Un blog creato da molinaro il 04/06/2007

Carlo Molinaro

Pensieri sparsi, poesie e qualsiasi cosa

 
 
 
 
 
 

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Le «famose» mie lettere ai giornali

Post n°113 pubblicato il 24 Settembre 2007 da molinaro

Una volta scrivevo molte lettere ai giornali. E me ne pubblicavano molte, anche più di cinquanta all’anno. Soprattutto su Stampa, Repubblica e Manifesto, e poi su Cuore e sul Vernacoliere, e occasionalmente altrove. Nell’immagine ne vedete una pubblicata su Cuore che creò un po’ di scompiglio, eufemisticamente parlando. [Molto dolorosa per me.] Sì, per una ventina d’anni (anche di più) almeno cinquanta lettere pubblicate all’anno, fa... mille lettere pubblicate? Sì, si potrebbe fare un libro, ma non so se sarebbe poi così interessante. Io non potrei curarlo, comunque, perché quasi tutte quelle lettere le ho perse: sono un pessimo conservatore delle mie cose, così come Avellaneda è una pessima incitatrice di vita (questa è una frase criptata che credo possa capire solo una persona al mondo, una persona che purtroppo non vedo da tanto). Bisognerebbe andare a spulciare negli archivi dei giornali o nelle biblioteche, con pazienza, giornale per giornale, una ventina di annate e più, e raccogliere le lettere. Se io fossi molto famoso, lo potrebbe fare un volenteroso studente per una tesi di laurea: «La componente grafomaniaca in Carlo Molinaro: una vita di lettere ai giornali. Consonanze e dissonanze con la produzione poetica. Alcuni appunti» (alcuni appunti fa sempre figo in fondo a un titolo, agli accademici fa venire un orgasmo). Ma non sono famoso, e niente tesi! Però è stato divertente scrivere quelle centinaia e centinaia di lettere su di tutto un po’. Una sul Vernacoliere, mi ricordo, era intitolata Viva le troie; una su La Stampa proponeva l’abolizione del sistema contributivo per le pensioni e l’assegnazione di mille euro al mese a chiunque avesse compiuto sessant’anni, indipendentemente da che cosa avesse fatto o versato nella vita: égalité almeno nella vecchiaia. E via farneticando! Oh, ma ogni tanto ne scrivo ancora, eh! Di meno, ma ne scrivo ancora.

Commenti al Post:
hany85
hany85 il 24/09/07 alle 23:04 via WEB
accidenti... ma quella lettera su Cuore non provocò reazioni? ti abbraccio forte, anita
 
 
molinaro
molinaro il 24/09/07 alle 23:20 via WEB
Provocò sì reazioni. Due querele (una poi ritirata, una andata in prescrizione) intrecciate a penose vicende di varie persone, fra cui io. Quindi non chiedetemi di raccontare più nulla su quella vicenda. Ciò che scrissi secondo me è la verità. Quel ritaglio di giornale è disponibile nelle biblioteche, è anche nei volumi di Cuore Compact in libera vendita, quindi mostrarlo in un blog non può essere reato. Ma ogni mia altra parola in proposito potrebbe esserlo. E poi non ho più neppure voglia di parlarne. Per una narrazione in versi di un aspetto della vicenda leggetevi magari i Quaranta frammenti per Monica. E basta, non chiedetemi altro. È andata così.
 
   
hany85
hany85 il 24/09/07 alle 23:29 via WEB
dietro i tuoi versi leggeri c'è un cammino lungo, poeta. vieni da tanto lontano. che tu abbia tutti i baci, tutti i baci...ti abbraccio ancora. anita
 
mussa1977
mussa1977 il 24/09/07 alle 23:42 via WEB
avellaneda... come se lo avessi già sentito, ma non so. chi è avellaneda?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/07 alle 07:38 via WEB
scrivere è una gran bella cosa,peccato che la figura del giornalista sia utilizzata solo per la cronaca d'assalto !!!! ciao claudia
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/07 alle 10:42 via WEB
Solo una mano d’angelo Solo una mano d’angelo intatta di sé, del suo amore per sé, potrebbe offrirmi la concavità del suo palmo perche vi riversi il mio pianto. La mano dell’uomo vivente è troppo impigliata nei fili dell’oggi dell’ieri, è troppo ricolma di vita e di plasma di vita! Non potrà mai la mano dell’uomo mondarsi per il tranquillo pianto del proprio fratello! E dunque, soltanto una mano di angelo bianco dalle lontane radici nutrite d’eterno e d’immenso potrebbe filtrare serena le confessioni dell’uomo senza vibrarne sul fondo di un cenno di viva ripulsa. Alda Merini
 
