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Post n°538 pubblicato il 02 Giugno 2012 da ipostasideltempo
Fin dagli albori dell’umanità è presente tra gli uomini un sentimento di attesa e di aspettativa unito a previsioni del futuro e a predizioni della fine del mondo .La convinzione che l'intero universo stia per finire con una catastrofe globale e di vecchia data, ed e, in effetti, una parte importante della tradizione culturale occidentale.Mentre durava il regno davidico di Giuda, prima del 586 a.C., gli Ebrei erano certi che Dio era il giudice divino che amministrava premi e punizioni agli individui secondo le loro azioni. Questi premi e queste punizioni venivano dati in questa vita, non in quella futura. Questa fiducia non sopravvisse alla sconfitta.Dopo che il regno di Giuda fu devastato dai Caldei guidati da Nabucodonosor, dopo che il Tempio era stato distrutto e molti degli Ebrei deportati in schiavitu' a Babilonia, sorse un rimpianto fra gli esiliati per il ritorno del regno e per un re della vecchia dinastia davidica. Poiche questi desideri, se espressi apertamente, erano tradimento agli occhi dei nuovi padroni non ebraici, si affermo l'abitudine di parlare ellitticamente del ritorno del re. Si parlo del ≪Messia≫, cioe dell'≪Unto≫, poiche il re era unto con olio nella cerimonia dell'incoronazione.Il profeta Gioele, attorno al 400 a.C., scriveva: ≪Guai al giorno! perche il giorno del Signore e vicino, e verra come una distruzione dall'Onnipotente≫ . Il quadro riguarda un evento di un giorno preciso in cui Dio giudichera tutto il mondo: ≪Riuniro tutte le nazioni e le portero nella valle di Giosafat, e perorero li la causa del mio popolo e mio erede Israele…≫ . Questa fu la prima espressione letteraria di un ≪Giorno del Giudizio≫, cioe di un tempo in cui Dio avrebbe posto fine al presente disordine mondiale.Questa aspettativa messianica divenne forte e piu estrema nel II secolo a.C. in cui i Seleucidi, la dinastia greca che era succeduta ai Persiani dopo Alessandro Magno, cercarono di sopprimere l'ebraismo. Gli Ebrei si ribellarono guidati dai Maccabei e il Libro di Daniele fu scritto per appoggiare la ribellione e per promettere un futuro radioso.La ribellione maccabea ebbe successo e un regno giudaico fu ristabilito, ma neanche esso porto all'eta dell'oro. Gli scritti profetici, pero, mantennero viva l'aspettativa fra gli Ebrei per i due secoli successivi. Il Giorno del Giudizio era sempre imminente; il Messia stava per venire; il regno della giustizia stava per essere instaurato.Con una simile aspettativa universale costantemente riportata alla memoria, chiunque proclamasse di essere il Messia era destinato ad avere un seguito sopratutto sotto il dominio di Roma.Ci furono parecchi pretendenti a questo titolo che non ebbero alcuna fortuna politica. Fra questi, pero, vi fu Gesu di Nazareth, seguito da pochi umili Ebrei rimastigli fedeli anche dopo che Gesu era stato crocifisso senza che nessuno alzasse a difenderlo. Quelli che credevano in Gesu come il Messia avrebbero potuto essere chiamati ≪Messianici≫, ma la lingua dei seguaci di Gesu divenne quella greca con l'aumentare delle conversioni dei Gentili, e in greco Messia si dice Christos, per cui i seguaci di Gesu furono chiamati”cristiani”.Lo stesso Gesu viene descritto mentre profetava una imminente fine del mondo:”Ma in quei giorni, dopo molte tribolazioni, il Sole si oscurera, la Luna non dara piu luce, le stelle del cielo cadranno e le potenze del cielo saranno scosse. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del cielo con grande potere e gloria… In verita vi dico, questa generazione non passera prima che tutto questo sia compiuto. Cielo e terra passeranno… Ma il giorno e l'ora in cui questo accadra non lo sanno ne l'uomo ne gli angeli del cielo, ne il Figlio, ma solo il Padre”.Nel libro conclusivo della Bibbia,l'apocalisse di Giovanni,si trovano descritti con dovizia di particolari gli ultimi giorni dell'umanita';giorni tragici,che vedranno accadere sulla terra una serie di spaventose catastrofi inviate da Dio per punire gli empi:”E vidi un angelo scendere dal cielo, con la chiave del pozzo senza fondo e una gran catena nella sua mano. E si impadroni del drago, quel vecchio serpente, che e il Diavolo, Satana, e lo lego per mille anni. E lo getto nel pozzo senza fondo, e ve lo rinchiuse, e vi pose un sigillo perche non potesse piu ingannare le nazioni, finche i mille anni non saranno passati: dopo di che sara libero per un po' “.Ho citato alcuni passi della Bibbia,ma chiaramente le profezie che riguardano la fine dell’umanità sono innumerevoli: c’è chi prevede fiamme e fuoco dal cielo, chi terremoti e catastrofi naturali, chi l’impatto di un meteorite,chi parla dello spegnimento del Sole , chi parla di guerre nucleari a cui la razza umana non sopravvivrà o quantomeno solo pochi meritevoli o “risvegliati”,fino al 2012 , data del famosissimo ciclo Maya.Fino a ora l'umanita' e' andata avanti(nonostante le attese); a oggi non c'e niente che ci minacci di una distruzione imminente in modo tale che siamo incapaci di evitarlo. La vera minaccia siamo noi uomini con i nostri egoismi di conquista e manie di potere.Se in futuro l'uomo non avra' la capacita di riconoscere che il nemico non e' il suo vicino, ma piuttosto la miseria, l'ignoranza e la fredda indifferenza verso il prossimo, una fine imminente sara' sempre presente. Possiamo scegliere deliberatamente di annientarci reciprocamente o non avere alcuna catastrofe che accompagni perennemente la nostra esperienza su questa terra.
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"Io sono il Grande Fenice, che è in On, supervisore di tutto l'esistente.
Mi librai in alto in volo quale dio primigenio e assunsi forme.
Io sono Horus, il dio che dona luce per il tramite del suo corpo."