Creato da croceceltica2 il 03/11/2006

NON OMOLOGATO

BLOG NAZIONAL POPOLARE POLITICAMENTE SCORRETTO

 

 

Post N° 378

Post n°378 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da croceceltica2
 

Roberto Fiore sull'emergenza rifiuti a Pianura

Oggi, in occasione di una visita a Pianura, Roberto Fiore segretario nazionale di Forza Nuova, accompagnato da Massimo Perrone, dirigente nazionale, ha dichiarato: “ A 50 km da casa di Pecoraro Scanio si sta consumando il più grande disastro ambientale italiano di tutti i tempi, a 5 km da casa di Bassolino si sta consumando la più drammatica scelta antipopolare da decenni a questa parte. Pianura è una ferita aperta che rischia di degenerare ulteriormente se andrà avanti l’ipotesi repressiva. Forza Nuova è pronta a mobilitare tutti i propri militanti qualora Di Gennaro intendesse usare il pugno di ferro o, addirittura, dispiegare l’esercito”.
Infine Fiore ha dichiarato di essere, secondo le stesse fonti giornalistiche, l’unico politico ad aver interpellato il C.N.R. per ottenere dei chiarimenti tecnici: il C.N.R. ha oggi tutte le risposte scientifiche e sanitarie sulla questione rifiuti.

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Post N° 377

Post n°377 pubblicato il 16 Gennaio 2008 da croceceltica2
 

GENOVA. DIRIGENTE DI FORZA ITALIA PASSA CON FORZA NUOVA

Venerdì 18 gennaio nella federazione genovese di Forza Nuova in Piazza Giusti 1 alla presenza del segretario nazionale di FN Roberto Fiore, Luciano Slighini annuncerà il suo passaggio a Forza Nuova.
Slighini, ex responsabile giovani di FI, fondatore del primo Circolo di Forza Italia di Genova, ha guidato la rivolta antimmigrazione di Cornigliano, quartiere nel quale ha preso 2000 preferenze.
A Ottobre organizzò assieme ad Angelo Riccobaldi la fiaccolata anti moschea che salì alla ribalta nazionale.

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"La mia Fiamma", Donna Assunta Almirante

Post n°376 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 

Di Gianfranco Fini ricorda che Almirante
lo scelse come suo successore soprattutto perché nato dopo la fine
del ventennio e nessuno avrebbe potuto chiamarlo “fascista”. Ma a
Fini donna Assunta non risparmia una battuta al vetriolo.
«Qualcuno ha detto che il fascismo è stato il male assoluto…..Io
credo – aggiunge – che il male assoluto sia stato Piazzale
Loreto…. Non si possono esaltare certi morti con l’illusione di
riabilitarsi e insultare certi altri…..».

da "La mia Fiamma" di Assunta Almirante, Koinè Edizioni

 
 
 

"Ho sposato un mussulmano", analisi culturale e punto di vista personale

Post n°375 pubblicato il 13 Gennaio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 

"Ho sposato un mussulmano", analisi culturale e punto di vista
personale

Il fatto del giorno scelto dalla Redazione di Libero è il matrimonio di una giovane italiana con un uomo
egiziano
.


Dalla miriade di commenti ricevuti (in genere non positivi), se
ne deduce che la scelta è stata, per Digiland, un successo di audience. Non ne
dubitavamo. Libero è un portale commerciale ed è naturale che punti ad alti
"ascolti" per accontentare i suoi inserzionisti. E voglio sperare che vi sia
solo la motivazione commerciale dietro le scelte editoriali del "nostro" amato
portale: se cosi non fosse, e se dovessi leggerci una linea editoriale ben
precisa mi preoccuperei.


Articoli come "La Lega nazista" e "Perchè ho sposato un
mussulmano" non delineerebbero una posizione neutrale di Libero in tema di
politica, etica e società.


Veniamo al fatto specifico, di cui sopra, in modo da esprimere
-in modo dettagliato- le mie perplessità circa la scelta di vita della nostra
giovane connazionale. Sperando che anche in "casa mia" non verrà applicata una
censura per i punti di vista "troppo dissonanti" dalla "linea
ufficiale".


Dunque: nessuno mette in dubbio che Amira sia innamorata e che
abbia agito per Amore. Nessuno le augura infelicità (e ci mancherebbe!). Tanto
meno lo faccio io.


