NON OMOLOGATO

CONSIDERAZIONI SULLA VICENDA CIARRAPICO

Premetto che a mio modesto parere, Giuseppe Ciarrapico può proclamarsi ciò che vuole e fare tutti i saluti romani che gli pare, ma per me resta sempre un amico della DC (c'era anche un coro da stadio anche andava tanto in voga nei primi anni novanta, quando era presidente della Roma). Premesso ciò, volevo fare un paio di considerazioni sull' esagerata bufera che la candidatura di Ciarrapico ha scatenato. Da una parte c'è il centrosinistra e la sinistra arcobaleno, che non attendevano altro che questa manna dal cielo per trovare un motivo per fare quello che meglio gli riesce da 60 anni a questa parte: strumentalizzare e speculare sulla parola "fascista", e questa è l'ennesima conferma di quanto, più il PD che la sinistra arcobaleno, siano alla frutta, e quanto Veltroni in cuor suo già sa che prenderà una mazzata di quelle che si ricorderà per tutta la vita. Dall'altra parte, e quì non so se ci sia più da ridere o piangere (in verità poi non me ne frega quasi nulla), c'è l'imbarazzo di Alleanza Nazionale (o del suo fantasma, visto che ormai il partito di via della Scrofa, è diventato un'entità impalpabile), che dopo tutti i rinnegamenti sul fascismo, si è affrettata a esprimersi contrariamente sulla candidatura di Ciarrapico. Di questa vicenda non mi piace niente e nessuno, ma quelli di AN mi fanno più schifo di tutti.