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Post n°163 pubblicato il 10 Febbraio 2022 da umbredemuri

Magari vengo qui domani e mi rileggo, potrebbe essere che capisca qualcosa di me, che mi comprenda meglio, che mi veda con la giusta ottica, anche se non la conosco, non so nulla di lei, per la verità so anche poco di me, si impara sempre dicono. Quei che lo dicono di solito sono piuttosto antipatici, "saputi" è il termine corretto. A me piace essere antipatico, ma non saputo. Se sei antipatico ti evitano, se sei saputo anche. Quindi che differenza fa? Non so, lo scoprirò domani. Verrò qui, forse, se mi ricorderò e lo scoprirò. Devo scriverlo da qualche parte, tipo qui con un bel nodo a qualche cavetto usb e mi ricorderò. Ho la casa piena di cavetti annodati, mi secca snodarli, dovrei far finta di essermi ricordato, barare insomma.
Se bari con te stesso e poi te ne accorgi finisce che non ti parli per giorni, antipatico e automisantropo sarebbe troppo, meglio un tripudio di nodi.
Questo che ho in mano è un nodo su una usb di tipo c, perciò è recente, il tipo c lo è, che tipo è uno che annoda i cavetti usb di tipo c? Certamente malato, ho la nodite querula, non penso si tratti di una malattia ereditaria, ma è pur sempre una malattia. Anche se strofino il cavetto come un gioioso rosario barocco non mi risveglia alcun ricordo, dovrei annodare qualcosa di più funzionale. Ho provato con i post-it di color albicocca, ne ho fatto orrendi origami senza alcun riscontro mnemonico. Scrivervi su è troppo banale, noi antipatici detestiamo le banalità qualunquistiche ed i luoghi comuni, l'originalità viene sempre premiata, o no? Ma chi si prende la responsabilità di premiarla? Bella domanda! Peccato che la risposta sia del tutto priva di interesse. Devo smettere di pormi domande finirò per cercare risposte, tutta l'umanità cerca risposte, le questioni esistenziali demoliscono le speranze.

 
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Post n°162 pubblicato il 10 Febbraio 2022 da umbredemuri

Indubbiamente ho superato i miei limiti, al punto che se torno indietro trovo quelli di un altro. Avevo degli appunti da qualche parte per ritrovare il bandolo, ma trovo solo l'elenco di password del 2007. Ho scritto talmente tanto che le parole si sono ribellate, sofisma é diventato casatisma, sproloquio crisantemo, cinismo frottole. Ho programmato un microntrollore per aiutarmi a mettere ordine in questa entropica fantasia, devo averlo programmato troppo perchè adesso scrive per me romanzi del settecento.
In fondo me lo merito, forse anche in alto, persino di fianco. Dovrei trarre delle conclusioni, dovrei trovare qualcuno da incolpare, dovrei trovare uno Spicologo bravo, ma così bravo non si trova e se si trova non è perchè lui si è cercato ma piuttosto perchè non sapeva dove andare così non si è mosso e se uno non si muove non può nemmeno perdersi.
Sì! Dovrei trovarne uno che non si perde o che si perde solo quando mi trova. Cercherò invece una contraddizione nei termini che mi permetta di scoffiggere il dannato sofisma, quello che regna sulla perversione naturale delle cose. Quella perversione che tutto pervade permea perplime perturba pernice e perjung pervinca e perperda perlina e pergiulia.
Pertanto così (disse guardandosi pollice e indice della stessa mano) ho superato anche i suoi limiti.   

 

 
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Post n°161 pubblicato il 16 Febbraio 2021 da umbredemuri

Stavo scrivendo un bel post, tutto pieno di anacronismi linfatici e ipertensioni dispotiche, quando 'suddenly' (come disse Lennon in yesterday), in una proiezione esoterica, mi è apparsa la mia odontotecnica in camice panna e collant nere. Il mio post è fuggito in Alabama senza 'por tempo in mezzo' ('subito' per i progressisti della lingua), non mi ha dato modo di prendere appunti, così non ho memoria di quanto volessi condividere, so per certo che si trattava di un bel post, quello che ciascuno sogna di scrivere almeno dodici volte in una notte per combattere l'insonnia, quello che fa dire a chi lo legge "uhh che bel post!" come si trattasse di un massaggio tantrico esclusivo e tenace.
Questo mi riporta all'improvvisa immagine suddetta, la mia odontaroba in realtà è un masculo, credo persino da sempre, barba nera, occhiali miopici e voce baritonale un po' strascicata per via di una vecchia paresi sinistra (nel senso della sua posizione).
Cerco la connessione ancestrale tra le due cose, la perdità del post e le collant, mi aspetta un lavoro spossante, ma innegabilmente ricco di simbiotiche esperienze fraudiane o kafkiane (dipende dall'angolo di rifrazione dell'anima). Perciò non credo che scriverò questo post.

 
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Post n°160 pubblicato il 23 Novembre 2020 da umbredemuri

Quand'anche fosse e mi trovassi d'accordo, dovrei esimermi. Il che, detto fra me e me ed un concerto tribale, è tutto dire. Per esimersi occorre esser presente. E come può da esserlo chi sa di non esserlo? Ecco, è successo ancora, dov'ero rimasto? Ah sì, il concerto! Decisi di concerto col mio subconscio di affittare qualche neurone di fiera (inteso come mercato) per compendiare le mancanze palesemente insufficienti e maledettamente procaci (chi non ne conosce è invitato gentilmente a cambiare pianeta). Il risultato fu insperato, purtroppo non lo rammento. Non me ne voglia colui che detesta il sillogismo la fonduta e l'euristica in quest'ordine, ma l'importanza della comunicazione prescinde ineluttabilmente dalle fallacie di qualsivoglia ragionamento. Felice di aver chiarito, mi defilo. 

 
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Post n°159 pubblicato il 17 Settembre 2020 da umbredemuri

Fronzoli precipui, stille filosofali, corolle autarchiche e frulli d'ali.
Due grani di sale e un cucchiaino d'olio.
Ti siedi all'ombra e massaggi le braccia con la pozione.
Se compaiono eritemi non prendertela con me.

 
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