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NON OMOLOGATO

BLOG NAZIONAL POPOLARE POLITICAMENTE SCORRETTO

 

 

"L'erba" del PD è sempre più "verde"

Post n°420 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 

"L'erba" del PD è sempre più "verde"...

Veltroni: Correremo da soli, non ci saranno inciuci e non ci faremo ricattare
dai partitini. Rappresenteremo il nuovo in Parlamento: via i vecchi politici.
Con di Pietro la questione morale è di nuovo nostra.


Passa la notte...


Il PD conclude un accordo "elettorale" (non sul programma) con il laicissimo
partito Radicale.


Le cifre dell'accordo: I radicali portano in dote lo 0.5% (irrilevante e poco
gestibile) del loro patrimonio elettorale al PD ed in cambio ne "ricavano" 1
ministero (Emma Bonino), 8 posti alla Camera (dove non si può far danni), 3
millioni di euro come rimborso elettorale.


Da quest'accadimento ne ricaviamo 3 lezioni:


  1. Veltroni dice UNA COSA SOLA ma anche IL SUO CONTRARIO.
  2. Veltroni guarda la pagliuzza nell'occhio altrui (La Mussolini nel PDL) ma
    non la trave nel suo (cattocomunisti e radicali assieme???).
  3. I radicali e le loro battaglie non hanno prezzo, nel senso che -allo stato
    attuale- la loro quotazione appare decisamente "fuori mercato".
Marquis

 
 
 

Tu chiamami, se vuoi...Qualunquistaaaa

Post n°419 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 

In vista delle elezioni, vediamo le parti in campo:


  • Sinistra arcobaleno (candidato Premier: Bertinotti): è forse il soggetto
    politico più "uniforme". Comunisti movimentaristi, comunisti stalinisti,
    ambientalisti fuori da ogni logica di buon senso. Insomma, un insieme di persone
    coerentemente ed uniformemente fuori della realtà. Ma da sempre: questo è il
    loro pregio e, ahinoi, il loro maggior difetto.
  • Partito democratico (candidato Premier: Veltroni): l'intento è quello di
    copiare il programma ed il modus operandi dell'inglese Blair più che dello
    spagnolo Zapatero. Un socialismo liberale, così liberale che gli operai potranno
    continuare a morire tranquillamente nelle fabbriche. In più una strizzatina
    d'occhio al Vaticano: in fondo...anche Don Peppone sbraitava tanto ma giocava a
    carte con Don Camillo...e se funzionava allora...perchè cambiare oggi?
    Piccolo dubbio finale: Di Pietro...che c'azzecca?
  • Popolo delle Libertà (candidato Premier: Berlusconi): dalle prime
    indiscrezioni di questo partito ancora in divenire...sembra che il principio
    ispiratore sia quello del Conservatorismo solidale sul modello tedesco (Kohl,
    Merkel) o spagnolo (Aznar): il cittadino deve essere libero dallo stato Padre e
    deve emanciparsi imparando a fare da se...nel caso che abbia difficoltà sarà
    aiutato (così per non apparire troppo statunitensi). Personalmente preferisco
    più l'immagine dei coniugi per mostrare il rapporto che dovrebbe esserci tra
    cittadino e Stato: 2 entità che si rispettano, che non si impongono le cose ma
    che si vengono incontro e si aiutano a crescere reciprocamente. Ed il Popolo
    delle Libertà non sembra volerlo essere...ma è ancora -ripeto- troppo presto per
    una bocciatura definitiva.
  • Udc (candidato Premier: Casini): PierFerdy va mugugnando che non si è voluto
    vendere al Pdl...che non cancellerà mai lo Scudo Crociato dalla scena
    italiana...Ora, a parte che Casini non è ne De Gasperi ne Don Sturzo, non fa
    prima ad ammettere sinceramente che preferisce "regnare all'Inferno più che
    essere un signor nessuno nel Paradiso"? In cosa si distingue dal Pdl? Perchè è
    brizzolato e fa presa sulle Donne? Troppo poco per dargli il voto. Meglio
    ignorarlo.
  • La Destra Tricolore (candidato Premier: D. Santanchè): una sorta di Udeur di
    Destra. Per vincere hanno imbarcato di tutto...post missini di Romagnoli ed ex
    Leghisti, ex separatisti siciliani...tutti...purchè avessero un seguito ed un
    bacino elettorale. Unico comune denominatore di tutte queste persone dovrebbero
    essere le parole chiave: identità, tradizione, sicurezza, famiglia. Non capisco
    una cosa, però: Storace si è ricordato di tutte queste cose solo dopo che Fini
    aveva estromesso lui ed i suoi dalle poltrone del potere...prima cosa gli era
    successo? Era affetto da una momentanea amnesia? Perchè non ha fatto la
    scissione da An subito dopo Fiuggi? Eppure quel che aveva in testa Fini, ahimè,
    si iniziava ad intuire già allora...
  • Lega Nord (candidato Premier: Berlusconi): è a carattere regionale, ha
    ancora delle teste del cavolo come Borghezio e Calderoli ma...oggettivamente è
    un partito di destra coerente con se stesso e che, ciò nonostante, ha saputo
    modernizzarsi e rendersi presentabile (Castelli e Maroni). Riuscisse a risolvere
    le sue pecche ed a badare agli interessi federali dell'intera Nazione...non
    sarebbe da scartare come ipotesi. Ma è meglio non lamentarsi, dai tempi della
    Pivetti e dell'ideologo secessionista Miglio...ne han fatta di strada...in fondo
    sono rozzi...han bisogno di tempo per maturare...
  • I vari cespugli: Fronte Nazionale (la vera destra, purtroppo intrisa di
    neonazismo, e diretta da una testa calda), Udeur (o meglio Mastella, l'unico
    rimasto "fuori"), Rosa Bianca (Tabacci, all'insegna del come suicidarsi, non
    avendo le idee chiare neanche a tal proposito): in tutti i casi il voto a questi
    signori è inutile. Non entrando in Parlamento, viste le loro percentuali
    irrisorie, non potrebbero far politica neanche volendolo e neanche se il loro
    programma fosse veramente buono. Ignoriamoli: tanto troveranno comunque posto
    grazie agli intrighi di potere della nostra Repubblica: chi farà il
    sottosegretario qui, chi il candidato alla provincia di là...e vivranno tutti
    felici e contenti.

