Lopez e d'intorni

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Musica e...

Post n°229 pubblicato il 13 Settembre 2006 da lopez.arch
Foto di lopez.arch

... testi, ho notato che molte persone, soprattutto ragazze, hanno la voglia di star lì a mettere i testi delle loro canzoni preferite... ci vuole poco, è vero, un bel copia e incolla e il post è fatto!
Non ho mai messo un testo, per il semplice motivo che non ascolto musica italiana in genere... e quindi mettere un pezzo in inglese... abbiocco totale e valanga d'insulti al sottoscritto!
Spesso i pezzi rock-metal non hanno dei testi molto profondi... potrei mettervi il testo "The rime of ancient mariner" degli Iron Maiden... e poesia di Coleridge... ma chi cacchio si smarronerebbe a leggerla e tradurla?!?
Mentre disegno scelgo un po' di canzoni tra i miei 1200 mp3 che mi riempiono la memoria del computer e li ascolto in loop... si dice così?! Ascoltare sempre gli stessi pezzi... il serpente che si morde la coda, il continuum spazio temporale, così entro in uno stato di trance (ma leggetelo come ricoglionimento, ndL), mi rimbobo le orecchie e disegno a manetta davanti al computer... credo di avere una vasta cultura musicale eppure c'è sempre qualcuno che mi spiazza... del tipo che mette il testo della famosa canzone che nessuno sa l'autore o autrice "Lo sai che i papaveri...", oppure Eros...
Sbigottito da cotanta ignoranza musicale oggi, combinazione, sto ascoltando il buon vecchio Guccini... e siccome mi sento un gran bel rivoluzionario (solo oggi però, ndL) ho deciso di mettervi il testo della -accendete gli accendini già adesso- canzone "La locomotiva" e sniff... quanti ricordi... leggete il testo perchè è veramente bello, anzi, scaricate il pezzo e salutatemi la SIAE!

La Locomotiva

Non so che viso avesse, neppure come si chiamava,
con che voce parlasse, con quale voce poi cantava,
quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli,
ma nella fantasia ho l'immagine sua:
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli,
gli eroi son tutti giovani e belli...

Conosco invece l'epoca dei fatti, qual' era il suo mestiere:
i primi anni del secolo, macchinista, ferroviere,
i tempi in cui si cominciava la guerra santa dei pezzenti
sembrava il treno anch' esso un mito di progresso
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti,
lanciato sopra i continenti...

E la locomotiva sembrava fosse un mostro strano
che l'uomo dominava con il pensiero e con la mano:
ruggendo si lasciava indietro distanze che sembravano infinite,
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite,
la stessa forza della dinamite..

Ma un' altra grande forza spiegava allora le sue ali,
parole che dicevano "gli uomini son tutti uguali"
e contro ai re e ai tiranni scoppiava nella via
la bomba proletaria e illuminava l' aria
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia,
la fiaccola dell' anarchia...

Un treno tutti i giorni passava per la sua stazione,
un treno di lusso, lontana destinazione:
vedeva gente riverita, pensava a quei velluti, agli ori,
pensava al magro giorno della sua gente attorno,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori,
pensava un treno pieno di signori...

Non so che cosa accadde, perchè prese la decisione,
forse una rabbia antica, generazioni senza nome
che urlarono vendetta, gli accecarono il cuore:
dimenticò pietà, scordò la sua bontà,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore,
la bomba sua la macchina a vapore...

E sul binario stava la locomotiva,
la macchina pulsante sembrava fosse cosa viva,
sembrava un giovane puledro che appena liberato il freno
mordesse la rotaia con muscoli d' acciaio,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno,
con forza cieca di baleno...

E un giorno come gli altri, ma forse con più rabbia in corpo
pensò che aveva il modo di riparare a qualche torto.
Salì sul mostro che dormiva, cercò di mandar via la sua paura
e prima di pensare a quel che stava a fare,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura,
il mostro divorava la pianura...

Correva l' altro treno ignaro e quasi senza fretta,
nessuno immaginava di andare verso la vendetta,
ma alla stazione di Bologna arrivò la notizia in un baleno:
"notizia di emergenza, agite con urgenza,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno,
un pazzo si è lanciato contro al treno..."

Ma intanto corre, corre, corre la locomotiva
e sibila il vapore e sembra quasi cosa viva
e sembra dire ai contadini curvi il fischio che si spande in aria:
"Fratello, non temere, che corro al mio dovere!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!
Trionfi la giustizia proletaria!"

E intanto corre corre corre sempre più forte
e corre corre corre corre verso la morte
e niente ormai può trattenere l' immensa forza distruttrice,
aspetta sol lo schianto e poi che giunga il manto
della grande consolatrice,
della grande consolatrice,
della grande consolatrice...

La storia ci racconta come finì la corsa
la macchina deviata lungo una linea morta...
con l' ultimo suo grido d' animale la macchina eruttò lapilli e lava,
esplose contro il cielo, poi il fumo sparse il velo:
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava,
lo raccolsero che ancora respirava...

Ma a noi piace pensarlo ancora dietro al motore
mentre fa correr via la macchina a vapore
e che ci giunga un giorno ancora la notizia
di una locomotiva, come una cosa viva,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia,
lanciata a bomba contro l' ingiustizia!

Baci a tutte le belle ragazze dall'animo rivoluzionario e locomotive per tutti!
Lopez il canzoniere...

P.S. comunque sono a favore della T.A.V., che sia chiaro!

 
 
 
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