Creato da cinemagora il 26/04/2006

non solo parole

ma anche foto, film, poesie e storie d'altri tempi

 

 

"Heviya Azadiye – Speranza di Libertà”

Post n°305 pubblicato il 13 Gennaio 2013 da cinemagora
 

festivalkurdo5--716x1024.jpg

Dal 16 al 20 gennaio al Nuovo Cinema Aquila

"Heviya Azadiye – Speranza di Libertà”

V edizione – Festival cinema curdo

16-20 gennaio 2013

dedicato alla memoria di Mirella Galletti

Dopo il successo degli scorsi anni, torna a Roma ‘Heviya Azadiye – Speranza di Libertà’ – Festival del cinema kurdo organizzato dall’Associazione Europa Levante con il contributo della Regione Lazio –Assessorato alla cultura arte e sport – e della Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali.

Il festival, evento unico nel suo genere in Italia, giunto alla V edizione, sarà inaugurato alla Casa del Cinemail 16 gennaio – con un seminario sul cinema kurdo al quale interverranno i diversi registi kurdi, al quale seguirà la proiezione del film d’animazione “La voce di mio padre” di Zeynel Dogan - e proseguirà fino al 20 al NuovoCinema Aquila.

Oltre 20 le proiezioni in programma, tra lungometraggi, cortometraggi e documentari d’autore; 10 Paesi coinvoltitra cui Iran, Iraq, Turchia, Francia, Germania, Regno Unito, Svezia, Norvegia, Belgio e Svizzera, opere in anteprima nazionale. Inoltre, incontri con i registi e dibattiti sul sistema d’asilo in Italia (17 gennaio) e i genocidi (18 gennaio) arricchiranno lo scambio con il pubblico.

Il festival – spiega la direttrice artistica del Festival Hevi Dilara – ha l’obiettivo di far conoscere la cultura e la filosofia di vita millenaria del popolo curdo al pubblico italiano e rafforzare interculturalità tra i rifugiati e territorio nazionale. Tra le tematiche: il rispetto dei diritti fondamentali, la libertà di pensiero, di stampa, la questione femminile, le identità e le culture negate e, allo stesso tempo, la ricerca delle radici culturali del popolo curdo attraverso la musica, la poesia, l’archeologia e la narrazione orale”.

Per informazioni: Francesca Bellino festival@europalevante.eu  - http:///www.europalevante.org Tel. 3273016013

L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Dipartimento Cultura.

Il prezzo del biglietto è di 4 euro.

Ufficio Stampa del Nuovo Cinema Aquila – Domenico Vitucci 347 11.03.174 –  domenico.vitucci@cinemaaquila.com

Programma

17 gennaio 2012, Nuovo Cinema Aquila

Ore 16.30 (Pomeridiano): “E’ STATO LO STATO” e “IL TACCUINO DI LICE”

Ore 18.30 dibatto “Il ruolo dei richiedenti asilo kurdi nell’evoluzione del Sistema d’asilo in Italia”.

Ore 18.30 dibattito “La vicenda dei richiedenti asilo kurdi nell’evoluzione del Sistema d’asilo in Italia”.

Modera Francesco De Filippo, Ansa Trieste. Interventi di: Riccardo Compagnucci,  Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Elena Behr,  UNHCR, Angelo Trovati, Presidente della Commissione Nazionale per il diritto d’asilo, Daniela Di Capua, direttrice del Servizio centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, Gianni Calabretta, già Sindaco di Soverato, Federica Sorge, Progetto Diritti,  Arturo Salerni, Europa Levante, Sergio Trolio, avvocato Cir Crotone.

Ore 20.30 Buffet a base di piatti tipici kurdi

Ore 21.30 (Serale) “MITILI ROTTI”, a seguire dibattito con Seyfettin Tokmak, regista

18 gennaio 2012, Nuovo Cinema Aquila

Ore 16.30 (Pomeridiano) “DERSIM 38” e “TUTTE LE MIE MADRI”

Ore 18.30 Dibattito sui genocidi nei confronti del popolo kurdo

Coordina Prof. Baykar Sivasliyan, scrittore. Interventi di Hasan Noori Shaikhmohammed Salih, sindaco di Halepce; Mehmet Bayrak, scrittore storico; Goran Adham Rahim, governatore della città di Halepce, e dott.ssa Eleonora Iannota.