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 25/09/07 alle 10:59 via WEB
Ma chi l'avrebbe detto: visto da qui sembreresti una personcina tanto accomodante... e invece si tratta solo di rispetto per gli altri, un rispetto che non prescinde dalla verità. Mi piace.
 
 
molinaro
molinaro il 25/09/07 alle 15:46 via WEB
Accomodante a volte, Donna Camèl, rispettoso quando ci riesco, ma alla verità sono affezionato (lo so che dicono che non esiste, la verità, ma insomma, certe volte un po’ esiste, se non altro in contrasto con la menzogna). Piuttosto, sono troppo timido, indeciso, a volte non so che fare anche in occasioni banali. Mi è venuta adesso in mente, non so perché, la scena alla cena (la scena alla cena: frase difficile da pronunciare in Valdarno!) di compleanno di una mia amica, poco tempo fa. Una mia amica che, essendomene innamorato, corteggiavo anche, benché lei sia fidanzata (ora mi sto un po’ rassegnando). Passa tutta la cena, tutto più o meno regolare. Quasi tutti i commensali sanno che io la corteggiavo/corteggio, compreso il fidanzato, ma mi comporto bene (ehm) e non creo disagio. Spero di no, almeno. Arriva il momento della torta. In fondo alla tavolata c’è uno spazio libero di un paio di metri. Il cameriere appoggia la torta lì. Candeline accese. Lei ci va, si mette un po’ in posa, spegne le candeline. Una foto scattata da lontano, direi distrattamente, non so da chi. Lei prende un coltello. Accanto alla torta ci sono i piattini. Va bene. Indugia un attimo. Nessuno le si avvicina. Oserei dire che i commensali la ignorano completamente, compreso il fidanzato. Ora, va bene, non è un matrimonio, è solo un compleanno. Non è che ci vogliano lo sposo e la sposa con le mani unite sul coltello a tagliare la torta. D’accordo. Alcuni forse hanno bevuto un po’ troppo. Lei comincia a tagliare la torta, è anche un po’ in difficoltà. Posa il coltello, prende un piattino, riprende il coltello, vedo sul suo viso un qualche disagio. Un qualche scazzo, se mi è concesso il termine. Nessuno si muove per darle una mano, almeno per smistare i piattini. Comincio a contorcermi sulla sedia. Lo so, lì quasi tutti sanno che io l’ho corteggiata e forse la corteggio ancora. Se mi alzo e vado a tagliare con lei la torta può essere una piazzata di cattivo gusto. Sembra un volermi mettere in mostra accanto a lei. Ma perché non ci va lui, il fidanzato? O almeno qualcun altro, al di sopra di ogni sospetto? O un’amica femmina, al limite. Niente, non si muove nessuno. Oh, basta. Vinco timidezza e disagio, mi alzo, la raggiungo e tagliamo insieme quella cazzo di torta. La aiuto a mettere le porzioni nei piattini e come un bravo cameriere porto le fette di torta ai commensali. Anche al fidanzato, che mi dice distrattamente grazie, interrompendo per un attimo non so che discorso con un amico. Mi sento a disagio. Diciamola tutta: mi sento un po’ umiliato, ma non per me stesso, per lei. Come si fa a non degnare di uno sguardo la festeggiata al momento della torta? Come si fa a lasciarla sola in fondo al tavolo? Come si fa a lasciare che ad aiutarla a tagliare la torta vada la persona meno indicata, la meno indicata perché in cuor suo vorrebbe essere la più indicata, e proprio per questo è la meno indicata, perché può dare fastidio ad altri e magari alla festeggiata stessa? Ecco, questa è una banale sciocchezzuola, ma tante volte, nella vita, in mezzo agli altri, ho provato disagi senza saper cosa fare, senza avere un’idea precisa di quale fosse la scelta giusta. Anche adesso non so se ho fatto bene ad alzarmi per andare ad aiutare la festeggiata a tagliare e distribuire la torta. Però penso di sì. Ho aspettato tutta la prima fetta, per vedere se lo faceva qualcun altro, uffa! Insomma, non so bene che cosa c’entra questo commento con il tema iniziale, forse è solo che a volte bisogna fare delle cose al posto di qualcun altro e... No, forse non c’entra un cazzo. Ma fa lo stesso. Era così per dire.
 
