La città delle donnemi piace tutto ciò che arricchisce l'essere umano |
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
« 23/6/1980 | IERI COME OGGI » |
Ci sono Paesi che non amo a causa delle loro politiche. Ultimamente in cima alla lista c’è la Turchia di Erdoğan. Tutti noi abbiamo un’arma che può diventare potente:il boicottaggio. Quando vado al supermercato,pur preferendo prodotti italiani,posso fare uno strappo comperando feta (formaggio) prodotta in Grecia,yogurt greco ecc. È un piccolo gesto per aiutare un Paese in difficoltà. Però,nello stesso modo, non compero prodotti che provengono dalla Turchia. La stessa cosa vale per Israele. Recentemente ho visto un film “Inch’Allah” di Anais Barbeau Lavaletta. Un film francese che racconta la storia di una giovane ostetrica canadese che lavora a Ramallah all’interno di un campo profughi palestinese. Ovviamente alla fine della proiezione avevo lo stomaco chiuso e una rabbia nei riguardi di chi pensa di avere diritto di vita o di morte su un altro popolo. Come ho scritto altre volte,le colpe sono di noi occidentali (francesi,nglesi,americani)che abbiamo deciso di dare o togliere terre,abbiamo creato confini a nostro piacimento,spinti solo dai nostri interessi. Poi leggi una piccola storia che ti ricorda che “Golia” può subire uno smacco. “Davide” non usa la forza e l’arroganza ma l’intelligenza (che fa difetto ai governanti israeliani escluso Rabin assassinato nel 1995). Non tutti sanno che l’acqua che scorre sui monti della Galilea,dovrebbe essere equamente divisa tra Israele e Palestina (articolo 40 degli accordi di Oslo del 1995). Purtroppo l’arroganza fa si che,da quando la Cisgiordania è sotto il controllo di Israele,l’87% dell’acqua è utilizzata dagli israeliani per la loro agricoltura e il 13% è utilizzato dai palestinesi a costi altissimi. Nonostante questo,”Davide”, incarnato da un gruppo di giovani imprenditori palestinesi,ha creato 2 anni fa un’azienda per la produzione di funghi champignon bio. I funghi della ditta Amoro “il sapore della libertà”. Ovviamente le autorità israeliane per prima cosa hanno bloccato i fertilizzanti provenienti dall’Olanda (77 giorni di fermo)con deposito a spese dell’azienda. Seconda mossa per “uccidere” sul nascere l’impresa:concorrenza sleale. Confezioni di funghi prodotti in Israele ,simili a quelli palestinesi ,con la scritta “Eccellenza della Palestina”. Superato anche questo tentativo,i funghi pur costando di più rispetto alla concorrenza,hanno un grande successo. Se considerate che l’agricoltura palestinese negli ultimi vent’anni è passata dal 13% al 4%,capite quante potenzialità sono state sprecate ,potenzialità che hanno un solo nome:libertà. Spero che presto arrivino anche in Italia questi funghi e ,anche se amo solo fingerli e porcini,state sicuri che li comprerò. Comunque mi chiedo perché il 28 novembre 1947 trentatré voti favorevoli,tredici contrari ,dieci astenuti fecero si che le civiltà occidentali con la risoluzione 181 scaricassero sui palestinesi le loro colpe,aver girato la faccia mentre avveniva l'olocausto.
Film consigliati:oltre al già citato “Inch’Allah” ,”Il giardino di limoni”,”Camminando sull’acqua”,”Private”,”Valzer per Baschir”. |
https://blog.libero.it/namaste/trackback.php?msg=13428804
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
INFO
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 24/12/2020 alle 09:08
Inviato da: surfinia60
il 05/03/2017 alle 12:49
Inviato da: fico_vintage
il 02/01/2017 alle 12:01
Inviato da: Butturfly66
il 01/11/2016 alle 10:55
Inviato da: surfinia60
il 22/10/2016 alle 20:49
Io sto con la Palestina da sempre... e i sopprusi che gli fanno sopprotare trovo siano disumani, dal continuo bombardare le loro case, al deviare corsi di fiumi al volerli relegare in spazi sempre più ristretti. Una vergogna del genere umano... di chi infierisce e di chi col silenzio si rende complice.
Non parliamo della Turchia di Erdogan, che in questi giorni sta mostrandosi per come è (chissà se reintrodurrà davvero la pena di morte... incivili!!!)
Una cosa mi hai insegnato oggi, che facendo la spesa si fa politica (e questo lo sapevo) ma sino ad ora ho sempre pensato alle mia possibilità di boicottaggio e mai a quella dell'aiuto... buona l'idea di acquistare prodotti greci. (che poi, pensandoci, non è vero... i prodotti del mercato equo solidare li compero di tanto in tanto) Ciao Laura :-)))