romolo ricapito

L'aggressione di Carmen Carbonara , cronista del Corriere del Mezzogiorno edizione di Bari, presso Molfetta  dove poco prima si era consumato un delitto tra la folla del mercato, pone l'attenzione sui rischi che attualmente corre chi svolge la professione giornalistica, non sufficientemente tutelata.
Ultimamente l'arrivo dei giornalisti sui luoghi dove sono accaduti fatti di sangue- ma non soltanto-è avvertito con fastidio, come se essi invadessero la privacy e l'intimità delle persone.
In realtà essi vogliono soltanto garantire (nella maggior parte dei casi) una corretta informazione al pubblico, che ha il sacrosanto diritto di essere informato, al fine di costruirsi una coscienza su quanto gli accade intorno.
L'inciviltà dilagante, a tutti i livelli, accomuna i giornalisti a importuni ficcanaso, impiccioni "senza una causa" e che perciò devono essere "ridimensionati" con le maniere forti.
Esistono giornalisti invadenti e scorretti: probabile.
Ma la maggior parte non lo sono: spesso per pochi euro,essi si battono affinché le notizie, anche quelle più sgradite( ma necessarie) possano raggiungere tutti, a rischio della loro incolumità, sempre più minacciata dall'inciviltà di una minoranza ( fortunatamente!) ma che fa rumore e la cui condanna deve essere unanime.
Romolo Ricapito