Detto questo, chi votare?


Per quel che mi riguarda, non darò indicazioni di voto...pur
avendo le mie idee e pur sentendomi deluso dal fatto che esse non trovano
rispecchiamento in alcun partito attualmente presente sulla scena elettorale (il
discorso vale anche per Grillo).


Credo che vi siano delle cose da fare, cose di cui la Nazione ha bisogno (son
elencate qualche post addietro), e credo che chiunque verrà eletto avrà i suoi
buoni motivi per non farle o per non farle del tutto o per farle male.  La
soluzione ai problemi della Nazione deve necessariamente passare per uno momento
di forte frattura e discontinuità rispetto al passato (remoto o prossimo che
sia): ci vorrebbero persone illuminate che, al di fuori delle logiche di partito
o dei loro interessi di cortile, sapessero pensare solo ai bisogni delle
Gente...


Questa è la vera Alternativa che va costuita a caldeggiata in Italia...il
resto è solo maquillage del vecchiume partitocratico tradizionale.


Saluti,


Marquis


 


 

 
 
 

Si alle acque pubbliche...e che costino di meno!

Post n°418 pubblicato il 19 Febbraio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 



 

Oggi le acque minerali sono uno dei maggiori inserzionisti
pubblicitari in Italia: per convincerci a comperare “l’acqua da bere” nel 2005 gli
imbottigliatori hanno acquistato spazi pubblicitari per 379 milioni di euro.

