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Maria Immacolata 51

Apre la Scuola Maria immacolata di Alghero 1951

 

 

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Classi seconde e terze.Cronaca

Post n°21 pubblicato il 30 Luglio 2011 da mariaimmacolata1951
 

CRONACA DI UNA CLASSE SECONDA  MASCHILE

31 ottobre

L'inizio delle lezioni, quest'anno, è stato ritardato dall'  "asiatica" che ha colpito in altissime percentuali specialmente la popolazione infantile della nostra città. Le aule scolastiche sono state riaperte il 21 ottobre, ma ancora oggi, a dieci giorni di distanza il numero degli alunni che non si sono presentati è notevole: circa la metà degli iscritti.

Mi è stata assegnata una seconda maschile composta da tutti gli alunni che l'anno scorso ho avuto in prima, meno tre che non si sono presentati all'esame di riparazione della sessione autunnale. In più mi sono stati assegnati cinque nuovi alunni provenienti da scuola paterna e tre ripetenti.

5 novembre

Oggi finalmente la mia classe è al completo. Il ritrovarci ancora insieme, tutti quanti, ci ha riempito di gioia ed ha eccitato i miei scolaretti che avevano tutti un ricordo dell'anno passato o delle vacanze da raccontarmi. Abbiamo ricordato anche i tre compagni rimasti indietro e ci siamo rammaricati per loro. I "nuovi"  hanno avuto un cordiale benvenuto e, se prima si sono mostrati un po' restii a parlare, poi, incalzati dalle domande dei compagni, hanno raccontato anche loro ricordi ed esperienze dell'anno passato.

Mi auguro che questo clima di affetto e di collaborazione che oggi si è creato tra le pareti ancora spoglie della nostra aula, regni sempre tra noi e renda il nostro lavoro piacevole e sereno.

7 novembre

Dal Patronato scolastico mi sono stati consegnati due pacchi di quaderni e sono stati distribuiti quattordici libri agli alunni più bisognosi. Veramente, gli alunni che avrebbero bisogno di assistenza sono più di quattordici nella mia classe. Alcune mamme sono venute a trovarmi per chiedermi di far assistere i loro figlioli. Mi hanno raccontato tristi casi di malattie, di disoccupazione e di miseria. E l'aspetto dei loro bambini è una chiara testimonianza della verità delle loro parole.

 Due in particolare mostrano, per esempio, segni di denutrizione per la loro magrezza eccessiva e il pallore giallognolo del viso. I loro grembiulini sono coperti di toppe, le scarpe talvolta sono completamente sfondate e si riempiono d'acqua nei giorni di pioggia. Eppure questi bambini non sono stati assistiti. Il Patronato non ha fondi sufficienti per tante necessità.

Spero che sia maggiore il numero degli ammessi alla refezione.

19 novembre

Con una semplice cerimonia religiosa, che ha riunito tutte le classi della Scuola Elementare  nella Cattedrale per la S. Messa officiata da S.E. Monsignor Vescovo, è stato inaugurato ufficialmente l'anno scolastico. Il nostro Presule ha rivolto agli scolari e agli insegnanti semplici e affettuose parole di incoraggiamento e di augurio benedicendo il nostro lavoro.

21 novembre

Quest'anno hanno preso parte alla Festa degli alberi anche i miei scolaretti di seconda che l'anno scorso ne erano stati esclusi perché troppo piccoli. Con una conversazione avevo preparato i bambini alla cerimonia che li ha interessati e anche emozionati. Ho avuto da loro la solenne promessa che mai più si sarebbero arrampicati sugli alberi che abbelliscono le nostre vie e che sono una continua tentazione per certi discoletti in vena di ascensioni acrobatiche. Sono certa ora che tutti hanno capito l'importanza che gli alberi hanno per l'uomo e che li ameranno e li rispetteranno.

4 dicembre

Oggi ha avuto inizio la refezione scolastica. Contrariamente alle mie speranze solo otto sono gli ammessi. Altri tre vengono assistiti dal centro A.A.I.

Aspetto le solite visite delle mamme dei non ammessi. Purtroppo non potrò far nulla per loro e le manderò, come sempre, dal Presidente del Patronato perché gli espongano i loro casi e ne ottengano l'aiuto nei limiti del possibile.

21 dicembre

Il mio lavoro di questo primo periodo dell'anno scolastico è stato piuttosto difficile e, devo ammetterlo, mi ha dato meno soddisfazione di quanto mi era lecito attendermi.

In quest'ultimo mese, poi, alcuni alunni sono stati assenti per intere settimane per una recrudescenza di febbri influenzali e tali assenze hanno costituito una remora allo svolgimento del lavoro della classe.

