Carlo Molinaro

forte questo video, un racconto surreale. tra l'altro mi hai fatto tornare in mente il massimo troisi del film ricomincio da tre. se ti servono lezioni di gestualità deve frequentare i napoletani. in ogni caso il gesto che tu fai anche se in malo modo ha un significato preciso poi le varie inclinazioni della testa o il suo ruotare a mezzo giro o a giro corto lanciando un piccolo tocco in alto o in basso oppure con occhi aperti o chiusi accompagnandosi con smorfia della labbra o meno, insomma tutte queste cose rendono differente il significato del gesto, il linguaggio gestuale se tradotto in un vocabolario darebbe luogo a numerosi volumi. in ogni caso il tuo gesto nella versione di base significa: " ma no, dai! non mi pare il caso! sarebbe una sciocchezza!" traduzione a cura di megliounsorriso napoli

Grazie. Ma la gestualità piemontese è più algida, e io la percepivo, soprattutto da ragazzo, come un tenere sdegnosa e supponente distanza. In generale, almeno. Ciao, buona giornata!

Molinaro, meno male che non mi viene da dire "mhhhhm" che non sarebbe proprio un gesto ma una parola, anzi neanche una parola ma un suono, meno male che non mi viene di dirlo ... mi viene da lasciarti un grande sorriso. Sei unico!!! Surrealina.

Ciao Surrealina... Sei la Surrealina che ha scritto anche sul blog di C., sotto una gamba del tavolo, vero? Ho dato un'occhiata al tuo, bello, e il film di Moretti a me era piaciuto. Ecco, Moretti a volte mi sembra che abbia una gestualità come la mia (cioè scarsa) eppure fa l'attore, oltre che il regista: la cosa mi consola! La vita è tutto un incrociarsi di cose, e io non so fare compartimenti stagni. Adesso sono di corsa con il lavoro ma non riesco a non risponderti, e adesso mando anche un sms a R. che non sta bene e uno a C. (non la stessa C., ho varie C. nella mia vita) ed esco a comprare il giornale che mi serve per la rassegna stampa e poi e poi... Grazie a te, non credo di essere unico, se non nel senso in cui ognuno lo è, che è già un buon senso (e non un buonsenso). Ciao, buona giornata!

Molinaro, sono la stessa Surrealina sì ed anche la stessa blogger che ogni tanto ti viene a visitare con una veste nuova e un nome nuovo ... Dirti chi però non lo faccio ... magari prima o poi lo scopri. ;)

Eh, misteriose creature vaganti per la rete! Prima o poi forse lo scoprirò, o forse no, si vedrà! Che tu sia l'unica persona oltre a me e a R. ad avere scritto sul blog di Chiara in questi ultimi mesi potrebbe essere un indizio savoneggiante, ma magari anche no. Confesso che una volta questi misteri mi davano un po' di irritazione, stavo lì a domandarmi perché mai le persone non si presentassero con nome, cognome e indirizzo. Ma poi mi sono abituato: l'importante è che ci siano persone con nome cognome e indirizzo nella mia vita reale, quello sì; dopodiché, qui sul blog, va bene anche così. Ciao!

Direi che la "pista Chiara" è giusta. In quanto al nome cognome e indirizzo ho dovuto rinunciarci ma sarebbe lungo ed anche poco interessante spiegare perché qui nel giro di un commento. Ti dico solo una cosa "Zaira" e il suo suicidio. Mi lasciasti un commento che era più bello del post che l'aveva cagionato e con questo credo di averti disvelato la mia identità in qualche modo. Ti leggo sempre volentieri Molinaro. Ciao.

Zaira evoca qualcosa nella mia memoria ma non riesco a dare contorni precisi. Spesso è così per le cose su cui ho solo letto/ascoltato/scritto/parlato/sentito: si mescolano, si sovrappongono. È già tanto se riesco a ricordare decentemente le cose che ho vissuto. Grazie se mi leggi. Buona settimana, ciao!