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Il film "Antichrist": Per Von Trier le donne tutte malate di mente e di sesso. Vince l'uomo (Willem Dafoe)
Interessante la tesi del film "Antichrist" di Lars Von Trier: le donne sotto sotto sono tutte delle isteriche e malate di mente, dietro l'apparenza tranquilla. Il personaggio di Charlotte Gainsbourg ricorre all'identità machile (Willem Dafoe) per essere curata nelle ferite dell'anima e della carne (quindi anche con "richiesti" rapporti sessuali), ma è tutto inutile. Pazza, distruttiva, come molte donne di oggi, è portata all'autodistruzione ma- soprattutto- alla distruzione altrui. E quindi è caccia al maschio per spegnerlo, umiliarlo, nel fisico e nella mente. E' evidente poi che molte delle turbe femminili hanno origine da una sessualità inquieta. Il personaggio della Gainsourg si masturba senza ritegno nel bosco, visto dalla donna come concentrato di natura satanica e malefica. Il suo organo sessuale è madre di tutto il suo malessere e un'orrenda mutilazione auto-inflitta è sintomatica dell'odio verso sé stessa. Il personaggio femminile muore strozzato dal partner, ma l'omicidio è inteso dal regista come "un'eutanasia" a un essere ormai senza speranza. Nella visione di Von Trier, il futuro è uomo.
ROMOLO RICAPITO
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Inviato da: martellodgl13
il 13/05/2022 alle 14:32
Inviato da: martellodgl13
il 12/05/2022 alle 19:42
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Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 16:11