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Non sei l'uomo che pensavo fossi..adesso basta!

Post n°47 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da give_it_to_me
 

CON OGGI DICO BASTA E NON TI PENSO PIU', NON TI ASPETTO PIU', NON TI CONSIDERO PIU', NON MI PREOCCUPO PIU' PER TE.

Ho constatato in questi mesi la totale assenza da parte tua di dispiacere e di rimorso per avermi ferita: nemmeno un accenno di ripensamento sulla rigidità egoista delle tue scelte e un gesto di sincera preoccupazione per come posso stare io dopo che tu mi hai trattata così e ANZI ho osservato il tono sempre di parte e opportunista delle poche parole che hai detto/scritto in questo periodo (per me di agonia a seguito del tuo black out), incurante del fatto di prolungare con esse un senso di sospensione e di attesa in me, attesa del tuo ritorno ad un equilibrio tra il tuo bisogno di buttarmi addosso qualsiasi cosa e la capacità di considerare anche il mio punto di vista..trovo sia veramente egoista da parte tua che tu rimandi, anche dopo una congrua pausa (per me difficile da sostenere ma rispettosa dei tuoi tempi), ma sostanzialmente rifiuti di fare anche tu qualcosa per me, un gesto che rispetti anche i miei bisogni. Per quanto sia difficile per te parlarmi guardandomi in faccia e confrontarti con la realtà di quello che hai fatto a noi due e a me come donna e come persona, non è giusto che tu dia per scontato di non essere tenuto a farlo accollando solo a me il peso dei modi, dei tempi e delle conseguenze della tua decisione di sconfessare gesti e parole prima così convincenti rispetti a un sentimento.

Preso atto di tutti questi elementi, per me davvero pesantissimi e importanti nella valutazione di una persona, posso solo dire che non so più nemmeno se tu sia mai esistito per come ti ho conosciuto o per come ho sempre creduto che fossi.

L'uomo che credevo che fossi non esiste. Tu non sei così, non lo sei oggi, sempre che lo fossi allora, quando ti mostravi tale.

Di quell'uomo che sembrava sensibile, dolce, intelligente, affettuoso, maturo, solido, equo, pratico, che pensava e voleva le stesse cose che valevano davvero anche per me e che credevo in grado di mettersi nei panni degli altri, di comunicare e confrontarsi, di crescere e di costruire nel dialogo, come diceva di essere, affrontando i problemi e le situazioni per risolverli in modo adulto, sono io adesso che non vedo più nulla, nessuna traccia di quel Massimo. Rimane invece una brutta copia banale e testarda, orgogliosa, un insensibile chiuso e ripiegato su se stesso, tutto preso da problemi suoi e indifferente a quelli che ha creato alla sua (ex)compagna, incapace di confrontarsi non solo con la realtà ma anche con gli altri, incapace di ammettere di aver agito impulsivamente e di ritornare sui suoi passi, almeno per il tempo necessario a chiarirsi serenamente come due adulti, a confrontarsi davvero come una coppia e capire insieme cosa sia successo e questo indipendentemente dal fatto di dover poi necessariamente arrivare alla stessa conclusione. Può essere infatti che poi si rimanga ognuno della propria opinione, oppure anche che cambino entrambe..ma è infantile e codardo rifiutare il confronto per evitare anche solo la possibilità di dover arrivare ad ammettere che potrebbe essere accaduto qualcosa che non c'entrava con me e che non dipendeva affatto da me e dal nostro rapporto che potrebbe averti eventualmente indotto in errore, a credere che lasciarmi fosse la soluzione di tutti i tuoi mali e a prendere una falsa pista.

A fronte del bene che per pochi mesi ci siamo liberamente scambiati, mi hai rovesciato addosso gratuitamente e senza motivo tanto più male scegliendo di abbandonarmi con modi e tempi al livello di uno qualsiasi dei tuoi simili, dai quali ti dicevi e ti credi invece tanto diverso, migliore, più maturo. Trasformandoti così nell'esatto opposto di come ti sei presentato. Come dice mia sorella, hai tirato su un muro così alto e spesso tra noi che non puoi sentire come io continui a tentare di parlare con te e non puoi vedere il bene che ho continuato a dimostrarti ed esprimerti rimanendo aperta ad una comunicazione che ad oggi non meriti e che comunque non può avvenire finchè non lo abbatti.