   
hany85
hany85 il 25/09/07 alle 16:33 via WEB
se ero lei, dopocena facevo un discorsetto al mio fidanzato....oppure lo mollavo e mi mettebo con te!! ;)))))
 
     
molinaro
molinaro il 25/09/07 alle 23:10 via WEB
La seconda che hai detto sarebbe stata fantastica, però adesso basta fantasticare, appunto. Come canta Cenerentola: "adesso basta con queste foie, Venceslao, abbiamo tanto da far, ohimè" - non so se il testo è proprio così. Poi canta anche: "I sogni son desideri / di felicità: / il cazzo non vuol pensieri, / ma tante volte ne dà". Anche questo non ricordo se è esattamente così, ma fa lo stesso.
 
   
dis.ney
dis.ney il 25/09/07 alle 17:12 via WEB
In queste occasioni, tipo alle feste di compleanno, a me invece capita sempre puntualmente il contrario, e cioè che mi invitano a tagliare la torta - anche se il compleanno o la festa non è la mia !- e anche questa è una cosa che a volte crea non poco imbarazzo. A volte, giunto quel momento io mi defilo .... verso il bagno, o altrove. Deformazione professionale ? Mah. Un bacio. Dis
 
   
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 26/09/07 alle 11:07 via WEB
Sono sicura che avresti avuto la stessa empatia anche se non fossi stato così interessato a lei e perciò hai fatto bene. Se i tuoi amici ti conoscono appena un po' lo sapranno, che sei fatto così. E' una dote rara e preziosa. L'indecisione viene dal troppo sentire: chi è sordo va dritto per la sua strada e se ne frega di calpestare gli altri. E' un'altra volta una forma di rispetto: è difficile rispettare tutti insieme quando senti richieste contrastanti. Hai scelto col cuore mettendo da parte le esigenze sociali, per questo ripeto che hai fatto bene :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/07 alle 11:24 via WEB
Fossi un laureando potrei farla io una tesi sulle tue lettere al giornale, e poichè io non sono un figo e nemmeno un gran scrittore, la chiamerei "Molinaro: un ventennio di vessilli epistolari" oppure "Pensioni, baldracce e battaglie di indignazione: le epistole di un moderno Don Chisciotte". Detta questa cazzata, così perchè la mattina presto il mio cervello lavora peggio che la sera, ho apprezzato molto il coraggio di rispolverare questa parte della tua vita- della quale mi accennasti a san giacomo se non erro, ma della quale non sapevo granchè- sebbene dolorosa. E se diventasse reato ripubblicare od esporre un ritaglio di giornale nel quale si legge un giusto urlo di indignazione per azioni bieche e meschine fatte da gente che dovrebbe essere annoverata perlopiù come "spreco di aria e pelle", beh, allora l'Italia farebbe più pena di quel che già fa
 
 
molinaro
molinaro il 25/09/07 alle 15:51 via WEB
Sarei molto onorato della tua tesi, Mac Drake! E sono convinto che faresti un lavoro bello e spiritoso.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/07 alle 11:30 via WEB
Chiedo venia per la punteggiatura, usata del tutto a caso^^ La mattina ho le facoltà mentali di un criceto^^ Ops manco mi son firmato vabbeh lo fo ora^^ Fabio- o mac, o raven, o come preferisci-.
 