Perché tanto sforzo? L’acqua in bottiglia ha un concorrente formidabile, che
è l’acqua degli acquedotti: buona (poche le eccezioni), controllata (più
dell’acqua in bottiglia, come hanno dimostrato diverse inchieste), comoda
(arriva in casa), e poco costosa.
Se le acque minerali non fossero sostenute
da una pubblicità martellante, nessuno o pochi sentirebbero il bisogno di
comperarle.
Di fatto l’acqua in bottiglia fa concorrenza a un bene comune, lo
ha riconosciuto anche l’Antitrust nel 2005 nel caso “Mineracqua contro Acea”.
Solo che le forze in campo sono impari: contro i 379 milioni di euro che
l’industria spende per sostenere l’acqua in bottiglia, gli acquedotti non
investono una lira per pubblicizzare il proprio servizio.


Senza pensare di ridurre la libertà di produrre e vendere acqua
minerale, non si potrebbe invece legittimamente pensare di limitarne l’invadenza
pubblicitaria?


C’è già almeno un caso in cui non si può fare pubblicità di
prodotti pur buoni: in quasi tutto il mondo è vietato promuovere latte in
polvere per la prima infanzia (e ad altri prodotti di questo genere) perché fa
concorrenza all’allattamento al seno, che è riconosciuto come “un bene
primario”.
Ma non c’è solo questo: in 14 regioni su 20 le aziende non pagano
alcun canone per la quantità di acqua effettivamente prelevata e imbottigliata,
ma solo un “canone di coltivazione”, in pratica l’affitto del terreno
all’interno del quale si estrae l’acqua.
E a fare affari d’oro sulla
dabbenaggine dei nostri consumi sono i soliti noti: Nestlé, ad esempio, che
vende nel mondo 19 miliardi di litri d’acqua e anche in Italia è leader del
mercato. In Trentino imbottiglia tra i 90 e i 110 milioni di litri d’acqua
(“Pejo fonte alpina”) ma paga al Comune di Peio meno di 30 mila euro l’anno. Uno
scandalo.


Per difendere l’acqua degli acquedotti (buona, controllata,
comoda e poco costosa) e garantirle un futuro forse è necessario limitare
l’invadenza pubblicitaria delle acque minerali.


Mettiamola fuori legge. La pubblicità, non l’acqua minerale.

Voi che ne dite?


Se vi sembra un’ipotesi da approfondire e siete d'accordo con
il nostro appello sostenetelo con il vostro nome.


http://www.imbrocchiamola.org/

 
 
 

Post N° 417

Post n°417 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

 
 
 

STAVOLTA MI SCHIERO.

Post n°416 pubblicato il 16 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

ALLA PROSSIMA TORNATA ELETTORALE VOTERO' PER LA COALIZIONE FORMATA DA "LA DESTRA" E IL MOVIMENTO SOCIALE FIAMMA TRICOLORE. NON MI ENTUSIASMA AVERE LA SANTANCHE' COME CANDIDATO PREMIER, MA ALMENO QUEST' ALLEANZA E' UN CHIARO TENTATIVO DI UNIFICARE L'AREA. E PREMIERO' QUESTO TENTATIVO CON IL MIO VOTO. INVITO TUTTI A FARE LO STESSO.

(PER MARCHESE: ECCO DOVE ANDIAMO...)

 
 
 

PRIMI MANIFESTI

Post n°415 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

 

 
 
 

VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DESTRA-FIAMMA

Post n°414 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

 
 
 

CECCHINI COLPIRA' ANCORA?

Post n°413 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

 
 
 

Post N° 412

Post n°412 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

IL PUNTO DI VISTA DEL MOVIMENTO INIZIATIVA SOCIALE "UNITALIA"

Comunicati stampa

12/02/2008  -   Comunicato stampa: Con la CDL o da soli: comunque con il nostro simbolo e con nostri candidati!