Ore 21.30 (Serale) “LE MONTAGNE DI QANDIL” e “MUSA”

19 gennaio 2012, Nuovo Cinema Aquila

Ore 17.30 (Pomeridiano) “IO SONO PARTITO TU SEI RIMASTA”, GIOCANDO ALLA FAMIGLIA a seguire dibattito con le registe Mujde Arslan e Bingol Elmas

Ore 21.00 (Serale) “TERRA DI EROI”, “IL TRIANGOLO DELLA MORTE” a seguire dibattito con Adnan Osman, regista

20 gennaio 2012, Nuovo Cinema Aquila

Ore 17.30 (Pomeridiano) “NUMERO 5”  e “DA NESSUNA PARTE”

Ore 21.00 (Serale) “SUSSURRI AL VENTO”

17-18 gennaio al Cinema Aquila: Matinées per le scuole Elementari e Medie

Melograno, il frutto del paradiso

Bekas

Utopia

Bicicletta

Il Festival su  Facebook 


Il sito del Festival

-----------------------------------

A cura di Cinemagora

 
 
 

Buoni Propositi per il 2013

Post n°304 pubblicato il 30 Dicembre 2012 da cinemagora

Buoni propositi per il 2013!

Tanti Auguri di Buon Anno da Cinemagora!

 
 
 

21/12/2012: PROFEZIE E RIVELAZIONI

Post n°302 pubblicato il 13 Dicembre 2012 da cinemagora
 

2012 di Julio Ponce Palmieri 

"2012" UNA SERIE web da non perdere!


L'ultimo lavoro del miglior regista guatemalteco in Canadà, Julio Ponce Palmieri, è pronto per essere trasmesso via web!

Il  regista del  Guatemala, Julio Ponce Palmieri,  pluripremiato nell'ambito del cinema a livello  internazionale, ci dà la possibilità di vedere il suo progetto più recente: "2012", una webseries sulla base delle profezie del calendario Maya.
Prevista per internet, la serie è composta da episodi  che duranno circa dieci minuti ciascuno e sono trasmessi gratis attraverso Youtube per tutto il pubblico del mondo.

Prodotto in collaborazione con Freitas Films, produttore del Canada che si specializza in effetti speciali, "2012" è stato girato durante il duro inverno a Toronto, e dispone anche di alcune riprese effettuate in Guatemala, in particolare nel lago Atitlan e Antigua Guatemala.

Concentrata sugli eventi dell'ultimo giorno del calendario Maya, "2012",  racconta la storia di diverse persone che sono sopravvissute all'invasione di una forma di vita aliena, che condanna l'umanità e decide di prendere controllo sul pianeta Terra. Ciò nonostante, i sopravvissuti stessi  lottano sino all'ultima resistenza e tentano di sovrapporsi  agli invasori, guidati da alcune immagini soprannaturali del Dio Maya.

 

Julio Ponce Palmieri
Julio Ponce Palmieri ci racconta: "Ricordo che negli anni 90 si parlava della fine del mondo all'arrivo del 2000.  Sapevo che molti di noi l'aspettava con un po' di paura e che molte persone nel mondo  presero la questuone molto seriamente. Ma dopo lo scoccar della mezzanotte e vedere che erano solo i fuochi artificiali a sfruttare la situazione, si poteva ipotizzare che un'altra data sarebbe arrivata con un presagio di apocalisse. 
Molti di noi hanno sentito parlare della profezia della fine del mondo nell'anno 2012. I pianeti si allineeranno, qualcosa di strano succederà alle stelle e, inoltre, il nostro caro pianeta dovrà arrendersi alla fine. Forse tutto ciò suona strano nei confronti della realtà, (mi riferisco a questa implacabile ricerca per la predizione del nostro tragico finale) ma per la fiction, la paura tangibile delle persone è un argomento che non si può certo tralasciare."

