Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi del 21/05/2009

A lot of silence here

Post n°505 pubblicato il 21 Maggio 2009 da middlemarch_g
 

elefante

Mi sa che sto approfittando della vostra gentilezza, il che mi mette un po' a disagio. Ho l'impressione che vi siate fatti l'idea che in questi giorni latito perché sono preda di qualche crisi a sfondo esistenziale potenzialmente foriera di svolte a tinte drammatiche. Però adesso, sentite: solo perché una decide di citare un'eroina romantica ottocentesca completamente fuori di testa che scappa da Parigi e finisce folle e in miseria a Barbados, non è che bisogna prenderla proprio proprio proprio in senso letterale. E' una succosa metafora. Del resto è da sempre il mio problema. Che ho questo vizio di ipostatizzare i miei stati d'animo convertendoli in figure retoriche di un certo clangore. Panorami interiori che sembrano tutto, ma certo non il set di un film di Lars Von Triers. Diciamo piuttosto che tendo agli allestimenti barocchi, forse addirittura decadenti. Una cosa del genere di una messa in scena dell'Aida con 3000 comparse e gli elefanti veri in un contesto informale tipo l'arena di Verona paludata di broccati. C'ho il moto interiore coreografico, ipercinetico, sovrabbondante, trasudante pathos. Ma con un accorgimento che mi salva dalla completa caduta nel ridicolo: non mi prendo mai sul serio. Non mi dimentico che è la rappresentazione di uno stato di disagio, e che è solo un modo come un altro per farmela passare. La mappa non è il territorio. E infatti in genere mi passa in fretta. Sareste sorpresi di vedere quanto poco ci metto a rimandare a casa 3000 comparse a calci nel sedere e accompagnare cortesemente gli elefanti alla più vicina pozzanghera per farsi un bagnetto nel fango. Prego, Dumbo, di qua. Datti una sciacquatina e riposa. Ci rivediamo alla prossima rovinosa caduta di stile.

Tutto questo mi è necessario come l'aria, serve a compensare il mio aspetto pubblico che invece è sideralmente diverso, ed è probabile sia questa la ragione per la quale ho la quale ho deciso di aprire un blog. Perché in pubblico sono l'equivalente di un pastore calvinista. Un pastore calvinista un po' sopra le righe, diciamo. Ma non troppo. Moderata. Spesso silenziosa. Occasionalmente pungente. A tratti aggressiva, ma solo se la situazione lo richiede. Per cui: ho bisogno di allestimenti interiori importanti perché a volte devo sentire in qualche modo il suono della mia voce con la certezza di non poterla confondere con quella di nessun altro. Ma questo non mi impedisce di continuare ad essere una risoluta cazzona. Se non mi prendo sul serio io, per carità, non lo fate neanche voi. 

Per il resto sto bene. Però devo studiare. Ultimo esame il 2 luglio. E poi torno in Fede e Bellezza. Oppure in fede, speranza e carità. Dipende se mi preferite in versione letteraria o teologale.

Però grazie. Davvero. Siete quasi meglio degli elefanti, e non lo dico a tutti.

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

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