Creato da strada.robi il 31/10/2008
politica a Saronno
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Nickname: strada.robi
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Post n°192 pubblicato il 16 Luglio 2016 da strada.robi
Cosa succederà quando la riapertura di piazza De Gasperi sarà a pieno regime ? Iniziamo ad analizzare tutte le problematiche della riapertura: - aumenterà il passaggio delle automobili in piazzatta Aviatori e aumenterà l "caos" che già oggi è notevole, durante l'orario d'uscita dell'Asilo. - via Cavour, che è già stretta, verrà percorsa da più auto, dventerà pericoloso percorrerla a piedi e in bici, per le due ruote sarà più complicato percorrerla contromano. - ci sarà la possibilità che si formino code, visto la precedenza che la automobili dovranno dare all'incrocio con via Micca, alle macchine in uscita che percorreranno la strettoia (la visibilità oltretutto non è il massimo, quindi c'è la possibilità che qualche macchina rimanga più minuti in attesa di poter passare - visto l'aumento di trafico aumenta la possibilità di incidenti all'incrocio tra le vie Micca e Pusterla - possibili liti per la precedenza alla curva che fa immettere le auto da piazza De Gasperi in via Micca e da via Cavour verso Piazza De Gasperi, aumenterà anche il rischio d'incidenti - prima della seconda strettoia ci sarà lo stop per le automobili che proveniendo da vicolo Pozzetto si porteranno verso l'uscita di via Micca, anche qui possibili incidenti o possibili tensioni tra automobilisti - piazza De Gasperi (zona giostre per bambini) , qui ci sono i nuovi parcheggi (16 per la precisione), ma già oggi c'è chi parcheggia lungo l'aiuola lato giostre. Qui è possibile che il parcheggio selvaggio porti ad assediare la giostra, con tanto beneficio per i piccoli. - i nuovi parcheggi ed il passaggio dalla piazza delle auto in transito potrà creare notevoli problemi alla pavimentazione e alle grate, che necessiteranno di manutenzione annuale, con spesa con spesa a carico della collettività - piazza La Malfa sopratutto nelle ore notturne, visto che il beneficiario principale sarà il locale di questa piazza, è previsto il parcheggio selvaggio nella piazza. - vicolo del caldo, qui non sono stati aggiunti parcheggi sul lato destro a causa delle grate, chissà se con la riapertura il Comune sarà in grado di mantenere le auto lontane dalle grate .... - piazza Schuster e passaggio di vicolo del Caldo, qui il parcheggio è già abbastanza caotico e disordinato, la zona diventerà più pericolosa per i pedoni - uscita su via Pozzetto proveniendo da Piazza Schuster, anche qui lo sbocco in vicolo Pozzetto non è dei più agevoli per la visibilità - divieti di passaggio verso via San Cristoforo, i divieti saranno rispettati ? Possibilità, come già succedeva in passato, che i residenti tornando a casa a tarda notte trovino delle difficoltà a passare nella zona a causa del parcheggio selvaggio o addirittura non trovino nemmeno un posto per poter parcheggiare Tutto ciò sotto l'aspetto puramente viabilistico, dal punto di vista del rumore notturno, vi lo lascio immaginare le problematiche ...... così come dal punto di vista del controllo serale del transito, che non essendo garantito aprira problemi nuovi in tutto il centro per finire un pensiero al lato economico, i 60 parcheggi a pagamento previsti sono così composti: 16 nuovi e 44 già esistenti e fino ad oggi al servizio di chi possiede un pass per parcheggiare, dalla prossima settimana non basta avere un pass per parcheggiare, ma occorre anche pagare.
