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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 01 Febbraio 2007 da carlaservidio

Inviato da vita1954c il 10/09/06 @ 01:08 via WEB
Riflessione sul sistema dei bimbi adottati negli anni 70 Oggi in italia è molto più difficile adottare un bimbo comprandolo come si faceva in quegli anni in cui nacque Diego-Franz, (il sitema era molto corrotto), queste cose oggigiorno avvengono, sì, ma nei paesi dell'Est: Ucraina, Russia, Romania, ecc. ecc. con una cifra intorno ai 20.000,00 euro. Non scandalizzatevi, il commercio di coloro che a tutti i costi desiderano diventare genitori è ampio e sporco, sarebbe quasi da non crederci, eppure è tutto vero! Tutti desiderano un bimbo appena nato, non grande...così ci sono una marea di bambini negli orfanotrofi...a fine anno chiuderanno, ma siete davvero convinti che cambierà qualcosa? O ci sarà ancora un sistema per una sporca speculazione su esseri viventi che hanno dei sentimenti? All'epoca non c'era bisogno di espatriare per comprare-adottare un bimbo, tutte le ragazze madri erano sottoposte alla tutela del Tribunale dei Minori di Milano, su tutto sovraintendeva un'assistente sociale da loro scelta, molte erano senza scrupoli, molte erano brave persone, non ricordo il nome della mia, l'ho rimosso dalla mente,................... (già rimosso! La mente è una macchina perfetta, in grado di rimuovere totalmente quel qualcosa che non ci piace, viene praticamente cancellato, non esiste più, semplicemente non lo ricordi, non si finge), ma vi giuro che se tale nome lo ricordassi, lo scriverei in questo blog. Sin dai primi colloqui, queste stronze tentavano in tutti i modi di convincerci a lasciare i nostri figli, le parole che usavano spesso erano: - Per amore del bimbo che aspetti. - Non pensi di dargli un'esistenza migliore? - Avrebbe una vera famiglia. - Tu cosa puoi offrirgli? - Lasciarlo è il gesto d'amore più grande che puoi avere nei suoi confronti.................................... E di seguito con mille altre frasi. Quando si rendevano conto della decisione irrevocabile di qualcuna lasciavano cadere il discorso, per poi piombarti addosso nei momenti di fragilità...e quale momento è più fragile per una ragazza-madre quando si vede sola in un letto d'ospedale e con poche prospettive davanti? Il loro sporco gioco veniva così fatto.... ti liberavano di un peso e loro incassavano una barca di soldi! Che schifo! Ho assistito a ragazze che hanno firmato ...troppo tardi si sono pentite del loro gesto, non si torna più indietro...una firma è..... puoi essere libera, una firma e per tutta la vita ti porti dentro il dolore di aver lasciato tuo figlio...quando nasceva nemmeno te lo facevano vedere, veniva portato via immediatamente, e tu tornavi una ragazza come prima....ONESTA agli occhi della gente. Una firma per legge vuol dire rinuncia e la Legge non ha sentimenti, solo codici d'applicare... Suor Bortolina, contravvenendo alle regole imposte dalla Casa Madre, ci parlava spesso, ci invitava a riflettere prima di commettere un qualcosa di cui poi ci saremmo pentite. Oggi sono lieta di non aver firmato, di essere stata tanto forte e coraggiosa nei momenti in cui ero davvero sola, e, sono contenta di poter raccontare il tutto. Erano gli anni 70, e le ragazze (alcune) erano delle stupidotte, io compresa.

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Commenti al Post:
brujita.09
brujita.09 il 06/02/07 alle 00:40 via WEB
grazie per la testimonianza diretta di quegli anni, e' preziosa. Ricostruire il contesto dell'ambiente e della societa' di quei tempi aiuta a capire molte cose e io l'ho gia' fatto e per questo queste madri hanno tutta la mia comprensione, in molti casi! Ti ho aggiunta ai miei blog amici, ma e' retorico dirtelo. CIAO!
 
 
vita1954c
vita1954c il 07/02/07 alle 17:29 via WEB
Mi chiedo perchè la sofferenza è l'unica in grado di poter poi essere testimoni di quello che è stato....passare attraverso qualcosa e poi raccontarlo e meno male che erano gli anni 70 perchè prima per le madri che decidevano di lasciare i loro figli esisteva la stanza dell'abbandono...in quella stanza entravano prima di partorire e nessuno parlava con loro. Sono contenta che la mentalità si stia piano piano trasformando, oggi avere un figlio non è più una vergogna, oggi fa parte della normalità ed io appartengo a quella categoria di donne poco buone dell'epoca, solo perchè ho deciso di tenermi il bambino che aspettavo anche non essendo sposata. Tempi duri, tempi che però ricordo con gioia. Oggi sono felice di essere stata fra quelle madri che hanno deciso ddi tenersi il figlio anche se il mio di dispiaceri me ne ha dati tanti e non so ancora quelli futuri. Un abbraccio. Carla
 
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Data di creazione: 28/01/2007
 

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