Quello che mi turba, però, è che la signorina in questione -da
alcune sue parole- mostri già una certa sudditanza nei confronti del marito (il
velo? che c'è di male? è cosi elegante...la sua famiglia mi ha integrato bene,
al contrario della mia...lui reagisce con un sorriso ironico e sarcasmo alle mie
dimostrazioni di libero pensiero...le donne italiane sono troppo libere...gli
uomini italiani poco attenti ai semplici valori di una volta...). Nel suo blog
campeggia una scritta recante un'invocazione ad "Allah, il misericordioso"
(infatti è un atto di "clemenza" mandare al creatore gli infedeli occidentali
tramite assassini ed attentati...).


Da una parte è normale: per andare d'accordo in una situazione
del genere...un pò di sottomissione devi mostrarla. Già gli italiani sono poco
"democratici" con le loro donne (specie quelli del sud), figuriamoci un
mussulmano.


Però io credo che questo "vassallismo" nei riguardi del proprio
Signore mussulmano sia, in que
sta signorina, di stampo più che altro 
culturale.


L'Islam è ora, a livello evolutivo, simile al cristianesimo ai tempi
dell'inquisizione. Poco democratico e liberale.


Testimonianza ne è il fatto che il Papa non scomunica chi fa la sua
caricatura o chi non rispetta i dettami della Chiesa divorziando o facendosi
l'amante o abortendo. Certo, li rimprovera duramente. Dice che non si fa, che va
contro il volere di Dio ecc ecc...ma poi lascia tutto al nostro arbitrio. Se
sbagliamo (per chi lo considera tale), i cavoli son nostri (per chi ci crede)
nel giorno del giudizio o della prossima reincarnazione. Le nostre donne sono in
grado di conciliare la loro piena affermazione con la conservazione
dell'immagine di "angelo del focolare", tanto cara ai più tradizionalisti.


L'Islam non è cosi tollerante e non rispetta allo stesso modo i diritti delle
persone. Fai delle innocenti vignette su Allah? Tutti i paesi, anche i moderati
come l'Egitto e la Turchia, protestano duramente. Scrivi un romanzo un pò fuori
dalle righe? Ti arriva una Fatwa (Rushdie docet). Apri una Chiesetta in Turchia
per aiutare le prostitute? Vieni ucciso. E le donne? Se sei ricco puoi anche
permetterti più mogli (il sogno degli scambisti...), ripudiarne qualcuna
"passata di moda", farle mettere il velo (capisco la gelosia ma qui si esagera
un pò...), farla convertire (sia mai che si converta lui), portarti via i figli
(che non rivedi più)...


Insomma...sposarti un mussulmano...oggi giorno è un'incognita mica male. A
meno che non hai la fortuna di incontrare una persona illuminata come Zahi Awass
o Magdi Allan. Ma queste...son "mosche bianche".


Alla signorina in questione, in sostanza, vanno i miei auguri di buona
fortuna. Ne avrà tanto bisogno...giorno dopo giorno, anno dopo anno, figlio dopo
figlio...Purtroppo, a riguardo, nessuno -ed in cuor suo neanche lei- nuotre
dubbi...


Marquis

 
 
 

Post N° 374

Post n°374 pubblicato il 12 Gennaio 2008 da croceceltica2
 

Ancora su Ahmetovic ...

A proposito della scarcerazione e concessione degli arresti domiciliari ad Ahmetovic, Roberto Fiore dichiara:
“ogni tentativo di portare il rom a Roma, in particolare a Tor di Quinto, come si dice avverrebbe nei prossimi giorni sarebbe un gravissimo affronto alla memoria della Reggiani e dei ragazzi morti di Appianano, pertanto il trasferimento sarebbe contestato ed impedito con decisione, mentre la notizia dell’ultima disposizione della Corte d’Appello sull’immediato trasferimento in un residence di Porto d’Ascoli, porterà i militanti di Forza Nuova della zona a riversarsi davanti gli stabili del suddetto residence per protestare contro l’ennesima ingiustizia”.

