Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

 

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Ma chi cazzo te l'ha chiesto il feedback?

Post n°665 pubblicato il 16 Giugno 2011 da middlemarch_g
 

Perché le mie ossessioni cercano sempre le parole? Perché avvolgo le ferite che pungolano in una garza sterile di definizioni? Perché un dolore mi sembra sempre meno acuto quando riesco a fargli cavalcare una descrizione appropriata? Cos’è che attutisce il colpo nella pratica perversa della verbalizzazione?

 

E perché l’unica paura che mi uccide, quella per evitare la quale sarei disposta a prostituirmi, a mentire, a prendere psicofarmaci, è il terrore del male indistinto che non riesci a ridurre a proporzioni gestibili tramite il modo in cui te lo racconti?

 

Perché, perché, perché il dolore che ha un senso è più sopportabile? Sarebbe come dire che quando hai solo caffè di cicoria la situazione migliora se lo puoi aromatizzare alla cannella. Ma il caffè di cicoria fa schifo comunque, cazzo vuoi che cambi se lo annaffi di cannella? Eppure è così che funziono io, perché invece di cercare l’uscita, continuo a girarmi il film della ricostruzione dei fatti senza capire qual è la soluzione, avendo la matematica certezza di essere un cieco che brancola a un millimetro dalla porta. Spendo ogni energia a cercare di capire quando qui si tratta invece di cercare di uscire.

 

Mi sento come una che ha preso a capocciate il muro di una stanza fetente per anni e anni, coltivando seriamente la speranza di riuscire a sfondarlo con la forza del pensiero.

 

Ma aprire la porta no?

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Commenti al Post:
lupopezzato
lupopezzato il 17/06/11 alle 15:48 via WEB
"Perché le mie ossessioni cercano sempre le parole? Perché avvolgo le ferite che pungolano in una garza sterile di definizioni? Perché un dolore mi sembra sempre meno acuto quando riesco a fargli cavalcare una descrizione appropriata?"
Perché quella è l’unica strada che abbiamo per sbucciarle e comprenderle. Come se definendole, gli dessimo una motivazione, una loro logicità. Solo per leccarci e poter dire "in fondo non sono così folle".
A te t’invidio. Tu almeno riesci a trovare sempre la definizione giusta. Non la parola e la definizione banale come quelle di un idraulico. Una bibliotecaria, nella sua infinita cultura, riesce, per le sue ossessioni, a trovare sempre termini incredibili e descrizioni nelle quali coinvolge fatti e persone come santi o papi o pittori o altri che alla fine diluiscono così tanto quell’ossessione rendendola meno ossessione ma solo normale evoluzione. Per non dire degli effetti collaterali: quell’ossessione che, vedendosi trattata con definizioni come le tue, è pure meno incazzata, quasi contenta. Come gratificata. Meno ossessiva. E sono cazzi. Così la tua cultura aggiunge cannella a quel caffè di cicoria, ed è più facile sopravvivere alle guerre intestine fra quei due nemici che non faranno mai pace, perchè sono te e te. Non è da tutti scoprire che certi dolori - anche se non cercati - sono proprio quelli che danno sapore a tante felicità che non riusciremmo a vivere a pieno se non conoscessimo quel tipo di dolore. Quello che tante volte è voluto. Non perchè lo cerchiamo ma solo perchè non lo evitiamo.
No, aprire la porta no. Sarebbe come andare su un percorso di montagne russe tutto in pianura. Parola d’idraulico.
 
 
viperovip
viperovip il 17/06/11 alle 16:05 via WEB
ve posso abbraccià? A tutt'eddue?
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 18/06/11 alle 10:15 via WEB
aspettiamo a lei però
 
viperovip
viperovip il 18/06/11 alle 10:53 via WEB
Che con gli dèi nessuno che sia uomo soltanto deve provarsi. S'egli s'alza e col capo, tocca le stelle, in nessun luogo allora poggian le incerte piante, ed egli è preda di nuvole e venti. (J. W. Goethe, Centopoesie)
 
 
viperovip
viperovip il 18/06/11 alle 10:55 via WEB
Ogni volta, da queste parti, mi viene in mente la biblioteca universale.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
middle il 23/06/11 alle 11:31 via WEB
Ho pensato talmente tanto a quello che avete detto voi due qua sotto, che mi è venuto il mal di testa. Proprio perché erano cosa belle. Cose su cui riflettere. Mi sa che prima o poi ci scrivo su qualcosa. Non è roba che deve restare nei bassifondi di un commento. Grazie, intanto.
 
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