Per quanto riguarda la posizione di Unitalia e de La Destra a livello regionale, in vista delle elezioni nazionali, il nostro pensiero, coerente ed in linea con i principi ideali che hanno caratterizzato la nostra vita politica, dentro e fuori le istituzioni, è il seguente: o viene accettata la nostra richiesta di entrare nella coalizione del centro destra con il nostro simbolo o, se questo non dovesse essere accettato per veto di AN, andremo da soli mettendoci in gioco con Daniela Santanchè candidata alla Presidenza del Consiglio. Nessuno però si illuda che a livello delle elezioni amministrative tutto si possa ricomporre a cominciare dal rinnovo del Consiglio Provinciale così come dei Consigli Comunali le cui elezioni sono previste fra due anni. Se Berlusconi ritiene di dare ascolto alle politicamente immorali imposizioni di AN che vuole l’annientamento di quella Destra di cui lo stesso Fini dovrebbe essere il difensore ed il propugnatore e le cui istanze ideali ha deciso irresponsabilmente di gettare alle ortiche è affare Suo e di tutta la Casa delle Libertà. Rischiare ancora una volta, come già accaduto in passato, di far vincere il centrosinistra per meschini calcoli di bottega è una responsabilità che solo i leader di FI e di AN devono assumersi. La Destra a livello nazionale, come Unitalia a livello locale, hanno già sdegnosamente rifiutato candidature certe in partiti che non ci appartengono o la garanzia dei posti per i deputati uscenti, che sono stati assicurati purché eliminassimo il simbolo. Non siamo trovatelli o accattoni della politica, vogliamo entrare nelle istituzioni con la dignità che ci è consona. Il solo fatto che abbiano potuto pensare che noi potessimo mollare per strada chi ha creduto nel nostro progetto politico significa che evidentemente non conoscono la nostra etica, la nostra morale e i nostri principi. Dai quali non siamo assolutamente disposti a derogare. Per quanto ci riguarda il direttivo provinciale e regionale di Unitalia e de La Destra è riunito per domani sera: in quella sede saranno designati i nostri candidati nei collegi uninominali regionali del Senato che si aggiungeranno all’ing. Luigi Schiatti già delegato per rappresentarci nel collegio Bolzano-Laives: è anche in questo caso evidente che se La Destra e Unitalia affronteranno le elezioni nazionali senza apparentamenti preventivi con la CDL, irrealizzabili per espressa volontà di Berlusconi e Fini, non sarà nemmeno sfiorabile l’ipotesi, già difficile in qualsiasi caso, di una rinuncia ad una nostra candidatura su tutti e sei i collegi uninominali della regione. E’ data per scontata anche la presenza di una lista per il proporzionale della Camera i cui candidati saranno definitivamente decisi entro la giornata di giovedì. Bolzano 11 febbraio 2008.
Donato Seppi UNITALIA.

http://www.unitalia-movimento.it/

 
 
 

UNIRSI, MA NON SOLO A PAROLE...

Post n°411 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

 

 
 
 

Post N° 410

Post n°410 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

 
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COMUNICATO STAMPA

SMENTITA AL QUOTIDIANO “IL TEMPO”

In merito all’articolo apparso sul quotidiano “Il Tempo” di Venerdì 15 febbraio, pagina 3 dal titolo “Forza Italia sparge i soldi e aiuta i piccoli”, il Fronte Nazionale attraverso il suo Segretario Adriano Tilgher smentisce e precisa quanto segue:

“Azione Sociale è il movimento di Alessandra Mussolini, mentre Alternativa Sociale è il cartello elettorale formato da Fronte Nazionale, Azione Sociale e Forza Nuova.

Non risponde a verità quanto si asserisce sul giornale di assegni girati da Azione Sociale al Fronte Nazionale, noi non abbiamo mai ricevuto denaro da Forza Italia. Gli assegni che il Fronte Nazionale ha avuto da Alternativa Sociale e non da Azione Sociale, - peraltro in date successive a quelle riportate sul giornale -, provengono dal rimborso spese elettorali erogato dallo Stato ad Alternativa Sociale, a fronte di spese sostenute dal nostro movimento per il cartello Alternativa Sociale. Chiunque dovesse sostenere il contrario sarà opportunamente denunciato nelle opportune sedi.”

