Un blog creato da molinaro il 04/06/2007

Carlo Molinaro

Pensieri sparsi, poesie e qualsiasi cosa

 
 
 
 
 
 

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« Un 2007 di libri d'amic...L'uomo che per conserva... »

Trovate la poetessa

Post n°216 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da molinaro

La mia affermazione, contenuta nella risposta a un commento al messaggio precedente, che «un po’ di anni fa pensavo che la poesia non appartenesse alla donna», ha provocato la reazione di un’amica, che si è stupita che io pensassi «una cosa così stupida». Le ho risposto dicendole che il mio non era un preconcetto astratto, ma un rilevamento empirico, «sul campo». A trent’anni, non avevo mai letto una poesia, scritta da una donna, che mi fosse piaciuta. E quando una cosa non l’hai mai trovata, puoi anche essere indotto a pensare che non esista.

Naturalmente, ci sono tutte le ragioni storiche. Fino a un passato abbastanza recente, alle donne era espressamente vietato, o sostanzialmente impedito, l’accesso all’arte. Nella fioritura poetica del Due-Trecento, e più avanti nel Rinascimento, e poi ancora nell’Ottocento, non ci sono poetesse, ma non ci sono neppure prosatrici, pittrici, scultrici, architette e tantomeno musiciste (le musiciste e cantanti, dall’antichità grecoromana senza soluzione di continuità fino all’Ottocento – Giuditta Pasta, María Malibrán o giù di lì – erano considerate essenzialmente soltanto puttane).

Mi stupivo tuttavia di non trovare almeno qualche eccezione. L’arte a volte nasce nelle condizioni più disagiate, nelle situazioni più impossibili. Ma poetesse non ne trovavo. Sì, c’è Saffo, nell’antichità, ma è una figura quasi mitologica, e perdipiù... saffica, forse non a caso.

Potevo trovare qualche figura simpatica, come nel Cinquecento le veneziane Gaspara Stampa e Veronica Franco, ma nulla che mi emozionasse veramente. D’altronde davvero fino a pochi anni fa l’unica strada che aveva una donna per avvicinarsi all’arte era «dichiararsi puttana» (Veronica Franco lo dice con ironia: «E ’l mio cantare e ’l mio scriver in carte / s’oblia da chi mi prova in quella guisa / ch’a suoi seguaci Venere comparte»: ossia, possono piacere i miei versi, ma trombarmi piace di più – e trombarla costava 50 scudi, mentre le poesie le offriva gratis – come sempre!). Lo schema probabilmente era: ti dedichi all’arte ergo non ti dedichi alla famiglia ergo non sei una timorata moglie e madre ergo sei una troia. Oppure: puoi fare dell’arte se questo serve a perfezionarti come strumento di piacere per il maschio (alla prostituta greca di Corinto veniva insegnata la musica, alla geisha era concesso studiare diverse arti purché utili a deliziare l’uomo a cui si accompagnava).

La condizione femminile rispetto alla poesia e all’arte in genere era quindi difficilissima, totalmente subordinata, e questo spiega, presumo, la quasi totale mancanza di artiste per secoli, anzi forse per un paio di millenni. E ancora quand’ero ragazzino io mi sa che chi diceva artiste pensava soltanto a quelle dell’Alcyone (cfr. messaggio n. 190).

Però, ripeto, mi stupivo di non trovare almeno qualche eccezione, neppure in tempi più recenti, e allora ero indotto a pensare appunto «che la poesia non appartenesse alla donna». In realtà, gli strascichi di una condizione storica millenaria non si ribaltano dall’oggi al domani, e quindi è naturale che anche il Novecento scarseggi di poetesse. In più, alcune che venivano (e vengono) citate come grandi poetesse dell’Otto-Novecento a me non piacevano (e non piacciono) proprio (per esempio, detesto Emily Dickinson).

Forse la prima generazione in cui le donne fanno poesia come gli uomini è all’incirca la mia, o poco prima. Ci sono la Achmatova e la Szymborska. E certamente altre. In Italia non so: c’è forse la Merini, forse la Spaziani... Vorrei anzi lanciare un appello-dibattito, quello che c’è nel titolo di questo messaggio: trovate la poetessa. Secondo voi, nel Novecento e oggi, in Italia e altrove, chi sono le grandi poetesse? Quelle i cui versi vi hanno cambiato la vita (che è il minimo che richiedo a un artista per definirlo grande)? Proviamo a segnalare qualche nome. Magari ce ne sono che non ho mai conosciuto (la poesia è ancora oggi difficile da esplorare, molti autori li ho trovati per fortunati casi) e così... mi fate anche un favore! Buona giornata!

