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LA GRANDE BELLEZZA: PERCHE' A MOLTI NON E' PIACIUTO

Post n°6463 pubblicato il 05 Marzo 2014 da romolor
 
Foto di romolor

"La Grande Bellezza" di Sorrentino ha trionfato anche negli ascolti televisivi: geniale l'averlo trasmesso in coincidenza con la premiazione.
Ma il film pare non avere soddisfatto molti telespettatori, che nei forum ne commentano gli aspetti ritenuti negativi o indigeribili.
Il piccolo schermo accentua le similitudini col cinema di Fellini, al quale molti hanno fatto riferimento.
Anche Sophia Loren, che ha votato il film di Sorrentino come giurata degli Academy Award, ha commentato: mi ricorda Fellini.
A fronte di grandi scenari e innovazioni di linguaggio, il film si impone per la prima parte per una certa sgradevolezza: feste volgari, esibizione del lusso, intellettuali decaduti e falsi.
C'è poi un cameo di Serena Grandi, ridotta a una sorta di profanazione della sua passata bellezza e molti, forse troppi, riferimenti a suore e conventi.
Inoltre il personaggio di Servillo è onnipresente, mentre quello della Ferilli è usato per ingentilire il tutto e sequenze come quelle della bambina che dipinge coi barattoli di vernice assomigliano a Mondo Cane di Jacopetti.
Infine la canzone di Raffaella Carrà è usata come sublimazione del trash (la showgirl non se n'è accorta ed è stata felice della citazione) e così certi ritmi sudamericani che i personaggi "squilibrati" ballano.
Un minestrone indigesto, del quale si apprezza la parte finale (spirituale) e che si è imposto soprattutto grazie alla grande abilità del regista, uomo di notevole talento e preparazione.
ROMOLO RICAPITO

 
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