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Jukebox anni 60 ultima parte

Post n°514 pubblicato il 27 Agosto 2023 da nomadi50

Jukebox anni 60 vi saluta in attesa del ritorno di Rockcafè del nostro amico Marco , vi saluta con un pizzico di storia .

DAL BEAT ITALIANO AL FESTIVAL DEL PARCO LAMBRO

le riviste beat 

i fumetti

le messe beat 

Il sessantottino maggio francese è alle porte e la musica beat diventa il collante per
le prime contestazioni studentesche che negli anni a venire sono destinate a cambiare la
storia di una generazione. Sugli echi di Woodstock (1969) e dell'Isola di White (1968)
nascono i primi tentativi di festival pop in Italia. Nel 1969 a Roma il "First International
pop festival", nel 1970 sempre a Roma il festival alle "Terme di Caracalla" e a partire
dall'anno successivo la serie dei festival pop organizzati dalla rivista alternativa Re Nudo:
nel 1971 a Ballabio, nel 72 a Zerbo sul Po (Pavia), nel 73 all'Alpe del Viceré (Albavilla) dal
74 al 76 al Parco Lambro di Milano. L'atmosfera e le aspirazioni non sono più certo quelle
del Cantagiro o di S. Remo. La musica andava gestita lontana dal business e sottratta ai
"padroni della musica" che ne sfruttavano il mercato. L'evento pop si politicizza e il nome
festival lascia posto alla "Festa del proletariato giovanile". Sul palco, tra l'esibizione di un
gruppo e l'altro, le spiegazioni politiche e le implicazioni sociali sono ancora farraginose e
la conquista della libertà, tra l'odore del patchouli e la marijuana, è per lo più demandata
all'esibizione dei corpi nudi; lo spogliarsi delle vesti come allegoria del rifiuto delle
convenzioni. La stessa nuda provocazione ostentata nel musical di riferimento "Hair" che
legandosi alle esperienze teatrali del già collaudato Living theatre arriverà in Italia come
riferimento della contro-cultura e dell' happening alternativo.

Milano ne è il centro con
tutte le sue implicazioni e contraddizioni: l'eroina incomincia a disgregare il tessuto
giovanile delle periferie, le organizzazioni rivoluzionarie ed extra parlamentari segnano il
passo e diventano strutture rigide e verticali, dopo la strage di Piazza Fontana il panorama
delle lotte studentesche cambia radicalmente, lo slogan "oggi ho visto nel corteo tante facce
sorridenti, gli operai vicino agli studenti" è intristito dalla lotta armata e l'ultimo Festival
Pop del parco Lambro nel 1976 è l'emblema della fine di un sogno, dell'utopia della
"fantasia al potere", del "peace and love" dei figli dei fiori che sembrano già appartenere ad
un'altra generazione.

Parco Lambro 1976

Eugenio Finardi - Musica Ribelle- Live Parco Lambro 1976

Area con Demetrio Stratos Parco Lambro 1975

Questo breve ricordo dal beat alla contestazione c'è anche un po' della mia gioventù passato dal movimento dei figli dei fiori ai beatnik  dal movimento del1968 all'autunno caldo operaio del 1969 ( ed era realmente caldo ) militando con i maoisti di Servire il Popolo ad autonomia operaia . mervigliosi quegli anni diceva Mario Capanna ma oggi di quegli anni non è rimasto più nulla , solo tanta nostalgia , ma ora passiamo la linea al Rockcaffe e al mio amico Marco .

 

 

 

 

 

 

 

 

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Commenti al Post:
paperino61to
paperino61to il 28/08/23 alle 09:21 via WEB
In quel periodo avevo sette anni, ma ero affascinato da quella musica. Non ricordo le contestazioni salvo quelle fatte dai miei che scendevano in piazza per i diritti lavorativi...ciao
 
Dott.Ficcaglia
Dott.Ficcaglia il 20/10/23 alle 10:27 via WEB
Abbiamo sette sosia al mondo e sono certo che uno dei miei abiti vicino a me, altrimenti non si spiegano tutte queste persone che spesso mi salutano senza che io capisca chi cacchio siano.
 
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