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Post n°191 pubblicato il 25 Giugno 2016 da strada.robi
Il primo giovedì sera con i negozi aperti è stato un fallimento. Solo un negozio su quattro ha aderito all'invito dell'associazione commercianti di rimanere aperto, un segnale evidente che la formula dello shopping estivo serale è oramai al capolinea e che occorre ripensare alla formula delle iniziative estive cittadine, ma più in generale a quelle dell'intrattenimento a supporto del commercio. Non sarà facile cambiare le formule sino a oggi usate, ma i limiti della sagra stapaesana sono oramai evidenti, così come nelle logore iniziative domenicali, non basta più porsi l'obbiettivo di avere qualche centinaio di persone a passeggio per il centro per dire che si sta rilanciando la città. Oggi occorre cercare nuove strategie e nuovi obbiettivi per rendere Saronno una città moderna ed interessante, la sagra dei siciliani, del cioccolato, delle auto d'epoca, così come il deprimente mercatino dell'ultima domenica del mese sono iniziative vecchie e sorpassate. Porsi l'obbiettivo di rilanciare il - grande centro commerciale naturale - è oramai anacronistico, (andava bene vent'anni fa), ora sono cambiati i tempi e non è più solamente una questione di marketing territoriale, occorre quindi guardare al ruolo che la nostra città dovrà o potrà avere nei prossimi anni. Ma che futuro vedete per Saronno ? Occorre quindi guardare avanti e trovare altre soluzioni sia per sostenere il commercio che per rendere la città partecipata dai suoi cittadini, d'altra parte se in estate rimangono aperti bar e gelaterie adeguiamo Saronno a questa esigenza ed investiamo per rendere piacevole le sere a chi non va in ferie, la città d'estate è sopratutto loro. |
Post n°190 pubblicato il 07 Maggio 2016 da strada.robi
Nel 2015 gli incidenti sono calati, da 273 del 2014 a 248. Il risultato positivo non deve però trarre in inganno, il dato rimane in linea con quello del 2013, 252 erano stati gli incidenti quell'anno, quindi solo 4 incidenti in meno. Se poi confrontiamo i dati dei pedoni investiti (dati purtroppo alla ribalta dopo la morte del signore investito in via caduti liberazione lo scorso giorno), ci accorgiamo che i pedoni investiti a fronte di un numero di sinistri diminuito, sono aumentati in due anni del 30 %, dai 20 pedoni investiti nel 2013 ai 27 dello scorso anno. Il problema sicurezza stradale quindi, nonostante la sbandierata politica dei 30 all'ora, rimane evidente. Questo dato è oltretutto allarmante se si calcola che il numero di ciclisti coinvolto in incidenti dal 2013 ad oggi rimane invariato, 27 erano all'ora, 27 sono oggi. Il mercoledì rimane il giorno più problematico per la viabilità e la sicurezza stradale, mentre il mese di novembre si conferma come il mese con il maggior numero di incidenti. Le ore del pomeridiane dalle 15 alle 19 si confermano le più pericolose, 35 gli incidenti rilevati tra le 17 e le 18. L'incrocio più pericoloso si conferma quello di via Volonterio con via San Giuseppe, seguito da quello di via Colombo con la via Volta, così come, a prescindere dalle vie - ex statali - (via Varese, Europa, Lazzaroni e Lombardia), le vie Miola, San Giuseppe, Volonterio e Novara si confermano tra le vie più pericolose. Di fronte a questi dati fanno solo sorridere le "buone intenzioni" della Giunta Fagioli, che si è impegnata nel colorare di rosso alcuni attraversamenti pedonali, oltretutto limitandosi solo ad alcuni, senza una strategia precisa. Esempio eclatante sono le strisce pedonali in cima al cavalcavia di via Volonterio, dipinte di rosso, mentre quelle che servono gli studenti vicino all'ingresso del Liceo Legnani stanno sbiadendo.
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Post n°189 pubblicato il 16 Aprile 2016 da strada.robi
Finalmente il CdA del Teatro Giuditta Pasta ha dato le dimissioni. Lo Conferenza Stampa spettacolo ha visto una folta presenza di politici e sostenitori della precedente giunta, tutti pronti a farsi "paladini" della cultura e a denunciare l'ignoranza leghista che pretende di gestire il Teatro Giuditta Pasta come un qualsiasi polveroso salone di periferia e con "solo" 210.000 euro di contributo. Naturalmente dico questo perchè sostengo che, con alle spalle i soldi dei cittadini, pronti a coprire le spese impreviste e gli errori di programmazione, un Teatro come il Pasta non richiede un genio al timone. Per anni il Pasta è stato per il Comune un intoccabile buco economico e contemporaneamente un trampolino delle vanità per qualche politico locale, dire basta con queste logiche non è certamente sbagliato. Non mi scandalizzo poi se si togli lo sconto a chi ha meno di trent'anni o all'iscritto ad una associazione, non mi preoccupo se viene tolto il privilegio all'abbonato di poter occupare sempre la sua sedia nelle prime file, mentre lo spettatore occasionale paga di più ed occupa una poltrona in trentesima fila (perchè nelle prime ventinove ci sono gli abbonati). Cercare nuove vie per sostenere il teatro è così difficile ? Ora arriverà la gestione Pasqui, vedremo se cambierà qualcosa, per ora chiunque è subentrato nella - macchina dei bottoni - ha miseramente fallito ed in vent'anni ne abbiamo viste delle belle, ed economicamente il cittadino saronnese ne ha spesi di soldi ...... e magari al Pasta non ci è mai entrato ...... |
