ONE MAN TELENOVELA
Attenzione! Chi volesse vedere le puntate della mia ONE MAN TELENOVELA, tutte in bell'ordine, una per una, in fila, può cliccare qui sulla giocalista di YouTube. Se poi qualcuno ritenesse che tanto lavoro merita un compenso, come gli artisti di strada quando fanno passare il cappello, può mettere le banconote in una busta e mandarmele: via Pinelli 34, 10144 Torino. Grazie!
PAGINE AMICHE
- Fiordiblog
- Arsenio
- Piccolo cinema onirico
- Feaci
- Ben Vautier
- Libreria Massena 28
- Assunta
- Grane padane (di Jane)
- Guido Catalano
- Blanc de ta nuque
- Verba manent / Zu
- Se non ora quando
- Smemoratezze dal sottosuolo
- Nostra Signora dei Calzini
- Hedy Nerito
- Spatatumblr
- Surrealmente
- Francesco Vico
- Demianstudio
- YouTube: i miei video
- Spirale ciclica
- Sugar Modella
I MIEI BLOG AMICI
- Preferirei di no
- M.M.
- Defrag/Mental
- Ragazze interrotte
- respiro di frequente
- Anima in pena
- jbfletcher
- Angoli di casa
- Semiconduco
- Bellezza intrinseca
- Pessimo
- Il purgatoio
- ASSALTO AL CIELO
- Luci e ombre
- Mi capita di vivere
- Nowstrong
MENU
« Involontaria autoironia | Quisquilie della luna » |
Post n°554 pubblicato il 13 Febbraio 2009 da molinaro
Sono stato stasera a sentire il Grande Fresco al Circolo Pueblo. Sempre bravi Catalano e Sirianni, e poi c’era Matteo Castellano che ha fatto alcune sue canzoni. Mi piacciono le canzoni di Matteo Castellano. In una c’era un verso che mi ha colpito, e allora ci ho fatto una poesia. Buona notte.
QUANDO USCIRAI
Ti è morta la morte che avevi nel cuore (da una canzone di Matteo Castellano)
Anche la mancanza d’una mancanza è una mancanza: quando uscirai dalla buia angusta galleria non saprai che direzione prendere in tutta quella luce, quell’erba così verde, così sconosciuta, senza la traccia d’un sentiero.
Ma vieni avanti, cammina: gli steli si piegano e c’è un verde un po’ diverso dove tu posi il piede. Dietro te rimane un segno: è quello il sentiero: è il sentiero giusto: quello che hai disegnato tu. La luce colma ogni mancanza e ti mostra le cose belle: ora tu le puoi sentire nelle mani, si muovono, rispondono e tu rispondi, ti muovi, ci sei.
Lo svergognato raggiro del buio che t’avvolgeva di vuoto e di nulla è caduto nel suo vuoto e nel suo nulla.
Ben gli sta. E tu rispondi, ti muovi, ci sei. |
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: anita_19
il 02/07/2020 alle 09:15
Inviato da: lumachina85
il 22/03/2019 alle 09:19
Inviato da: molinaro
il 06/06/2017 alle 11:31
Inviato da: molinaro
il 06/06/2017 alle 11:26
Inviato da: molinaro
il 09/08/2016 alle 11:41
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
nell’anima e che tiepido alitare
di lombrichi di terra e di radici
e quale acqua mi zampilla dentro
e come tremo al minimo variare
di un vento o di un sussurro allo svoltare
di un giorno e quale azzurro
si mescola ai miei rossi nelle vene
di grigio e come sudano gli asfalti
se accarezzo la notte, capiresti
che io sono un sentiero fra erbe alte
dove tu puoi passare e non fermarti.
A volte questa mia poesia mi dà un senso di rabbia: perché poi ci sto male, quando una passa e non si ferma, o non ritorna. Volevo significare la libertà, la sensibilità a tutte le cose, e non è che sono pentito, no, continuo a credere nella libertà, nella sensibilità a tutte le cose, nel non chiudersi in una scatola/casa/nido/stanza. Però vorrei che qualcuna tornasse, tornasse ogni tanto per un abbraccio, per un po’ d’amore ancora. Perché l’amore non basta mai. E tu chi sei, Luce? Grazie, ciao.