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Messaggi di Agosto 2014

"COME ERAVAMO"

Post n°401 pubblicato il 20 Agosto 2014 da ipazia.0
 
Tag: cinema

 

Se allineo le foto dei miei tre attori “culto” salta all’occhio una costante:

Paul  Newman (1925-2008) biondo occhi azzurri.

                                       

Robert Redford (1936) biondo occhi azzurri

                                  

Brad Pitt (1963)biondo occhi azzurri

                               

 

Questi tre attori hanno accompagnato in modo costante la mia passione per il cinema.

Se dovessi scegliere,sceglierei R.R.,è quello invecchiato nel modo peggiore,ma la sua vitalità è inesauribile come attore ( pensate a : All Is Lost - Tutto è perduto),regista (In mezzo scorre il fiume) e fondatore ,con Sidney Pollak , di un festival indipendente che porta sugli schermi tematiche ambientali,sociali ecc.

Il film “amatissimo” di cui voglio parlare è “Come eravamo” (1973)

Regista S.P., protagonista maschile R.R.(Hubbel),protagonista femminile Barbara Streisand (Katy).

Lei comunista,super impegnata,una ragazza  .

Lui,bello,biondo un po’ superficiale.

La storia: vent’anni d’amore in infinito conflitto,lei convinta di poter rivoluzionare tutto,sempre arrabbiata,piena di battaglie da combattere.

Lui pensa che “la vita è troppo seria per prenderla seriamente”,ama Hollywood e la vita “modaiola”.

La storia abbraccia un arco di tempo che va dagli anni ’30 fino al maccartismo.

Hubbel sa benissimo che,alla fine,il migliore tra loro due è lei,Katy.

“Come eravamo” è il film sull’impossibilità di un Amore senza compromessi,pieno soltanto di certezze.

È il film di tutti quelli che si lasciano,e che guardano indietro con struggimento,con nostalgia.

Non importa più il motivo preciso per cui ci si è lasciati:la verità è che ci si  è amati..... e poi tutto è finito!

Scena finale: le loro strade si incrociano anni dopo.

Hubbel la osserva da lontano,mentre Katy distribuisce volantini a Manhattan e invita i passanti a firmare contro la bomba atomica con lo stesso entusiasmo con cui vent’anni prima arringava ,all’università, gli studenti.

La guarda e capisce che lei non ha rinunciato alla passione politica ed è rimasta fedele agli ideali della sua giovinezza,mentre lui è diventato un adulto disincantato,ben pagato,capace di stare ai bordi della mischia.

Bellissima la colonna sonora cantata da B.S.

                                       

 

                                       

 

 

Si consiglia di tenere a portata di mano 1 o 2 pacchetti di fazzoletti di carta!!!!


 


 

 
 
 

SE LO SCOPRE......

Post n°400 pubblicato il 17 Agosto 2014 da ipazia.0
 
Tag: Io

mi spella viva!!!

Rischio!

La mia primogenita manda a tutti noi (famiglia e amici) un diario di viaggio.

Lo stile è quello di quando a 10 anni faceva l'inviata di fantasilandia.

Se non avete ancora scelto dove andare in vacanza forse troverete qualche spunto.

 

Viaggio in Francia

"Dopo un lungo e complicato viaggio (non e' facile viaggiare con biciclette,tavole sul tetto e un navigatore che chiaramente ha delle tendenze alcoliste),finalmente sabato sera arriviamo nel Verdon...

Ad accoglierci troviamo Jean-Pierre,Jean -Paul o Jean -Patrick..non ricordiamo (soprannominato per praticità Jean) che ci da' numerose dritte sul territorio.

Domenica partiamo in esplorazione del lago di Santa Croce..armati di sup e pagaie,facciamo un bel giro del lago,scoprendo calette incontaminate dove fare il bagno.

Io sembro un' inglese che sta facendo un safari:cappello,occhiali da sole,pantalocini,crema protettiva e maglietta.

Ogni volta che attracchiamo in una caletta,mi sento uno di quei coloni  che approda in una terra straniera!

Finalmente verso le sei ,quando la maggior parte  dei turisti è andata via,decidiamo di risalire il fiume, inoltrandoci con il sup nel canyon.

Uno spettacolo  meraviglioso si apre di fronte a noi. siamo soli,navighiamo in mezzo a due pareti altissime,piene di grotte,piante  selvatiche e vegetazione incontaminata.

Proseguiamo per un' oretta,passando di fianco a cascate naturali e spiaggette deserte...

