Creato da middlemarch_g il 24/01/2008

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'Fallisci meglio' è il mio secondo nome

Giorno 2 »

Matrimoni d'ufficio

Post n°1 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da middlemarch_g

Tag: Adversus mulieres

Sto vedendo un film. Orrendo. Ma non è questo il punto.

Si chiama 'Il giorno più bello' per cui il tema è abbastanza abbordabile anche se non ve lo racconto. Basta il titolo e la capisci al volo. Due pisquani ovviamente bellini e con grande e spontanea inclinazione per il glamour decidono di sposarsi, e lì cominciano i casini. Dai tempi delle cineprese a manovella, per ragioni per me inconcepibili, pare che questo sia un tema cinematograficamente arrapante. Pellicole a legioni. Ma lasciamo stare, perchè non è neanche questo il punto.

Dunque dicevo: la trama è conseguenziale. I nubendi vorrebbero una cerimonia semplice e spartana, ma ciò è ovviamente impossibile. Il sottinteso è: ci siamo passati tutti. Chi di noi non avrebbe voluto sposarsi in francescana semplicità e poi si è ritrovato con 15.000 euro di debiti? Ma alla questione vera non siamo ancora arrivati.

Ci arrivo. Ora ci arrivo. La premessa è la seguente: io sono la prova vivente che si-può-fare. Un matrimonio normale senza spazzatura celebrativa. Con quattro gatti, senza vestirsi da pupazza, in comune, niente bomboniere, partecipazioni e tutti i parafernalia della madonna.

E il punto è questo: io mi sono sposata così perchè non me ne fregava un cazzo del ciarpame. E non sono Che Guevara. Non milito in alcuna formazione extraparlamentare. Sono un'icona di limpida e quasi stolida semplicità. E la mia domanda è: ma esiste un'altra donna in questo paese capace di fottersene altissimamente? Dico solo una cosa: ci ho aperto il blog. Ditemi che non sono sola.

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Matrimoni d'ufficio

dr.emme il 24/01/08 alle 23:59 via WEB

Concordo pienamente. Anch'io mi sono sposato in comune, eravano una quindicina di persone fra genitori e amici, siamo andati a mangiare in una trattoria con un menu non convenzionale tra cui fagioli con le cotiche. I vantaggi sono stati che una serie di parenti non proprio simpatici se la sono presa e hanno deciso di sparire dalla mia vita (con mio grande piacere), che mi sono potuto fare un bel viaggio a Parigi e soprattutto è stata una giornata divertente e senza stress.

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middlemarch_g il 25/01/08 alle 08:00 via WEB

Ne sono felice come neanche immagini. L'unico neo - spero che tu non te la prenda -è che sei un uomo, il che rende la cosa sempre incondizionatamente ammirevole, ma lievemente meno anticonvenzionale che se avessi avuto un paio di tette. La tua signora, se posso chiedere, si schierò su questa versionale nuziale fin dal primo momento, o fece resistenza? Perchè purtoppo siamo noi che veniamo cresciute con questo mito, non voi. Comunque grazie. I fagioli con le cotiche mi hanno rincuorato.

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Senza.Filtro il 25/01/08 alle 08:59 via WEB

ti porto un'altra testimonianza inutile, in quanto anche io sprovvisto di tette. né mi sento di poter parlare per la mia ormai ex moglie, perché di balle me ne ha raccontate così tante che anche se allora si dichiarò d'accordo con me nel rinunciare a sfarzo, matrimonio in chiesa, abito da meringa e 350 invitati, ho il sospetto che lo fece soltanto per compiacermi, pur di sposarmi.
però, prendendo per autentica la sua buona fede, abbiamo celebrato il matrimonio in municipio, con 110 invitati di cui 90 erano amici che per anni incontrandomi mi dicevano "cazzo quanto mi sono divertito al tuo matrimonio"; bomboniere e partecipazioni fatte a mano da noi e dagli amici; la cena la affidammo a un servizio di catering, a buffet, economico ma non per questo meno buono e la sala, all'interno di un palazzo rinascimentale, ce la regalò un amico della mia ex moglie. un altro amico portò l'impianto e i dischi e con quelli ballammo fino a tardi.
ma i campioni di ciò sono due amici miei che ora non frequento più: si sposarono in municipio solo pro forma, appena usciti dal lavoro, vestiti così com'erano, senza né pranzo né invitati; i testimoni furono due impiegati comunali. l'assessore incaricato della celebrazione, quando li vide, disse loro: "tranquilli. andrà tutto bene".

