Creato da noteinblu il 24/04/2006
inchiostro e carta

I miei link preferiti

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Ultime visite al Blog

avv.fbacchilegamanahnoteinblumarittiellagiuliano.alunni4anna545carlottaglmyourekiddingnicolettarambellidi.luna.nuovaspecial_k1983na.mattalacky.procinotanksgodisfridayantropoetico
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Forse bisogna toccare il...Il rabdomante di regali »

i 30 dell'Annalisa

Post n°323 pubblicato il 11 Marzo 2007 da noteinblu
Foto di noteinblu

Seconda Parte

Di li a poco sono sulla lughese per ritrovare Nicola, dopo un mese passato senza vederci, dovuto ai vari impegni non conciliabili col tempo libero di entrambi.
L’autostrada per Bologna ci porta, come al solito, a raccontarci tutto l’arretrato non sbrigato o approfondito con rigore nelle telefonate che ci concediamo spesso.
Nei pressi dell’uscita di San Lazzaro arriva la telefonata di Beppe, a cui risponde il mio vicino di sedile. Sono davanti a noi e con le quattro frecce ce lo fanno notare. Ci diamo appuntamento appena fuori dal casello.
Una coincidenza incredibile.
Sono divisi su due macchine e stanno andando anche loro a Bologna per una pizza. Nicola ha la possibilità di stringere la mano a Davide, il chitarrista, autore di quel “capolavoro”, come ama definirlo lui, di “Parole&Immagini”.
Scambiamo due chiacchiere ma, soprattutto noi, abbiamo un orario da rispettare e, nonostante l’autostrada, il nostro anticipo delle buone intenzioni, l’abbiamo già sperperato. Trovare parcheggio diventa un problema.
Do ascolto a Nicola ma la fortuna non ci arride e così decido di fare di testa mia. Ci va bene ma siamo fuori Porta San Donato e arrivare nella traversa di Via Indipendenza richiede altri minuti. Via Zamboni e poi nel cuore di Bologna.
Arriviamo finalmente in via Goito e facciamo il nostro ingresso al “Piedra del sol”, ristorante di cucina messicana su cui avevo già avuto il tempo di rimuginare, leggendone la pubblicità su un taxi fermo sui viali, ad un semaforo, davanti a noi. Non proprio l’idea della leggerezza da abbinare al mio stomaco dell’ultimo fine settimana.

Sono già tutti a tavola e il posto vicino al termosifone è il mio.
Tanta confusione, rumore di posate e parole sostenute con sottofondo di musica a tema assicurato da una cassa ogni due metri.
La tavolata è imponente e, purtroppo, molto dispersiva ma sono i 30 anni di Annalisa e, per festeggiarla sono arrivati anche da Roma.
Mi dispiace non essere al massimo ma mi basta esserci.
L’antipasto mi lascia insoddisfatto, non tanto nella qualità ma nella quantità. Chiedo a mia madre, grazie al cellulare, di togliere dal freezer tre palline di profiterols e infilarle nel frigor in vista del mio ritorno.
Una voglia improvvisa che se può essere soddisfatta perché privarsene?
Il secondo tarda ad arrivare ma riesce a restituirmi vigore.
Finalmente possiamo far lavorare le mascelle.
Pasticcio di fagioli, carne, peperoni, piadina (che sicuramente ha un’altra definizione) e altre cose che mi fanno pensare a questa nuova esperienza, alla scoperta della cucina messicana, in maniera decisamente gustosa.
A mezzanotte in punto sono fuori dal locale insieme all’Annalisa e qualche altro invitato, stringendo la mia sportina nella mano destra mentre lei fuma la sua sigaretta. Mi concedo il privilegio di essere il primo a fargli gli auguri allo scoccare delle 00:00. Ogni regalo glielo spiego, adducendo le ragioni che non mi hanno permesso di avere con me il terzo, nonostante gli sforzi.
Li gradisce e comunque, è sempre il pensiero quello che conta.
Torniamo dentro e l’attesa per la torta inizia a diventare estenuante anche se Nicola riesce a combatterla intrecciando una fitta conversazione con quel gran personaggio di Michele.
Non sono a posto e il male al collo, che ancora mi mancava, inizia ad essere sempre più pressante. Il mal di testa invece, che sembrava abbandonato al giorno prima, cerca di riaffacciarsi.
Dopo una cena di tre portate, durata la bellezza di 4 ore, riesco finalmente a guadagnare la porta d’uscita.

Siamo i primi ad andarcene e il dispiacere, per dover rendere conto alla mia condizione fisica, ancora da convalescente, un po’ si fa sentire.
Mi metto al volante ma ad uno dei distributori su Via Stalingrado cedo il posto di guida a Nicola, con la sua patente scaduta da tre giorni.
Non sono a posto.
Durante il cambio una macchina si affianca dalla mia parte e, pensando a qualche pervertito, vista la zona, faccio segno di no dal finestrino.
Invece sono quattro ragazzi che stanno cercando l’Estragon.
Proviamo ad aiutarli come possiamo e ritorniamo ai nostri km verso casa.
Parliamo e parliamo, come a noi ci piace fare. La frase più bella:
“è come se uno zoppo dicesse che tutti gli altri hanno una gamba in più!”. Estrapolata dal contesto non è un granchè ma in quel frangente spaccava.
Gli parlo di Giulia mentre, a proposito, descrivo me stesso come una persona che sta cercando di fermare il vento.
Le mie considerazioni, che stanno volgendo rapidamente alle conclusioni.
Lui mi parla della sua felicità, ancora guastata dalla comprensibile mancanza di un’autosufficienza economica, della sua idea di un domani insieme a Melissa, dello studio e di qualche aneddoto divertente.
Non finiamo più di parlare e mi sento veramente a mio agio, con un senso.
Parcheggia davanti a casa sua, lasciando in moto e so già che, purtroppo, le mie condizioni di salute non mi permetteranno di ricordare abbastanza a proposito di tutti quei discorsi del nostro viaggio di ritorno.
Glielo dico e ci diamo la buonanotte.

Arrivo in casa alle 3, con le tre palline di profiteroles ad attendermi nel frigor. “saranno perfette per la colazione di domani” penso, anche se domani è già oggi, e oggi è già ora di andare a sognare.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963