Ufficio Stampa

www.forzanuova.org

 
 
 
 
 

Mis Rauti, 12 Gennaio a Napoli per l'emergenza rifiuti

Post n°372 pubblicato il 10 Gennaio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 





Comunicato Stampa
il MIS sara’ presente al corteo di protesta di sabato 12 gennaio a Napoli contro l’emergenza rifiuti in Campania







sabato
12 gennaio, con concentramento alle ore 16,00 a Piazza Dante e comizio
alle ore 18,00 di tutti i leader dei partiti sotto la sede della
Regione Campania in Via Santa Lucia...


Leggi...

 
 
 

«Prendo 1.200 euro per stare a casa»

Post n°371 pubblicato il 08 Gennaio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 

La voce di Domenico Merolla, uno dei 362
spazzini del consorzio Napoli 5 pagati per non fare nulla, arriva un
po' disturbata dalla distanza. Mentre Napoli affoga tra i rifiuti, lui
- che è anche responsabile della Cisal enti locali - è a ritemprarsi
sulle nevi di Madonna di Campiglio, a distanza di sicurezza dai miasmi
della discarica di Pianura. Che è, d'altronde, il quartiere dove è nato
e vissuto.
Dunque lei è uno degli spazzini che non spazzano nulla.
«Proprio così».
Quanto guadagnate?
«Attorno ai milleduecento euro al mese».
E non lavorate mai.
«Mai. Proprio mai. La maggior parte di noi non ha lavorato un solo giorno da quando è stata assunta, il 27 marzo 2000».
Una pacchia.
«Macché. Essere pagati senza lavorare è umiliante».
Pare che ad alcuni suoi colleghi non dispiaccia.
«Gli
sfaticati ci sono dappertutto. Ma la grande maggioranza di noi vive
questa situazione come avvilente. Tant’è vero che ogni mese andiamo a
manifestare sotto la sede del municipio chiedendo di essere messi
finalmente in grado di fare il nostro dovere».
E il sindaco Iervolino cosa vi risponde?
«L'ultima
proposta è stata quella di assumerci tutti alle dipendenze dell'Asia,
l'azienda della nettezza urbana. Abbiamo detto di no».
Perché?
«Perché
invece del passaggio diretto ci proponevano di dimetterci e venire poi
riassunti. In questo modo l'Asia avrebbe finto di assumere dei
disoccupati e avrebbe risparmiato milioni di contributi. Ci chiedevano
di renderci complici di una truffa in grande stile ai danni dell'Inps.
Ovviamente ci siamo rifiutati».
Lei occupa il molto tempo libero facendo il sindacalista. I suoi colleghi come passano la giornata?
«Non fanno nulla. Tirano sera».
Intanto a Pianura la spazzatura la bruciano.
«Lo
dico da abitante di Pianura: quello che vogliono commettere lì è un
crimine. C'è una notizia che nessuno ha dato: a Pianura non è mai stato
bonificato nemmeno il sito della vecchia discarica, chiusa dodici anni
fa. Quando tracimerà il percolato, cioè il liquido prodotto dai
rifiuti, andrà dritto dritto nella falda acquifera. E a quel punto il
disastro sarà totale».

da "Il Giornale"

 
 
 

Gli uomini del Duce

Post n°370 pubblicato il 05 Gennaio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 

Starace (segretario del PF): il coreografo ed il megafono del fascismo. A lui si deve l'estetica del Fascismo in campo artistico, letterario, giornalistico. Estremamente servile ed acritico. Un cretino, ma un cretino fedele (parola di Mussolini). Tenuto come capro espiatorio per molti anni e sostituito con Muti quando il suo servilismo diventa imbarazzante.

Grandi (ambasciatore a Londra, presidente del GCF, ministro di Giustizia, fautore delle dimissioni di Mussolini):
fine diplomatico (ottimi rapporti con Chamberlain, Churcill), autore di interessanti riforme giuridiche (con consulenti ebrei), antinazista (propugnatore di un'intesa anglo-italiana in contrapposizione al Furher), ingenuo (troppo fiducioso in un'Italia fascista senza Duce ma con il Re).

Ciano (ministro degli esteri): un puttaniere arrivista. Inutile.

Balbo (ministro dell'aviazione): l'uomo dei cieli e dei sogni. Cosi ardito da essere onorato di un arco di trionfo persino dai sovietici ad Odessa, meta di una sua trasvolata e dagli statunitensi in onore di un Columbus Day. Era anche un uomo pratico: le sue imprese fruttavano molte simpatie e commissioni all'aereonautica italiana. Faceva ombra al Duce: fu ucciso "per errore" dalla sua avionautica libica...