Anche i miei amici, quelli che per certi loro aspetti o limiti tu criticavi quando volevi vendermi la tua "superiorità" e "perfezione", gli stessi che sono rimasti male quanto me del tuo voltafaccia imprevedibile e dei tuoi modi di farlo così poco attenti alla persona (me) verso la quale mesi fa mostravi anche di fronte a loro tante premure, sono convinti che tu abbia in fondo deliberatamente "scelto" (anche solo per l'orgoglio di non ammettere di aver sbagliato a lasciarmi) la vita che fai ora. Scelto di non stare bene con me quando potevi continuare a farlo, di non essere felice con me quando hai provato per mesi che lo eri e potevi continuare ad esserlo, di non abbracciare me e la vita che avremmo potuto fare insieme e anche in compagnia dei nostri amici e che lo hai fatto a ragion veduta, secondo parametri di valutazione che evidentemente hai taciuto di avere e che ti hanno portato a preferire quello che evidentemente stai vivendo ora, in laconica solitudine sentimentale e con minori richieste di cambiamento e di complessità da gestire.

Che ciò sia in contraddizione con quello che dicevi di essere e di volere ha poca importanza, tanti dicono cose che non li descrivono minimamente e si presentano meglio o diversamente da come sono.

Se da quando hai fatto la tua scelta le cose stanno andando solo peggio o comunque non meglio come invece ti aspettavi (quando ti dicevi e convincevi che fossi io la ragione dei tuoi malesseri e problemi), avresti dovuto già renderrti conto che la tua "soluzione" era in realtà una scelta sbagliata perchè non ha dato i buoni risultati attesi e non ha risolto nulla. Avresti dovuto già realizzare che quindi non ero io "il problema", se eliminarmi dalla tua vita non ha risolto nulla, anzi ha peggiorato la qualità della tua vita. Hai tolto alle tue giornate un fattore di positività e piacevolezza e di crescita e lasciato intatti i tuoi problemi, che si sono anche aggravati o moltiplicati. E' semplice come fare 1+1..ma l'orgoglio ti impedisce di fare la somma e il ragionamento che i fatti suggeriscono.

Se non avessi la testimonianza dei miei amici che erano con noi e le foto fatte insieme nei tanti luoghi dove siamo stati insieme, a dimostrare che eri lì con me, raggiante e felice e poi sempre più vitale, radioso, trasfigurato dall'amore e dalla vitalità intensa di quello che stavamo vivendo al punto da essere persino più bello di quando ti ho incontrato la prima volta, come ero più bella e raggiante anche io, probabilmente sarei già al manicomio da un pezzo con i miei soli ricordi della nostra storia.

Almeno questo triste epilogo mi è risparmiato, perdere il senno e il senso delle cose..perchè fortunatamente dipende anche da me e non da te, che sai soltanto pensare a te stesso. Fortunatamente ho trovato per conto mio un senso a tutti i pasticci che hai combinato con le nostre vite e nel provare a coinvolgere anche la mia in qualcosa che poi non eri e non sei in grado di sostenere. Non è un senso condiviso con te, purtroppo, ma è fin troppo chiaro che sei tu che ti sei negato e hai negato a me anche questa condivisione. Nemmeno sei in grado di sostenere, ad un livello accettabile di sensibilità e maturità, una comunicazione che dia valore all'interlocutore come persona e al bene che dicevi di provare per lei.

Fortunatamente per me ho intorno i miei amici che, a differenza di te che hai saputo esprimerlo solo a parole e a breve scadenza, mi cercano e sono presenti nella mia vita quando li cerco e mi dimostrano nei fatti il bene che mi vogliono e le loro qualità, magari meno eccelse e superlative di quelle che altri sbandierano sul biglietto da visita e nei loro discorsi ma senz'altro più costanti, affidabili e dunque consistenti e reali di quelle che poi, quando ne hai bisogno o si presentano le prime difficoltà, svaniscono insieme ai loro portatori come "bolle di sapone" (ti dice niente la metafora?). Amici che, contrariamente ai tuoi, per il mio bene sanno anche darmi torto e costringermi a "vedere" quello che non riesco a vedere da sola, avendo a cuore la mia felicità e ciò che sarà di me, invece di darmi ragione come hanno fatto i tuoi con te, prendendo atto per quieto vivere e per sostanziale disinteresse delle sue conseguenze di una tua scelta, assurda e infondata rispetto alle premesse che per mesi hai offerto anche a loro e che avrebbe come minimo dovuto preoccuparli.

C'erano tutti i presupposti fra noi, nei sentimenti e nelle intenzioni espresse a parole, per costruire e crescere insieme..ma al momento dei fatti si è visto chi c'era davvero e chi ci faceva.. "puff!" tutto svanito. Erano solo parole per te.

 
 
 
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