Arrivati fino alle rapide,non potendo più proseguire, facciamo retromarcia e,aiutati dalla corrente,torniamo velocemente al lago.

Lunedì: giro di perlustrazione in macchina della valle,visita di suggestivi paesini provenzali (casette in pietra,persiane colorate ,fontana in mezzo alla piazza e un caldo torrido).

Destabilizzati dalla temperatura, parcheggiamo la macchina lungo il fiume.

Velocemente ci cambiamo e con un tuffo a bomba,ci buttiamo  in una delle numerose piscine naturali create dal corso d'acqua.

Il bagno è corroborante (per non dire che l'acqua è di un freddo bastardo!).ci asciughiamo sulle rocce,ci rivestiamo e ci dirigiamo verso Castellane.

Castellane e' carina,ma piuttosto turistica.

Il nostro obiettivo e' temporeggiare fino a tardo pomeriggio,quando il sole e' meno cattivo e noi possiamo lanciarci verso la nostra prossima avventura: la Strada delle creste...in bicicletta.

Parcheggiamo lungo la statale,scarichiamo le bici e infiliamo il caschetto.

Nb. questa strada mi e' stata originariamente descritta dal D come "suggestivo percorso di un paio d'ore, in leggera salita,con una vista panoramica".

Già  dalle prime pedalate mi rendo conto che trattasi di salita al 11%... Mi guardo intorno  per non pensare alla fatica, e effettivamente la vista pazzesca  mi distrae.

Km e Km di valle con rocce a picco sul canyon  che vanno dal rosa corallo al giallo senape,il tutto accarezzato dalla luce miele delle sei del pomeriggio.

Grazie  al cielo ci viene in soccorso un leggero venticello e,tra una bestemmia e una imprecazione,divoro l'asfalto,manco fossi Bartali.

La storia  insegna che,dopo ogni grande fatica,c'è sempre una discesa.

Dopo l'ultimo tornante arriviamo in un punto panoramico.

Siamo solo noi e una coppia di condor ( )che svolazzano in cielo.

La vista mozza il fiato..ti sembra di essere in cima al mondo,a picco su una montagna che si è aperta in due.

Incomincia la discesa...l'asfalto e' perfetto,i tornanti si srotolano sotto le ruote,la velocità aumenta..si respira a pieni polmoni,ammirando il tramonto...

Il sole piano piano si nasconde dietro l'ultimo tornante e con l'ultimo giro di pedali arriviamo in un paesino chiamato La palude sul Verdon.

Piccoli bistrot con lucine colorate e gruppi di fricchettoni (il paese e' la Mecca degli scalatori) che si raccontano le loro ultime avventure...

Finalmente arriviamo alla macchina.

Dopo  22 km  e un' ascesa di 600 m.

Martedì:la Provenza e' meravigliosa,l'unico problema sono i campanili.

In particolar modo quello ,che proprio dietro il nostro adorabile studio,alle 7 del mattino,batte il primo colpo e avanti così ogni quarto d'ora..questa mattina decidiamo di ignorarlo fino alle 9.30.

Dobbiamo essere riposati per il programma di oggi:rafting da Castellane  a Point Sublime.10 km di discesa sul gommone,tra rapide e natura incontaminata.

Pranziamo a Moussier de la Mer (tipico paesino arroccato),facciamo un po' di spesa al mercato di prodotti locali e alle 14.30 siamo a Castellane all'appuntamento con il nostro Capitano.

Da subito veniamo bollati come "gli italiani" e D. viene più volte ripreso perché pagaia troppo forte e non va a ritmo con gli altri.

Insieme a noi,ci sono dei bretoni e una coppia belga (insomma non siamo certo un equipaggio chic!)

Il capitano capisce subito come si deve relazionare con la sottoscritta, mi da un giubbino di salvataggio misura xs, un caschetto per bimbi di 12 anni e mi parla in italiano mooooltooo lentamente, scandendo  le parole (forse non ha capito che essendo italiana..l'italiano lo capisco.mah!).

D., davanti a me,pagaia come un ossesso e io mi prendo delle discrete lavate..ma grazie al cielo non ci cappottiamo!

A ogni rapida,per il terrore di finire fuori bordo,sbattere la testa su un sasso e morire,adotto il metodo del canguro.

Ovvero a scanso di equivoci mi butto all'interno del gommone..e puntualmente vengo ripresa dal capitano che mi dice di sedermi composta...

Dopo un paio d'ore di pagaiate,arriviamo a destinazione!

Fradici ma contenti!!!