Farinacci (ras di Cremona): estremista fino all'essere fuori della realtà. Se Mussolini era ostinato nelle sue idee, Farinacci lo superava. Volle essere l'alternativa pura e dura a Mussolini...attirandosi cosi l'odio di tutti: fascisti, nazisti, partigiani.

De Bono (ministro per le colonie): fascista vecchia maniera, tradizionalista, non condivise la guerra e votò contro Mussolini. Uomo d'altri tempi, nel bene e nel male.

Pavolini (ministro della cultura, segretario del PFR): la penna del fascismo estremo, ideatore delle "veline" e delle Brigate nere. Imbevuto di eccessi, che non teneva per se. Purtroppo.

Marquis



ps: se qualcuno di voi dovesse criticare le mie parole dandomi del traditore, faccio cortesemente notare che mentre molti di voi non erano ancora nati...io -alle elementari- mi rifiutavo di cantare "oh bella ciao" e finivo regolarmente in punizione. Solo che col tempo si impara ad usare il cervello ed a notare pregi e difetti nei propri ideali politici.


 
 
 

Perchè la Chiesa è il male minore

Post n°369 pubblicato il 04 Gennaio 2008 da MarcheseDeSade_RN
 



Recentemente ci si chiede perchè la Chiesa Cattolica stia facendo tali e
tante pressioni sulle società civili di mezza Europa.


Due casi emblematici: il family day spagnolo contro Zapatero e la proposta di
rivedere la legge sull'aborto in Italia.


Molti si lamentano del fatto che la Chiesa voglia di nuovo il potere
temporale, che voglia violare il detto "Date a Cesare quel che è di Cesare ed a
Dio quel che è di Dio" ma nessuno ci si chiede perchè lo stia facendo.


Il problema sta nel relativismo dei valori in Occidente e nell'ascesa della
parte più radicale dell'islamismo. E' in atto una contro-crociata dei mussulmani
verso l'Occidente: la religione di Allah è fatta per conquistare coloro che,
come nel nostro caso, ritiene "infedeli".


L'arma ideale da anteporre sarebbe l'illuminata Cultura Greco-Romana che ha
costruito l'Occidente intero ed le varie tipiche tradizioni locali ma...questo
non viene fatto.


I valori nazionali non vengono coltivati ne esaltati perchè farebbero rima
con patriottismo e si teme che ciò possa portare alla corrispondenza con
nazionalismo. Cosi si preferisce puntare su un internazionalismo buonista, una
sorta di neo-umanesimo laico. Molto bello, per carità...ma anche poco sentito
dalla gente comune.


E la Chiesa cosa fa? Per evitare che, nell'assenza di valori in cui troviamo,
prevalgano quelli islamici...tende a proporre e caldeggiare i suoi...che un pò
in linea con quelli occidentali lo sono.


Personalmente vorrei un'Italia ispirata ai valori che hanno forgiato il
nostro Rinascimento, il nostro Risorgimento...ma...in mancanza di una classe
politica che sappia farlo...sempre meglio una Chiesa come la nostra che non
impone il Burqua e che non fa lapidare le donne violentate per "mancata
resistenza".


Marquis

 
 
 

Post N° 368

Post n°368 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da croceceltica2
 

ABORTO, ROMAGNOLI: PLAUDIAMO ALL’INIZIATIVA DI SANDRO BONDI

 

“Plaudiamo all’iniziativa di Sandro Bondi”. “Rivedere le linee guida della legge 194 è una giusta battaglia di sensibilità individuale ed è anche corretta sotto il profilo della morale personale e dell’etica”.
Così il segretario della Fiamma Tricolore Luca Romagnoli appresa la notizia della mozione parlamentare, in tema di aborto, presentata dal coordinatore di Forza Italia.
“Crediamo che nel centro destra ci sia una forte sensibilità sul tema – ha aggiunto – e che si debba difendere il – sacrosanto – diritto alla vita del nascituro”.
“Noi eravamo contrari trent’anni fa, quando entrò in vigore la 194 e lo siamo, ancora di più, oggi, che è risultata essere uno strumento inadeguato”. Ha poi sottolineato Romagnoli.
“E’ lodevole l’iniziativa di Bondi, anche perché egli è il coordinatore di un partito laico”.
“La difesa dei diritti del nascituro, così come la tutela della maternità, dovrebbero essere priorità, non solo per i cattolici, ma anche per tutti coloro i quali credono nella dignità della vita e intendono, in concreto, difenderla”. Ha concluso Luca Romagnoli.