La maggior parte dei bambini durante l'estate non ha toccato, letteralmente, una penna o letto una pagina di libro. Si tratta di fanciulli lasciati a se stessi per tutto il giorno da mamme impegnate in lavorii extra-domestici o, peggio, incapaci di capire che il loro compito non è solo quello di mettere al mondo figli e di nutrirli e vestirli alla meno peggio, ma anche di educarli almeno al rispetto verso loro stesse, il prossimo, e le cose proprie e degli altri.

Ho in classe degli scolari che hanno già ridotto il grembiulino in condizioni pietose e lo tengono fermo sul dorso con grosse spille e legacci vari. I piccoli strappi diventano da un giorno all'altro squarci che mostrano magliette sudicie e calzoncini a brandelli tenuti su da spaghi legati in tutti i sensi. È mai possibile che certe madri non conoscano affatto l'uso dell'ago e del filo? Gli stessi scolari hanno sempre la penna rotta o addirittura non l'hanno; i loro quaderni sembrano campionari di macchie tanto varie possono essere le loro origini e quel che si vede della loro pelle fa intuire senza dubbio alcuno che l'acqua e il sapone si usano solo in rare occasioni.

E sono ancora gli stessi scolari che disturbano i compagni, che sembrano sordi ad ammonimenti e rimproveri. Ho chiamato i loro genitori e non si sono mai presentati. Ho cercato di rivolgermi a loro con affetto reso ancora più profondo dall'indicibile senso di pena che provo a vederli, ma ho la triste sensazione che tutto quel che io riesco a far sbocciare nei loro cuori e nelle loro menti venga strappato via appena lasciano l'aula e rientrano nell'ambiente nel quale sono nati e cresciuti.

1 Marzo

Sono rientrata oggi dopo quarantacinque giorni di congedo per motivi di salute.

Durante la prima quindicina di Gennaio, avendo appreso dalla diagnosi del medico che il periodo di riposo e di cura che mi era necessario sarebbe stato piuttosto lungo, ho pensato di stendere un piano di lavoro che servisse fino a tutto febbraio anche al collega che mi avrebbe sostituito in classe. Ritengo di aver fatto bene perché il collega supplente, pur dando ovviamente un'impronta personale all'insegnamento, ha fatto proseguire il lavoro degli scolari secondo il metodo al quale erano abituati e ciò ha reso più facili i rapporti tra il nuovo maestro e gli scolari. Me ne sono resa conto da quanto oggi i bambini mi hanno raccontato e mostrato.

31 Marzo

Numerose e prolungate assenze hanno rallentato il ritmo del lavoro nella mia classe. Un gran numero dei miei scolari è stato colpito dal morbillo e dalla parotite che si sono propagati in città con violenza e rapidità straordinarie. Per il morbillo si sono avuti numerosissimi casi recidivi e complicazioni polmonari che hanno reso piuttosto precarie le condizioni di salute dei bambini.

Non mi resta che sperare sulla grande capacità di recupero che i bambini dimostrano sia per quel che concerne il loro fisico che nell'attività delle loro menti.

30 Aprile

La situazione, rispetto alle assenze,  si è pressoché normalizzata. Una nota a parte meritano poi alcuni scolari che si assentano per uno o più giorni a intervalli più o meno lunghi e di cui i genitori non giustificano mai le assenze. Sono i ragazzi più anziani e svogliati della classe che in determinate occasioni si sono mostrati particolarmente sensibili alle mie esortazioni e ai miei incoraggiamenti e si sono sforzati di far bene, ma che generalmente sono più sensibili all'invito delle scogliere e dei viottoli di campagna e marinano allegramente la scuola. Ne avverto i genitori ma, nella maggior parte dei casi non si presentano. Quando vengono a trovarmi confessano candidamente di "non poterci fare nulla". So perfettamente che è mio dovere far amare la scuola dai miei alunni, in modo che ci vengano spontaneamente e gioiosamente; so anche che ho fatto e faccio tutto quanto sta in me affinché le ore trascorse a scuola siano liete e serene; ho sempre detestato tutte quelle esercitazioni e "lezioni" che fanno sbadigliare insegnante e scolari e quasi tutti i bambini dimostrano con quel che hanno appreso, con la confidenza che hanno in me, con la spontaneità e il trasporto che mostrano nell'apprendere, che la strada che seguo non è del tutto sbagliata.

Ma non so più quel che debbo fare per indurre i piccoli ribelli a preferire la scuola alla strada.

18 Giugno

Ieri è stato l'ultimo giorno di lezione. In complesso posso considerarmi soddisfatta del lavoro della mia classe. Molti alunni mi hanno seguito con profitto talvolta ottimo. Qualcuno è rimasto nella mediocrità; incapacità, malattie, svogliatezza dovuta per lo più a condizioni fisiche spesso preoccupanti giustificano ai miei occhi lo scarso rendimento.

Qualche altro si è mostrato distratto, pigro, indifferente e restio ad assimilare almeno un minimo di  educazione.