Mercoledì: veniamo svegliati dal ticchettio della pioggia che batte sulla finestra...ci giriamo dall'altra parte e decidiamo di rimandare il trekking previsto per oggi.

Meglio! Il frigorifero incomincia ad essere vuoto e l'idea di avere un giorno off non e' male.

Dopo colazione smette di piovere,saliamo in macchina e,nella  valle ancora avvolta dalle nuvole dense,ci dirigiamo verso Aups. Parcheggiamo e ci buttiamo tra le bancarelle di un tipico mercato provenzale.......il D. si fionda subito al banchetto dei salami e, dopo averli assaggiati tutti,li passa in rassagna.......ci sono  piu' di una ventina di impasti diversi e alla fine optiamo per uno ai fichi e noci,uno alle erbe,uno d'oca e uno ai pomodori secchi......giusto per mantenere una dieta equilibrata!

Poi tocca alle olive e,senza nemmeno capire come,ci ritroviamo in mano sei sacchettini di olive diverse e aglio in salamoia (!)

Con l'immancabile  baguette sotto braccio,facciamo un ultima visita alla bancarella dei pomodori (profumatissimi).

Purtroppo meno poeticamente siamo rimasti anche senza  carta igienica e così finiamo in un supermercato a terminare i nostri acquisti...

Il cielo ora e' azzurro,nuvolette bianche e morbidose si rincorrono veloci,così,dopo aver ingollato una focaccia alle cipolle e qualche oliva,decidiamo che e' giunto il momento per un bel bagno.

Scendiamo verso il Lago di Santa Croce dove troviamo una stradina nascosta.

Percorriamo  qualche metro e arriviamo in un'oasi.

C'e' da dire che tutto il Verdon è parco naturale protetto e,lasciatemelo dire,ben tenuto come solo i francesi sanno fare (si lo so,anche a me stanno antipatici,ma di questo bisogna dare merito).

Il lago è blu,tira un bel venticello......impossibile non buttarsi.

Le rondini sono tantissime. Si rincorrono e,all'ultimo momento,quando sembra che ti stiano per venire addosso,virano di colpo passandoti a pochi centimetri dalla testa.

Una famigliola di gabbianelle passeggia tranquillamente di fronte a me e si lascia fotografare senza problemi..piena di entusiasmo,mi giro verso D.,che pero' sta già ronfando alla grandissima.

Giovedì:ci svegliamo (ad un orario che dovrebbe essere illegale in un giorno di vacanza ) e,con lo zaino già preparato la sera prima,panini,acqua in abbondanza e due torce,ci infiliamo in macchina ancora praticamente addormentati.

Alle 8.00 arriviamo al parcheggio di Point Sublime, pronti per la nostra avventura di oggi: Il Sentiero Martel. 18 km di trek spettacolare: tempo previsto dalla guida: 7 ore.

Il piano e' quello di prendere il pullman che porta a La Maline,in modo di fare il sentiero al contrario e di finirlo al parcheggio della macchina.

Appena arrivati ci rendiamo conto che mezza Francia oggi ha avuto la nostra stessa idea ed è lì , ordinata e in fila, che  attende il proprio turno per salire sul pullman,che ovviamente si riempie subito.

Prendiamo il pullman successivo.

Dopo una mezz'oretta di strada (su un mezzo degli anni ottanta su una strada a strapiombo sulle gole), io sono diventata di colpo molto devota alla Madonna...

Arriviamo alla fermata di Maline ,siamo pronti per iniziare il mostro trekking.

L'aria è parecchio fresca,il sole non e' ancora alto nel cielo e soffia un bel venticello.

Il sentiero si srotola tra pietraie e boschetti di arbusti.

La strada e' molto ben segnata e noi procediamo spediti.

Si scende velocemente di un 500 metri,si arriva quasi in fondo alle gole,ma si risale rapidamente.

Riprendiamo quota e torniamo a circa 1000 metri di altezza.

Incominciano le prime scale scavate nella roccia e io penso che, in fondo,per le mie vertigini non è così  terribile.

Mi aggrappo al corrimano in ferro e sorpasso la pietraia piuttosto esposta.

Ben presto però mi rendo conto che ho cantato vittoria troppo presto.

Dietro la curva scopro un gruppetto di gente in attesa e,poco più avanti.........200 gradini in ferro a strapiombo sul vuoto.

Tutti da scendere per arrivare al letto del fiume.

Le gambe tremano, il fiato manca e io incomincio a recitare il rosario!!

D. ride e mi fa le foto, lo vorrei picchiare,ma non riesco a staccare le mani da entrambe le ringhiere.

Incollo gli occhi alla punta delle scarpe e decido che è giunto il momento di affrontare la mia paura del vuoto.