www.fiammatricolore.net

 
 
 

Post N° 367

Post n°367 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da croceceltica2
 

ATTACCO AD UNA DONNA A S.BONIFACIO:FORZA NUOVA SI MOBILITA
Comunicato stampa Venerdì 28 Dicembre 2007

Forza Nuova Verona esprime la propria solidarietà alla Signora di San Bonifacio, vittima di stupro e violenza ad opera di un immigrato romeno, nelle vicinanze della propria abitazione.
Forza Nuova intende manifestare il proprio sdegno verso l'operato del Governo e delle istituzioni in generale, ritenendo questo l'ultimo di una lunga serie di gravissimi episodi che potevano essere evitati con il blocco dei flussi migratori che, in modo indiscriminato e pericoloso, stanno interessando il nostro paese negli ultimi anni.
Forza Nuova, che nella sua decennale storia si è sempre battuta per lo stop all'immigrazione, ritiene infatti da sempre che la società multirazziale, vero e proprio "cimitero dei popoli", non possa in alcun modo costituire un arricchimento culturale, bensì crei un impoverimento sia per i paesi di provenienza degli immigrati, sia soprattutto per quelli che li accolgono.Gli Italiani ed i Veneti vedono oggi minacciata la propria identità, e sono costretti a subire ogni sorta di sopruso da parte di chi giunge sulla nostra terra senza la possibilità (o più spesso, la reale volontà) di integrarsi nel tessuto sociale italiano.
Proprio in questi giorni ricorre l'anniversario della morte di Roberto, ventisettenne assassinato per futili motivi da un immigrato clandestino albanese nel paese di S. Giovanni Lupatoto, pochi anni fa; come in quella occasione, la sezione locale di Forza Nuova indirà nei prossimi giorni a San Bonifacio una fiaccolata, per manifestare solidarietà alla famiglia della vittima, ma anche per focalizzare l'attenzione dei media e della popolazione su un problema, quello dell'immigrazione, che sempre più spesso porta a tragedie come quella a cui abbiamo oggi assistito.

CORTEO E FIACCOLATA
SAN BONIFACIO, VENERDI’ 4 GENNAIO
RITROVO IN STAZIONE ALLE ORE 20.00
COMIZIO FINALE IN PIAZZA DELLA COSTITUZIONE

CONTRO L’IMMIGRAZIONE SELVAGGIA
PROTEGGIAMO LE NOSTRE DONNE

www.forzanuova.org

 
 
 

Post N° 366

Post n°366 pubblicato il 03 Gennaio 2008 da croceceltica2
 

 
 
 

AUGURI CAMERATI!

Post n°365 pubblicato il 24 Dicembre 2007 da croceceltica2

 
 
 
 
 

Libro> Gli impuniti

Post n°363 pubblicato il 23 Dicembre 2007 da MarcheseDeSade_RN
 

Descrizione

Andrea Pamparana descrive, dopo sette anni di

ricerche, il grande nodo dell'impunità dei dirigenti del partito

comunista e dei partiti che ne sono gli attuali eredi rispetto al

problema dell'illecito finanziamento della politica. L'autore mette in

luce e illustra gli aspetti più singolari e più clamorosi dell'amnistia

che la magistratura ha di fatto applicato in tutti i casi in cui le

indagini avrebbero dovuto interessare i piani alti del mondo comunista

italiano, dimostrando come il PCI prima e il PDS dopo si sono

alimentati con finanziamenti illeciti come e più di altri partiti.

L'amnistia applicata e l'impunità concessa hanno alterato, secondo

l'autore, la legittimità e la democraticità del sistema politico

italiano.