Commenti al Post:
al_pessimo_esempio
al_pessimo_esempio il 05/01/08 alle 09:33 via WEB
edith sodergran, per esempio, a me piace moltissimo.
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 09:38 via WEB
Mai sentita nominare: appunto: è utile il dialogo, per conoscere. Appena posso cerco e mi documento!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 10:31 via WEB
sai che bazzico poco la poesia, sia maschile sia femminile, però conosco un po' la dickinson, e il fatto che non risponda al tuo gusto personale non vuol dire che la poesia non appartenga alle donne...
bah
chi invece bazzica ama citare sylvia plath.
io, che non la conosco, citerò jana cerna.
devo dire che come sempre mi sento a disagio nella settorializzazione per sesso, si parli di prosa o di poesia; non si potrebbe parlare semplicemente di bella prosa e di bella poesia?
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 11:07 via WEB
Sono pienamente d'accordo a non settorializzare, a non parlare di poesia femminile o maschile; la mia (peraltro superata: è di anni fa!) opinione si basava più su un dato storico, un dato di fatto, e cioè che non avevo mai trovato una poetessa che mi piacesse. Certo sono anche gusti personali (il caso della Dickinson), ma non averne trovata, per allora, nessuna, mi poteva indurre a quella... incauta convinzione, che la poesia non appartenesse alle donne.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 11:28 via WEB
ecco, meno male, sennò io che da anni non trovo uno che mi piace dovrei dedurre o che gli uomini residui son tutti mostri o che sto diventando lesbica. petarda again
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 10:55 via WEB
uhm... non per dire che mi piaccia, ché la conosco di poco, ma una sera abbiam 'scoltato la patrizia valduga ("posso fare rrrabooooni?"). vale? 'rsenio
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 11:12 via WEB
Arsenio! Sbaglio o è la prima volta che compari qui? Benvenuto! La Valduga francamente non la metterei fra le grandi poetesse, ci sono sì alcuni frammenti più intensi fra le cose che ha scritto, però, secondo me, non basta. Non mi ha cambiato la vita! Ma come tua segnalazione vale, certo che vale. Buondì!
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 12:11 via WEB
...che poi, a dirla tutta, le prime poesie d'amore veramente belle scritte da una donna per un uomo, un genere rarissimo, che io abbia trovato, sono quelle che ha scritto recentemente Clara Vajthò! Solo che finora credo di essere stato uno dei pochissimi a leggerle... La poesia d'amore "da donna a uomo" è molto poco frequente davvero. E inoltre è quasi sempre riferita a un amore presente o passato, vissuto adesso o rimpianto, comunque "esistente" (o "esistito"). La poesia d'amore "sperato", di corteggiamento, di seduzione, così frequente nei maschi, è praticamente assente nelle donne. O sbaglio?
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 12:38 via WEB
bhe sì è rara, sarà perchè tradizionalmente è l'uomo che corteggia? M.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 14:43 via WEB
e comunque se il criterio è "ti ha cambiato la vita" non posso far nomi di nessun poeta o poetessa... prosa, solo prosa, fortissimamente prosa! :)
petarda
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 15:57 via WEB
Eh beh, questa è una cosa assolutamente soggettiva. Per me è l'esatto contrario. A modificarmi la vita in prosa forse sono stati solo Joyce e García Márquez, non me ne vengono in mente altri. In poesia, assai di più: da Dante a Giorgio Caproni, da Guido Guinizelli a Montale, dal Poliziano a Sandro Penna, da Petrarca a Vittorio Sereni, da Baudelaire a Longfellow, da Leopardi a Gozzano, da Omero a Guido Catalano! :-)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 16:18 via WEB
a me pare che questa conversazione, a partire dalla tua opinione su dickinson per finire con il requisito "ti ha cambiato la vita" sia tutta soggettiva. no? per quanto mi riguarda appena finito musil mi fiondo sull'ultimo della munro (mu-mu): dal pieno del primo alla sottrazione della seconda, entrambi magici, entrambi insegnano assai, pure a scrivere (prosa).
p.s. tutto ma non gozzano! bleah
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 16:23 via WEB
Gozzano secondo me ha scritto alcune grandi cose. Poi non so perché lo hanno classificato come una specie di "poeta da signorine", ma per me non è affatto così.
Però stiamo divagando, stavamo cercando poetesse femmine.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 16:56 via WEB
si divaga ma poi neanche tanto: detesti la dickinson ma pensi che gozzano ha scritto grandi cose... di questo passo più che poetesse femmine ti conviene cercare poetesse maschi. ;)
petarda
 
     
LaDonnaCamel
LaDonnaCamel il 05/01/08 alle 17:51 via WEB
LOL:D! Petarda, te sei un genio!
 
