Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
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Il rischio di solidarizzare con le vittime

Post n°620 pubblicato il 13 Gennaio 2010 da middlemarch_g
 

Checkmate?
The role of gender stereotypes in the ultimate intellectual sport

From European Journal of Social Psychology, Volume 38, Issue 2 (March/April 2008)
Anne Maass, Claudio D'Ettole, Mara Cadinu

Abstract

Women are surprisingly underrepresented in the chess world, representing less that 5% of registered tournament players worldwide and only 1% of the world's grandmasters. In this paper it is argued that gender stereotypes are mainly responsible for the underperformance of women in chess. Forty-two male-female pairs, matched for ability, played two chess games via the Internet. When players were unaware of the sex of opponent (control condition), females played approximately as well as males. When the gender stereotype was activated (experimental condition), women showed a drastic performance drop, but only when they were aware that they were playing against a male opponent. When they (falsely) believed to be playing against a woman, they performed as well as their male opponents. In addition, our findings suggest that women show lower chess-specific self-esteem and a weaker promotion focus, which are predictive of poorer chess performance.

Poi una dice che non si deve incazzare con le femmine. Perché io la penso così. Non me la prendo quasi mai con i maschi, che sono pur sempre portatori sani di questo genere di contesto, e che nella notte dei tempi, in assoluta coerenza col più puro spirito darwiniano, hanno messo in piedi un baraccone culturale per convincere le donne della loro inferiorità. E' la legge del più forte. Incazzarsi, o peggio, starnazzare come delle galline, significa non aver capito che l'uguaglianza non è un risultato che puoi pretendere di raggiungere su base genetica. Me la prendo invece con le donne. Perché in tutti quei casi in cui si può scegliere - e si tratta dell'assoluta maggioranza - la responsabilità di chi fa è sempre sideralmente inferiore a quella di chi lascia fare.

E svegliatevi, santa madonna. Che sarebbe anche un po' l'ora.

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Commenti al Post:
lupopezzato
lupopezzato il 13/01/10 alle 09:21 via WEB
Contesto che i maschi abbiano "messo in piedi un baraccone culturale per convincere le donne di essere inferiori". Il maschio sarebbe un essere molto migliore se si fosse limitato all’uso del convincimento psicologico. Lui invece, dalla notte dei tempi, ha con l’uso della forza sottomesso i più deboli, femminucce comprese of course, disegnandosi un mondo a suo uso e consumo. E quando dico "più deboli" intendo proprio "più deboli" fisicamente. La parità rivendicata dalla donna è impossibile da conquistare se non si parte dal presupposto che il mondo del lavoro, per fare un esempio concreto e radicale, è stato disegnato dal maschio per il maschio, utilizzando soprattutto la gravidanza come un handicap insormontabile per una reale uguaglianza dei ruoli. Potrebbe sembrare addirittura una beffa il fatto che, proprio nella scacchiera, è la regina ad essere il pezzo più potente. Eheheh, invece tutta la sua potenza è solo al servizio del suo amatissimo re perchè la partita finisce solo con la fine del re.
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 13/01/10 alle 09:57 via WEB
Questo, virtualmente, è un bel tema di discussione. Personalmente non credo nella maniera più assoluta che la forza fisica sia in grado di ottenere risultati anche solo lontanamente paragonabili a quella psicologica. L'esempio citato dall'articolo è padigmatico. Si parla di scacchi. Non è wrestling. Ci vuole ben altro che una serie di sganassoni per convincere una donna della sua inferiorità in merito.
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 13/01/10 alle 10:46 via WEB
Dipende. Non mi pare che, storicamente parlando, gli indiani d’america furono convinti psicologicamente ad entrare nelle riserve così come nemmeno i neGri d’africa furono convinti che fossero viaggi low-cost quelli che li avrebbero condotti in Alabama e nemmeno che un po’ di ebrei entrarono nei forni perché gli veniva raccontato che fossero locali riscaldati. Forse però partiamo da radici diverse. Io parto dalla sottomissione fisica che è stata la premessa che ha consentito al maschio di scrivere le regole. Ora la femmina può svegliarsi e ribellarsi quanto le pare ma se non si riscrivono le regole continuerà ad agitarsi all’interno di una gabbia.
Ti ripeto, contesto solo che sia stato il maschio a convincere le donne di essere inferiori. Per questo, come dici tu, in tanti casi e stupidamente, lo fanno da sole.
Devi però ammettere che non sono le sole.
Prova a pensare all’uso culturale che si fa del termine "inferiorità". Una delle più acclamate scrittrici italiane come la Fallaci usò questo termine perfino per distinguere certi popoli fra loro senza rendersi conto che l’uso stesso della parola “inferiorità” in termini culturali è termometro di imbecillità perché in termini culturali l’unico termine che ritengo onesto e certificabile è “diversità”. (Ciao :o))
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 13/01/10 alle 12:15 via WEB
Non voglio dire che la violenza non c'entra, voglio dire che non è mai davvero efficace - intendo estensivamente efficace, e in grado di produrre giocatori di una qualsiasi disciplina mentale che autoinibiscono le proprie capacità senza alcuna costrizione -se non è accompagnata da un progetto culturale capillare. La violenza fisica raramente annienta con la benedizione della vittima. La vittima potrà anche schiattare, ma si difende, cazzo, e usa ogni risorsa in suo potere per evitare di soccombere. Questa è un'altra cosa. Questa è correità. Per giunta non necessaria. E' per questo che mi incazzo. Quando uno abusa del suo potere perchè è più forte devi stare necessariamente dalla parte della vittima. Ma se è la vittima che si inginocchia e porge il coltello al carnefice, io invece mi incazzo con lei.
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 13/01/10 alle 12:17 via WEB
Poi in fondo siamo quasi d'accordo. Che le donne facciano quasi tutto da sole è anche la mia opinione. E ciao anche a te, testina di lupo.
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 13/01/10 alle 13:43 via WEB
Sull'inefficacia della violenza permettimi di avere qualche dubbio. L'abuso camuffato con l'aristocrazia, le grandi proprietà terriere, le colonizzazioni, lo sfruttamento delle masse fanno pensare al contrario.
 