Dietro di me ovviamente si crea l'ingorgo.

Io ho finito con il rosario e inizio mentalmente con le bestemmie,intervallate da risolini isterici........insomma una pazza!!

Non so come, faccio l'ultimo gradino,e con le ginocchia praticamente in preda alla taranta,tocco terra.

Pausa panino.

In rigoroso silenzio addentiamo i due panini al salame e io rifletto sul fatto che sarebbe stato un peccato morire a stomaco vuoto!

D. continua a sghignazzare!!

Dopo il classico pediluvio nel fiume (questa volta troppo freddo anche per me),riallacciamo gli scarponcini e ci rimettiamo in marcia.

Ad un tratto,sentendoci  osservati ,ci voltiamo  e  scopriamo a fissarci una volpe.

Io, cercando di non dare nell'occhio,tento di tirar fuori la macchina fotografica e l'animale,per tutta risposta,scende sul sentiero,mi mostra il suo lato migliore e si mette in posa...la volpe più vanitosa che io abbia mai visto.

Dopo qualche passo insieme a noi sul sentiero, scompare nel bosco.

Ormai siamo quasi giunti alla fine,manca il tunnel e siamo praticamente arrivati.

All'imbocco della galleria,un cartello ci avverte di tirare fuori le torce.

Così facciamo e procediamo per 1 km buono,completamente al buio.

In alcuni tratti l'acqua e' alta e si saltella sulle pietre per non finite nella melma.

Io, che non mi faccio mai gli affari miei, mi chiedo se la grotta sia abitata da pipistrelli........punto la torcia sulle pareti e..la distolgo subito.

Meglio non sapere!

Ancora pochi passi e siamo finalmente arrivati al rifugio.

Una panachè e una coppa di gelato sono la degna ricompensa per la fatica.

 

Buon ferragosto a tutti!

A&A.D.

Mi è tornata alla memoria la "scarpinata" in Grigna(1967):io,papà e un amico "ragno di Lecco".

Appesa come un salame........ volevo morire!

Per due notti ho avuto incubi terribili,ho perso un amico e il vuoto mi terrorizza!!

 

 

 

 
 
 

IO LO SAPEVO.....

Post n°399 pubblicato il 13 Agosto 2014 da ipazia.0
 
Tag: Io
Foto di ipazia.0

che finiva così!

 

Mentre sceglievo il materiale per il DVD di Vera,sono andata a ripescare delle vecchie cassette della videocamera analogica.

La trasformazione dei filmati da analogico a digitale l’avevo fatta nei primi anni del nuovo secolo.

Lavoro laborioso che mi aveva fatto scegliere alcune riprese,tralasciandone altre.

Così cerco tutto quello che serve per la trasformazione (Pinnacle),ovviamente non esiste più il libretto d’istruzioni e mancano dei cavi (Stefano dove li hai messi???? ).

Passo il pomeriggio cercando i cavi e una volta trovati a guardare i tutorial (dei soliti pinella) per rinfrescarmi la memoria.

Smanetto sulla video camera analogica e................  miracolo!!!

Riesco a riversare cassette di cui avevo perso memoria.

I nastri,in alcuni casi sono bloccati e “saltano”,così con santa pazienza recupero il recuperabile,4 ore di girato da lavorare.

Quando inizio il montaggio avevo il groppo in gola.

Rivedere Stefano a 3 anni che affronta la prima lezione di sci e Alice che fa l’inviata speciale,mi ha procurato una stretta al cuore.

Ascoltare le loro voci bambine,le nostre voci (papà,Carla,Riccardo)ripercorrere i primi anni ’90.

Alice,Stefano e Martina organizzavano scenette dopo aver deciso le parti e i travestimenti,io riprendevo.

Nel caso di Alice,imparava ad utilizzare la videocamera come oggi fa Pif.

Ci sono riprese in cui mi rincorre,mentre io mi muovo nervosamente per la casa,tra letti da rifare e panni da stendere!

Ho riso e pianto,guardando Stefano con il rastrello in mano (aveva 4 anni) e il grembiule blu che portano gli uomini in Badia,mentre rastrella il fieno su un prato decisamente ripido,poi,come al solito,si da’ alla fuga e Claudio “molla” a me la video camera e lo insegue.......prima che si infili nel bosco!

Spezzoni di vita,come la cassetta VHS dove avevamo riversato un filmato girato in super8 nel 1958,con Manu(4 anni),io (8 anni) a Pietraligure con i nostri genitori e” la nonna tibetana “ (troppo lungo da spiegare),quella nonna a cui devo (in parte) la mia passione per il cinema e per la lettura.