molinaro
molinaro il 25/09/07 alle 11:39 via SMS
Sto passando tutta la mattina nella sala d'aspetto del medico, per il dolore al braccio. Non è colpa del medico, ma che palle! E fuori, il sole!
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/07 alle 11:43 via WEB
eheheh, io sto passando la mattina a cercar di far funzionare il pc per poter lavorare. La colpa è tutta del pc... e fuori fa un caldo becco. A proposito, ti devo mandare la canzone ^^
 
 
molinaro
molinaro il 25/09/07 alle 15:16 via WEB
Arrivato a casa adesso. Niente di grave al braccio, in compenso pressione un po' alta e tachicardia (ma è così da sempre: sarà la calda ansia di vivere e il cuore che ha fretta). Divertente mandare commenti sul blog con il telefonino dalla sala d'attesa del medico, no? Cioè, insomma, beh, divertente... Una cazzata, ok, ma a volte è bello giocherellare.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/09/07 alle 22:28 via WEB
Fosse per me, giocherellerei tutto il giorno con ste cose^^ sono contento che non hai nulla, è una buona cosa non avere brutte cose. Per il resto, hmmmm ma sai che potrei provare a scrivere sta tesi? infondo nel web archivi di giornali ce ne sono a bizzeffe.... hmmmm ti farò sapere^^ Notte Carlo, a presto^^ ps: preferirei solo mac, Mac_Drake è troppo pomposo asd
 
     
molinaro
molinaro il 25/09/07 alle 23:00 via WEB
Attento che le prime lettere sono molto pre-web, si parte dal 1967... sarebbe un'impresa titanica. Nel senso del Titanic? Buona notte, Mac - però con solo "Mac" non vorrei confonderti con il vecchio Mac di Mallare, facciamo FabioMac? Ciao!
 
adrianaaa85
adrianaaa85 il 25/09/07 alle 21:21 via WEB
sn passata x un salutino.... buona serata!!! bacio
 
 
molinaro
molinaro il 25/09/07 alle 23:10 via WEB
Un bacio a te, dolcissima Adriana!
 
La_FigliaDelCapitano
La_FigliaDelCapitano il 26/09/07 alle 07:12 via WEB
Buongiorno, ho letto il tuo messaggio....... ma devo precisare però che il mio caso è particolare (unico direi) impossibile comprendere se non si conosce dall'inizio la storia..... e se parlo di "non senso" c'è un motivo ben preciso.... Buona giornata a te :-) LFDC
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/09/07 alle 12:39 via WEB
E sia Fabio-Mac :) asd avevo messo in conto che fossero pre-web ma penso di riuscire a trovare qualcosa. Speriamo solo di non incrociare un iceberg di notte... beh nel caso prendo e ci deposito sopra leonardo diaprio con tutta la sua prosopopea... magari assieme a Dion. Ciau Carlo ^^
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/09/07 alle 16:10 via WEB
...."Che fatica la vita!" La mattina l'aria è fresca e leggera, di giorno la fatica e l'arsura si spreca. Di notte finalmente il meritato riposo, in questo mondo duro e noioso. ciao claudia
 
PiacereIntriso
PiacereIntriso il 26/09/07 alle 18:54 via WEB
Forse è meglio che le lettere vadano perse, conservarle e rileggerle possono fare ancora molti danni.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 26/09/07 alle 19:28 via WEB
Non è sempre detto. In altri casi "fortunati", fanno ritrovare le persone e le fanno "incontrare"! Vero Carlo? Un bacio da qui. Romina
 
   
molinaro
molinaro il 26/09/07 alle 20:03 via WEB
Vero, Romina, vero! :-) Nessuno più di te e me lo sa. Un bacio da qui e da ovunque si potrà!
 
molinaro
molinaro il 27/09/07 alle 09:13 via WEB
Fermiamo la repressione nel Myanmar, aiutiamo i monaci buddisti, aiutiamo la popolazione e non lasciamoli soli. Per quel che vale scriverlo in un blog. È sempre un avviso ai naviganti, è memoria.
 
 
Aurelito77
Aurelito77 il 27/09/07 alle 14:44 via WEB
Leggendo quella lettera mi tornano alla mente tante cose... corse contro il tempo... foglie caduche. E la prima volta che mi innamorai di una ragazza morta. E che ci innamorammo della stessa donna... Dio, Carlo, ma è passato davvero tutto quel tempo, per me? E ancora di più per te? Io a volte non riesco a capacitarmi...
 