Post n°188 pubblicato il 05 Aprile 2016 da strada.robi
CHI NON HA CUORE, NON DOVREBBE GOVERNARE LA MIA CITTA' La vicenda dei Profughi e del loro mancato arrivo apre in città una profonda ferita tra istituzione comunale da una parte, Prefettura, associazioni di volontariato e Parrocchie dall'altra e mostra ai saronnesi il vero volto della Lega e dei suoi neri alleati. Il Sindaco Fagioli, dichiarando apertamente che non c'è la volontà politica di ospitare i 32 profughi, dimostra di essere solamente il Sindaco di quei 4586 cittadini che lo scorso anno lo votarono al primo turno. Di fronte a così tanta chiusura mentale, non posso che esprimere viva preoccupazione nel considerare che la persona che dovrebbe rappresentare la mia città abbia tali convinzioni. Non mi resta che auspicare che questa Giunta termini prima del tempo il suo mandato ed esprimo la mia vicinanza a tutti quei saronnesi che non si identificano e provano vergogna per questo orribile governo cittadino. |
Post n°186 pubblicato il 10 Marzo 2016 da strada.robi
Fagioli scrive a Mattarella per chiedere aiuto allo stato contro il cattivo Telos. Se non fosse vero, ci sarebbe da ridere, si scomoda un Presidente della Repubblica per contrastare le occupazioni di un centro sociale, come se la città fosse in mano a una banda di pericolosi delinquenti. Il punto è tutto qui ed occorre essere in grado di dare risposte che vadano oltre lo stato di guerra permanente, oltre le lagne sull'impotenza e la lamentela delle scritte sui muri. La risposta sta nel come utilizzare questi spazi. Ci sono oggi strumenti legislativi che possono costringere i proprietari di aree e stabili inutilizzati da anni, con un evidente disinteresse all'utilizzo, a rendere provvisoriamente le loro vuote proprietà al servizio della collettività. Lo stesso discorso naturalmente occorre farlo per gli edifici di proprietà pubblica, la vecchia pretura (teatro dell'ultima occupazione), la vecchia sede della Mutua, le scuole dismesse come la ex Pizzigoni, la Biffi o la Regina Margherita, la Villa Gianetti, l'ex macello, ecc.. ecc.. tutte in modo diverso sono luoghi vuoti, sottoutilizzati o utilizzati male, occorre allora partire da questi stabili pubblici per rilanciare la questione spazi per la socialità e la cultura e magari anche per lo sport. Ed allora indignamoci per tutti questi spazi vuoti, non per le occupazioni.
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Post n°185 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da strada.robi
Con il Documento unico di programmazione viene "fotografata" la situazione socio economica e demografica della nostra città. Così possiamo sapere che al 31/12/2014 la popolazione saronnese ammontava a 39.437 abitanti. Solo 794 abitanti in più della popolazione registrata con il censimento del 1991, che ammontava a 38643 abitanti. I dati poi ci raccontano che i nuclei famigliari sono cresciuti di circa 2500 unità e che inesorabilmente negli ultimi anni sono cresciuti i nuclei composti da 1 o 2 persone (+2% in 10 anni) e diminuiti quelli composti da 3 o più persone. Le famiglie composte da un solo componente sono 6368, pari al 36% delle famiglie saronnesi, quelle composte da 2 componenti sono 5178 pari al 29,2%, quelle con 3 componenti sono 3172 (17,9%), con quattro componenti sono 2229 (12,6%), con 5 o più componenti sono soltanto 763, il 4,3% delle 17710 famiglie saronnesi. Con questi dati si evince che la nuova Saronno è una città a rischio solitudine, più di un terzo dei nuclei famigliari saronnesi è fatto di 1 persona sola e le "famiglie" composte da 3 o più persone sono solo 1/3 di quelle residenti. Per finire questa fotografia della realtà cittadina concludo con i dati relativi all'età della popolazione. I saronnesi con più di 65 anni sono 9166, quelli con meno di 14 anni sono 5425 la fascia dai 15 ai 29 anni è di 5248 unità e quella dai 30 ai 65 anni è di 19598 unità. Dati che confermano il costante invecchiamento della popolazione. Nel complesso si può affermare che Saronno è UNA CITTA' SEMPRE PIU' VECCHIA e SOLA, sempre più povera, non solo per la crisi economica, ma anche per via dell'età sempre più avanzata e della solitudine diffusa, evidenziata dall'alto numero di nuclei famigliari composti da un solo elemento. Questa realtà è confermata dai numeri riguardanti il livello d'istruzione della popolazione residente: il 43% dei saronnesi ha solo la licenza elementare, media o d'avviamento ed il 6,32 è totalmente priva di titolo di studio o analfabeta (0,55%). Insomma Saronno è rimasto un paesone, inquinato, invecchiato ed insicuro, dove ci si sente soli e tante case sono vuote, forse dovremmo iniziare a preoccuparci! |
