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SANDRA PETRIGNANI CON Addio a Roma: ELSA MORANTE PER VENDICARSI DELLE CORNA DI MORAVIA, AMO' UN GAY!

Post n°5803 pubblicato il 15 Gennaio 2013 da romolor
 
Foto di romolor

Presentato al Caffè Dolceamaro di Bari il libro di Sandra Petrignani Addio a Roma, edito da Neri Pozza, 16 euro e 50.
Il volume ha ricevuto un inaspettato lancio da parte di Marina Ripa di Meana che, all'interno di la Vita in Diretta su Rai Uno, un mese e mezzo fa, disse che le era molto piaciuto.
Sandra Petrignani, giornalista oltre che scrittrice, si è presentata all'incontro con il pubblico con dei singolari pantaloni in lana marroni, dal tessuto ruvido   , a zampa di elefante, che erano abbinati a un top nero, a maniche lunghe, vivacizzato da molti giri di varie collane, bianche e arancioni.
Presentando il romanzo, la professoressa Marina Losappio Triggiani dei Presìdi del Libro ha detto che esso è già alla terza edizione.
In copertina il volume mostra una splendida foto in bianco e nero di Palma Bucarelli , direttrice della Galleria d'Arte Moderna di Roma (1910-98) negli  anni Cinquanta-Sessanta.
In "Addio a Roma" viene coinvolto il gotha della cultura (arte, letteratura, cinema) di quegli anni.
In particolare, si fa riferimento a quegli intellettuali, non originari di Roma, che hanno reso la Capitale il centro del mondo , come eventi e mitologia da consegnare ai posteri.
Losappio Triggiani colloca il periodo del romanzo-più esattamente- con inizio nel '52 (morte di Benedetto Croce) e il '72 (assassinio di P.P.Pasolini).
Di personaggi femminili che compongono il volume il Caffè Dolceamaro ha già ospitato nel passato  Ginevra Bompiani e  più di recente Adele Cambria.
Gli altri relatori hanno introdotto il personaggio di Ninetta, carattere fittizio e inventato, originario di Trastevere, che è servito alla Petrignani come contraltare alla Bucarelli. Tanto Ninetta è ingenua e rozza, tanto la Bucarelli è raffinata, icona di bellezza ed eleganza.
Tale icona rende edotta la popolana , sua assistente, dei comportamenti da tenere nell'alta società, quasi come un "professor Higgins" al femminile.
Tra le altre figure di intellettuali -donne presenti nel libro, spicca quella di Irene Brin, nata a Roma nel 1912  e che,  oltre ad essere una straordinaria scrittrice, fu anche un'abile giornalista di costume.
Tra gli uomini raffigurati all'interno  di Addio a Roma, spiccano le figure di Alberto Moravia,  Alberto Arbasino, Carlo Levi e il già citato Pier Paolo Pasolini.
La Petrignani ha precisato che la sua opera riporta discorsi, documenti e fatti ben precisi,  riprodotti  con grande rigore.
In tale contesto, Petrignani ha reinventato il vero. Paola Pitagora affianca la Bucarelli come un vero e proprio personaggio da romanzo ( e nel romanzo).
Palma Bucarelli e Paola Pitagora sono rappresentative di figure femminili pre-femministe. In particolare, la Petrignani stima la Pitagora come scrittrice di testi ormai introvabili, ma necessari per capire la Roma della Dolce Vita, come Fiato d'Artista- Dieci anni a Piazza del Popolo, del 2001 , nel quale la Pitagora tratteggia la vita di un gruppo di artisti formatisi a Roma tra il 1958 e il 1968.
Un altro personaggio che Petrignani ama è Amelia Rosselli , poetessa, figlia di Carlo Rosselli ( antifascista, ucciso in Francia nel '37 assieme al fratello Nello da componenti della destra francese, su probabile ordine dei servizi segreti fascisti italiani).
Ad Amelia Rosselli la Mondadori ha di recente dedicato un Meridiano che ripropone l'intera sua opera poetica.
La Rosselli amò in gioventù Rocco Scotellaro, poeta lucano, di matrice socialista.
Quest'insieme di personaggi avevano caratteristiche nevrotiche e finivano spesso in cura sul lettino di Ernst Bernhard, luminare della psicanalisi. In particolare la scrittrice Natalia Ginzburg, vincitrice di un Premio Strega.
Si è letto poi un passo del romanzo, dove  Sandra Petrignani riporta una frase  nella quale Moravia dichiara che gli artisti sono persone sole.
Tra le caratteristiche di Moravia, quella di "sfarfallare" le mani ; fu questo il modo col quale lo scrittore incantò e sedusse la sua seconda moglie, Carmen Llera.
Il romanzo della Petrignani è ricco di gossip: per sua stessa ammissione, ella cita episodi che le hanno narrato personaggi che si sono trovati anche occasionalmente testimoni di quell'epoca.
Come l'episodio di quel   tale che, non avendo i soldi per mantenere una diva dei telefoni bianchi, ricca e viziata, girava per ore in pigiama e ciabatte  , allo  scopo di chiedere ai passanti degli spiccioli per  poterle offrire   il cappuccino al bar.
Di Elsa Morante, Petrignani scrive: per rendere pan per focaccia ai tradimenti del consorte, Alberto Moravia, ella si innamorò di un intellettuale americano, omosessuale.
All'incontro è intervenuto il critico Oscar Iarussi della Gazzetta del Mezzogiorno, esperto di Federico Fellini.
"Via Margutta, là    dove Fellini abitava, è diventata oggi una sperimentazione da parte di architetti dall'incerta identità sessuale".
Proseguendo su notazioni più pertinenti, diremo che la Ninetta di Addio a Roma ha un rapporto virtuale con lo scrittore Boris Pasternak del Dottor Zivago, al quale la ragazza è solita chiedere dei vaticini.
E, continuando  col gossip, anche se "d'autore", si è detto che la Bucarelli amò lo scrittore Paolo Monelli, già sposato. Ma anche Giulio Carlo Argan. Le donne-amanti, in quegli anni, erano figure visibili e non nascoste, in un contesto sociale ancoraa privo della legge sul divorzio.
La Bucarelli dunque non va intesa come "facilona", ma come esempio di donna libera ed emancipata
All'interno del volume si parla anche dell'istituzione del Premi Strega , fondato da intellettuali scampati alla povertà del dopoguerra e determinati nella " rifondazione" della letteratura.
Nella seconda parte del libro le neo-avanguardie, come il Gruppo '63, contestavano colleghi come Moravia, Cassola e Bassani.
Tra i componenti del "famigerato" cenacolo intellettuale, c'erano anche Alberto Arbasino, Umberto Eco e Luigi Malerba.
Palma Bucarelli fu la madrina artistica della Merda d'Artista di Piero Manzoni. Per tale fatto finì anche in tribunale.
Per finire, una polemica sulle classifiche dei libri dominate da alcuni soliti nomi   .
Per Petrignani, costoro -ed altri. hanno un facile accesso ai media , imponendo i loro prodotti, che non sono letteratura.
ROMOLO RICAPITO

 
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