GIOCHI O NON GIOCHI?

WHAT'S THE MATTER??

Do uno sguardo intorno a me, in modo molto ravvicinato, poi mi allontano un pò e guardo tutto appena dall'alto. Mi torna in mente un post di un ragazzo con delle ottime opinioni (secondo me) sulla vita di tutti i giorni, sulla società, sulle persone. Telefono Amico del 11/10/2007. A volte ci si butta giù troppo facilmente e benchè i "problemi" a volte ci sembrino davvero insuperabili, basterebbe semplicemente tirare un attimo il fiato, alzarsi sulle punte dei piedi e guardare le cose da un'altra prospettiva. Io per prima cerco di applicare questa teoria alle cose di tutti i giorni. Finora mi è sempre riuscito e sono riuscita ad affrontare questi "contrattempi" (come li chiama teo) e risolverli brillantemente senza affogarci dentro. Sto avendo il mio momentaccio e il mio umore è davvero pessimo. Non riesco più a star dietro a tutto quanto, una mazzata dopo l'altra, soprattutto quando ho pensato di avere una certa serenità è arrivata l'ennesima. Spesso non mi riconosco per come mi sto comportando adesso, non sono abituata a buttarmi giù così facilmente, a pensare negativo e a non trovare una soluzione agli avvenimenti. Eppure ho ancora qualche momento di lucidità in cui mi dico che tutto andrà bene, che sono una persona in gamba e in effetti quello che mi sta succedendo lo supererò alla grande come sempre. Mi basta solo aver pazienza di aspettare, mi basta solo avere un pò di forza per tirare avanti finchè la situazione non si risolverà pian piano e senza colpi di testa. E in questi momenti di lucidità mi capita di parlare con persone che hanno dei "problemi" insuperabili ai loro occhi. Ora. Non è che io voglia fare la vittima a tutti i costi, anzi! Però io vorrei sfidare queste persone ad affrontare 11 lunghi mesi come i miei. Con la mia stessa forza d'animo e la mia stessa determinazione. Senza mai buttarsi giù ed essendo consapevoli che tutto si risolve. Le mazzate sono ben altre, come commentavo in quel famoso post di teo, le persone che non sono abituate a vivere in difficoltà credono che se non riescono ad aprire il barattolo della marmellata sia una tragedia. Proprio perchè non sono abituate ad affrontare situazioni davvero difficili, come quella di trovarsi improvvisamente senza una casa, come quella di doverne trovare a tutti i costi una ben sapendo di doverla lasciare entro qualche mese, come quella di dover fare tre lavori per poter campare, come quella di pensare di aver raggiunto stabilità nel bene o nel male e venire strappati da tutto questo, senza preavviso. Eppure queste persone, che ben conoscono certe situazioni, non si rendono conto (o forse se ne rendono conto in parte ma non gliene frega un accidenti di niente) che c'è chi sta peggio. Anche la mia situazione risulta essere banale se ci si pensa su! C'è gente che affronta lunghe e dolorose malattie con uno spirito positivo, c'è gente che sta accanto a queste persone e vive pienamente ogni momento ben sapendo che potrebbe essere l'ultimo. C'è gente a cui è stata distrutta la vita da bombe a pioggia dal cielo. Bisognerebbe fare una scala di valori di ciò che è veramente importante e di quello che non lo è. E' anche ovvio che le cose sono soggettive, e che finchè un'esperienza non viene provata sulla propria pelle è davvero difficile capire. Ci vorrebbe solo un pò più di intelligenza e di umiltà in questo mondo in cui ti basta chiedere per avere e se una di quelle cose che hai chiesto ti viene a mancare sembra che finisca il mondo. Bisognerebbe riflettere prima di lamentarsi, fermarsi un attimo a pensare. Ma forse è chiedere davvero troppo al genere umano.