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Post N° 196

Post n°196 pubblicato il 18 Giugno 2008 da Nereide_81

Questo post è per me.

Credo che il mio anno sia cominciato nel gennaio del 2007. Vedo il periodo fino ad oggi come un unicum, irripetibile e veloce, veloce da stordirti, come piace a me.

Comincia col viaggio con Bad a Genova. Era certamente una pazzia, e mi strideva.

Durante tutta la strada non abbiamo avuto niente da dirci, poi, tra quei vicoli, abbiamo litigato pesantemente. Ho pianto, di rabbia, di delusione verso me stessa. Ho pianto tra i vicoli di Genova, mi sono fermata davanti al Mc Donald's. Poteva sembrare uno di quei film neorealisti italiani, uno schifo insomma. Io, un'attrice consumata e disfatta.

Mi ha preso il viso, tra le mani, accorgendosi come sempre troppo tardi di avermi fatto male. Bad era così, balzava da un umore all'altro, riempiva di sé tutto, come la pioggia. Era il cattivo tempo e il sereno.

Infatti la notte abbiamo fatto l'amore, in quel suo modo perverso. Aveva sempre una sorpresa, nel cassetto.

Comunque, eravamo alle battute finali, ma non potevo saperlo, nemmeno quando, al telefono, ci siamo detti quell'ultimo "ciao". Chi poteva immaginarlo? Era finita e riiniziata così tante volte, ormai sembrava una malattia del sangue.

E invece, grazie a Dio, ho avuto scampo.

Glass l'avevo già conosciuto. Ma nelle pause con Bad c'erano stati molti altri uomini, e quindi non pensavo di certo che potesse essere proprio lui.

Invece lo era. Lui.
Farci l'amore era un gioco interessante, mi piaceva. Mi piaceva che fosse tenero e io morbosa, sì, molte volte ero incattivita, mi sentivo aggressiva, volevo fare l'amore a lungo, ancora e poi ancora. Un paio di volte mi sono sentita male, disperata, dopo, ma lui non lo sa.

I primi mesi erano così. tanto da consentirmi un paio di avventure parallele, cose da una sera. Una santa non lo sono mai stata.

Intanto Glass mi aveva regalato un anello con un solitario enorme e purissimo, ma non l'ho voluto. Non sono mai stata una materialista, e comunque ero ancora pronta alla fuga.

Non so cosa sia successo dopo.
So che, una sera, è cambiato tutto.

Perché Glass è tanto duro e autoritario col mondo, quanto disarmato nei miei confronti. Pendeva dai miei sorrisi, era protettivo, mi faceva sentire l'unica donna sulla faccia della terra. Fondamentalmente, l'ho messo in un branco di troie ("amiche", per giunta) e una gli girava attorno come uno squalo che fiuta il sangue. L'ha preso per la cravatta, l'ha tirato a sé.

Ci si può innamorare di un gesto?

Lui l'ha respinta con forza, le ha detto qualcosa che non mi ricordo.

Ma resta il fatto che in quel momento mi sono accorta che nessuno me lo doveva toccare.  Che era mio, e di nessun altra. E, soprattutto, che una persona così speciale non si può lasciarla scappare.

Mi sono accorta di amarlo. Quant'è semplice l'amore, alcune volte.

Era fine marzo.
A settembre siamo andati a convivere.

Una pazzia per tutti...soprattutto per la mia pseudofamiglia.

Mi dicevano che era soltanto un modo per scappare da casa mia.

Dio solo sa da qunato volessi liberarmene, ma non era questo il motivo: con me la gente non c'azzecca spesso, e io sapevo, come lo so oggi, che Glass era l'uomo giusto.

Dal nulla, ho imparato a cucinare (incredibilmente sono bravissima, la follia aiuta), a tenere casa, a stirare una camicia (cosa peraltro difficilissima!!!).

Non sapevo fare nulla, e ora sorrido pensando alle mie prime volte davanti a una lavatrice, col libretto "l'ABC delle macchie" che avevo trovato nel detersivo.
La vita non è poesia, la vita è soprattutto questo, anche per una abituata ai salti mortali.:)

Nel frattempo mandavo avanti due lavori,  e mi laureavo.

A una settimana dalla laurea ho trovato un lavoro nuovo, impegnativo, all'inizio è stato un grande dispendio di energie.

Anche oggi, in verità.

Ora purtroppo sto affrontando questo problema muscolare e, per me che sono una ciccetta, una cazzata come vedersi un po' di pancetta allo specchio è un terribile trauma :). Ma forse lo è ancora di più il fatto di pensare che potenzialmente si vorrebbe fare l'amore, ma non sentire quell'adrenalina iniziale che innesta il desiderio.

Non avrei mai creduto che gli ormoni significassero tanto!

Ho corso, in un anno. Non ho avuto un attimo di tregua.

Ora vorrei distendermi al sole, tra le mie montagne (che non vedrò), e riposare...

 
 
 
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Mi dispiace, oltre ad essere socialfobica, sono fondamentalmente un'asociale. La diffidenza è una caratteristica pregnante della mia personalità. Non sono tipa da quattro chiacchiere, o frasi smielate. Scrivo perché mi fa bene, tutto qui. Non m'interessa di fare nuove amicizie. Sono una persona molto indipendente, ma fragile. Molto fragile. E forse anche molto forte. Mi piacciono le cose vere della vita. Le emozioni, la schiettezza, odio la formalità e le prese di posizione. Il virtuale è solo un modo per fare il punto della situazione.
 
 
 

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