Non ho rimorsi, comunque. So di aver fatto tutto quel che mi era possibile, con cuore di madre e di educatrice.

Oggi il Signor Direttore ci ha riuniti, dopo circa una settimana concessaci per la consultazione e lo studio dei nuovi libri di testo, propostici dalle diverse case editrici, per la scelta dei testi che useremo l'anno prossimo.

Come sempre il nostro Direttore ha creato un clima di cordiale serenità e, dopo aver dato lettura della circolare ministeriale, relativa alla adozione dei libri, si è intrattenuto con noi per darci consigli e suggerimenti sugli esami imminenti.

Le sue parole pacate e affettuose sono state incoraggianti e confortanti in questi ultimi giorni della nostra fatica.

 Classe Seconda

La classe di Paola Palomba in seconda  elementare con la maestra Dina Piccinini. Le bambine indossano il grembiule nero "rallegrato" dal collettino bianco tenuto chiuso da un fiocco. Il marciapiede antistante la gradinata è fatto con mattonelle grigie mentre ora è realizzato con mattonelle rosse e bianche.

CRONACA DI UNA CLASSE SECONDA FEMMINILE

24 febbraio

Ho preso servizio come supplente in questa classe.

È una seconda femminile: 19 bambine in tutto che dal 7 marzo si sono ridotte a 18 perché una si è trasferita nella vicina tenuta dell'E.T.F.A.S.  "Maria Pia".

Sono delle bambine che sin dal primo momento che mi hanno vista, mi hanno fatto una buona accoglienza e mi si sono affezionate. Seguono bene quasi tutte: ne ho trovato una soltanto che è la negazione assoluta per l'aritmetica: non ha ancora afferrato il concetto delle operazioni e di conseguenza non sa fare neanche le più facili addizioni senza riporto.

Le altre bambine invece sono abbastanza preparate e seguono senza difficoltà tutto ciò che si fa in classe. Nel programma sono abbastanza avanti, ma questo è dovuto anche al fatto che le bambine sono poche e quindi si può lavorare meglio.

Aprile

Nonostante Aprile sia considerato un mese tipicamente primaverile qui ad Alghero, è stato un mese molto freddo.

Conseguenza di questo sono state tante assenze da parte delle bambine per il maltempo e per le influenze.

Le feste pasquali hanno entusiasmato moltissimo le bambine che le attendevano con ansia. Hanno preparato con tanta gioia i biglietti augurali per i familiari e hanno studiato volentieri, recitandole poi con molta grazia, le facili poesie adatte alla circostanza.

Solo verso la fine di aprile il tempo è migliorato, dopo tanta pioggia è riapparso il sole e la primavera si è manifestata in tutto il suo splendore.

30 Aprile

Lezione all'aperto accolta con generale entusiasmo da tutte le bambine.

Siamo andate su una collinetta da cui si domina tutto il panorama della città sino al mare. Le bambine si sono divertite moltissimo: hanno raccolto fasci di fiori, chiedendo poi spiegazioni su questo o su quello, hanno giocato e cantato allegre canzoncine.

Maggio

Nella nostra città la primavera si è manifestata in questo mese dopo  un aprile freddo e piovoso. Questo improvviso risvegliarsi della natura è stato accolto con grande entusiasmo da tutta la scolaresca e seguito nei più piccoli particolari come lo schiudersi di un bocciolo, il volo di un uccellino, l'improvvisa fioritura di un albero, la pioggerellina.

Le bambine hanno avuto cura di aver sempre fiori freschi nell'aula e assieme abbiamo coltivato alcune piantine. In questo mese ho notato grandi miglioramenti in alcune bambine che sino a poco tempo fa non facevano quasi niente. Un'alunna che guardava l'aritmetica come uno spauracchio, ora ha imparato a fare bene anche le operazioni più difficili.

E come lei anche altre hanno fatto progressi nei dettati, nella lettura e nei facili temini.

Giugno

Le scuole volgono al termine, è giunto ormai il tempo di cogliere i frutti di un intero anno di fatiche. Le bambine che aspettavano con ansia questo mese, sono molto contente, ma la loro contentezza è velata un pochino dalla preoccupazione dell'esame (il primo quasi per tutte).

7 giugno

Lezione all'aperto. Siamo andate vicino al mare, perché ormai fa caldo, abbiamo cantato allegre canzoni e giocato.

Le bambine si sono divertite moltissimo e hanno chiesto molte spiegazioni su ciò che vedevano e che maggiormente destava il loro interesse.

Classe terza

 La classe di Paola Palomba in terza elementare

CRONACA DI UNA TERZA MASCHILE

21 ottobre

Inizio dell'anno scolastico. Mi trovo a letto affetto da epidemia asiatica.

Ho chiesto infatti congedo per motivi di salute. La scolaresca è stata affidata a due colleghi supplenti.

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