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Post n°44 pubblicato il 11 Luglio 2007 da romhaus
 

I BEATI PAOLI

Ho conosciuto i Beati Paoli in terza elementare quando per inserire un nuovo maestro nella scuola ci hanno presi in due per classe per formarne una nuova. Ed i Beati Paoli sono sempre stati nel primo banco fin dal primo giorno, erano quelli che studiavano di più, quelli che alzavano sempre la mano per dare le risposte che non davano gli altri e che sapevano fare di tutto (anche far proprie le piccole invenzioni dei compagni comprese le mie). Ed i Beati Paoli erano una sola persona ma erano così pieni di sé che parevano essere in tanti.
Mi sono ritrovato nel banco dei Beati Paoli l'ultimo anno perché così volle il maestro. Subito loro non furono particolarmente entusiasti di questo abbinamento, anche se poi l'accettarono per la curiosità di capire come mai io fossi così tanto bravo con i numeri nonostante quel mio aspetto che nulla aveva a che vedere con quello così snob che li caratterizzava. E forse per cercare di carpire il segreto di questa mia capacità i Beati Paoli col tempo mi invitarono a casa loro a studiare ed a fare i compiti oltreché, vista la giovane età, a giocare.
Ed in quella casa così diversa dalla mia c'era spesso la sorella dei Beati Paoli di un anno più grande con le sue amiche che, se mi salutavano, lo facevano sempre con un senso di fastidio. E nella cameretta dei Beati Paoli c'era un plastico di trenino elettrico, di quelli in scala ridottissima che sapevo costare un occhio della testa che mi era permesso solo di guardare. E quando il trenino sfrecciando veniva deviato in uno dei due binari morti in cui chissà perché non arrivava bene la corrente erano i Beati Paoli che con la dovuta dolcezza dovevano spostarlo con la mano a pinzetta sino a riportarlo dove poteva tornare a muoversi da solo.
La mamma dei Beati Paoli era una maestra elementare ed una volta, prima di lasciarmi tornare a casa, ci interrogò di storia davanti alla figlia ed alle sue amiche per vedere se oltre a giocare avevamo anche studiato. E mentre i Beati Paoli ripeterono la lezione quasi a memoria non ci volle molto a capire che io, nonostante la mia buona volontà, fossi tutt'altro che preparato. Ed una volta i Beati Paoli mi suggerirono sottovoce di salutare almeno la madre col "buongiorno" perché il "ciao" non era adeguato alla differenza di età.
Non durò molto quella frequentazione perché ad un certo punto i Beati Paoli smisero di invitarmi a casa loro ed io patii il dolore di non poter più vedere sfrecciare quel trenino in miniatura.
Passarono gli anni, alle medie non ci ritrovammo nella stessa classe ed anche alle superiori scegliemmo indirizzi diversi. Per strada, se capitava di incontrarci, i Beati Paoli mi salutavano solo se avendomi visto troppo tardi non avevano fatto in tempo a girarsi dall'altra parte o a cambiare strada. Una volta che ormai eravamo intorno ai 18 anni ci ritrovammo a parlare ed i Beati Paoli non poterono far altro che darsi un tono di tutte le belle cose scolastiche, sportive e di classe che avevano fatto finora (e che ancora facevano) e che li vedevano destinati a crescere ed a farsi una posizione importante nella vita in un prossimo futuro. E loro sarebbero partiti in quarta subito, senza perdere nemmeno un giorno di tempo, visto che per conoscenze varie la naja sarebbero riusciti a saltarla.
In tutto questo parlare i Beati Paoli colsero principalmente una parolina che avevo utilizzato per raccontare come fino a poco tempo prima avessi frequentato un gruppo di amici con i quali si giocava a Subbuteo (ndr: calcio da tavola in miniatura). Io ormai giocavo pochissimo ma i Beati Paoli mi proposero ugualmente una partita a casa loro dove naturalmente erano fornitissimi e non avrei avuto altro che l'imbarazzo nella scelta della squadra e degli accessori. Accettai perché memore di quel trenino in miniatura forse sarebbe stata la grande occasione di rivederlo.
Subito però i Beati Paoli non mi fecero entrare nella loro cameretta che stava in fondo al corridoio e mi parcheggiarono in cucina. Qui ad un tratto sbucò una delle amiche della sorella, che ricordavo piccola, che esclamò "oh!" prima di fuggire, per poi tornare poco dopo accompagnata da lei che mi degnò di un saluto, con la stessa rigidità di tanti anni prima, mentre prendeva chissà cosa dal frigo per l'amica.
Quando fummo pronti per iniziare la partita i Beati Paoli mi confidarono una grande cosa: loro avevano appena conquistato la coppa del torneo di non so dove vincendo tutte le partite compresa quella contro l'imbattibile chissà chi. Ed anzi, proprio perché per dei professionisti è riduttivo giocare con le regole dei dilettanti mi proposero di giocare con le loro che mi avrebbero via via spiegato a partita in corso.
Alla fine del primo tempo il risultato era ancora 0-0. I Beati Paoli erano rimasti impressionati da qualche mio colpo definito di fortuna mentre mi spiegavano che finora avevano giocato sottotono per darmi qualche possibilità di segnare almeno un gol.
In quel frangente potei finalmente avere accesso alla loro cameretta dove subito cercai con gli occhi il plastico fino a capire che era collocato sempre al solito posto di tanti anni prima ma coperto da un telo e sommerso da mille altre cose. Gli chiesi di vederlo ed a fatica ottenni che lo scoprissero. Notai subito che alcuni pali della luce della linea ferroviaria in miniatura erano rotti o piegati a terra e che il trenino con i suoi vagoncini erano posti fuori dai binari come se ci fosse stato un deragliamento. Mi sarebbe tanto piaciuto vederlo funzionare ancora una volta ma i Beati Paoli, dicendomi che a breve sarebbe stato destinato in cantina, quasi mi presero in giro per il mio attaccamento ad un trenino così infantile quando c'era da giocare il secondo tempo della partita che li avrebbero visti vittoriosi ancora una volta.
Io ripresi a giocare come nel primo tempo continuando con i miei colpi dai Beati Paoli definiti di fortuna. Da loro continuavo ad aspettare di vedere questo gioco spettacolare e scoppiettante che ne aveva determinato la vittoria in tutte le partite nel torneo di non so dove ed in particolare in quella contro l'imbattibile chissà chi. Invece fui io a segnare per primo tra lo stupore dei Beati Paoli che non se l'aspettavano proprio.
In quel momento la sorella e l'amica fecero la loro ricomparsa in cucina ed i Beati Paoli le coinvolsero come pubblico contando sul fatto di poter facilmente rimediare, capovolgendo il risultato, nel giro di pochi minuti. Ma non fu così perché per me era ormai evidente che confrontandoli con tutti i dilettanti come me contro cui negli anni avevo giocato ne avevo incontrato solo uno più brocco di loro e non ebbi pietà…
La partita finì 3-0 con i Beati Paoli che mi chiesero di dargli la rivincita al più presto per rimettere quanto prima ordine nei giusti valori tra chi aveva sempre giocato tra i dilettanti e chi aveva anche vinto tra i professionisti. Gli risposi che da parte mia non ci sarebbero mai stati problemi e che mi sarei sempre fatto trovare pronto. Sto ancora aspettando…

