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l’autoerotismo maschile e femminile

Post n°107 pubblicato il 24 Settembre 2014 da lenzielena

Per il dott. Vincenzo Puppo la masturbazione è importante a tutte le età perché l’orgasmo è stato considerato il farmaco degli individui in buona salute. Scopriamo tutto sull’autoerotismo nell’ultima puntata di questo speciale “estate e sesso”

Nelle precedenti interviste il dott. Vincenzo Puppo, medico-sessuologo a Firenze, ricercatore/scrittore, del Centro Italiano di Sessuologia, vi aveva dato consigli sulle posizioni dell’amore (qui), e sul sesso orale e anale (qui), vogliamo chiudere questa “serie” estiva del 2014 per gli uomini e le donne single parlando dell’autoerotismo, della masturbazione.

Dott. Puppo cominciamo con la sua definizione.
«Masturbazione deriva da “masturbāri”, dal latino “manus”-mano e “turbare”-agitare: è un massaggio, uno sfregamento continuo della dita/mano sul pene maschile e femminile in erezione/eccitazione, fino ad arrivare all’orgasmo. Comunque è bene spiegare che la masturbazione non è solo una attività per single, ma è normale anche nella coppia: la masturbazione reciproca non è un rapporto incompleto o immaturo, ma è un atto sessuale normale (a qualsiasi età), che rientra nel concetto di “fare l’amore”, cioè non è un preliminare (parola da non usare più). Il termine “onanismo” usato spesso per la masturbazione è errato perché Onan, come è scritto nella Bibbia in Genesi 38:8-9, non rispettò il leviratopraticando il coito interrotto. La masturbazione è importante anche, specialmente per le donne, per capire meglio le proprie reazioni sessuali, inoltre l’orgasmo è stato considerato un ansiolitico efficace e naturale e costituirebbe il farmaco degli individui in buona salute».

A tale proposito, cosa devono sapere i maschi?
«Purtroppo, ancora oggi, chi si masturba è considerato un bambino, quindi la masturbazione determina tanti complessi di colpa e, purtroppo, anche molte donne credono che il vero uomo non debba masturbarsi: guai per un adulto ammetterlo, sarebbe deriso più di un adolescente. Invece è normale a qualsiasi età, come ormai è scritto in tutti i libri di sessuologia, e chiaramente la masturbazione non provoca conseguenze fisiche come in passato anche i medici credevano. Non è vero neanche che l’eiaculazione provochi sempre una grande dispersione di energia (vedi le astinenze sessuali imposte in passato agli atleti prima delle competizioni), a volte succede, con un successivo senso di stanchezza o spossatezza, ma sono molti i fattori che possono provocarla o facilitarla o che danno questa sensazione, come le stress mentale, l’alimentazione inadeguata, le condizioni fisiche. Al contrario può succedere anche che un ragazzo/uomo si senta più “caricato” dopo una eiaculazione. Se però la masturbazione diventa una fissazione (vedi oggi con l’abuso della pornografia) potrebbe far trascurare tutto il resto, come per esempio lo studio, il lavoro, la partner. L’autoerotismo è un comportamento normale, però ciascuno deve capire quali sono le proprie necessità e se sta esagerando o se sta diventando una ossessione, che maschera invece le proprie insicurezze, le quali sono dovute più all’ignoranza sul fare l’amore».

Dott. Puppo, brevemente, può dare qualche consiglio ai ragazzi?
«La masturbazione non deve essere solo uno sfogo, i ragazzi possono imparare anche a capire la propria fisiologia sessuale: toccandosi il pene con la mano (e la tecnica varia da uomo a uomo) si arriva a un punto in cui non si può più fermare l’eiaculazione e questa diviene inevitabile, anche se fermiamo la mano si eiacula lo stesso, automaticamente, però in questo caso il piacere è minore perché non c’è più lo sfregamento sul pene e conviene ormai continuare a stimolarsi. È importante spiegare ai ragazzi, e agli adulti, a riconoscere in anticipo quando sta per arrivare il punto in cui non si possono più fermare (questa sensazione di inevitabilità dell’eiaculazione nell’anziano viene spesso perduta), in modo da ritardare l’orgasmo fermandosi prima e quindi fare durare di più anche i futuri rapporti sessuali di coppia. Per cui, mentre uno si masturba, potrebbe fermarsi ogni tanto e poi ricominciare, per diverse volte; se si è molto vicini al punto in cui è impossibile fermarsi occorrerà bloccarsi per più tempo, casomai comprimendo con le dita il glande a livello del frenulo o la base del corpo del pene, in modo da arrestare l’eiaculazione se stava per “partire”, dopo un po’ ricominciare piano. Chiaramente si deve provare più volte per imparare bene a controllarsi, anche se la durata dei rapporti vaginali non è importante nel fare l’amore: l’eiaculazione precoce non è una malattia! Bisogna spiegare bene ai ragazzi/adulti che con le mani, con le labbra, con la bocca, possono fare l’amore, quindi eccitare e fare godere la partner, per tutto il tempo che desiderano: non esiste un “periodo refrattario” per i baci e le carezze!».

