Creato da umbredemuri il 11/05/2014
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Post n°153 pubblicato il 14 Gennaio 2017 da umbredemuri

Un giunco si arrovella sul suo destino, vorrebe ribellarsi, irrigidirsi al vento, farsi spezzare, finire ingiallito confuso nel terreno. Poi, finita bufera, con la brezza ritrova le carezze e nuove carezze dispensa intorno.

Hai mai visto sorridere un giunco?

 
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Post n°152 pubblicato il 08 Novembre 2016 da umbredemuri

Vi è un momento in quell'angolo del tuo cuore che mi appartiene. Lì mi muovo come a casa, è un angolo sconfinato dove ho appeso il tuo viso le parole i sogni i sorrisi le lacrime, le mie paure gli sguardi i fremiti il tempo tutto. In effetti lì sono a casa perchè vi sei tu, ci siamo noi. Spesso sono solo, ma so che se chiudo gli occhi trovo anche te, affacendata impegnata vigile decisa fragile coraggiosa. Perchè vi vado? Perchè quando tu decida di alzare quei limpidi occhi neri mi possa trovare e il momento torni magicamente ad essere nostro, come sempre, come è scritto, come vogliono le stelle. Un momento dove il tempo umilia se stesso sciolto in una musica troppo mite perchè qualcuno la possa mai comporre.

Senti?... 

 
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Post n°151 pubblicato il 22 Ottobre 2016 da umbredemuri

Disegno una porta immaginaria nel pallido sole pomeridiano, mentre osservo la mia ombra lunga e sbiadita la porta si apre e una debole luce agitandosi mi invita. Attraverso e la seguo. Lo scenario mi è familiare, un bosco rado e profumato, il rumore dei miei passi sulle foglie tacitano un gorgogliare assiduo e le petulanze degli animali. un brivido vorrebbe imbrigliarmi ma procedo deciso. I cani laggiù latrano, una voce li quieta, riconosco i muri della casa tra le fronde arrese alla stagione, ti chiamo e mi fermo in attesa di un tuo cenno. La luce del giorno si ritrae discreta ma distinguo ciò che voglio e vedo. Sciogli i capelli li agiti poi li raccogli ancora e riassettata ti fermi a qualche passo. Solo sorrisi, adesso, che inventano parole nuove ma non le sanno pronunciare.

 
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Post n°150 pubblicato il 27 Settembre 2016 da umbredemuri

In particolare prediligo la pioggia di tue parole, ma la stagione è arida, bagnarsi con loro richiede un viaggio nel passato, anche così poi finiscono e resto lì secco come un citoplasma asfittico senza la sua membrana ad annusar torno torno in cerca di gocce preziose di quella brina, sconfortato come un cancello scardinato.

 
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Post n°148 pubblicato il 17 Luglio 2016 da umbredemuri

ciao Barabì, come stai?

 
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