     
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 19:31 via WEB
La Dickinson la trovo ripiegata su sé stessa in un modo che mi pare compiaciuto e artificioso, un po' terrorizzata da quel che c'è fuori dalla finestra, senza la voglia di guardare oltre. Gozzano mi sembra scavare a fondo in molte cose: forse sconta il fatto di usare rime incrociate, rime interne, cantilene, ritmi popolari e metriche classiche; ma per me non è un difetto. Forse sconta anche il "nessuno è profeta in patria": fosse stato irlandese, con ritmi popolari e melologi e paesaggi irlandesi, anziché canavesani, una volta tradotto e scoperto in Italia sarebbe sembrato uno strafigo. :-) Certe volte è un po' così. Camèl, che emoticon è LOL:D!? Non sono riuscito a decifrarlo! Ciao!
 
konyl
konyl il 05/01/08 alle 16:29 via WEB
ahimè non mi è possibile aiutarti... sindrome di impotenza in complicazione della sindrome di Baudelaire acuta e cronica, che riduce in masochistica schiavitù, che ammansisce ogni voluttà dell'infedele, che "oltre" rende l'animo crudo e impietoso, impassibile agli "estranei interiori lamenti", cieco sordo, immobile e mai più com-mosso, verso i versi di un qualsiasi "chi" Altro... Omaggi... La con-sorte di Konyl...
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 19:32 via WEB
Una konyl-mono-manìa?
 
dis.ney
dis.ney il 05/01/08 alle 17:19 via WEB
Come non darti ragione? In effetti non ci sono grandi poetesse donne. E la cosa probabilmente si spiega con i motivi che tu hai ben citato... almeno per quanto riguarda il passato. Oggi però, io spero in una "conquista" femminile nel campo. Strano che non sia ancora successo, in modo più deciso ! Del resto, non è forse vero che la "donna" certe cose ( parlo di sentimenti, emozioni, sentori, visioni, allucinazioni, profumi e odori, idee nell'aria ecc...) le sente un pò prima rispetto all'uomo?
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 19:39 via WEB
Ciao dis.ney! Un bacio! Non so se le donne percepiscano prima certe cose, è difficilissimo dirlo. Difficile comparare i tempi di percezione! Ma poi forse, come già si è osservato, non bisogna esagerare le distinzioni fra uomo e donna. Cioè, vive la différence, certo, che è anche molto piacevole, però c'è una sensibilità maschile-femminile, variamente dosata, sia negli uomini che nelle donne. E Clara, in un messaggio privato, mi diceva di apprezzare di più quegli artisti che hanno in sé una sensibilità femminile e maschile insieme: sono più completi. Per la scarsezza di poetesse forse davvero la ragione è solo o quasi solo storica, due millenni relegate in cucina e dintorni non possono non lasciare qualche strascico che in parte dura ancora.
 
   
dis.ney
dis.ney il 06/01/08 alle 11:32 via WEB
Si, è vero ..."vive la différence", la sensibilità maschile-femminile che si mescola, si amalgama, si dosa... In effetti, nel tempo, mi sono dovuta ricredere. Un volta conoscevo solo uomini dalla spiccata sensibilità maschile.... e cafona. Poi, al contrario della Dickinson, ho guardato meglio fuori dalla finesta, e sono uscita dalla porta. Buona domenica!!!
 
     
molinaro
molinaro il 06/01/08 alle 11:46 via WEB
E hai fatto bene, hai fatto proprio bene! Un bacio e buona domenica anche a te.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 17:53 via WEB
Gertrude Stein e Patti Smith. Salut! Strelnik
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 20:02 via WEB
Letto qualcosa, ma non mi hanno sconvolto. La Stein è più prosatrice... Forse la Smith andrebbe anche ascoltata, nevvero? Solo che quando sento cantare in inglese non capisco una mazza, e devo poi trovare da qualche parte il testo da leggere!
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 19:50 via WEB
No, dai, non toccatemi Gozzano. Questa poesia non ci cambierà la vita...ma a un'oca forse sì(e in peggio).E vi pare poco? Clara LA DIFFERENZA Penso e ripenso: -Che mai pensa l’oca gracidante alla riva del canale? Pare felice! Al vespero invernale protende il collo, giubilando roca. Salta starnazza si rituffa gioca: né certo sogna d’essere mortale né certo sogna il prossimo Natale né l’armi corruscanti della cuoca. -O papera, mia candida sorella, tu insegni che la Morte non esiste: solo si muore da che s’è pensato. Ma tu non pensi. La tua sorte è bella! Ché l’esser cucinato non è triste, triste è il pensare d’essere cucinato.
 
