la creativita'

Nel post numero sette ho indicato che la sessualita' senza affetto orienta le persone unicamente verso i piaceri della vita e le distoglie dal prendersi cura dell'ambiente in cui vivono e lavorano.  La societa' d'oggi ed anche il mondo della scuola sembra vogliano impartire ai giovani soltanto nozioni che aiutano a vedere il mondo con le lenti della razionalita'. Il caposaldo attorno a cui ruotano i sistemi organizzativi politici, istituzionali ed aziendali pare sia soltanto la razionalita'. Il metodo migliore per capire la realta' dei fenomeni umani ed ambientali sembra quello di scomporre in parti la realta' ed analizzarle con un occhio razionale. In politica, nelle istituzioni ma anche in azienda la comunicazione contiene spesso frasi che sollecitano ad utilizzare la razionalita' per capire, padroneggiare e risolvere i problemi umani. Nella comunicazione infatti troviamo queste parole : "....e' la soluzione piu' ragionevole....", "...i dati dicono che..." , "...e' di buon senso...". L'essere umano pero' ha un corpo in cui esistono anche energie affettive, intuitive, emotive che se vengono isolate a causa di un uso eccessivo della razionalita' rendono ogni persona incapace di conoscere la realta' in modo piu' ampio e profondo. La razionalita' puo' causare errori di valutazione delle persone e dei fenomeni organizzativi. Questo tipo di errori possono determinare delle separazioni nei rapporti sociali e di amicizia e dei divorzi nelle famiglie. Le fratture piu' profonde determinate da un uso eccessivo della razionalita' nei rapporti interpersonali possono inibire le organizzazioni politiche, istituzionali ed aziendali ed incrementare l'aggressivita' emotiva interpersonale. Questo clima nei rapporti interpersonali favorisce la dissociazione e quindi ogni settore agira' in modo incoerente ed incongruente rispetto alle finalita' dell'organizzazione. Ogni organizzazione dissociata rischia il fallimento od il ridimensionamento causati da rapporti interpersonali aridi.