   
molinaro
molinaro il 27/09/07 alle 15:53 via WEB
Tanto tempo, poco tempo. Sedici anni, per me, dai baci di Monica. Si torna anche da più lontano: ieri proprio grazie a questo blog mi ha ritrovato, vagante per il mondo, una Barbara che avevo perso di vista da un tempo all’incirca simile. Monica non può ritrovarmi, invece, per quel che ne sappiamo. Ma per fortuna sappiamo pochissimo, e questo ci consente illusioni infinite.
La prima volta che ci innamorammo della stessa donna. Già: è poi diventato quasi un vizio, a vari livelli: c’è stata un po’ di condivisione. La genovese d’Oregina tu non te la sei fatta (pare) e io sì, ma per le altre direi che c’è stata una prevalenza di concretizzazioni tue. La madonnina bionda di quel paesello che è l’ultima propaggine delle Langhe meridionali, spartiacque fra la Bormida di Millesimo e la Bormida di Spigno, era persa per te; a me, seduti che eravamo in cima a un molo nel vento, disse no. L’altera fragile regina di crocette, di smalto a zone quadre e coste azzurre, è diventata la mia grande amica e ne sono felice, però mentre appena la corteggiavo già si stava mettendo con te. Gli occhi azzurri in cui mi sono smarrito questa primavera per anni t’hanno guardato mentre tu guardavi altre cose, concedendo a tratti un amore velato. Alla fine, nessuna è tua né mia: siamo distratti, Aure, e il tempo passa, passa con quella sua smorfia strana che non sai se ti sorride o ti prende per il culo. È così il tempo, fa lo stronzo, si volta in fretta, si volta prima che.
 
     
hany85
hany85 il 27/09/07 alle 23:21 via WEB
eheh, con tutta la mussa che c'è vi litigate le ragazze voi due! ma differenziate il target, no? strategie! scherzi a parte sono proprio restata colpita dalla storia di Monica però, un bacio, anita
 
     
Aurelito77
Aurelito77 il 28/09/07 alle 15:29 via WEB
Ok, ok... ma il problema è che tu ti tacchini tutte quelle che ti presento io e io (quasi) mai quelle che mi presenti tu. E che dovremmo smettere di tacchinarci le donne che ci presentiamo a vicenda pure mentre ce le presentiamo... o presentarcele mentre stiamo entrambi tacchinando qualcun altro. Alla fine ci toccherà emigrare perché non ce ne sarà rimasta una che non abbiamo tacchinato. Senza riuscirci, tra l'altro. Considerazione lontana, attraverso il tempo: LE GAMBE DELLE DONNE SONO LA COSA PIU' BELLA CHE IO ABBIA MAI VISTO. SARA' CHE SONO LA PRIMA COSA CHE HO VISTO QUANDO SONO NATO... SOLO CHE ALLORA CERCAVO DI USCIRE. PER TUTTO IL RESTO DELLA MIA VITA HO SEMPRE CERCATO DI ANDARE NELLA DIREZIONE OPPOSTA. CON SCARSI RISULTATI.
 
     
molinaro
molinaro il 28/09/07 alle 15:56 via WEB
Beh, è vero solo in parte. Ne ho tacchinate tre in tutto, mi pare, della decina che mi hai fatto conoscere (con percentuale di riuscita del 33,33%, uhm! - cioè una). Vabbè, quattro se contiamo una cosina così al volo a livello di battuta! Colpa mia se tu ti scegli tutte amiche molto affascinanti? [E chiamalo scemo, il ragazzo! :-)] Io a te di donne ne ho presentate poche, un po' per ragioni logistico-obiettive (frequento più io le tue zone che tu le mie) e un po' perché le mie amiche sono sparpagliate per il mondo, già devo fare viaggi per incontrarle io. Se poi quelle tre o quattro che comunque ti ho fatto conoscere non ti piacciono, cavoli tuoi, eh! Buon pomeriggio, Aure, che qui il lavoro incombe. Leggi il "poema" di Ben Vautier che è molto bello, è in francese ma si capisce anche se non hai studiato tanto francese, e se no usa un dizionario! (Chiosa finale, tratta da un antico manoscritto di Gallipoli del XVI secolo avanti Cristo: il problema non è chi tacchinare, presentata da chi, come, in che luogo, perché: il problema è che lei ci stia!)
 
ania1981
ania1981 il 28/09/07 alle 13:24 via WEB
se lo sapevo prima la tesi sulle tue lettere la facevo io :-)
 
 
molinaro
molinaro il 28/09/07 alle 16:11 via WEB
Sarebbe stato bello! Grazie!
 
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Inviato da: molinaro
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Queste tortuose specie di poesie, questo appigliarmi a...
Inviato da: molinaro
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