Creato da paolafarah il 19/07/2012
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GIORNI STRANI

Post n°57 pubblicato il 20 Settembre 2016 da paolafarah

Giorni strani. Voglia di scrivere qualcosa di assolutamente bello e istinto a non scrivere più nulla. Voglia di entrare in tutti i salotti "culturali" possibili per intraprendere nuove conoscenze e, nello stesso tempo, istinto a isolarmi. Spesso convivono anime diverse, pulsioni opposte, bisogni contrastanti. Difficile essere "uno", specialmente quando si ha una vena creativa addosso. Tutto ciò può essere angosciante ma diventa opportunità e cambiamento (anche se angosciante rimane). Così deve essere. Nasce qualcosa di nuovo. E in questi giorni strani, stesa sul divano, dopo Kundera, Marquez, E.E.Smith, gratifico il mio caos interiore con Roald Dahl. Non solo uno scrittore di libri per ragazzi ... ma l'impareggiabile autore di STORIE IMPREVISTE E ALTRE STORIE ANCORA PIU' IMPREVISTE. Conoscete questi racconti? C'è solo da rimanerne gradevolmente e brutalmente stupiti!

 
 
 

GIUSEPPE PELLEGRINO SCRITTORE RECENSISCE "GUIMAUVE"

Post n°56 pubblicato il 11 Settembre 2016 da paolafarah

Se dovessi connotare questo libro in modo cromatico lo definirei un libro policromatico: c'è il giallo (di cui si tinge oltre la metà del testo), il grigio (nelle continue e altalenanti vicende), il nero (che affonda negli abissi dell'animo) e il verde, che incarna la speranza.

   Una clinica dermatologica è un luogo dove s'indagano malattie che sembrano essere manifeste ed esteriori; ma quel sintomo non è altro che la punta dell'iceberg, attraverso cui si arriva più sotto, poi ancor più in basso, fino a scandagliare un'interiorità magmatica e tormentata, il cui intenso calore igneo divampa fino a bruciare il derma, la superficie.

   Il protagonista è un dermatologo, che in quella clinica lavora forse più come psicologo che come dottore; un uomo che ha imparato che le macchie rosse sulla pelle non sono un improvviso capriccio della natura ma un segnale di ben altro; sa che deve ascoltare i pazienti, deve indurli a tirar fuori ciò che, celato negli abissi della mente e dell'animo, mostra improvviso il suo volto lasciando una sorta di stimmate sul corpo. Socrate potrebbe esserne il maestro, perché il protagonista ha, con i propri pazienti, quell'approccio socratico-maieutico che penetra nell'interiorità, apre cancelli di ferro sbarrati e libera il peso che opprime i pazienti stessi.

   La clinica è dunque il luogo attorno al quale gravitano le storie, tanti piccoli spaccati sociali che mostrano al lettore come i demoni o i turbamenti che pervadono siano molteplici, frutto di pregiudizi, insani concetti e insani atteggiamenti, gerarchie sociali opprimenti, scherzi dissacranti e blasfemi, o amenità quotidiane che s'ingigantiscono oltremisura… ma è l'approfondimento psicologico, lo scavo interiore che cattura fino a sentire addosso il personaggio e i suoi tarli.

   Il protagonista ama profondamente questo lavoro, ma ama anche profondamente una donna, conosciuta casualmente in un locale poco distante la clinica. L'uomo è solo, in cerca di compagnia, di svago e instaura subito con la giovane donna un feeling profondo fatto di ammiccamenti e di sguardi, un tacito e perdurante accordo che improvvisamente si rompe: e qui comincia il giallo.

   Dunque introspezione, psicologia e giallo sono gli ingredienti che connotano questo libro, insieme alla policromia che citavo all'inizio. Ma è anche un libro pieno di metafore, di iperboli dialogiche, di sentenze o aforismi che ne impreziosiscono ulteriormente la lettura… “ora so che il Bene e il Male hanno un unico volto, il volto di Dio, che è il Tutto, e tutti noi, intelligenti e stupidi, sani e pazzi, siamo il suo volto”. Solo un “assaggio” di quanto la lettura di questo libro offre.

   Un testo, quindi, che indaga l'animo umano, lo disseziona e lo mette a nudo, per liberarlo da aloni e impurità che sono dentro di noi, quasi a far passare il messaggio che, solo comprendendo a fondo gli altri, conosciamo noi stessi: sfiorando così l'Uno evocato dal libro, in un soffio di ebbrezza quasi trascendente. 

GUIMAUVE romanzo di Paola Farah Giorgi - Edizioni DrawUp

ISBN 978-88-9369-004-1

Giuseppe Pellegrino scrittore è autore di "Al di là del baratro" e "Oltre ogni apparenza"




 
 
 

ALESSANDRA GIORDANO SCRITTRICE RECENSISCE "GUIMAUVE"