A cura d Cinemagora

VAI A VEDERE GLI OTTO EPISODI

INFO JULIO PONCE PALMIERI

 

 
 
 

Antonioni: il disagio implacabile della cinepresa

Post n°301 pubblicato il 12 Dicembre 2012 da cinemagora
 
Foto di cinemagora

Il 34° Festival Internazionale del Nuovo Cinema Latinoamericano dell'Avana omaggia MICHELANGELO ANTONIONI nel centenario della sua nascita.

Quando Michelangelo Antonioni  debuttò nel lungometraggio con "Cronaca di un amore"(1950),  riuscì a consolidare il neorealismo italiano come movimento estetico. Film come "Ossessione" (1942) di Luchino Visconti, "Roma, città aperta (1945) e "Paisà" (1946), entrambi di Roberto Rossellini, "Ladri di biciclette "(1948) di Vittorio De Sica, per citarne solo alcuni, resero visibile il corpus audiovisivo che  se ne parlò tanto  durante quegli anni.

I primi film di Antonioni non imposero questa etichetta innovativa, ma   negli anni '60,  ne fecero un riferimento imprescindibile della cultura del XX° secolo.
Eppure, film come "La signora senza camelie" (1953), "Le amiche" (1955), e "Il grido" (1957), lo presentarono come un creatore inquietante, qualcuno che ricerca uno stile proprio in mezzo a un contesto in cui l'approccio neorealista aveva cominciato a seguire questa formula.

Antonioni è stato, insieme a Federico Fellini, il regista italiano che ha contribuito maggiormente a rinnovare il tocco cinematografico del suo paese. Non si trattava solo di controllare lo scenario sociale  pubblico, ma di indagare nell'intimità dei suoi personaggi   (e non meno devastati nell'aspetto fisico) che vivevano  i membri della borghesia del tempo. D'altra parte, l'universo femminile è un mistero affascinante per Antonioni. In "Le amiche", per esempio, Antonioni con l'aiuto aiuto delle scrittrici  Suso Cecchi D'Amico e  Alba de Céspedes di Cuba (nipote di Carlos Manuel de Céspedes), in modo da formare uno script in cui, secondo le parole di Guillermo Cabrera Infante, "il mondo della donna è stato visto con un occhio maschile, ma con una empatia totale ".
Ma è con la tetralogia che rendono "L'avventura"  (1960), "La Notte" (1961),  "L'Eclissi"  (1962) e "Deserto rosso" (1964), che Antonioni riesce a imporre il suo  stile particolare, perché fondamentalmente,  non solo vuole denunciare  un disagio sociale, ma a sua volta vuole esercitare una critica abbastanza schiacciante al modello egemonico  per quel priodo.
Per alcuni, i film di Antonioni si sviluppano con molta enfasi in quello che potrebbe essere chiamato "l'estetica della delusione." Il fatto che il regista prescinda dalla abituale apologia dell'entusiasmo, e invece si appella all' antiemotivo sguardo glaciale, contribuisce a rafforzare tale percezione. Tuttavia, si deve pensare di Antonioni come un  grande artista che ancora attira la nostra attenzione verso l'invisibile trama dell'essere sociale.
La sua cupa osservazione  dei nostri modi di tutti i giorni di mancanza di comunicazione, ha finito per trasformarlo in una sorta di profeta. Non è forse questa epoca di mezzi di comunicazione che gli esseri umani non comunicano? Come il fotografo di "Blow-Up" (1966) scopre una realtà invisibile alla sguardo più comune, Antonioni continua a spogliare  implacabile  questi paesaggi interiori in cui viviamo e non possiamo vedere chiaramente.

A cura di Cinemagora

 
 
 

SILLABARIO DI CONVIVENZA

Post n°294 pubblicato il 06 Dicembre 2010 da cinemagora
 

scuolaitaliana.jpg
UNA SCUOLA ITALIANA di Angelo Loy e Giulio Cedernaha vinto il premio AVANTI al Torino Film Festival 2010