 

 

 

 
 
 

VOCI DAL PASSATO

Post n°398 pubblicato il 08 Agosto 2014 da ipazia.0
 
Tag: Io
Foto di ipazia.0

 

Oltre a dedicarmi allo studio del mio MacBook Pro e della video camera,sto montando una raccolta di foto,un regalo per Vera che l’11 settembre compirà 1 anno.

É la storia di vite che dal 1861 ad oggi si sono intrecciate casualmente (ma io che credo nella reincarnazione penso che siamo destinati a rincontrarci ) nell’arco di 150 anni fino ad arrivare a lei.

Tutti i personaggi di questa storia portano un dono,la passione per la musica,per la poesia,per la montagna,il mare............. tutti regalano a Vera schegge luminose che ,sono sicura, lei ridonerà al mondo in un caleidoscopio di luci e di colori.

In questo DVD ci sono non solo foto ma voci che riemergono dal passato,voci registrate dalla mia nonna che aveva il pallino della poesia,così negli anni ’60 papà decise di regalarle un “Geloso”.

Oggi mi fa uno strano effetto sentire la mia voce di diciottenne che canta canzoni del repertorio cabarettistico dei Gufi,la voce di mio padre e di mia madre e le scemenze che si registravano durante i pranzi di Natale,dove tutti potevano cantare,recitare.

C’è anche un capriccio super di mia nipote Martina(mamma di Vera) quando aveva 2 anni,lo metterò nel DVD così Vera,una volta cresciuta, si renderà conto che anche le mamme da piccole hanno fatto i capricci.

Mi rilasso anche leggendo e,presa da raptus,svuotando la cassapanca nel box dove ci sono foto,documenti e diari.

Visto quello che succede in varie parti d’Italia ho pensato di mettere il tutto a 1m e1/2 di altezza....... in caso di pioggia.....meglio essere prudenti.

Sorvolo sui commenti di mia sorella e del mio ex!!!

 

 

 

 
 
 

HAI VOLUTO LA BICICLETTA........

Post n°397 pubblicato il 05 Agosto 2014 da ipazia.0
 
Tag: Io

 

ora pedala!!!!

Grande passione per la tecnologia,ho imparato a “smanettare” con la video camera negli anni ’90 quando c’era l’analogico e per fare una ripresa ti lussavi la spalla.

Ultimo acquisto 2002,una video camera ,a mio parere leggerissima,con cassettina.

Visto che i figli frequentavano un tecnico-multimediale avevamo comperato una delle prime macchine fotografiche che scattavi e tutto finiva su un floppy disk,roba del paleolitico.

Computer sempre e solo MAC dal 1993.

Così dopo la separazione,mi sono comperata un MacBook compagno fedele nei miei montaggi e registrazioni.

Ad aprile ho preso una decisione,acquistare una video camera HD,super leggera...... e sono iniziati i problemi........

Bella definizione ma tanto leggera da richiedere un cavalletto nonostante lo stabilizzatore.

Primo problema il mio MacBook non vede la video camera e quindi per provarla ho dovuto chiedere aiuto a mia sorella e a mio figlio che hanno computer più recenti.

Così passando in rassegna le varie offerte per più di 2 mesi..... finalmente trovo l’occasione:MacBook Pro,gemello di quello di Manu.

Senza ascoltare il “grillo parlante” che voleva sapere tutte le caratteristiche tecniche (che comunque ho sempre visionato nelle comparazioni) da sabato sono proprietaria di un Mac  con scocca argentata.

E......iniziano i problemi!!!!

La video camera scarica perfettamente ma iMovie fa pena,per un attimo il pensiero folle:mi compero Final Cut Pro!!

Poi da sola,nel mio delirio tecnologico,mi sono data della cretina: “è da una vita che l’ hai installato sul computer e NON l’hai mai utilizzato perché è in inglese,e tu sei una capra con le lingue!”

Con santa pazienza sono andata alla scoperta del nuovo computer e della nuova video camera.

Due computer accesi uno con i tutorial di youtube dove pischelli di 13/14 anni ti spiegano come utilizzare i vari programmi.

Ho passato 3 giorni a smanettare con scarsi risultati,ma non mollo.

Compio 64 anni fra qualche giorno.... ma non sono “rincoglionita” e devo farcela...costi quel che costi.

TOWANDA!!!!!!!!!

                                       


 

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 07/11/2008
 

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