romolo ricapito

Beppe Grillo che in Sicilia, scendendo da una roulotte, brandisce un
disinfettante per il cavo orale e, dopo esserselo spruzzato in bocca,
fa lo stesso con i giornalisti, - dei quali diffida - con una gag da
manuale.
Grillo, che non partecipa a programmi Rai o Mediaset, lancia ogni
giorno allegorie divertenti. E' come dire: la comicità unita alla
beffa finalmente al potere.
Così, mentre Roberto Benigni ha scelto la militanza pro-sinistra a
vita, con gag e programmi pagati col canone Rai- anche da chi non vota
per Bersani, Vendola e C.-, Grillo milita in prima persona, ponendosi
come soggetto politico e lanciando strali a tutti, approvigionandosi
di voti e consensi per le prossime consultazioni.
A questo punto preferisco nettamente Grillo a Benigni. Il secondo fino
a poco tempo fa si limitava a lanciare le solite stucchevoli e
infinite invettive contro il Cavaliere, che ormai non fanno più
ridere nessuno.
Beppe Grillo invece, sfotte un po' tutti e diffida della stampa,
credendo fermamente nello strapotere di internet, che livellerebbe le
classi sociali, rendendoci tutti uguali.
Considero dunque Roberto Benigni un attivista politico a tutto campo
mascherato da attore; meglio Grillo, che ha gettato la maschera,
rischiando in primo piano.
ROMOLO RICAPITO