Tony Albert Brewster - T.A.B.
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# 249

 LasciamiOggi passava il vento.L'ho afferrato e poi mi ha trascinato,verso fuochi spenti,di cui lui stessoè responsabile.Mi ha gettato solo quando era vicina sua sorella: la Notte. E suo fratello:la Morte.
 

# 248

 Uno di quei rimpiantiA volte non ricordo altro cheTe,spesso mi hai fatto stupiree alla fine quelle lacrime le hai accorciate.Talvolta sei stata Signoraaltre madre. Quando la stagioneè tornata ad allungarti la chiomainsieme alla lontananza mi sono ricordato che ti dovevo non soldi ma baci. Sono sceso in strada,ma il tuo bagaglio era giàLontano.
 

# 247

 Bello, sai, AlzarsiE pace in Terra a chi ha scordatodi smorzare la luce a questi poveri brillanti,conficcatidentro la più luminosadelle Speranze.
 

# 246

 é qui che è sepolto il tuo cuoreQuanti orologi! Ho trovato in quella casa, e ragnatele simili a filamenti d'organza,seminati in ogni dove,letti mortaliintessuti da ragniper insetti indolenti,quanta sete pativodopo un travaglio di miglia.Mi rinfrescavo da un vecchio tubo rotto che usciva misteriosamente in un campo prossimo.Non girai molto per i localidella casa diroccata(una strana malattiami precludeva i luoghi chiusitroppo a…
 

# 245

L'oscurità è il sole dei pensieriLa notte corteggia,il crepuscolo è una macchiaimmensa,che mi sporcadi tepidissime stelle.
 

# 244

 Muta la pelle in un anno diversoSai che ho atteso.Per raccogliereproprio ognipensiero.Per gettare le scorzevecchiedi giorni, e spalancareporte di perladi altresperanze,e procurarti auspicida aruspici, chevedono tantopiù chiaramente,quanto sonoaccecatida una celebrazione, che non muorein un giorno,ma vive finché vivi. 
 

# 243

 Passi piccoliLo so che i giorni non si contano con le dita, è maleducazione. Capisco che abolire le ore è farsesco,ma ti approdano quei momenti, quandovorresti essere Nessuno.O meglio: Qualcuno che non hai ancora creatoe che è vicino a completarsi.Non manca neppure tanto, solo qualche sogno.Ameresti ciò che ancora sfugge E ti fa le boccacce,un Soleuna Luna un…
 

# 242

 Biggysei statail mio destino, lo ricordi?Quello con le cicatrici. Poi c'era il tuo telescopio,lo pensavoalle tre del mattino nell'insonnia.Quando eri tristeti appoggiavi su un'altalenadi sera.Ti assomigliavo perché facevo lo stesso.E ora? Sono diverse le oreche manchi, sai?Io ho sale sui palmi delle mani e li lecco.Sono ferite. 
 

# 241

 IL BluAscoltavo Rimbaud, un giorno.Con le sue deflagrazioni e i fienilidove mi raccontava di dormire.Leggevo Ungaretti sotto il banco.Alzando gli occhi ogni tanto perché Sapevo che i boccioli di nuvolenon nascono dietro quattro mura scrostate.L'Estate arrivavo sempre tardi all'appuntamento con Lei,vedi, mi capitava di parlarementre camminavo. è il mio neo. Vederla era dare la spintaa un mappamondo,Baciare,Sì fatelo. Fatelo…
 

# 240

 Servizio in cameraNon so, la paura è un eco ed esauste si smorzano le candele prima di questa notte.Stacco sul panorama sotto di me,si innalza quasi a stringermila Città,comincia il divertimento e la mia mente attraverso l'occhiopossiede poco adesso.Sono carne al sanguee un vago brivido attraversatoda un tiepido entusiasmo.So che sono arrivato qui e rimango soddisfatto,ma da dove sono venutoè comunque un…
 

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