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... e la poesia mi salverà ... (equilibrio precario)
Post n°10 pubblicato il 24 Giugno 2008 da unica_perla
(foto Virginio Messori) Fiaba Età di fuoco e d’aria Infanzie d’acqua Dal verde al giallo Dal giallo al rosso Dal sogno alla veglia Dal desiderio all’atto Solo si dava un passo che tu facevi senza sforzo Gli insetti erano gioielli animati Il calore riposava al bordo dello stagno La pioggia era un salice dai capelli sciolti Nel palmo della tua mano cresceva un albero Quell’albero cantava rideva e profetizzava I suoi vaticini coprivano d’ali lo spazio C’erano miracoli semplici chiamati uccelli Tutto era di tutti Tutti erano tutto C’era solo una parola immensa e senza rovescio Parola come un sole Un giorno si ruppe in frammenti minuscoli Sono le parole del linguaggio che parliamo Frammenti che mai si uniranno Specchi rotti dove il mondo si guarda infranto (Octavio Paz) |
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