Roma 15 febbraio 2008

www.frontenazionale.it

 
 
 

Post N° 409

Post n°409 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

LA DESTRA E LA FIAMMA TRICOLORE INSIEME - Il Cartello Elettorale de’ La Destra per il bene del Paese

 

“Siamo fieri e orgogliosi di fare questa battaglia insieme”.
“Abbiamo mantenuto fede alla parola data e la Fiamma sarà sulla scheda elettorale”. Queste le parole del Segretario Nazionale della Fiamma Tricolore Luca Romagnoli, oggi alla conferenza di presentazione del cartello elettorale LA DESTRA.
“Abbiamo dimostrato di essere gente che non si vende per soldi o per ‘promesse di poltrone’”.
“Quelli che pensavano di escluderci con artifici legislativi – ha aggiunto l’europarlamentare – gli stessi che credevano che la Destra Italiana potesse essere ‘liquidata’ con una telefonata tra Fini e Berlusconi, ancora una volta hanno toppato”.
“Saremo militanti e determinati nell’affrontare la campagna elettorale, senza se e senza ma – ha poi sottolineato – per ricordare agli elettori che ‘anticomunisti’ lo si è sempre”.
“E che non si tende la mano a chi, con arroganza e protervia, ha governato due anni in spregio a un’opposizione che comunque rappresentava la metà degli Italiani – ha infine concluso – Luca Romagnoli”.

Roma, 15 febbraio 2008

www.fiammatricolore.net

 
 
 

Post N° 408

Post n°408 pubblicato il 15 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

RAGGIUNTA L'INTESA TRA "LA DESTRA" E "FIAMMA TRICOLORE". NON SARA' IL MASSIMO, MA E' SEMPRE MEGLIO DEL PDL... (ANCHE SE QUESTO SIMBOLO SOMIGLIA TREMENDAMENTE A QUELLO DI ALLEANZA NAZIONALE... CHE SIA VOLUTO?)

 
 
 

Prossimo futuro...

Post n°407 pubblicato il 14 Febbraio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 


da forza nuova

 
 
 

Post N° 406

Post n°406 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da croceceltica2

PRESO ATTO DELLA DECISIONE DI ALESSANDRA MUSSOLINI DI ADERIRE AL POPOLO DELLE LIBERTA' RITENGO OPPORTUNO TOGLIERE IL LINK DI AZIONE SOCIALE DAL BLOG.

TUO NONNO SI STA RIVOLTANDO NELLA TOMBA. VERGOGNATI!

 
 
 

Post N° 405

Post n°405 pubblicato il 13 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

MI RIVOLGO AI "CAMERATI" DI AZIONE GIOVANI: ADESSO CHE IL VOSTRO LEADER VI HA CANCELLATI COME MOVIMENTO, COSA FARETE? GIOCHERETE ANCORA A FARE I FASCISTELLI ALL'INTERNO DI UN PARTITO SENZA IDENTITà? SVEGLIATEVI!!!

 
 
 

LaDestra da sola...?