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Commenti al Post:
io86dark
io86dark il 12/07/07 alle 14:38 via WEB
Adoro questi tuoi racconti di vita.. ;)
(Rispondi)
viaLaurana
viaLaurana il 16/07/07 alle 13:43 via WEB
ciao bellissimo!! letto senza respirare!! anche io in classe avevao una beata paola piena di soldi adorata e mistificata dalla maestra martinelli!! avrei voluto strappargli quei vestitini di pizzo e quella faccia da az con cui mi guardava quando la maestra mi derideva. La vedo in giro ogni tanto con il passeggino e il figlio con la sua stessa faccia da fututo beato paolo, la generazione continua...non so cosa faccia se lavora o ha trovato un pollo che la mantiene...sicuramente si è laureata a pieni voti in una facoltà che pronunciata da lei assumerà un aspetto signorile e "per pochi eletti"!!! mah! BEATA PAOLA LEI!!! o forse non si è laureata e fa la cenerentola in casa hihiihih!!! nn mi interessa!! ti avevo invitato a una sorta di catena di sant'antonio dovevi descrivere i tuoi 5 difetti!! ciaooooooooooo buona giornata...vado a magnà!!
(Rispondi)
gattina70
gattina70 il 22/07/07 alle 23:23 via WEB
quanto mi piace leggerti...ciao ci sentiamo su msn in queste sere che ti racconto un po'..
(Rispondi)
ziafra74
ziafra74 il 25/07/07 alle 11:49 via WEB
come da tuo gentile invito sono passata per dare una letta veloce al tuo blog.. sei davvero uno scrittore mancato (o lo fai di professione e ho già fatto la mia prima figura barbina?) Appena avrò tempo scorrerò tutti i post, per conoscerti meglio e per godermi una lettura che già dalle prime righe mi è piaciuta parecchio!
(Rispondi)
twinmanu77
twinmanu77 il 25/07/07 alle 12:00 via WEB
un caro saluto dalla spagna Romeo!!!!:) a presto
(Rispondi)
io86dark
io86dark il 29/07/07 alle 19:42 via WEB
Ti voglio bene! :)
(Rispondi)
violanda72
violanda72 il 01/10/08 alle 20:56 via WEB
...ciao cm promesso,uno ogni sera...lo sai ke mi stanno già sulle balls qst beati paoli?un abbraccio caro...lilith
(Rispondi)
irminx
irminx il 18/02/09 alle 23:29 via WEB
...Direi partikolari,e singolari...Si è vero!, alcune cose sono kapitate anke a me!..Di sofferenza! c'e ne' troppa e tanta indifferenza!....
(Rispondi)
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