Dettagli del libro

 
 
 

IL SANGUE DEI VINTI, il film

Post n°361 pubblicato il 19 Dicembre 2007 da MarcheseDeSade_RN
 


IL SANGUE DEI VINTI
Un giallo tra
le vendette partigiane
Placido: film rifiutato da tanti
attori




(la copertina del libro di Giampaolo Pansa)





da IL CORRIERE DELLA SERA - edizione del 16\12\2007


articolo di Emilia Costantini



ROMA — 19 luglio 1943. Pochi minuti dopo le 11,
quattro gruppi di B17 e cinque gruppi di B24 bombardano lo scalo ferroviario di
San Lorenzo. Tra gli edifici che crollano sotto le bombe degli Alleati, c'è un
palazzo popolare dove vive un commissario di polizia (interpretato da Michele
Placido) e dove è stato appena scoperto il cadavere di una giovane prostituta.
Parte l'indagine dell'investigatore che, parallelamente, intraprende un doloroso
viaggio attraverso l'Italia allo sbaraglio, dove la guerra civile mieterà anche
molte vittime innocenti.



Sono alcune scene del film ispirato a Il
sangue dei vinti, libro-inchiesta di Giampaolo Pansa, in cui si dà voce agli
sconfitti, raccontando le vendette dei partigiani contro i fascisti o
considerati tali; un caso letterario che, sin dalla sua pubblicazione nel
2003,
ha venduto migliaia di copie, suscitato altrettante
polemiche e critiche di revisionismo. Prodotto da Alessandro Fracassi (Media One
Spa) per Rai Fiction e diretto da Michele Soavi, sarà prima proposto nelle sale,
nella prossima primavera, poi trasmesso su Raiuno in due puntate nel
2009.



Nove milioni di euro d'investimento e quattro
anni e mezzo di travagliata gestazione: un film difficile, che in molti si sono
rifiutati di fare. Racconta Fracassi: «Appena ho letto il libro, sono stato
folgorato dalla visione inedita proposta dall'autore sui tragici fatti avvenuti
tra la fine del regime fascista e la liberazione: mostra l'altra faccia della
medaglia e ci fa capire da dove veniamo. Ho subito comprato i diritti, ma da
quel momento è iniziato un calvario, ostruzionismi di ogni genere ». Basti
ricordare la prima reazione di Sandro Curzi (all'epoca presidente reggente della
Rai e tuttora consigliere): «Una fiction dal libro di Pansa? Allora è meglio da
Bocca».


 


Riprende il produttore: «Lo stesso Pansa non
voleva scrivere il soggetto, perché non è il suo mestiere, e mi avvertì: "In che
guai ti sei andato a cacciare!". Infatti, è stato complicato allestire il cast:
alcuni attori e registi si sono tirati indietro e ancora non ho trovato un
distributore per le sale... una sorta di censura preventiva».


 


Conferma Placido, nel ruolo del commissario
Dogliani: «Uno dei colleghi che hanno rifiutato di partecipare è stato Carlo
Cecchi. Mi disse: "Non condivido il libro ideologicamente". Rispetto questa
posizione: c'è gente che è stata educata a interpretare la storia in una certa
direzione. Ma io, che da sempre voto a sinistra, sono contento di mostrare al
pubblico un'angolatura, un punto di vista diverso: se un comunista, in passato,
si è comportato come un nazista, è un nazista. Pansa ha avuto il coraggio di
mettersi in discussione e di smuovere le coscienze. Io, forse, ho avuto più
coraggio di altri colleghi ad accettare il ruolo, anche se — aggiunge — quando
ho dovuto indossare la camicia nera ho avuto un moto di
ripulsa».



Liberamente ispirato al bestseller, è stato
complesso anche scrivere il copione: la trama, infatti, è molto diversa da
quella originale. Spiegano gli sceneggiatori Massimo Sebastiani e Dardano
Sacchetti: «Il primo problema era di adattare un libro storico alle ragioni di
un racconto filmico. Non potevamo restare aderenti solo alla cronaca degli
eventi accaduti dopo il 25 aprile 1945, così come sono puntigliosamente
riportati nell'indagine di Pansa. Dovevamo costruire una storia adatta al grande
pubblico, restando fedeli però allo spirito dell'autore ».


 


Dunque nella versione cinematografica Il sangue
dei vinti è anche un giallo.