Post n°404 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 


tratto da TGCOM

Non gli piacciono i veti pregiudiziali contro il suo
partito, non gli piace l’idea di entrare nel Ppe e non sopporta la
differenza di trattamento tra la sua Destra e la Lega. Insomma, alla
base della scelta di Francesco Storace di correre da solo ci sono
diverse motivazioni, una su tutte però, i troppi paletti messi non dal
Cavaliere ma dagli altri alleati contro il suo contributo per portare
Berlusconi a Palazzo Chigi. E allora che fare? Con questi presupposti
la Destra correrà da sola e candida come premier Daniela Santanchè.
Dunque, la cena tra il Cavaliere e Storace domenica sera ad Arcore non
ha rasserenato il clima di freddezza che già si era creato in mattinata
alla prima conferenza nazionale della Destra a Trieste. Insomma, spiega
un po’ amareggiato Storace, “se loro sono sicuri di vincere, visti
questi sondaggi, credo che facciano bene. Sarà più libero l’elettore di
destra di votare La Destra. Anche perchè se alla fine Berlusconi non
vuole i nostri voti non è che dobbiamo darglieli per forza”. Il punto,
continua dai microfoni di affaritaliani, è che “qui c’è un rifiuto ad
avere i voti de La Destra: se si nasconde ci può stare, se si fa vedere
non si può fare. Ma di che parliamo? Non ho mai visto elezioni in
contumacia”. Di qui la sua scelta: “Il mio obiettivo – prosegue – è
quello di non far cancellare dopo 60 anni la presenza della destra
organizzata dalla scheda elettorale. Con la scelta di An e dei vari
gruppi minori di affogare nel Partito della Libertà (scelta legittima
ma non la mia) vorrebbe dire non avere più la destra come opzione di
consenso per gli elettori. E questo è grave. Non è che dobbiamo
aspettare Berlusconi e Fini per cancellare la destra, per questo
bastavano i comunisti”. Una motivazione in più, insomma, per confermare
la decisione di non entrare per nessun motivo nel Partito popolare
europeo”. Insomma, per l’ex ministro della Salute un conto è
partecipare all’ascesa di Berlusconi premier, un altro è rinunciare
alla proprio identità, al proprio simbolo, ai propri valori. Questo è
impensabile, dunque, meglio correre da soli. Con un obiettivo
elettorale molto ambizioso: “Sicuramente molto ma molto al di sopra di
ogni ipotesi di sbarramento (alla Camera è del 4, al Senato dell’8u
base regionale, ndr)”. E per questo scopo, secondo Storace, “anche la
scelta di Daniela Santanché ci aiuterà. Una donna determinata candidata
premier, rispetto a una politica terribilmente noiosa. Al di là delle
frasi falsamente immaginifiche, Berlusconi e Veltroni ripetono un leit
motiv che abbiamo già conosciuto negli ultimi 15 anni”. E poi, ecco una
frecciatina al suo ex compagno di viaggio, Gianfranco Fini, “Berlusconi
dovrà spiegare come mai Fini è così potente nell’alleanza, figuriamoci
quanti crediti metterà quando governeranno insieme, se mai dovessero
vincere le elezioni”. Non manca il sostegno della Santanchè, che non
nasconde il suo entusiasmo: “Ci voleva il coraggio della Destra per
candidare per la prima volta una donna premier in una competizione
elettorale”. “Ringrazio di cuore Storace e tutti i dirigenti e resto a
disposizione del partito per le decisioni che stiamo per assumere con
il grande orgoglio di rappresentare, assieme a migliaia di militanti e
simpatizzanti, la vera destra italiana”.


 
 
 

FINI: VI SPIEGO LA SVOLTA STORICA. DOPO IL VOTO , UN PARTITO UNICO

Post n°403 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 











Il Presidente di Alleanza nazionale, _n. Gianfranco FiniIntervista del presidente di AN al Giornale


di Fabrizio De Feo



Presidente Fini. che cosa sarà il Popolo della libertà, un cartello elettorale o un vero e proprio partito?

«Non
sarà solo un cartello elettorale, guai se lo fosse. È un progetto molto
più ambizioso che nasce da un accordo politico e che troverà la sua
consacrazione nel momento elettorale ma dovrà necessariamente
svilupparsi dopo. Del resto Berlusconi ha chiarito che coloro che
saranno eletti con il Pdl faranno parte di un unico gruppo
parlamentare».

Come è arrivata l'accelerazione decisiva?
«L'accelerazione è nata dalla consapevolezza della condizione irripetibile in cui si trovava il centrodestra italiano.
Rispetto
a qualche mese fa e anche rispetto all'aspra polemica che c'era stata
dopo l'annuncio di San Babila erano accadute alcune cose che avevano
cambiato radicalmente lo scenario».

Ma cosa vi siete detti con Berlusconi? Qual è stata la scintilla?
«A
Berlusconi ho detto: ma se ci fosse la legge elettorale scaturita dal
referendum, faremmo la lista unica? Berlusconi mi ha risposto di sì. A
quel punto parlando ci siamo trovati d'accordo nel dire che per la
prima volta poteva nascere un soggetto politico non calato dall'alto
attraverso la scissione o la fusione di soggetti esistenti ma dal
basso, nelle urne, per espressa volontà del corpo elettorale. E abbiamo
rotto gli indugi».

