i dibattiti per portare il microfono e poi di corsa giù dietro ai banchetti durante i coffee break. Sono felice però di correre da un lato all’altro e di essere “dall’altra parte”, non più semplice spettatrice, ma rotellina utile per far camminare il grande carro.
Faccio la foto con Piero Angela che, mentre Cristina scatta, commenta: “Questa foto poi la pubblichiamo su Novella 2000!” Hahha.
A metà mattina, mentre sono dietro ad uno dei banchetti con libri e giochi, arriva una signora che si ferma a chiedermi informazioni e a guardare ciò che è esposto. Come mio solito inizio a mostrare alcuni giochini come la “pietra celtica”, un oggettino in plastica capace di ruotare su se stesso che, se messo in rotazione in un verso dopo un po’ cambia verso di rotazione, mentre ruotato nell’altro senso continua il suo moto sempre nello stesso verso. La mia presentazione del giochino consisteva nel far credere di essere io, grazie all’imposizione delle mani, a far cambiare il verso di rotazione, ma nessuno fino ad allora aveva mai reagito dicendo: “Ah, anche lei ha i poteri??” Guardo la signora un po’ meravigliata, all’inizio penso stia scherzando, ma mi accorgo ben presto che è seria e le risposto: “No, non ho nessun potere…”. E lei: “No?? Io invece ce li ho i poteri: sono una pranoterapeuta!” e inizia a far girare la pietra celtica anche lei, ma dopo un po’ questa si ferma. “Beh, perché non funziona?”, mi chiede indispettita la signora, “che significa? Vuol forse dire che non ho i poteri?”. La guardo con aria perplessa e le rispondo: “non lo so, faccia lei!”. La signora sembra averla presa sul personale, non riesco a capire se ce l’abbia con la pietra celtica che ha smesso di funzionare o se voglia dare la colpa a me dell’improvvisa perdita dei suoi poteri. “Guardi che io ho davvero i poteri. Ho sette certificati che lo dimostrano! Non capisco perché continua a fermarsi…”. Alla fine decide di abbandonare i suoi esperimenti con la pietra celtica e mi domanda: “Ma che ci fa Piero Angela qui? Lui è contro noi sensitivi”. Parto allora con la spiegazione di chi siamo e di cosa si occupa il CICAP, visto che a quanto pare la signora non ha le idee molto chiare sul posto in cui è capitata, e pongo l’accento sul fatto che saremmo felicissimi di trovare un fenomeno paranormale autentico, cosa che finora non è mai accaduta, e che se lei volesse si potrebbe concordare un protocollo per testare i suoi poteri. “No! Io non ve la do questa soddisfazione! Piero Angela ci tratta male, è maleducato, dice che non esistono i poteri paranormali, che sono tutti trucchi!” “Ma no, signora, come le ho detto noi saremmo davvero molto felici di riuscire a dimostrare l’esistenza di un autentico fenomeno paranormale!” “Proprio per questo non ci facciamo testare!”, mi risponde alterata. “Ma come, signora, allora ci vuole tristi???”. E dopo questa mia ultima frase, indispettita, senza sapere che altro dire, se ne va.
Nel primo pomeriggio io e Simone prepariamo i camerini per le guest stars della serata magica: Silvan, Raul Cremona, Walter Rolfo, Edoardo Pecar, Andrew Basso e Francesco Tesei.
Alle 5 rieccoci dietro le quinte, mentre sul palco salgono Piero Angela e Massimo Polidoro. Il programma iniziale prevedeva fosse James Randi il protagonista dell’intervista condotta da Massimo, ma per motivi di salute Randi ha dovuto rinunciare al viaggio in Italia. Ci ha però mandato un video-messaggio che proiettiamo. Lo guardo da dietro al palco e riesco a stento a trattenere le lacrime quando rivela la già nota notizia.
L’intervista va bene, Piero racconta episodi che noi fedelissimi ormai conosciamo a memoria, ma che riascoltiamo con piacere.
E’ strano ritrovarsi, dopo un po’, a chiacchierare dietro le quinte mentre sul palco c’è colui che tutti vorrebbero conoscere. Tanti mi invidiano perché ho conosciuto Piero Angela, perché ho avuto la fortuna di incontrarlo più volte e stringergli la mano e chissà cosa avrebbero dato per poter vederlo. Ormai, a metà del primo giorno, mi ero già abituata alla sua presenza e al fatto che (anche se solo per sciocchezze) mi rivolgesse la parola!
Il Gran Galà di Magia me lo godo tranquillamente seduta in platea accanto a mio padre, visto che Silvan non vuole nessuno dietro le quinte tranne i siparisti. Silvan dimostra un’abilità impressionante nel manipolare un mazzo di 140 carte e riesce a prevedere le risposte date da alcuni spettatori su un ipotetico viaggio.
Nota simpatica: un po’ tutti ci siamo domandati che ristorante fosse mai il ristorante “da Riccia”, detto da uno degli spettatori e predetto da Silvan. Ho scoperto al ritorno, da Fabio, che lo spettatore, che era seduto accanto a lui, aveva detto “da Richard” e non “da Riccia”!!
Raul Cremona, che intrattiene il pubblico durante i cambi di scena tra un prestigiatore e l’altro, è bravissimo: ad ogni sua parola tutti ridono di gusto e il bello è che è tutto improvvisato!!
Mago Pecar fa volare un tavolino per tutto il palco, Walter Rolfo stupisce facendo comparire tortore dal nulla, Andrew Basso evade da una camicia di forza e da una specie di cassaforte, Francesco Tesei impressiona con la sua capacità di leggere nella mente…. La serata è un successone e il pubblico rimane a bocca aperta.
Chiuso il sipario scappo nel backstage per vedere se è possibile fare una foto con i grandi illusionisti. Mi ritrovo nello stretto corridoio dei camerini, unica in possesso di una macchina fotografica, davanti a Massimo Polidoro, Piero Angela, Silvan, Raul Cremona e Francesco Tesei.
Su richiesta di Massimo inizio ad inondare di flash il gruppetto che parla… fino a quando non decidono di mettersi in posa per farsi fare una foto decente!
Mentre Raul va a cambiarsi prima di andare a mangiare (è già mezzanotte) riesco a fare una foto con Silvan, in una posa originalissima
Dopo di che tutti alla solita pizzeria Europa: maghi e scienziati allo stesso tavolo fino quasi al giorno dopo…
(fine seconda puntata... Attendete i prossimi giorni per la continuazione...)
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