«Per questo abbiamo inventato il personaggio di
Dogliani, un onesto servitore dello Stato, un investigatore che, sullo sfondo di
un Paese dilaniato dalla guerra civile, intreccia l'indagine poliziesca alla sua
tragedia personale: vedrà morire i suoi due fratelli su opposte fazioni, Ettore
partigiano, Lucia repubblichina, senza poterli salvare e, alla fine, senza
nemmeno poter dare degna sepoltura a Lucia, morta per la "causa sbagliata"».


 


Sottolinea Placido: «Il tema centrale del libro e
del film è proprio quello dell'"Antigone" di Sofocle: perché due fratelli non
possono essere sepolti con la stessa dignità, anche se di fazioni opposte? Non
si possono discriminare anche i morti. Dopo 60 anni, sarebbe ora di chiudere le
ferite, seppellire i morti e pensare al futuro. Ha fatto revisionismo persino
la
Chiesa cattolica, ammettendo gli errori commessi. Perché
non può farlo la "chiesa" comunista?».


 


Numerose le location e un cast prezioso: tra gli
altri, Alessandro Preziosi interpreta Ettore Dogliani, fratello del commissario,
che sacrificherà la vita nella lotta partigiana. Barbora Bobulova è la donna al
centro dell'intrigo thriller, ruoli importanti anche per Stefano Dionisi, Alina
Nedelea, Giovanna Ralli e Philippe Leroy.
Dopo aver girato la maggior parte
delle scene in Piemonte, ora il set è a Roma, in una fabbrica in disuso sulla
via Prenestina, dove è ambientato il bombardamento di San Lorenzo. Un set
condizionato anche dalle polemiche che ci sono state e da quelle che potrebbe
ancora sollevare.


 


Ammettono gli sceneggiatori: «Abbiamo calibrato
ogni battuta, perché non apparisse di destra o di sinistra». Aggiunge il
regista: «Ho cercato di non farmi contaminare dalle polemiche e di essere
credibile».


 


Conclude Placido: «Per essere equidistante, ho
misurato ogni gesto: non devo piacere né agli uni né agli altri, ma solo al
personaggio. E non credo che da questo film uscirò
fascista”.


da patria e tradizione

 
 
 

Prospettive della Cosa Nera

Post n°359 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da MarcheseDeSade_RN
 

nera_tit.gifdi Fabrizio De Feo - venerdì 04 maggio 2007, 07:00 La tentazione esiste e periodicamente torna alla luce. La domanda è sempre la stessa: può funzionare un partito a destra di Alleanza nazionale, capace di raccogliere il consenso di una destra diffusa e tradizionalista, ovvero quella che non si ritrova nelle posizioni laiche e liberali di Gianfranco Fini? Francesco Storace se lo chiede da tempo. E in queste settimane, con l’approssimarsi delle elezioni amministrative, lascia che su di lui si concentri la curiosità dei media, desiderosi di squarciare il velo sull’ipotesi di una possibile scissione da An da lui guidata e capitanata. Le voci si fanno sempre più insistenti: secondo il tam tam delle agenzie di stampa l’ex governatore del Lazio si preparerebbe a dar vita a un nuovo partito e subito dopo il voto di primavera, sarebbe pronto ad alzare i toni e a compilare le prime pratiche di separazione. Una raffica di illazioni che Storace non conferma né smentisce, da abile comunicatore qual è, spostando l’obiettivo sulla sua personale battaglia per una maggiore «democrazia» dentro An. Il capo dell’opposizione interna a via della Scrofa non ha mai smesso di chiedere la convocazione del congresso, e questa volta sembra deciso ad andare oltre: se entro il 30 giugno Fini non convocherà il congresso nazionale, la sagoma della nuova creatura potrebbe iniziare a stagliarsi all’orizzonte, perlomeno come una minaccia. «Se si nega democrazia interna - spiega Storace - è facilmente intuibile che tanti militanti e dirigenti se ne vadano da un partito senza identità e che epura chi dissente». Sulle barricate, pronta a partecipare alla battaglia, ci sarebbe anche Daniela Santanchè che alcuni vedono come futuro segretario del nascente partito di Storace. E disponibili alla nuova avventura sarebbero anche alcuni frammenti di destra che orbitano ai margini dello schieramento moderato, tra cui Luca Romagnoli del Movimento sociale-Fiamma Tricolore. Secondo gli ultimi sondaggi a destra di An c’è uno spazio che può valere anche il 4 o 5 per cento. Per il Sole-24 ore la Destra sociale conta addirittura il 6,1 per cento dei consensi. «A me interessa dare cittadinanza ai veri valori della destra - dice Storace -. Sogno una forza politica che abbia nel suo simbolo la parola Destra, una destra che non chiede il diritto di tribuna ma la tribuna per i propri valori».