A questo punto, cosa devono sapere le ragazze?
«Per le ragazze, al contrario dei maschi, la parola masturbazione è quasi un tabù, una donna non si deve toccare da sola né deve parlarne con le amiche; invece anche per le donne la masturbazione è importante, e molto di più che per gli uomini, perché condiziona la mente e il corpo all’eccitazione e all’orgasmo e perché permette di scoprire la sensibilità della clitoride e delle piccole labbra. Una donna che si masturba (stimolando sempre la clitoride: praticamente sono poche le donne che si masturbano o che cercano di godere solo tramite la vagina) in teoria, dovrebbe avere una vita sessuale migliore di chi non lo fa, perché sa di poter godere, e col futuro partner dovrebbe pretendere anche lei di avere l’orgasmo, invece poi quasi sempre si adegua alla normalità (cioè cercare di avere l’orgasmo con il rapporto vaginale) e spesso finge di godere e, se non smette, si masturba di nascosto. Tutte le ragazze devono sapere che la prima cosa che viene insegnata da un sessuologo a una donna con problemi sessuali (spesso inesistenti perché l’orgasmo vaginale non esiste), è proprio la masturbazione. Mentre le donne anziane sole, se riescono a superare le inibizioni, devono sapere che con la masturbazione possono ancora godere del proprio corpo durante tutta la loro senescenza».

Dott. Puppo, sempre brevemente, può dare qualche consiglio alle ragazze?
«Dato che il glande della clitoride è molto sensibile (facilmente la sua stimolazione può diventare irritazione e questo lo devono capire bene anche i ragazzi), non si può andare subito lì con le dita, bisogna provare e imparare con gradualità. Le donne che si masturbano lo fanno toccandosi principalmente il corpo della clitoride, ignorando spesso il vestibolo della vagina e le piccole labbra, quindi anche chi già lo fa deve imparare a masturbarsi per godere di più: non c’è solo la clitoride, tutta la vulva è sensibile! Per masturbarsi occorre un ambiente tranquillo, meglio se la donna è nuda a letto, rilassata (la respirazione è molto importante), con gli occhi chiusi, senza pensare a niente, dimenticando che è proibito o che non è normale. Delle fantasie erotiche potranno facilitare l’eccitazione. Deve inoltre accarezzarsi ovunque in tutto il corpo e imparare dove e come dà più piacere. È importante poi toccare la vulva quando è lubrificata, questo si può ottenere bagnando le dita con le proprie secrezioni oppure con la saliva o altro lubrificante innocuo adatto allo scopo: non si deve andare sul glande della clitoride senza lubrificarlo perché questo si può irritare facilmente, specialmente con le unghie. Ci sono donne che, durante la masturbazione, preferiscono stirare il prepuzio e la pelle intorno alla clitoride, verso l’alto; altre, a letto supine o prone, preferiscono accarezzarsi tenendo le gambe unite, serrate, contraendo, oltre i muscoli perineali, anche i muscoli delle cosce e delle natiche. È chiaro che la tecnica e la posizione varieranno da donna a donna (si possono usare anche sex toys o l’idromassaggio), basta provare e imparare come piace di più, e casomai poi spiegarlo, o masturbarsi insieme, al partner».

Insomma, come ogni volta il dott. Puppo c’insegna, il sesso e la sessualità dovrebbero essere considerati normali attività con cui le persone si possono dedicare l’un l’altra, donandosi piacere a vicenda, e anche l’autoerotismo è un modo per donare a se stessi un po’ di questo.

 
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