Post n°55 pubblicato il 01 Settembre 2016 da paolafarah

GUIMAUVE di Paola Farah Giorgi
recensione di Alessandra Giordano

Incertezza, rabbia, paura. Emozioni profonde e dirompenti che scuotono le pagine del romanzo e che rischierebbero di azzannare il lettore se non ci fossero quel tocco ironico e quel tocco erotico che caratterizzano la prosa dell'autrice.
Lo stile è leggero, scorrevole e per nulla tragico: il lettore viene condotto e introdotto al settimo piano della clinica Sur le Dessus e si sofferma sui personaggi che la frequentano: la fruttariana, il prete e Pedro, dolce e fragile come le guimauves che prepara.
La vera follia però è fuori dalla clinica e lambisce il dottore e la fanciulla da lui amata: una follia talvolta viscida come la palude che nasconde l'inconscio e talvolta bruciante e graffiante come lo sfilarsi le mutandine per annullarsi e non pensare.
La voce narrante è quella maschile del dottore, un medico che prova quasi fastidio e imbarazzo per quel "dott." davanti al proprio nome perché ambisce ad essere se stesso e che si contrappone alla mascolinità decisa e caravaggesca del suo paziente Rancio, il quale dichiara arrabbiato e distrutto: "Ho imbrattato tele con sangue, sperma e vinilica. Sangue di puttana ancora fertile."
Rancio però riconosce i suoi errori, li affronta.
Il protagonista di fronte a se stesso sembra franare. E' difficile accettare se stessi specie se si conosce la psiche, specie se si possiede un passato.
Un romanzo particolare che ricorda quelle sceneggiature francesi a tinte solo apparentemente lievi ma dal significato forte e deciso.

Guimauve - seconda edizione
Paola Farah Giorgi
Edizioni Drawup
Primo classificato al Premio Jacques Prévert 2012
ISBN 9788893690041

Alessandra Giordano, scrittrice, è autrice di "Oltre la Voce" e "Genoa Western Oresteia"

 
 
 

RIFLESSIONI LIBRARIE E DI VITA

Post n°54 pubblicato il 01 Settembre 2016 da paolafarah

Mi sto cullando la mente con Milan Kundera ed Eric-Emmanuel Schmitt. In questi giorni è per me importante trascurare benevolmente i libri dei "colleghi" scrittori (con cui organizzo qua e là simpatiche presentazioni) per rinfrescarmi e dare nuovi stimoli alla mia voglia di scrivere. Leggere i grandi serve a questo, a farti sentire uno scrittore in viaggio e a desiderare in modo inaudito di raggiungere una sorta di bellezza d'inventiva e di stile che abbia un valore. La letteratura di valore è un modo diverso di concepire un romanzo, è un modo diverso di godere della fantasia, è un modo diverso di offrire te stesso, è un modo diverso di essere nella scrittura, è un modo diverso di dare piacere al lettore. Sì, mi sono cullata nella Festa dell'Insignificanza e nell' Ignoranza di Kundera, inframezzandoli con la Sognatrice di Ostenda di E.E. Schmitt, ed ora mi sento bene. So cosa leggerò domani, forse la Lentezza o la Ronda del Piacere, per sentirmi ancora meglio. M'isolerò da ogni ansia promozionale per integrare invece con i loro insegnamenti ciò che adoro scrivere io. A volte sono tentata di optare per qualcosa di commerciale (visto che nessuno sa che esisto e che, in questo caso, riuscirei forse a farmi notare) ma la verità è che non posso e non voglio. Uno scrittore non può abbruttirsi. Meglio rimanere sconosciuti ma col cuore intatto. 

 
 
 

PEGLI LEGGE 6 FEBBRAIO 2016 SALA CONTE - PEGLI

Post n°53 pubblicato il 10 Gennaio 2016 da paolafarah

Sabato 6 febbraio 2016 ore 16,30 Sala Conte - via Cialli 6D - Genova Pegli

Dopo l’esordio di dicembre, Pegli Legge, lo “spazio letterario” organizzato dalla Libreria Safigi in collaborazione con la Scuola Musicale G. Conte, propone il 6 febbraio alle ore 16,30 il suo secondo appuntamento, con una sestina d’interessanti scrittori che, pur trattando tematiche diverse, s’incontrano in un solo filo conduttore: la suggestione di luoghi, realtà e personaggi, oltre il tempo e oltre la storia.

Alessandro Balossino, autore del romanzo I Viaggiatori dell’incognito (LiberFaber Edizioni), appassionato ricercatore del mistero e studioso di percorsi esoterici;

Giacomo Walter Cavallo, autore di Alla ricerca di Ignazio Alessandro Pallavicini - uomo del Risorgimento italiano (Liberodiscrivere Edizioni), il marchese, ancora in parte sconosciuto, che fece realizzare, nella sua villa di Pegli, un parco alquanto singolare e significativo;

Angela Ferreri Alegna, autrice di Ti porterò un fiore di cappero (Booksprint Edizioni), opera intessuta dell’incanto, dei sortilegi e dei profumi della sua isola, Pantelleria;

Margherita Firpo, autrice de I pettirossi non smettono mai di cantare (DrawUp Edizioni), una trama di speranza nelle difficoltà dell’amore, ai tempi della seconda guerra mondiale e di oggi;

Marco Moretti, autore di Chi diventerai? (Liberodiscrivere Edizioni), il sogno dell’intelligenza artificiale e di una possibile diversa esistenza, capace di annullare, almeno in parte, il vuoto della morte;

Giampiero Villavecchia, autore di Caseggiato primo (DrawUp Edizioni), un intrigante sguardo su Genova nella seconda metà dell’ottocento, con particolare riferimento agli antichi ospedali.

Interventi musicali di allievi della Conte e letture con gli attori Gianni Masella e Alessandra Giordano.

Presenta Roberto Edgardo Guida Farnesi.

Con la partecipazione di Sabrina Bobbio, titolare della Libreria Safigi (Lungomare di Pegli 105 r)

INGRESSO LIBERO E GRATUITO

INFO: Scuola Conte 010 6982814; libreria Safigi 010 3040360

 

 

 
 
 
 
 

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