Io muovo le gambe - e tu non lo sopporti
« Precedenti Successivi »
 

SCRIVO LETTERE

Bill,scrivo lettere ai morti,a pittori, a musicisti,alle loro vite contorte.A te, che immagino sempre curvosul pianoforte.Alle tue mille mani, che erano due.Bill,quando le braccia crollanosotto il peso degli affanni,un pianista assume droghe pesanti.Ma i tuoi dischi rimangono per sempre.Vendono, invece, orribili poesie da Feltrinelli,che mai comprerò.(a Bill Evans, pianista)
 

Perché non sei uscita?

Mi è arrivata una email, da una sconosciuta. "Ieri era domenica. Ero sola. Anche un po' triste. Ti ho letto fino alle nove di sera. Mi hai fatto compagnia..." Perché non sei uscita? Perché non hai chiamato un'amica e sei uscita, invece di rincorrere le mie malinconie? La più bella poesia la scrive sempre il…
 

Scusami, Peppi’

E’ successo un fatto, Peppi’. Ascoltavo, sdraiato al buio sul letto, "Tommy" degli Who. Improvvisamente, mi è venuta una tale voglia di "Settembre", che mi sono alzato ed ho acceso la luce, ho cominciato a frugare spasmodicamente tra i miei dischi. Ma chissà dove ti ho messo, Peppi’, e chi se lo ricorda! "Tra qualche…
 

Suona mesta la canzone della sera, in Italia.

Suona ancora mesta la canzone della sera, per quell'uomo che di giorno fa il barista, poi, la notte, è un viveur da quattro soldi in una festa; per la donna che tradisce ed è tradita, che si sveste, che abbandona i tacchi troppo alti e che si strucca; per un vecchio che quando piscia sbaglia…
 

E non guardo più indietro

Fin dall'infanzia scrutai la vita, per carpirne i segreti. Disegnai aerei senza cielo, su grandi fogli bianchi, ed uomini piatti morenti in battaglia, schizzi di sangue, uccelli di tutte le forme, di colore nero o variopinti. Osservai le nuvole, le formiche, le piante, i verdi ramarri, cercai di resuscitare con strane pratiche cadaveri di gatti.…
 

Il professore

"Coimbra, bianca Coimbra, dove il mio canto vide la luce, dove un giorno conobbi Flavio Rodrigues e regalai il mio fiato alla squadra studentesca di pallone. Tra quelle case fui il ragazzino che cantava bene, e, poi, da grande, divenni il professore. Cantai la vita, la libertà, l'amore, e fui felice quando giunse, finalmente, in…
 

Su una poltrona di velluto rosso

Se potessi intrufolarmi in una scena di un film, squarciare il grande telo bianco e passare, in un preciso momento, dall’altra parte dello schermo, sceglierei la scena iniziale di "Jackie Brown". Pam Grier è all'aeroporto, cammina decisa verso l'imbarco. E' straordinariamente bella, ha molto fascino. Chiunque, vedendola passare, affermerebbe questa cosa. Ha mani affusolate, quasi…
 

C'è una luce

"There's a light that never goes out..." (The Smiths")Se invece di ascoltare i Fairport Convention in cuffia avessi studiato! Però mi è rimasto "Full House", in vinile, dei Fairport, e qualche giga nella testa. Avevo anche un nastro degli America. Gli America erano un soffio di prateria che portava dritto a J. J. Cale. Mi…
 

Stanotte sono ben disposto...

Se stanotte, nella più fortunata delle ipotesi, le tue mani, spinte da una strana ed incomprensibile curiosità, ti portassero fino a qui, noteresti subito che in questo posto non c'è quello che ti aspettavi. Non ci conosciamo noi due, e tu vieni da chissà dove, da un'altra galassia. Ma io sono ben disposto verso l’umanità,…
 

FUGA DAI QUARTIERI ALTI

Perché questa luce inquisitoria, che s'abbatte sul volto come un machete e ne privilegia i difetti? Perché non una lampada più discreta e meno maligna, non mi piace per niente quest'ascensore con lo specchio che ti fa il terzo grado appena entri. Non mi piace questa casa in alta muratura, la gente che piace a…
 

« Precedenti Successivi »