middlemarch

com'è 'sto trucchetto???

Tu invitami a pranzo fuori, che te lo spiego.

dovremmo anche mangiare assieme nello stesso posto immagino. mangiare fuori in due località diverse non vale, neh? ;o))

Si, perché tu devi pagare il conto, ciò è connaturato all'idea di invitare una donna, specie una che conosce trucchetti di qualsiasi sorta. E io non posso dire al cameriere: mi ha invitato uno che sta a qualche centinaio di chilometri da qui. Lei gli faccia avere i suoi estremi bancari, e vedrà che lui paga. Sono sicura che ci rimane male. E io non desidero offendere la sensibilità di un cameriere che fa il suo lavoro.

Certo che a ripensarci bene sei proprio un cafone! Manco per finta, oh! Come se, nel caso avessi detto si, ci fosse stato il rischio di vedermi fuori dalla porta del tuo ufficio due ore dopo! Lascia perdere, mi farò invitare da qualcun altro che non avverta l'esigenza di sedersi a un tavolo dislocato in una provincia diversa da quella dove mi trovo io. Magari se pago io, lo rimedio. C'ho 3000 buoni pasto avanzati. Un lusso.

tu stuzzichi apposta, io ti rispondo per le rime. dobbiamo mantenere i ruoli.

Ah, sarebbe a dire che il tuo ruolo consiste nel fare il cafone? Va bene, lo tengp presente per il futuro.

no, quello che fugge.

Dov'è che si incontrano l'amore e le emozioni che sull'amore sperimentiamo? (Sto cercando la tangente...l'ente geometrico, intendo). Forse davanti a quel bicchiere di vino che non berrò mai.

Già. Dove? Dove? Dove santoddio? E' questo il busillis.

Io un posto in mente ce l'avrei...Ma temo che non funzionerà! :-)

forse non sono la stessa cosa ma il confine è labile e il dolore molto molto simile. non credi? eri

Forse è labile il confine ma sono diverse le implicazioni. E anche il modo in cui la cosa ti cambia. Identificandosi con le emozioni secondo me è più facile disperdere energie e alla fine scivolare nel cinismo, nel timore che spinge a non riprovarci. Se invece rimani costante nel tuo centro, devi passare la nottata - tutti dobbiamo passare la nottata, non ci sono militesenti in questo genere di esercito - ma credo che questo salvaguardi la tua integrità. E la tua capacità di amare. Sempre che gliela fai, eh? Mica detto...

Forse è proprio questo il punto. Quel confine è "labile" proprio perchè l’abile confine cambia continuamente come la geografia di ogni sentimento. L’amore per essere motivante ed emozionante, diciamo emotivante, deve rinnovarsi continuamente. Non è facile. Più facile rinnovare il resto. Battisti cantava "chiamale se vuoi, emozioni" io direi "chiamali pure, se vuoi, amori. Restano emozioni. Il che comunque non è poco".

Ma questa è vita :-)

Già. E infatti io non mi lamento. Mi limito a commentare. Prendo atto, diciamo. Lo faccio con grandissimo stile, ammetterai. Come prendo atto io, non prende atto nessuno.

hai omesso "di emme", caro pregasi ;o)

No,no, d'accordissimo con pregasi_toccare. Che merda? Non me lo sogno proprio di dire una cosa simile, anche se non vivo sulle rive del lago Maggiore. Ma scherziamo?

"Dipinto con la cura di far rassomigliare al massimo un ritratto all’originale. Non tutte le emozioni però sono veramente un sentimento" come dire che "L’amore e le emozioni che sperimentiamo sull’amore non sono la stessa cosa".
Ogni tanto l’America ci regala qualcosa che vale la pena apprezzare. Uno dei pittori che amo di più è morto due settimane fa, Andrew Wyeth. Lo amo perchè le sue opere sono racconti. Adoro quella sua ricerca maniacale del dettaglio che non è rivolta a fotografare con i pennelli ma a narrarti qualcosa o qualcuno nella sua più profonda intimità. Senza nasconderti nulla.
Questo per dire quanto sia difficile da spiegare la differenza fra il somigliare e l’essere. Così difficile che è perfino facile confondersi. Secondo me, ovviamente.

Infatti si, pensavo proprio a quella tua osservazione dell'altro giorno. Mi hai ispirata.

trattengo un pò il fiato allora.

Nel mio periodo orribile (che si riproporrà) tutte le mattine, pur dopo una notte insonne, coi pensieri che ti rincorrono assieme agl'incubi, non ho mai detto o pensato che potesse essere una vita di merda.... mai. Andavo a correre all'alba, sul mio fiume, nei boschi, e la vita mi è sempre apparsa bella.. ha un buon profumo :-)

senza nulla togliere al tuo apprezzabile essere positivo, non sempre la merda ha un cattivo odore. poi, senza cadere nel banale, la bellezza della vita è soprattutto un fatto geografico. nel darfur...

e quando c'è la nebbia?

nel darfur?

Vipero sta messo peggio di me con la geografia...Ed io sono quella che non sa che Spinazzola è in provincia di Bari, tanto per dire :-)

lupè, stavo scrivendo una risposta che però m'era sembrata troppo piccata ("per forza la vita ti pare sempre bella! sei capace di correre sui fiumi!!! io invece ce casco sempre dentro..."), allora ho deciso pe runa lieve battutina sull'alba, il fiume, il bosco etc... Se c'è la nebbia, la vedi sempre bella? Tutto qui... (comunque nel Darfur sì, c'è la nebbia come in tutti gli altopiani - sempre che lo sia -. Sono stato ad Asmara e l'elevazione dona alla città una nebbiolina perenne appena cala la sera. Uno spettacolo, praticamente hai la testa all'aperto e il resto del corpo immerso nella nebbia).

malinteso vip, era ironia anche la mia :o)) tornando al bicchiere è perfino banale che si possa dire che è mezzo vuoto o mezzo pieno quando è a metà. Il problema è quando è vuoto. Cosa dice l'ottimista? (quello che dice il credente risparmiatemelo).

ho voluto fare il cavaliere. ho scritto lupè, ma in realtà rispondevo a Ms...

Ms con la maiuscola...? ;-)

L'accenno, anche solo l'accenno al Darfur per trovar da dire ad un ottimista è un esempio di squisita bassezza.

Eppure l’avevo messo fra le virgole quel "senza cadere nel banale" e invece sbam!

sei un insensibile lupè. non ti bastava dire che ci sono pure i laziali?

E io sarei quello insensibile Vip? E tu che mi parli di calcio come per girare il coltello in una ferita ancora sanguinante? Ai rigori Ramon, ai rigori...

quest'anno la finale è già decisa: vecchi contro nuovi ladroni...

Giochini da bimbo, suvvia, abbi un pò più di considerazione nei miei confronti. Grazie

Però rileggendo Storming wind, mi sono accorto di quanto sia vera quella frase "non smetti di sentire male. Però smetti di identificarti con quello che provi". Il male continui a sentirlo ma è localizzato. Non cambia molto ma almeno non confondi la parte per il tutto.

tanto, non è che faccia molta differenza. la cosa bella è che poi passa, e allora... (lupè, me lo fai tu il tag?) http://www.youtube.com/watch?v=DgcezTFOgKM

denghiu.