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« son tornate le BAMBOLE n...Ferilli di sera, bel tem... »

Voglio andare a vivere in campagna

Post n°7297 pubblicato il 25 Agosto 2016 da romolor
 
Tag: VACANZE
Foto di romolor

Ma è vero che la campagna rende buoni, come diceva Oscar Wilde , massima anche citata nel romanzo Paracadute e Baci di Erica Jong?
Ritengo di no, almeno stando ai racconti di chi, cercando la tranquillità di una vacanza rigenerante, ha affittato un trullo tra gli ulivi o si è affidato a bed and breakfast economici, fuori dal centro abitato, in Puglia e Basilicata.
I turisti cittadini, in lamentele da me ascoltate durante una festa, erano cani idrofobi.
La connesione intrenet non funzionava.
Le zanzare erano in eccesso, così le mosche.
I tanto decantati formaggi campagnoli acquistati nelle masserie della zona: duri e troppo stagionati.
La ferrovia vicina col suo rumore disturbava. La notte c'era troppa umidità. I bambini non di divertivano, oppure, lasciati in libertà, si sbucciavano le ginocchia e occorreva disinfettarli. Ma cosa più personale e intima, il sesso. Le coppie hanno lamentato che anzichè liberare l'affettività, si è sciolto il nervosismo lungamente sopito .
La troppa calma ha provocato inquietudine in camera da letto, con evidente nostalgia dell'amore consumato in città sia pure nella solita condizione di stress postlavorativo. I grilli incessanti, che si udivano cantare dalla finestra spalancata, impedivano la concentrazione mentre una balera lontana trasportava col vento i soliti ritmi salsa o da discoteca che corrompono le nostre orecchie da qualsiasi radiolina accesa.
Infine l'ozio portava sonnolenza e con essa la pigrizia.
I campagnoli...per forza sono tornati incattiviti e stressati, altro che Oscar Wilde.
RR

 
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