Parlare di scuola in un periodo talmente teso per il futuro dell’istruzione nel nostro paese porterebbe molti a credere che Una scuola italiana, presentato al 28° Torino Film Festival nella sezione Italiana.doc, sia l’ennesimo assalto alla vergogna, ennesima panoramica del degrado e delle inefficienze sistemiche, elencate nel classico reportage che nulla aggiungerebbe ad una buona puntata di Report.
Giulio Cederna e Angelo Loy hanno invece scelto la via opposta e ci introducono nella incantevole realtà della scuola materna "Carlo Pisacane", già definita scuola ghetto dai rappresentanti dell’amministrazione romana per le alte percentuali di bambini di origine straniera: otto su dieci. Polemiche che hanno animato per giorni i soliti giornali e telegiornali affamati di fumo. Chiacchiere che nulla hanno afferrato del reale e prezioso lavoro che le maestre affrontano con passione e competenza dietro quei portali austeri. Per tema e sensibilità quest’opera può essere
facilmente accostata all’ottimo documentario di Edoardo Winspeare Sotto il celio azzurro, girato anch’esso in una scuola materna multietnica di Roma.

La camera si muove leggera ad altezza bambino. Sono loro i piccoli maestri. In pochi semplici gesti ci mostrano come ogni barriera sia il puro scarto di paure irrazionali, peculiarità degli adulti. A cinque anni la diversità affascina, stimola, incuriosisce. Nei genitori preoccupa. Per questo motivo alcuni scelgono di cambiare istituto già temendo un ritardo nella performance intellettuale. Bieco sciovinismo straccione. Le immagini parlano chiaro. I bambini si istruiscono a vicenda sulla loro diversità, ed imparano le regole del vivere insieme, sotto lo stesso tetto. L’italiano diviene progressivamente un suono familiare. I laboratori di teatro li stimolano e li uniscono nella condivisione delle emozioni del racconto. È con la storia del mago di Oz che i bambini imparano il senso del viaggio, del ritorno, delle radici. Assistiamo ai primi passi della lunga formazione della loro identità. Il tutto avviene sotto gli occhi attenti delle maestre. Grazie alla loro esperienza e al loro lavoro di raccordo tra e famiglie della comunità di Tor Pignattara. Anche gli adulti scoprono la bellezza del conoscersi. La magia del vivere insieme perde la carica utopica e suggerisce delle strade percorribili e mai messe abbastanza in valore in questi tempi leghisti.
Il film è stato realizzato soprattutto grazie al sostegno dell’associazione Asinitas Onlus. La responsabile dell’associazione nonché produttrice Cecilia Bartoli, presente alla proiezione, ha posto l’accento sulla norma legislativa che al momento prevede un limite alla composizione delle classi nelle scuole pubbliche con un tetto massimo del 30% di stranieri. A rendere il provvedimento ancora più stupefacente il dettaglio che i bambini nati in Italia da famiglie immigrate sono ugualmente considerati stranieri e dunque smistati secondo la quota. Non serve aggiungere molto per immaginare quanto inadatte siano queste leggi rispetto alla nuova realtà dei flussi migratori in un mondo globalizzato.
Il film ci lascia impazienti di costruire una società più solida. Un piccolo e prezioso contributo nella lotta alla xenofobia che riposa oggi in Italia come un drago accovacciato dietro le pareti domestiche. Una scialuppa di salvataggio nel naufragio italiano.

Riccardo Centola | 28. Torino Film Festival
Una scuola italiana
Regia: Angelo Loy, Giulio Cederna; sceneggiatura: Angelo Loy, Giulio Cederna; fotografia: Angelo Loy; montaggio: Aline
Hervé; musiche: Riccardo Cimino, Thierry Valentini; suono: Giulio Cederna; origine: Italia, 2010; formato: Beta
Digital, colore; durata: 75’; produzione: Cecilia Bartoli, Marco Carsetti e Alessandro Triulzi, per Asinitas Onlus.

 
 
 

AREA PERSONALE

 
ENGLISH VERSION
 

Español

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Gennaio 2025 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

150° UNITA' D'ITALIA

150° UNITA' D'ITALIA

 

SITO CINEMAGORA

Sito CINEMAGORA, selezione film latino americani

 

BLOG CINEMAGORA

Blog di Cinemagora

 

NO ALLA GUERRA

immagine
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 23
 

ULTIME VISITE AL BLOG

cinemagoramassimocoppatopina_dispettosasicula31ciliottaobidgl7my_way70strong_passioncassetta2domenicoludoviciWhatYourSoulSings2asc1965lo_snorkimauro.balbinotsasacineman
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
 
 

MAP

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963