 
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 19:59 via WEB
Ciao Clara! Effettivamente versi come "l'esser cucinato non è triste, / triste è il pensare d'esser cucinato" a molti appaiono forse troppo semplici, quasi infantili, eppure contengono in qualche modo tutta la tragedia umana dell'autoconsapevolezza: l'uomo è l'unico animale che muore davvero, perché è l'unico a saperlo. E su questa consapevolezza ha costruito praticamente tutto, dal ritmo del vivere alle religioni, dalle angosce alle filosofie, dall'esaltazione dell'attimo all'atarassìa, dall'edonismo al misticismo. L'oca che capisse questa poesia avrebbe perso tutta la sua felicità di oca immortale. Un bacio a te, adesso, mentre ancora non siamo cucinati.
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/08 alle 20:44 via WEB
al gozzano cazzafrullante risponde sobriamente la luminosa emily (in un frammento trovato a caso: incredibile) che Morire prima di aver paura di morire può essere un dono.
di lei mi piacciono l'introspezione, la capacità evocativa, la sintesi. e la scrittura elegante, specie leggendo i versi con l'originale a fronte. :P
 
   
molinaro
molinaro il 05/01/08 alle 21:18 via WEB
Va bene. Sono solo opinioni! Potrei dire che "morire prima di aver paura di morire può essere un dono" è una bella frase ma non è una poesia, ma so che mi inoltrerei su un terreno minato (quello del "che cos'è una poesia", appunto). Meglio che mi cucino un po' di riso in bianco che oggi ho avuto ancora mal di pancia. Minchia a tutto quel freddo che ho preso a Capodanno! :-)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/01/08 alle 12:19 via WEB
è infatti un frammento, non una poesia... comunque lascio i link a due bravissime. una scrive in prosa e l'altra in poesia.
anna mallamo http://manginobrioches.splinder.com/
anna setari http://novamente.splinder.com/
e buona domenica! (viva i raggi di sole:))
petarda
 
     
molinaro
molinaro il 06/01/08 alle 12:21 via WEB
Grazie davvero, mi leggerò le due Anne, e viva sì i raggi di sole che riscaldano Torino! Buona domenica!
 
tutto.sempre
tutto.sempre il 06/01/08 alle 11:04 via WEB
Vuoi una poetessa? MODESTAMENTE IO :D Ciao Molinaro
 
 
molinaro
molinaro il 06/01/08 alle 11:44 via WEB
Adesso come minimo devi mettere qui una tua poesia, quella che secondo te può cambiarmi la vita, no? O meglio ancora vieni a leggermela a voce: trovarmi è facile, si sa.
 
   
tutto.sempre
tutto.sempre il 06/01/08 alle 12:18 via WEB
Mmmm vediamo...dopo guardo i miei quaderni..e i fogli che ho sparsi un pò ovunque. :)
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/01/08 alle 12:21 via WEB
Mò spetta dimenticavo. Io tra vari nomi di poetesse donne annovero Anne Sexton...Alessandra. :)
 
     
molinaro
molinaro il 06/01/08 alle 12:24 via WEB
Vado a leggermi anche questa Anne oltre alle due Anne suggerite da Petarda. Che Anna sia un nome da poetessa? Mah, no, mia sorella si chiama Anna e non ha mai scritto un verso in vita sua! Buona domenica, Alessandra!
 
     
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/01/08 alle 12:28 via WEB
Cadi a FAGIUOLO come si suol dire...ecco tre parole messe in croce che avevo postato nel mio precedente blog.
Ed ora che le linee e i tre punti del mio cuore
non sono più congiunti...
guardo la nebbia scendere
e avvolgere tutto.
Ed io attendo di respirare...