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middlemarch_g il 25/01/08 alle 10:28 via WEB

Infatti il mio timore nell'accogliere pareri maschili è questo. Dici benissimo: le donne innamorate fanno una incredibile sequela di cazzate, fra le quali, anche se non fra le più probabili, può essere incluso l'ordine di preferenza del cerimoniale di matrimonio. Credo alla tua buona fede, e a quella del dr.emme qui sopra. Ma vorrei sentire la voce di una donna, perchè così non c'è vero contraddittorio. Grazie anche a te comunque.

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LifeInGreen il 25/01/08 alle 16:59 via WEB

Un commento sul tema da una 35enne non sposata e innamorata. Non é questione di dove e come ci si sposa, e se c'é un uomo che si sposa in comune, ci deve essere anche una donna! Vai fiera del tuo matrimonio "spartano" e senza sprechi,del fatto che te ne fotti altissimamente. Sono contenta per te, ma lo sono anche per la mia amica che si é sposata in chiesa perché ci crede, che l'abito bianco l'ha indossato senza pagarlo uno sproposito,che ha invitato i suoi amici a cena, che ha condiviso con noi un giorno bellissimo. Il punto credo sia la libertà di scelta. Non é più gagliarda quella che decide di sposarsi in comune, e non tutti quelli che si sposano in chiesa sono schiavi del ciarpame o della tradizione. Essere "liberi e consapevoli" nelle proprie scelte, questo fa la differenza. Già sposarsi, per me, é un qualcosa di definitivo, e il "per sempre" non esiste nel mio vocabolario.Tu, sei felice come moglie? Secondo me gli schiavi del ciarpame lo sono meno di quelli convinti, ma anche quando sei convinto, lo sei quando decidi, quando dici "yes, I do", ma poi? Siamo in continua evoluzione,quando si é più di uno, é tutta questione di sincronia, se si viaggia su lunghezze d'onda sfasate...ahi ahi ahi. Ma sono uscita fuori tema, o forse no. Ciao

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middlemarch_g il 25/01/08 alle 22:21 via WEB

A parte che Deo gratias una donna con tutta la dovuta riconoscenza per gli uomini che sono arrivati prima, noto con un certo disappunto che anche qui ci siamo e non ci siamo. Donna si, ma non sposata, quindi attendibile solo per ipotesi tanto più che, lo dici anche tu, siamo in continua evoluzione. Ma non devo essermi spiegata bene, mi succede spesso, in genere nell'impeto della passione dialettica, e me lo rimproverano da quando avevo 5 anni. Ci mancherebbe altro che il punto non fosse 'libertà e consapevolezza'. Se sai quello che fai, ti sposi dove ti pare e come ti piace, va da sè. Io però parlavo di quella categoria di donne - per mia esperienza coincidente con la quasi totalità di esse - che sulla carta parte dichiarando di non volere assolutamente farsi schiacciare dal carrozzone tritacarne e tritasoldi, e che poi, a un anno di distanza trascorso in ineffabili preparativi, stremate dalla fatica, affrante dallo stress, ridotte a brandelli di carne che hai voglia la pulizia del viso non gli togli la patina di angoscia neanche con lo scrub alle mandorle, ti dicono: ci ho provato, giuro che ho tentato, ma è stato inevitabile. E' qualcosa di più grande di te. Ma dove? Ma di che? Ma se lo volevi semplice lo facevi semplice, bastava deciderlo! Se lo volevi. Questo è il punto.

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