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In questo blog troverete recensioni a romanzi, riflessioni, considerazioni varie, appunti, idee. Può succedere che il blog rimanga fermo per un pò, poi riprende. Come scrittrice (o meglio, come persona che scrive) utilizzo anche lo pseudonimo di "Annie Chammas". Da qualche anno sono "seguace" e "paladina" della Scrittura Zen, condividendo in pieno gli insegnamenti della carissima Natalie Goldberg (Scrivere Zen, Ubaldini Editore). Mi ha salvato la "penna" e la creatività. Grazie Natalie!
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GIUSEPPE PELLEGRINO SCRITTORE RECENSISCE "GUIMAUVE"
Post n°56 pubblicato il 11 Settembre 2016 da paolafarah
Se dovessi connotare questo libro in modo cromatico lo definirei un libro policromatico: c'è il giallo (di cui si tinge oltre la metà del testo), il grigio (nelle continue e altalenanti vicende), il nero (che affonda negli abissi dell'animo) e il verde, che incarna la speranza.
Una clinica dermatologica è un luogo dove s'indagano malattie che sembrano essere manifeste ed esteriori; ma quel sintomo non è altro che la punta dell'iceberg, attraverso cui si arriva più sotto, poi ancor più in basso, fino a scandagliare un'interiorità magmatica e tormentata, il cui intenso calore igneo divampa fino a bruciare il derma, la superficie.
Il protagonista è un dermatologo, che in quella clinica lavora forse più come psicologo che come dottore; un uomo che ha imparato che le macchie rosse sulla pelle non sono un improvviso capriccio della natura ma un segnale di ben altro; sa che deve ascoltare i pazienti, deve indurli a tirar fuori ciò che, celato negli abissi della mente e dell'animo, mostra improvviso il suo volto lasciando una sorta di stimmate sul corpo. Socrate potrebbe esserne il maestro, perché il protagonista ha, con i propri pazienti, quell'approccio socratico-maieutico che penetra nell'interiorità, apre cancelli di ferro sbarrati e libera il peso che opprime i pazienti stessi.
La clinica è dunque il luogo attorno al quale gravitano le storie, tanti piccoli spaccati sociali che mostrano al lettore come i demoni o i turbamenti che pervadono siano molteplici, frutto di pregiudizi, insani concetti e insani atteggiamenti, gerarchie sociali opprimenti, scherzi dissacranti e blasfemi, o amenità quotidiane che s'ingigantiscono oltremisura… ma è l'approfondimento psicologico, lo scavo interiore che cattura fino a sentire addosso il personaggio e i suoi tarli.
Il protagonista ama profondamente questo lavoro, ma ama anche profondamente una donna, conosciuta casualmente in un locale poco distante la clinica. L'uomo è solo, in cerca di compagnia, di svago e instaura subito con la giovane donna un feeling profondo fatto di ammiccamenti e di sguardi, un tacito e perdurante accordo che improvvisamente si rompe: e qui comincia il giallo.
Dunque introspezione, psicologia e giallo sono gli ingredienti che connotano questo libro, insieme alla policromia che citavo all'inizio. Ma è anche un libro pieno di metafore, di iperboli dialogiche, di sentenze o aforismi che ne impreziosiscono ulteriormente la lettura… “ora so che il Bene e il Male hanno un unico volto, il volto di Dio, che è il Tutto, e tutti noi, intelligenti e stupidi, sani e pazzi, siamo il suo volto”. Solo un “assaggio” di quanto la lettura di questo libro offre.
Un testo, quindi, che indaga l'animo umano, lo disseziona e lo mette a nudo, per liberarlo da aloni e impurità che sono dentro di noi, quasi a far passare il messaggio che, solo comprendendo a fondo gli altri, conosciamo noi stessi: sfiorando così l'Uno evocato dal libro, in un soffio di ebbrezza quasi trascendente. GUIMAUVE romanzo di Paola Farah Giorgi - Edizioni DrawUp ISBN 978-88-9369-004-1 Giuseppe Pellegrino scrittore è autore di "Al di là del baratro" e "Oltre ogni apparenza"
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