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« RIGURGITI MEDIEVALISTIIL...LA PAURA DEGLI OPPRESSI »

MORIRE DI LAVORO PER NON MORIRE  DI FAME

Post n°16 pubblicato il 10 Luglio 2006 da gonzalo74
Foto di gonzalo74


Lu sceccu

Lu puvireddu porta la catina
Ed iddu picuruni la susteni.
'Mbardatu di la sira a la matina
Di lu mulinu fa lu vani e veni;
Lignati sempri scippa 'nta la schina
Di lu patruni, ca di supra teni;

'Na ritinata avi quannu arragghia,
Un puncicuni s'iddu si gattigghia,
Porta li spichi e si mancia la pagghia,
Avi di lu furmentu la canigghia.

'Cussì è lu povireddu chi travagghia,
Trattatu cu lu lignu e cu la brigghia,
'Nte cannarozza ci àvi la tinagghia,
E 'nta lu saccu la brusca e la strigghia.

E 'nta li spaddi intera la quatrigghia
Di principi, di conti e di prilati,
Chi sucanu lu sangu di li gigghia
Macari a l'orbi e puru a li malati.
'Cussì è fatta sta tinta famigghia,
'Cussì li puvireddi su trattati.

Ignazio Buttitta (poeta dialettale siciliano)

 

Traduzione:

L'asino

Il poverello porta la catena
E lui pecorone la sostiene.
Bardato dalla sera alla mattina.
Dal mulino fa il va e vieni;
Legnate sempre prende nella schiena.
Dal padrone che tiene sopra;

Una redinata ha quando raglia.
Una pungolata se si gratta,
porta le spighe e si mangia la paglia,
Ha del frumento la crusca.

Cosi è il poveretto che lavora,
Trattato con il legno e con la briglia,
Nella gola ha una tenaglia,
E nel sacco la brusca e la striglia.

E sulle spalle intera la quadriglia
Di principi, di conti e di prelati
Che succhiano il sangue dagli occhi
Magari ai ciechi e pure ai malati.
Così è fatta questa cattiva famiglia
Così i poverelli sono trattati.

Gonzalo:

In Italia, paese modernissimo e tra i più industrializzati del mondo ed adesso anche campione del mondo, muore una media di tre lavoratori al giorno a causa del non rispetto delle norme di sicurezza, delle inadatte condizioni dei luoghi di lavoro, per gli orari di lavoro massacranti. Il lavoro atipico, gallina dalle uova d'oro per i padroni, ha permesso assunzioni senza nessun diritto, rendendo tutti i lavoratori precari con il continuo spettro della scadenza del contratto e con l'automatica disponibilità ad accettare qualsiasi forma di rappporto di lavoro.

1.000 morti l'anno!

Un pensiero carico di dolore e rabbia alle vittime dell'incendio della fabbrica di materassi, donne, nostre madri e nostre sorelle, che per non morire di fame sono morte di lavoro, sono morte per due euro l'ora.   

 
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