Come farete a dare un'anima a questa nuova creatura?
«Il
Pantheon dei nostri valori è condiviso da tempo. E questo è avvenuto
grazie all'esperienza di governo e attraverso i valori del PPE. Inoltre
esiste un manifesto dei valori redatto e firmato da tutti noi. Su
questo si è andata a innestare la spinta proveniente dal popolo del 2
dicembre che ci ha fatto sentire indietro riSpetto al sentire
dell'elettorato».


Che cosa significa affrontare queste elezioni senza il simbolo di An?  E' preoccupato?
«Innanzitutto
da domani sarò impegnatissimo a spiegare al partito che cosa sta
accadendo. Ma non sono preoccupato per due ragioni: le identità dei
partiti non sono espresse solo dai simboli - se fosse così si
tratterebbe di identità assai deboli - ma dai valori e dai principi di
riferimento.
E da questo punto di vista c'è una sostanziale
omogeneità soprattutto con Forza Italia. Inoltre già nel '96 e nel 2001
la maggior parte dei deputati e dei senatori vennero eletti con un
simbolo che non era né quello di Forza Italia né quello di An. Senza
contare il referendum che promuovemmo per l'abolizione della quota
proporzionale».


An verrà sciolta?
«AN,
dovrà discutere fin dalla direzione di sabato, che sarà allargata a
tutti i gruppi parlamentari, della nuova strategia. E se, come mi
auguro, ci sarà un via libera, nei primi mesi dell'autunno sarà indetto
un congresso per sancire questa decisione e avviare la fase successiva
che dovrà portare alla nascita di un vero e proprio partito».

Che cosa farà l'Udc a questo punto?
«Sarebbe
davvero grave se gli amici dell'Udc non comprendessero l'importanza di
ciò che sta accadendo e non contribuissero a rendere il Popolo della
Libertà più forte e credibile nei valori e nella sua capacità di
governo».


Qual è la sua previsione?
«Confido nella, lungimiranza di Pier Ferdinando Casini».

Perché concedete alla Lega l'uso del simbolo e all'Udc no?
«La
Lega ha una sua specificità legata al fatto che  presente solo in
alcune aree. Il modello che mi viene facile evocare è il modello
tedesco con l'alleanza strategica tra Cdu e Csu».

Dal punto di vista organizzativo che cosa accadrà?
Ci sarà una sede unica? Perderemo sinonimi giornalistici come Via della Scrofa e Via dell'Umiltà?
«Non
bisogna avere fretta. L'importante è avere un progetto politico chiaro
e vincente. Poi, per dirla con De Gaulle, l'attendenza seguirà. Fermo
restando che ritengo importantissimo affinare la macchina
organizzativa».

Come si fa ad esorcizzare il rischio di avere un'Armata Brancaleone, con tante sigle che confluiscono insieme?
«ll
semplice fatto che ci sia l'impegno di che entra a rimanere nel gruppo
parlamentare unico è una garanzia contro i frazionismi. Inoltre dovrà
valere la regola delle decisioni a maggioranza».

Spesso
in Italia la confluenza di più partiti in un'unica formazione non è
riusciuta a produrre la somma delle percentuali. Questa volta che cosa
accadrà?
«E' vero quello che lei dice ma qui siamo in
presenza di uno scenario diverso perché questa non è una lista ma il
progetto di un soggetto politico capace di rappresentare il 40% degli
italiani, una accelerazione verso un assetto che se non è bipartitico
ci va molto vicino».

Veltroni è impegnato in una
difficile operazione: la rimozione del governo Prodi dalla memoria
dell'opinione pubblica. Ci riuscirà?
«Veltroni soffre di
amnesie gravi. Presentare il suo progetto come una sorta di new deal e
come nuovo un partito che ha Prodi come fondatore, come vicepresidente
D'Alema e quasi tutti i ministri dell'esecutivo, oltre a Bassolino e
Loiero,significa considerare scarsamente intelligenti gli italiani.
Diventano ancora meno, credibili quando lo sento dire che bisogna
diminuire le tasse».