Post n°184 pubblicato il 21 Dicembre 2015 da strada.robi
Dopo qualche anno con inverni piovosi e ventosi ecco ritornare una stagione invernale senza pioggia ed ecco puntuali aumentare i valori di pm10 e pm2.5. Ma ripassiamo le problematiche relative alla salute. Per prima cosa ribadiamo che: l'aria inquinata è un Killer per il cuore e più in generale per l'apparato respiratorio e cardiovascolare, le soglie d'attenzione o dall'allarme hanno un valore mediatico, ma non hanno nessun valore per definire la difesa della salute. Sfatiamo poi alcune dicerie: Insomma l'unica certezza è che le sostanze inquinanti nell'aria fanno male e continuare a far finta che tutto sia normale, non serve. Certo se i milioni di euro investiti in nuove strade fosserro stati spesi per migliorare e rendere comodo ed economico il trasporto pubblico ci troveremmo in una condizione migliore, ma così non è stato, perciò ci tocca tornare al passato e ricominciare a pensare ad interventi utili per contrastare il problema, dai blocchi del traffico preventivi a quelli per far fronte alle emergenze, dai trasporti gratuiti agli incentivi per l'uso della bicicletta, da servizi di trasporto più efficenti alle scelte dei mobility manager, nel nome della salute pubblica occorre muoversi, affidarsi al meteo non è la soluzione. |
Post n°183 pubblicato il 23 Novembre 2015 da strada.robi
Di questi giorni la notizia che ufficialmente Saronno è "Città Europea dello Sport", quasi in contemporanea a questo lieto evento, la notizia che Stadio e PalaDozio non hanno l'agibilità e quindi più di 99 spettatori non possono sostare sulle tribune. Questa notizia, che sembra minare la credibilità della Giunta leghista è stata accolta con indifferenza dagli organi di stampa presenti in città. Provo quindi a spiegare, dal mio punto di vista, cosa sta succedendo intorno allo stadio Colombo-Gianetti e che interessi si stanno muovendo (in ordine sparso, ma forse no) sull'intera vicenda calcio e città dello sport. Partiamo dal titolo di - Città Europea dello sport - che è stato voluto dalla europarlamentare saronnese Lara Comi. Ma chi c'è dietro alla nuova società che rivendica l'uso dello stadio ? Perchè quindi andare a far risorgere una società - morta e sepolta - ? e chi c'è dietro a questa operazione ? Forse chi sta alle spalle del "rinato" Saronno Fbc ha qualche interesse nel mondo dell'edilizia ? Con questa ipotesi ecco spiegata la voglia di tornare a giocare al Colombo-Gianetti. Ecco quindi aumentare le probabilità che l'intera area sportiva venga affidata tramite convenzione a chi potrebbe accollarsi l'intervento di ammodernamento della struttura, un accordo del genere è possibile e le dichiarazioni del Sindaco Fagioli sembra vadano in quella direzione, "chi usa la struttura deve contribuire alle spese" ha detto il Sindaco, semplice vero ? Tra qualche mese vedremo se questa ipotesi è vera ...... i
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Post n°182 pubblicato il 03 Novembre 2015 da strada.robi
376 voti fratelli d'Italia, 163 voti Doma Nunch, insieme rappresentano meno del 3,50 % dell'elettorato saronnese, eppure in giunta hanno 2 assessori e sopratutto sino ad oggi sono i maggiori benificiari della politica leghista nella nostra città. Il "fenomeno" è spiegabile solo con il vuoto culturale e politico che la Lega esprime a Saronno, non per niente sono passati 28 anni dai primi successi della Lega in Lombardia e nella nostra città fino a ieri erano sempre e solo stati anni d'insignificante opposizione. Doma Nunch che non nasconde di essere molto molto vicina alle frange più estreme della destra italiana non può pensare di trasformare la città in un laboratorio per naziskin ed ultras del calcio, così come Fratelli d'Italia, che non conosce a fondo la città, non può pensare di sbandierare le linee teoriche della cultura di destra come pubblicità televisiva. |
Inviato da: cassetta2
il 12/03/2021 alle 19:19
Inviato da: giorgiocrespi
il 28/06/2018 alle 21:50
Inviato da: strada.robi
il 04/10/2014 alle 16:58
Inviato da: hatterinavampira
il 03/10/2014 alle 23:53
Inviato da: strada.robi
il 30/06/2014 alle 14:19