Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

 

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Post n°430 pubblicato il 07 Febbraio 2009 da middlemarch_g
 

carboidratiPrima di questo, all'incirca una annetto fa, avevo un altro blog. Tristissimo. Non so bene perché mi fosse uscito così, ma era proprio emaciato. Depresso. Anemico. Infatti campò appena due mesi, e poi spirò in un turbinio di tango e camelie, perché a me le cose semplici e sotto-le-righe non mi si addicono. Si sa. Impossibile disinstallarmi il software Margherita Gautier.

Ci ho ripensato giorni fa perché in quella trentina di post che scrissi per il de cuius ce n'era anche uno in cui parlavo del Diavolo veste Prada. Mi ricordo che all'epoca m'aveva colpito soprattutto per l'esaltazione di uno stile di vita allucinante che identifica il senso della propria identità con il lavoro e la carriera fino al totale sacrificio di qualsiasi valore alternativo. Una delle tante lezioni di vita del cazzo che abbiamo imparato dagli americani. C'è una battuta di Stanley Tucci che dice all'incirca: il primo indicatore del successo è la famiglia. Quando la tua vita privata va a puttane, vuol dire che sul lavoro hai sfondato. E vabbè, contenti voi, contenti tutti. A me, visti da qui, non sembrate davvero molto contenti. Ma magari sbaglio. Del resto, è pieno il mondo di gente che piuttosto che mettere in discussione le sue priorità preferisce spirare di angina pectoris a 45 anni.

Quando l'ho rivisto un paio di settimane fa invece, mi sono sopresa di notare cose che la prima volta m'avevano colpito meno, il che è davvero strano considerato il tipo di argomenti che focalizzano il mio interesse. In particolare il culto ossessivo del peso.

Ci sono un paio di battute che avrebbero l'ambizione di farti ridere se solo non sapessimo tutti quanto poco ironiche suonano per buona parte dell'umanità. Nella prima Andy, seconda assistente di Meryl Streep, incontra Emily, prima assistente, e le fa un complimento surreale: come sei magra! Emily umida di felicità le risponde: sto facendo una nuova dieta. Non mangio niente, e  quando sento che sto per svenire butto giù un pezzo di formaggio! E nella seconda sempre Emily, incazzata come una biscia con Andy che le ha fregato il posto di prima assistente e il viaggio a Parigi, le sputa in faccia: sai cosa mi fa impazzire? Che a te di tutto questo non importa niente! Tu sei una che mangia carboidrati!

Ho pensato che sarebbe un bel titolo per un'associazione culturale. O al limite anche per una commissione parlamentare, in fondo perché no? Donne che mangiano carboidrati. E non solo. Che amano. Che se la godono. Che si divertono. Che scopano. Che sanno stare al mondo a differenza di voi dannate imbecilli frigide. D'accordo, nel caso della commissione parlamentare magari il nome si può accorciare, o eventualmente ridurre ad acronimo: DMCENSCACSGCSDCSCSSAMDIF. Scorre bene e non suona peggio di un qualsiasi codice fiscale, no? E non ha manco i numeri, così è anche più facile da memorizzare.

E' stato un bel monito, devo dire. Anch'io ogni tanto casco nella vertigine della disaffezione per il mio corpo, e non dovrei farlo, lo so, perché comunque il rischio di ingrassare mi atterisce meno della metà di quanto mi facciano spavento queste legionarie anorgasmiche della caloria. Per cui: ce lo diciamo tutte, per favore? Ce lo ripetiamo finchè non abbiamo interiorizzato il concetto? Che ci piace vivere, che ci piace godercela, che ci piace il sesso, che non abbiamo terrore dell'intimità, che sappiamo amare, che sappiamo esserci, che sappiamo finire quando il caso e poi ricominciare? Perché tra il peso e tutte queste belle ambizioni c'è una relazione forte, importante, saporita. E secondo me se ce lo diciamo insieme funziona prima e meglio.

Orgoglio carboidrato.

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Commenti al Post:
piedi.freddi
piedi.freddi il 07/02/09 alle 20:57 via WEB
Immagino, e non credo di sbagliare, che tu sia una di quelle donne per cui ho un'ammirazione profonda, per non dire venerazione pura, che si strafocano qualsiasi ben di dio, con una grazia innata nell'impugnare il coltello, nell'addentare il cibo al limite dei rebbi, nel sostenere un baloon. Il senso di inferiorità che emerge in me, quando sono al vostro cospetto, è tutto dire. Dunque: non sei snob nei confronti di chi si gode la vita gastronomica, perché anche tu ne fai parte, ma non so perché non riesco ad immaginarmiti a tuo agio con chi scivola nell'abbuffata burina. Anche tu innalzi un cartello che recita:"La Classe Non E' Acqua"?
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 08/02/09 alle 09:14 via WEB
Non lo so. Non credo sia una cosa che posso dire io, nel senso che mangio, non mi vedo mangiare. Comunque pensavo al cibo soprattutto come metafora del piacere della vita in tutte le sue forme. Perché provi del senso di inferiorità? A te mangiare crea problemi?
 
pregasi_toccare
pregasi_toccare il 08/02/09 alle 18:18 via WEB
Gaudente, i vizi li tengo quasi tutti, non posso fare altro che essere d'accordo. E sono pure discriminatorio... non gradisco gli astemi, li reputo brutta gente (lo so, ho generalizzato in maniera scandalosa, puoi farmi tutti i rimproveri del caso... ma casualmente non frequento gente astemia, non sono miei amici e ci litigo immediatamente)
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 08/02/09 alle 18:56 via WEB
Io come mi colloco nella scala del tuo gradimento? Sono astemia ma perché proprio non riesco a bere più di un bicchiere. Però me ne vergogno moltissimo, e comunque quando sono in compagnia un bicchiere lo mando sempre giù perché mi sbronzo con una facilità estrema e poi, mi dicono, sono molto divertente da guardare. Posso andare anche così o non raggiungo gli standard minimi? Tieni conto che però mangio che è una bellezza, come si diceva appunto. Varrà pure qualche punto, no?
 
   
pregasi_toccare
pregasi_toccare il 08/02/09 alle 19:03 via WEB
Astemia per necessità.... mai conosciuta una. Non lo fossi per necessità non lo saresti di certo. E questo mi basta :-) Se poi parli tanto quanto scrivi dopo un bicchiere devi essere veramente una bellezza.
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 08/02/09 alle 19:14 via WEB
Non lo so mica esattamente cosa faccio, non mi ricordo. Perlopiù rido, credo. A crepapelle. Non riesco a fermarmi.
 
viperovip
viperovip il 09/02/09 alle 08:55 via WEB
voffei scrifere quaccosa, ma me s'è imparfigliato tutto il muffin al ciccolato... *munch* *munch*...
 
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