La preparazione delle liste sarà un primo test per il Pdl. Secondo quale
criterio si procederà?
«Il
primo atto sarà la definizione del programma, con un particolare
accento sul rilancio dell'economia, sulla legalità e la sicurezza. In
parallelo inizieremo a predisporre le liste con una volontà innovativa.
L'obiettivo
è presentare liste credibili per qualità, capacità e serietà. Sono
convinto che se riusciremo a candidare molti giovani e donne sarà la
dimostrazione evidente della volontà di guardare avanti».

Mastella sarà dentro il Pdl?
«Se
non fosse per lui saremmo ancora alle prese con il governo Prodi.
Inoltre lui già ha come riferimento i valori del Ppe. Bisognerà, però,
che ci sia una ulteriore sottolineatura della necessità di rompere i
ponti con la sinistra anche in molte amministrazioni locali»

E Storace?
«E'
evidente che se Francesco dice che vuole entrare nel Pdl deve
sottoscriverne i valori. E lui ha fatto notare giustamente che è uscito
da An per non approdare nel Ppe. Non sarebbe comprensibile se Storace
facesse parte della coalizione ma non del Pdl e lo facesse in ragione
della sua diversità valoriale».

Ad aprile a Roma si
voterà con cinque schede diverse e senza più i simboli dei partiti. Non
teme il rischio di molti errori materiali da parte degli elettori?
«Sì, anche per questo abbiamo deciso che in tutte le consultazioni ci sarà il simbolo del Pdl».

Chi sarà il candidato sindaco del Centrodestra a Roma?
«Se
sull'altro fronte ci sarà Rutelli dobbiamo-essere consapevoli che
occorre un Candidato di peso come possono esserlo Frattini e Giorgia
Meloni. Ma potrebbe essere anche un altro che non è stato ancora fatto».

La nascita del Pdl rappresenterà perAn uno strappo simile a quello di Fiuggi?
«Siamo solo ai primi passi di percorso. Ma non credo che i due momenti siano paragonabili».

E' interessato a guidare il Pdl?
«Sarebbe stupido parlarne. Di sicuro nessuno rimarrà disoccupato. Ci sarà spazio, gloria e fatica per tutti»







dal sito di An

 
 
 

Foibe, il partito comunista sloveno...

Post n°402 pubblicato il 09 Febbraio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 

 

 
 
 

Post N° 401

Post n°401 pubblicato il 09 Febbraio 2008 da croceceltica2
 

 
Gli UTILI IDIOTI non si sono fatti attendere e non hanno perso l'occasione per fare l'ennesima vergognosa figura da imbecilli. Ieri, un manipolo di giovani ignoranti, i Giovani comunisti appunto, della locale sede del Partito della Rifondazione Comunista - Coordinamento provinciale di Savona, assemblati in fretta e furia come le inquinantissime Trabant, al soldo dell'ideologia assassina e criminale di stampo comunista, hanno affisso presso la stazione ferroviaria di Mongrifone alcuni manifesti pieni di inesattezze e bugie. 85 milioni di vittime: questo è stato il costo del comunismo nel mondo. Ma a loro, i partigiani con l'I-pod, la storia la insegnano nelle sezioni dei partiti. Il rifiuto sempre più generalizzato del comunismo, il moltiplicarsi delle testimonianze hanno contribuito a mettere in luce una verità divenuta scomoda: i paesi comunisti si sono dimostrati molto più efficienti nella produzione di gulag e di cadaveri che in quella di grano e di beni di consumo. I crimini perpretati sotto le insegne della falce e martello hanno marchiato a fuoco le carni del secolo scorso, e gli eredi, sessantottini e girotondini, pervasi, e manipolati dal fanatismo mirano a ripristinare l'esercizio dell'estrema violenza con la menzogna.

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