Vado a pappa.
 
     
molinaro
molinaro il 06/01/08 alle 13:12 via WEB
Buon appetito. Anch'io mangio adesso, se trovo i fusilli.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/01/08 alle 12:31 via WEB
Nessun voto a favore di Vivian Lamarque? A me cambia la vita ogni volta che la leggo.
 
 
molinaro
molinaro il 06/01/08 alle 13:16 via WEB
L'ho incontrata di persona due o tre volte, è una signora molto dolce. E certe sue poesie sono vibranti. Ricordo una volta che lesse quella sulla morte del condòmino, mi colpì. Bene se ti cambia la vita. Che poi c'è anche da dire questa cosa (è ovvia ma va detta lo stesso): non tutti i poeti/poetesse cambiano la vita agli stessi lettori/lettrici. C'è varietà di gusti e di sensibilità. Poi il tempo e la critica fanno le loro selezioni, forse, ma fondamentalmente c'è questa grande varietà.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/01/08 alle 09:54 via WEB
mariangela gualtieri. ciao carlo e buon anno!
 
 
molinaro
molinaro il 07/01/08 alle 10:31 via WEB
Sì. Ho trovato questi suoi versi che mi piacciono:
Buttiamo via tutto il miele
mettiamo un sasso dentro la voce
e andiamo di là.
Anche questo va detto, anche
lo sfacelo dei timpani, anche la casa
rotta, anche la faccia stanca
anche la mano vecchia, anche
tutto il buio del parco quando
i giocatori ritornano a casa.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/01/08 alle 10:20 via WEB
Alda Merini Patrizia Cavalli ...ma anche Gioconda Belli con "Non mi Pento" Ciao, un bacio. Claudia
 
 
molinaro
molinaro il 07/01/08 alle 10:33 via WEB
Cavalli non mi piace tanto, Merini alcune poesie sì. Gioconda Belli non ho letto niente ma andrò a cercare. Grazie, un bacio a te.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 07/01/08 alle 13:59 via WEB
Mirror I am silver and exact. I have no preconceptions. Whatever I see I swallow immediately Just as it is, unmisted by love or dislike. I am not cruel, only truthful ‚ The eye of a little god, four-cornered. Most of the time I meditate on the opposite wall. It is pink, with speckles. I have looked at it so long I think it is part of my heart. But it flickers. Faces and darkness separate us over and over. Now I am a lake. A woman bends over me, Searching my reaches for what she really is. Then she turns to those liars, the candles or the moon. I see her back, and reflect it faithfully. She rewards me with tears and an agitation of hands. I am important to her. She comes and goes. Each morning it is her face that replaces the darkness. In me she has drowned a young girl, and in me an old woman Rises toward her day after day, like a terrible fish. Sylvia Plath Cosa ne pensi di silvietta? Fly
 
 
molinaro
molinaro il 07/01/08 alle 14:06 via WEB
Per quel che riesco a interiorizzare da questi versi, penso niente male. Ciao Fly, grazie.
 
molinaro
molinaro il 08/01/08 alle 18:12 via SMS
Sul treno per Vercelli mi rilasso un po', anche se è affollato e si sta stretti. Quello vicino a me assomiglia tutto a Fantozzi, è torvissimo!
 
molinaro
molinaro il 08/01/08 alle 18:18 via SMS
Ogni vita è un mistero. Ogni amore è un'esplorazione. Innamorarsi è come febbre del viaggio, l'impazienza di partire. E se non si parte, è dolore.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 09/01/08 alle 18:52 via WEB
Beh, la Marina Cvetaeva è stata una delle voci più interessanti della poesia del Novecento. È di quelle capaci di cambiarti la vita, specie se hai vent'anni. Quando invece se ne hanno quasi quaranta è più facile che a cambiarci la vita sia l'ulcera o l'enalotto, ma è ancora possibile essere toccati dalla poesia. Il Ginoperso.
 
 
molinaro
molinaro il 09/01/08 alle 19:06 via WEB
Sì, la Cvetaeva ha una bella forza, anche se non mi entra proprio dentro diretta. Quanto agli anni... non vuol dire, guarda: a vent'anni ero più sull'ulcera e a quaranta più sulla poesia, come pure a cinquanta. Un enalotto ci starebbe bene a qualsiasi età, non per fare chissà che, ma semplicemente per liberare la vita dal lavoro, quella gran perdita di tempo prezioso.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/01/08 alle 15:47 via WEB
Qualche tempo fa uscì una raccolta di poesie di giovani poetesse italiane che non si prendevano molto sul serio, si intitolava "ragazze non fate versi" non ricordo chi fossero le autrici, nè l'editore, google lo sa di sicuro, ma ricordo che alcune erano molto divertenti
 
 
molinaro
molinaro il 23/01/08 alle 16:08 via WEB
Dovrebbe essere questo libro. Sembra più un gioco "sui" versi, ma potrebbe essere divertente. Se lo trovo da qualche parte me lo leggo.
 
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Inviato da: molinaro
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Queste tortuose specie di poesie, questo appigliarmi a...
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