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=175330

 
 
 
RSI. La Repubblica del duce. 1943-1945. Una storia illustrata
Franzinelli Mimmo, Mondadori
17,60 Euro ( Prezzo di copertina 22,00 Risparmio 4,40 Euro)

 

Libro sulla RSI

Post n°358 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da MarcheseDeSade_RN
 

 
 

Post N° 357

Post n°357 pubblicato il 14 Dicembre 2007 da croceceltica2
 

Abolire la legge Merlin

di Raffaele Bruno

I sondaggi sono favorevoli : oltre meta' degli italiani sono per il si all'abolizione della legge Merlin; quella legge che doveva liberare la donna

Sempre più frequentemente si sente parlare della proposta di abolire la Legge Merlin. In molte città si registrano ribellioni di cittadini che dicono basta alle lucciole per le strade e spesso si evocano le case chiuse con qualche nostalgia.

Gli ultimi sondaggi ci dimostrano che parlare di case chiuse oggi non è più un tabù. Ben oltre la metà degli italiani, infatti, sono concordi nell'abolire la legge Merlin e ritornare alle case chiuse. Compreso molti cattolici. Qui le percentuali toccano quote del 45% tra i praticanti, mentre tra i non praticanti si arriva al 59%. In Italia le case chiuse furono introdotte da parte di Cavour nel 1 860. Lo Stato incassava le tasse di concessione delle licenza agli esercenti e le imposte sui ricavi derivanti dalla gestione di tali esercizi. Nell'agosto del 1948 la senatrice socialista Lina Merlin presentò un disegno di legge per la loro abolizione. Per chiudere la partita sul piano legislativo ci vollero, però, dieci anni. Il 20 settembre del 1958 si voltò una pagina della storia e del costume italiano. Allo scoccare della mezzanotte l'Italia disse addio alle case di tolleranza o chiuse o, più semplicemente ai casini. Il termine più noto con cui si additavano quei luoghi era casa di tolleranza. Espressione nata al tempo del Papa Re, quando, ritenendo l'unione fra uomo e donna cosa troppo seria per essere subordinata agli istinti, alle voglie maschili, la Chiesa tollerava - appunto - che le sfogassero extra moenia. In luoghi da essa controllati ed amministrati. Finì, insomma, un'epoca con i suoi cerimoniali, leggende, personaggi, storie e momenti di gloria. Come quando i patriottici bordelli di retrovia durante la guerra 1915 - 18 mantenevano alto il morale della truppa.

Si voltò pagina, si disse, per liberare tante donne dalla schiavitù e dargli un mondo migliore. Dopo solo qualche giorno, invece, quasi tutte quelle che erano nei casini a lavorare, con un'assistenza medica e un posto sicuro dove fare il mestiere più antico del mondo, imboccarono la via del meretricio. Tante finirono sulla strada ad adescare clienti, prendendo e diffondendo malattie. Fino ad arrivare al controllo e allo sfruttamento della prostituzione sistematica di oggi giorno, anche di ragazze minorenni, da parte di vere e proprie organizzazioni malavitose che importano donne da Paesi poveri a migliaia. Adescano le ragazze appartenenti a famiglie bisognose con la scusa di assicurargli un avvenire sicuro con un lavoro e una vita migliore, ma giunte in Italia finiscono col fare le schiave a battere i marciapiedi per conto di sfruttatori senza scrupoli. Che le tengono prigioniere e si prendono tutti i soldi che guadagnano.

Questo sarebbe il mondo migliore che la Legge Merlin doveva assicurare a tante donne per il futuro? Personalmente penso che di fronte a questo schifo sia meglio abolire la legge Merlin e ripristinare i casini controllati, sicuri e puliti come c'erano allora. Anche la maggioranza degli italiani sono convinti di questo e lo hanno più volte detto in sondaggi seri. E' ora che la politica agisca di conseguenza.

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