     
middlemarch_g
middlemarch_g il 13/01/10 alle 18:21 via WEB
Aspetta: non sto dicendo che la violenza non è efficacissima, lo è, ma quando l'obiettivo è la sopraffazione, non lo sviluppo del senso di inferiorità. I casi che hai appena citato sono appunto circostanze in cui alla violenza fisica si accompagna un'impalcatura culturale molto significativa. Un qualsiasi duca d'Alba del XVII secolo non aveva bisogno di massacrare contadini ogni due settimane. L'aveva già fatto il nono del nonno del nonno di suo nonno nell'XI secolo. Il resto è stato la diffusione di un'ideologia capillare che ancora nel XVII secolo convinceva i contadini di essere inferiori al duca. E i contadini del XVII secolo, come i nonni dei nonni, avevano come deterrente che se c'avessero provato ad alzare la testa, probabilmente anche in quel secolo a titolo d'esempio gliel'avrebbero tagliata. Viceversa le donne oggi non hanno più scuse, è questo il punto. Lo fanno per puro spirito di collaborazione.E a me 'sta cosa mi rende nervosa...
 
     
lupopezzato
lupopezzato il 13/01/10 alle 18:47 via WEB
Infatti, come dicevo prima partivamo da radici diverse. Io dalla sopraffazione e tu dal complesso d’inferiorità di certe donne comprese soprattutto (sono d’accordo con p_t) quelle che ambiscono alle quote rosa che, confermando una discriminazione esistente, piuttosto che una conquista sono una concessione caritatevole. Sull’aristocrazia aggiungerei che in termini di diritto i beni degli aristocratici andrebbero confiscati alla pari di quelli mafiosi. A parte la evve moscia non faccio nessuna distinzione.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ganfione il 13/01/10 alle 14:01 via WEB
toh, recentemente ho parlato di scacchi pure io. al torneo in questione una ragazzina è stata vincitrice assoluta della categoria under 10, maschi gli altri quattro vincitori. e mi pare una seconda classificata under 12. c'era un arbitro femmina (gran maestro - o quello era un titolo della massoneria?) su cinque. comunque mi trovi d'accordo sul fatto che in linea di massima ci si taglia sempre di più le palle da soli di quanto te lo facciano gli altri, anche tra maschi.
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 13/01/10 alle 18:23 via WEB
Magari la prossima generazione si regolerà in modo differente. Può darsi. Ma non sono esageratamente ottimista.
 
pregasi_toccare
pregasi_toccare il 13/01/10 alle 16:10 via WEB
Fossi una donna mi starebbero antipatiche pure le quote rosa. Però sono sono estremista io :-)
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 13/01/10 alle 18:26 via WEB
Sulle quote rosa cambio idea tutti i mesi. Mettiamola così: emotivamente sono d'accordo con te. D'istinto mi indispongono, ed è abbastanza chiaro che sotto un certo profilo sono piuttosto offensive. Occasionalmente però potrebbero essere un male necessario. Ed è un condizionale che Dio solo sa quanto mi pesa.
 
pregasi_toccare
pregasi_toccare il 13/01/10 alle 20:10 via WEB
Io tenterei con l'imposizione del matriarcato ma nessuno mi prende sul serio :-)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
L eco di Praga il 13/01/10 alle 21:44 via WEB
Sul matriarcato mi sento di condividere completamente, se però nel pacchetto ci mettiamo anche l'agricoltura, la famiglia mononucleare, le religioni monoteiste e la proprietà privata. Se si è tutti d'accordo da domani col cazzo che si va al lavoro...tutti per boschi a ruminare bacche e a cacciare uccelletti. Maledetti neolitici! Poi per me va pure bene se si mantengono le strutture aziendali pari pari e ci si trasferisce in blocco. Ci dividiamo in clan, fare e tribù e ci spartiamo il territorio. La fara IBM caccia dalla val d'ossola al confine svizzero, al clan DHL ha tutta le sponde del lago di Como, i cassaintegrati in barbagia, tanto ci sono abituati...e così via.
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 14/01/10 alle 17:31 via WEB
Io invece col matriarcato starei attentina. Perché con quello che vedo in giro non sono certissima che si andrebbe verso un sicuro miglioramento.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
L eco di Praga il 13/01/10 alle 21:30 via WEB
Mi ricordo di aver letto di uno psicologo americano che aveva fatto un esperimento simile sulle corner band di Chicago (sono consapevole che questa fonte non la puoi mettere su una tesi). Quella era gente che passava la propria vita giocando a biliardo e sul biliardo basava il proprio rango sociale. Mettendo a giocare insieme gli ultimi e i primi di corner band che non si conoscevano (e che giocando non si dovevano parlare) uscivano fuori risultati complessivamente comparabili. Il problema dell'attesa dei risultati esiste anche in questa forma "intra-generica", il problema mi pare che sia più in generale nell'attesa del risultato più che nel genere di chi lo attende.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
L eco di Praga il 13/01/10 alle 21:32 via WEB
si, ovviamente quelli erano tutti maschi. Non l'avevo detto ma insomma si capiva.
 
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 14/01/10 alle 17:26 via WEB
Sono d'accordo con te. Poi sulla questione delle donne m'ero innervosita per l'ovvia appartenenza di genere, ma è chiaro che questa è una legge universale del comportamento, e che ci rigurada tutti.
 
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