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Il bugiardo patologico

Post n°246 pubblicato il 16 Ottobre 2011 da loritatinelli
 
Foto di loritatinelli

Negli ultimi giorni mi ritrovo a leggere alcuni documenti e pagine di web voluti e scritti dalla medesima persona, in cui vengono di sana pianta stralciate affermazioni dai propri contesti e soprattutto fatte affermazioni che non corrispondono alla realtà.

La persona in questione è già imputata per diversi reati penali e, sinceramente, nella sua posizione, mi sarei messa nella condizione di non nuocere ulteriormente, in attesa di giudizio. Invece no. La diffamazione e la calunnia continuano con l'ausilio dei soliti amici implicati in altri reati.

Certo che ci sarebbe da scrivere una enciclopedia sul caso ... ma ci stiamo arrivando. Diversi esperti in vari campi promettono osservazioni e pareri inconfutabili su tali atteggiamenti, coinvolgimenti e quant'altro.

Nel frattempo riporto alcune osservazioni generiche del Dottor Roberto Cavaliere:

 

Vi sono le bugie che hanno le gambe corte, e le bugie che hanno il naso lungo: la tua per l'appunto è di quelle che hanno il naso lungo.(La fata nel Capitolo 17 di Pinocchio)


Chi è bugiardo patologico, affetto dalla cosidetta sindrome di pinocchio, manifesta un vero e proprio disagio psicologico, di cui tende a escluderne la gravità, fino ad arrivare a non riconoscerlo neanche. Ciò causa molta sofferenza a sé stesso ed agli altri.

Le principali caratteristiche del bugiardo patologico sono:

  • Mentono gratuitamente, anche se non è necessario
  • Sono impazienti
  • Sono manipolativi nei confronti degli altri
  • Sono seduttivi e disinibiti
  • Sono intolleranti alle critiche
  • Pretendono perché è tutto dovuto loro
  • Non provano nessun rimorso
  • Sono incapaci di relazioni affettive mature

Il comportamento di chi “subisce” un bugiardo psicologico prevede tre strategie in tre tempi diversi:

  • Non tollerare assolutamente le bugie, anzi bisogna smascherarle sistematicamente, affrontandone l'onere di farlo, senza nessuna indulgenza.
  • Chiedere al bugiardo patologico l'auto-riconoscimento del proprio stato patologico ed invitarlo a chiedere un aiuto esterno per combatterne cause e sintomatologia.
  • Nel caso che le prime due strategie non siano accettate, prendere in considerazione l'opportunità di “abbandonare” il bugiardo patologico. Spesso questa si rivela l'unica strategia efficace nei confronti di chi è affetto da Sindrome di Pinocchio. Infatti il bugiardo patologico non accetta di rimanere solo.

La sindrome di Pinocchio, all'interno delle problematiche e dipendenze affettive e relazionali, si manifesta attraverso il negare, anche di fronte all'evidenza, tradimenti ed inventare attorno a tali situazioni vere e propri castelli di bugie.

Il partner che accetta tale tipo di comportamento o tende ad essere indulgente verso lo stesso, deve seriamente interrogarsi sul perchè non pone in atto un proprio efficace comportamento di contrasto. Come già accennato prima il bugiardo patologico necessita della presenza dell'altro.

Dal punto di vista clinico il bugiardo patologico può essere affetto da disturbo istrionico di personalità che è caratterizzato da un tipico quadro pervasivo di emotività eccessiva, ricerca di attenzione, ed appaiono a prima vista attivi, interattivi e disinibiti.

Per essere diagnosticato come disturbo il DSM IV prevede che deve manifestarsi in una varietà di contesti con la presenza di almeno cinque dei seguenti sintomi:

  1. la persona è a disagio in situazioni nelle quali non è al centro dell'attenzione
  2. l'interazione con gli altri è spesso caratterizzata da comportamento sessualmente seducente o provocante
  3. manifesta un'espressione delle emozioni rapidamente mutevole e superficiale
  4. costantemente utilizza l'aspetto fisico per attirare l'attenzione su di sé
  5. lo stile dell'eloquio è eccessivamente impressionistico e privo di dettagli
  6. mostra autodrammatizzazione, teatralità, ed espressione esagerata delle emozioni
  7. è suggestionabile, cioè, facilmente influenzato dagli altri e dalle circostanze
  8. considera le relazioni più intime di quanto non siano realmente.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

 

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Ringraziando il Dottor Cavaliere per le sue osservazioni ribadisco che nessuno di noi si fa coinvolgere o manipolare dalle bugie del narcisista del nostro racconto. Anzi, probabilmente tale confabulazione troverà un interessante spazio nei tribunali o forse in qualc he romanzo, fumetto o manuale scientifico. La storia si fa sempre più interessante e credo che troverà il giusto contesto quanto prima.

 

Lorita Tinelli

 
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